Il 29 e 30 giugno scorsi si è tenuto a Madrid il vertice dei Capi di Stato e di Governo della NATO, nel quale sono state prese, nel contesto del ritorno della guerra in Europa, decisioni di particolare rilevanza (come l'adozione del nuovo Concetto strategico) tra cui la formalizzazione dell'invito ufficiale ad aderire all'alleanza rivolto a Svezia e Finlandia, spinte dall'interventismo russo a rinunciare alla loro storica posizione di neutralità, superando l'opposizione turca con la firma di un Memorandum trilaterale da parte dei leader dei tre Paesi.
Nella Dichiarazione di Madrid, adottata al termine del vertice, si è posta in risalto l'importanza dell'invito a Finlandia e Svezia a diventare membri della NATO firmando i protocolli di adesione, accogliendo favorevolmente la conclusione del menzionato Memorandum trilaterale. L'adesione dei due Stati nordici è stata considerata utile a rendere più sicura e forte l'Alleanza, già partire dall'avvio del processo di adesione.
Il successivo 5 luglio, i rappresentanti degli Stati aderenti al Patto atlantico firmavano i protocolli di adesione di Finlandia e Svezia presso il Quartier generale dell'Alleanza a Bruxelles, alla presenza dei Ministri degli Esteri finlandese e svedese, dando così inizio al processo di ratifica.
La procedura di adesione di questi Stati alla NATO secondo quanto previsto dall'articolo 10 del Trattato del Nord Atlantico (fatto a Washington il 4 aprile 1949 e ratificato dall'Italia ai sensi della legge 1° agosto 1949, n. 465) stabilisce che:
I due protocolli ricalcano fedelmente la formulazione degli atti equivalenti utilizzati in occasione dei recenti allargamenti dell'Alleanza, da ultimo nel caso della Macedonia del nord divenuta il trentesimo Stato membro dell'Alleanza nel giugno 2020: il nostro Paese ha ratificato il protocollo di quest'ultimo Stato membro ai sensi della legge.24 ottobre 2019, n.129.
Allo stato attuale i due protocolli già stati ratificati da 15 Stati membri dell'Alleanza atlantica (Albania, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Estonia, Germania, Islanda, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Slovenia e Regno Unito).