L'Obiettivo 17 è incentrato sul rafforzamento dei mezzi di attuazione dell'Agenda 2030 e sulla promozione del partenariato globale per lo sviluppo sostenibile ed ha carattere trasversale rispetto ai vari Obiettivi, che propongono, invece, mezzi di attuazione specifici. La cooperazione globale rappresenta il presupposto di base per l'attuazione dell'Agenda, che lo esplicita chiaramente: "Tutti i Paesi e tutte le parti in causa, agendo in associazione collaborativa, attueranno questo programma". In un mondo sempre più globalmente interconnesso, la collaborazione per lo sviluppo sostenibile deve realizzarsi a livello internazionale, nazionale e locale e coinvolgere istituzioni pubbliche, settore privato e società civile, rafforzando la solidarietà a livello globale e tutelando i bisogni delle categorie più vulnerabili. L'attenzione è indirizzata in particolar modo ai Paesi meno sviluppati e a quelli in via di sviluppo, ai fini di una maggiore integrazione nell'economia globale, compatibilmente con le possibilità e le necessità di ciascun paese e rispettando priorità e politiche nazionali.
L'Obiettivo è declinato in diciannove target, a loro volta riferiti a differenti ambiti.
1. Finanza
17.1 Consolidare la mobilitazione delle risorse interne anche attraverso l'aiuto internazionale ai paesi in via di sviluppo per aumentarne la capacità fiscale interna e la riscossione delle entrate;
17.2 I paesi industrializzati devono rispettare i loro impegni ufficiali di aiuto allo sviluppo, incluso l'obiettivo di destinare lo 0.7 per cento del reddito nazionale lordo per l'aiuto pubblico allo sviluppo (APS/RNL) ai paesi in via di sviluppo e destinare dallo 0.15 al 0.20 per cento del APS/RNL ai paesi meno sviluppati; i fornitori mondiali di aiuto pubblico allo sviluppo sono invitati a fornire almeno il 0.20 per cento del APS/RNL ai paesi meno sviluppati;
17.3 Mobilitare ulteriori risorse economiche per i paesi in via di sviluppo da più fonti;
17.4 Aiutare i paesi in via di sviluppo a sostenere il debito a lungo termine attraverso politiche coordinate volte a stimolare il finanziamento, la riduzione e la ristrutturazione del debito, e affrontare il debito estero dei paesi più poveri e più fortemente indebitati al fine di ridurne il peso;
17.5 Adottare e applicare regimi di promozione degli investimenti per i paesi meno sviluppati.
2. Tecnologia
17.6 Rafforzare la cooperazione Nord-Sud, Sud-Sud, la cooperazione triangolare regionale e internazionale e l'accesso alle scoperte scientifiche, alla tecnologia e alle innovazioni, e migliorare la condivisione della conoscenza sulla base di modalità concordate attraverso un maggior coordinamento tra i meccanismi già esistenti in particolar modo a livello delle Nazioni Unite e attraverso un meccanismo globale di accesso alla tecnologia;
17.7 Promuovere nei paesi in via di sviluppo la crescita, lo scambio e la diffusione di tecnologie rispettose dell'ambiente a condizioni favorevoli, attraverso patti agevolati e preferenziali stabiliti di comune accordo;
17.8 Entro il 2017 rendere operativo il meccanismo per il rafforzamento della tecnologia della banca e della scienza, della tecnologia e dell'innovazione per i paesi meno industrializzati e rafforzare l'uso della tecnologia avanzata in particolar modo nell'informazione e nelle comunicazioni.
3. Capacità di sviluppo
17.9 Accrescere il supporto internazionale per implementare nei paesi non industrializzati uno sviluppo delle capacità efficace e mirato al fine di sostenere i piani nazionali per la realizzazione di tutti gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, attraverso la cooperazione Nord-Sud, Sud-Sud e quella triangolare.
4. Commercio
17.10 Promuovere un sistema di scambio universale, regolamentato, aperto, senza discriminazioni e multilaterale sotto il controllo dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, attraverso negoziazioni nell'ambito dell'Agenda di Doha per lo Sviluppo;
17.11 Incrementare considerevolmente le esportazioni dei paesi emergenti e, entro il 2020, raddoppiare la quota delle loro esportazioni globali;
17.12 Realizzare tempestivamente per i paesi meno sviluppati un accesso al mercato libero da dazi e quote su basi durevoli, coerente con quanto deciso dall'Organizzazione Mondiale del Commercio, assicurando che le regole preferenziali applicabili alle importazioni dai paesi meno sviluppati siano semplici e trasparenti e contribuiscano a facilitare l'acceso ai mercati.
