tema 30 settembre 2022
Rapporti con l'Unione europea Il programma quadro di ricerca e innovazione dell'UE 2021-2027 "Orizzonte Europa"
I programmi di ricerca e sviluppo a livello UE per il periodo 2021-2027 sono finanziati nell'ambito del programma quadro di ricerca e innovazione "Orizzonte Europa" che ha sostituito il precedente programma "Orizzonte 2020".
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Orizzonte Europa, istituto dal regolamento (UE) 2021/695, è il programma quadro di ricerca e innovazione dell'UE per il periodo 2021-2027 (successore di Orizzonte 2020, i cui effetti sono terminati il 31 dicembre 2020).
L 'obiettivo del programma è rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell'Unione, anche sviluppando soluzioni per realizzare priorità strategiche come le transizioni verde e digitale, e contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e alla promozione della competitività e della crescita.
Dispone di una dotazione finanziaria di circa 95,5 miliardi di euro (a prezzi correnti, che tengono conto di un tasso di inflazione annuo del 2%), 5,4 dei quali provenienti da NextGenerationEU , il programma dell'UE istituito per favorire la ripresa delle società e delle economie europee duramente colpite dalla crisi pandemica.
La dotazione finanziaria è divisa tra quattro pilastri e 15 componenti a sostegno di tutti gli ambiti di ricerca e innovazione:
  1. eccellenza scientifica: il primo pilastro intende rafforzare la leadership scientifica dell'UE promuovendo lo sviluppo di conoscenze e competenze di alta qualità; sostiene progetti di ricerca di frontiera attraverso il Consiglio europeo della ricerca e stimola gli investimenti nelle infrastrutture di ricerca. In tale ambito, le azioni Marie Skłodowska-Curie finanziano attività di mobilità, formazione e sviluppo della carriera dei ricercatori;
  2. sfide globali e competitività industriale: il secondo pilastro intende sostenere la ricerca e l'innovazione che si occupano di sfide sociali e di tecnologie industriali in settori come la sanità, le tecnologie digitali, il clima, l'energia, la mobilità, la sicurezza civile, l'alimentazione e le risorse naturali. Esistono piani per l'introduzione di missioni di ricerca e innovazione, per esempio in materia di città intelligenti e a impatto climatico zero, nonché di partenariati, per esempio sull'idrogeno pulito. Comprende anche attività realizzate dal Centro comune di ricerca (JRC);
  3. Europa innovativa: il terzo pilastro è incentrato sulla promozione di tutte le forme di innovazione, e in particolare sull'innovazione pionieristica, attraverso il Consiglio europeo per l'innovazione (CEI), che offre uno sportello unico per gli innovatori con un alto potenziale di creazione di mercati per il futuro;
  4. ampliamento della partecipazione e rafforzamento dello Spazio europeo della ricerca (SER).
Il regolamento che istituisce Orizzonte Europa stabilisce, inoltre, che il 35% del bilancio deve contribuire agli obiettivi climatici e che il 70% del bilancio del Consiglio europeo per l'innovazione deve essere destinato alle piccole e medie imprese.
I finanziamenti sono per lo più erogati tramite sovvenzioni e i progetti da finanziare saranno selezionati principalmente mediante inviti aperti a presentare proposte e scelti in base all'eccellenza, all'impatto e alla qualità e all'efficienza dell'attuazione. Non è prevista una ripartizione fissa per Paese o regione. Il programma è gestito dalla Commissione europea, dalle sue agenzie esecutive e da una serie di soggetti giuridici costituiti come organismi dell'Unione.
Di seguito, una tabella della Commissione europea sul bilancio e sulla struttura di Orizzonte Europa:
Orizzonte Europa è inoltre integrato dal programma Euratom di ricerca e formazione (2021-2025), istituito dal regolamento (Euratom) 2021/765 , che porta avanti attività di ricerca e formazione nel settore del nucleare insistendo sul costante miglioramento della sicurezza e protezione nucleari e della radioprotezione e contribuisce alla realizzazione degli obiettivi di Orizzonte Europa. Dispone di una dotazione di circa 1,9 miliardi di euro.
Inoltre, il programma ITER (reattore sperimentale termonucleare internazionale), che costituisce un esperimento su vasta scala volto a dimostrare la fattibilità scientifica e tecnica della fusione come nuova fonte di energia e a rendere l'energia da fusione adatta allo sfruttamento a fini industriali, dispone di una dotazione di 5,61 miliardi di euro. Si prevede che ITER entri in funzione nel sud della Francia nel 2025 e sia pienamente operativo nel 2035.
Il contributo europeo a questo progetto internazionale è sotto la responsabilità dell'impresa comune europea "Fusion for Energy" (F4E) con sede a Barcellona (Spagna). Parallelamente a ITER ha luogo una collaborazione bilaterale tra l'UE e il Giappone intesa ad accelerare lo sviluppo dell'energia da fusione. La maggior parte dei finanziamenti è distribuita mediante bandi di gara.
Da segnalare, infine, il Fondo europeo per la difesa, istituito con il regolamento (UE) 2021/697 , che finanzia la ricerca e lo sviluppo nel settore della difesa. Ha una dotazione finanziaria di 7,95 miliardi di euro.
ultimo aggiornamento: 30 settembre 2022
Il 15 marzo 2021 la Commissione europea ha adottato il primo piano strategico 2021-2024 di Orizzonte Europa che definisce quattro orientamenti strategici per gli investimenti in materia di ricerca e innovazione:
  1. promuovere un'autonomia strategica aperta guidando lo sviluppo di tecnologie, settori e catene del valore digitali, abilitanti ed emergenti fondamentali;
  2. ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità dell'Europa e gestire in modo sostenibile le risorse naturali;
  3. fare dell'Europa la prima economia circolare, climaticamente neutra e sostenibile, resa possibile dalla tecnologia digitale;
  4. creare una società europea più resiliente, inclusiva e democratica.
Il piano individua anche i partenariati europei cofinanziati e co-programmati e le missioni dell'UE da sostenere tramite Orizzonte Europa. I partenariati riguarderanno in particolare settori critici quali l'energia, i trasporti, la biodiversità, la salute, l'alimentazione e la circolarità, mentre le missioni dell'UE affronteranno le sfide globali che incidono sulla vita quotidiana, come la lotta contro il cancro, l'adattamento ai cambiamenti climatici, la protezione degli oceani, l'ecologizzazione delle città e la protezione del suolo e l'alimentazione. Le missioni dell'UE affronteranno sfide globali come la lotta contro il cancro, l'adattamento ai cambiamenti climatici, la protezione degli oceani, l'ecologizzazione delle città e la protezione del suolo e l'alimentazione. Gli orientamenti del piano, infine, vertono anche su una serie di questioni orizzontali, quali l'uguaglianza di genere.
ultimo aggiornamento: 30 settembre 2022
 
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