5. Questioni sistemiche
1. Coerenza politica e istituzionale
17.13 Promuovere la stabilità macroeconomica globale attraverso il coordinamento e la coerenza politica;
17.14 Accrescere la coerenza politica per lo sviluppo sostenibile;
17.15 Rispettare lo spazio politico e la leadership di ogni paese per istituire ed implementare politiche per la lotta alla povertà e per lo sviluppo sostenibile.
2. Programmi di collaborazione plurilaterale
17.16 Intensificare la partnership globale per lo Sviluppo Sostenibile, coadiuvata da collaborazioni plurilaterali che sviluppano e condividono la conoscenza, le competenze, le risorse tecnologiche e finanziarie, per raggiungere gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile in tutti i paesi, specialmente in quelli emergenti;
17.17 Incoraggiare e promuovere partnership efficaci nel settore pubblico, tra pubblico e privato e nella società civile basandosi sull'esperienza delle partnership e sulla loro capacità di trovare risorse.
3. Dati, monitoraggio e responsabilità
17.18 Entro il 2020, rafforzare il sostegno allo sviluppo dei paesi emergenti, dei paesi meno avanzati e dei piccoli stati insulari in via di Sviluppo (SIDS). Incrementare la disponibilità di dati di alta qualità, immediati e affidabili andando oltre il profitto, il genere, l'età, la razza, l'etnia, lo stato migratorio, la disabilità, la posizione geografica e altre caratteristiche rilevanti nel contesto nazionale;
17.19 Entro il 2030, partire dalle iniziative esistenti per sviluppare misure di progresso nell'ambito dello sviluppo sostenibile che completino il prodotto interno lordo, e supportare la capacità di sviluppo dei paesi emergenti.
Nel 2023, in Italia il rapporto tra le entrate fiscali delle Amministrazioni Pubbliche e il Pil è rimasto stabile al 42,5% rispetto al 2022 e in lieve diminuzione rispetto a dieci anni prima. La quota sul reddito nazionale lordo destinata dall'Italia all'Aiuto Pubblico allo Sviluppo è scesa nel 2023 allo 0,27% del reddito nazionale lordo. Il flusso delle rimesse verso l'estero degli immigrati ha subito una battuta d'arresto rispetto al 2022, ed è scesa, nel 2023, da 8,21 miliardi, a 8,17 miliardi di euro (prezzi correnti). Sempre più italiani, il 79,5%, utilizzano Internet, nel 2023 in crescita di 2 punti percentuali rispetto al 2022, seppure permangano divari territoriali, di genere e di istruzione. Nel 2023, il commercio elettronico e l'E-Banking hanno aumentato la loro diffusione, e sono utilizzati rispettivamente dal 39,4% e dal 51,8% della popolazione.
In base alla Relazione per Paese 2023, l'Italia ha compiuto progressi nella stipula di partenariati globali per lo sviluppo sostenibile. Permangono alcune criticità in materia di debito pubblico e tassazione. Nel 2022, si è registrato un incremento dell'Aiuto Pubblico allo Sviluppo, che ha raggiunto i 6,3 miliardi di euro (pari a circa lo 0,33 per cento del Reddito Nazionale Lordo (RNL). Tale incremento conferma l'andamento positivo registrato negli ultimi tre anni e testimonia l'impegno del Governo nel raggiungimento dell'obiettivo dello 0,7 per cento del RNL fissato dall'Agenda 2030. Il Governo sta lavorando, inoltre, alla definizione del cd. Piano Mattei per l'Africa, per sostenere lo sviluppo di interventi strategici, in Stati del continente africano, su cinque grandi priorità di azione: istruzione e formazione, salute, agricoltura, acqua ed energia. Sul versante della tassazione, invece, il Rapporto Istat SDGs indica che nel 2022 la relazione tra le entrate fiscali delle Amministrazioni Pubbliche e il Pil è rimasto stabile, rispetto all'anno precedente, attestandosi al 43,5 per cento, al di sopra della media europea (41,2 per cento) e in crescita di 2,2 punti percentuali rispetto al 2012. Il flusso delle rimesse verso l'estero degli immigrati è aumentato del 6,1 per cento rispetto al 2021. Nonostante continui ad aumentare l'incidenza delle persone che utilizzano Internet, il commercio elettronico è in calo, diversamente dall'e-banking, che è in crescita. Al superamento di tali criticità e al raggiungimento di tale obiettivo, sarà fondamentale l'attuazione rapida delle riforme strutturali già avviate per ridurre il carico fiscale, razionalizzare la tassazione ambientale, ridurre i sussidi dannosi per l'ambiente e promuovere l'efficienza e la competitività del Paese.