tema 15 ottobre 2021
Studi - Cultura Le Capitali della cultura

Alla fine del 2014 Matera è stata designata Capitale europea della cultura 2019. In relazione a ciò, sono state stanziate, con vari provvedimenti, negli anni successivi, apposite risorse.

Sulla scia di tale designazione, a partire dal 2015, è stato previsto il conferimento ad una città italiana, ogni anno, tranne che per il 2019, del titolo di Capitale italiana della cultura.

 Da ultimo, è stata designata Capitale italiana della cultura per il 2022 la città di Procida.

In precedenza, era stata designata Capitale italiana della cultura 2020 – e, a seguito dell'emergenza da COVID 19, anche per il 2021 - la città di Parma.  Anche in questo caso sono state stanziate apposite risorse. Era  stato, altresì, attribuito il titolo di Capitale italiana della cultura alle città di Bergamo e Brescia per il 2023.

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L'Azione comunitaria "Capitale europea della cultura" è stata istituita per gli anni dal 2007 al 2019 attraverso la Decisione N. 1622/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 ottobre 2006 che ha disposto la nomina, per ognuno degli anni sopra indicati, di una città di ciascuno degli Stati membri indicati nell'elenco allegato.

Successivamente, la Decisione n. 445/2014/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 ha istituito l'azione "Capitali europee della cultura" per gli anni dal 2020 al 2033. La Decisione n. 445/2014/UE è stata, poi, modificata, anzitutto, dalla Decisione n. 2017/1545/UE del 13 settembre 2017. In base al calendario allegato, l'Italia - dopo il 2019 - potrà partecipare nuovamente alla selezione nel 2033.

Si ricorda, peraltro, che, a seguito della presentazione, da parte di Nova Gorica, di una candidatura incentrata sulla cooperazione transfrontaliera con la vicina Gorizia, le due città risultano entrambe Capitali della cultura per il 2025.

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Da ultimo, la Decisione n. 445/2014/UE è stata modificata con Decisione (UE) 2020/2229 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 dicembre 2020, al fine di tener conto delle limitazioni alle attività culturali derivanti dall'epidemia da CO

  • che le città che detenevano il titolo nel 2020 potevano continuare a detenere il titolo ad attuare il loro programma culturale fino al 30 aprile 2021, senza che l'anno di designazione fosse modificato;
  • che è opportuno rinviare dal 2021 al 2023 l'anno in cui Romania e Grecia possono ospitare il titolo.
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ultimo aggiornamento: 15 ottobre 2021

 Il 17 ottobre 2014, a conclusione dei sopralluoghi effettuati dal 3 al 13 ottobre presso le sei città raccomandate (Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna, Siena), la Commissione esaminatrice (Selection Panel) aveva raccomandato al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo la designazione di Matera quale Capitale europea della cultura 2019.

 

Conseguentemente, con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo 23 dicembre 2014 era stata adottata e approvata la Raccomandazione inoltrata dalla Commissione esaminatrice.

Qui il report della Commissione esaminatrice.

 

  In relazione a tale designazione, la L. di stabilità 2016 (L. 208/2015: art. 1, co. 345) ha autorizzato la spesa di € 2 mln per il 2016, € 6 mln per il 2017, € 11 mln per il 2018 ed € 9 mln per il 2019 per la realizzazione di un programma di interventi, da individuare con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, previa intesa con il sindaco di Matera.

Inoltre (art. 1, co. 346, come modificato, da ultimo, dall'art. 1, co. 10, del D.L. 183/2020 - L. 21/2021), ha disposto che, per governare e gestire il ruolo di «Capitale europea della cultura», al comune di Matera non si applicavano, fino al 31 dicembre 2019, le norme di contenimento delle spese per l'acquisto di beni e di servizi e non si applicano, fino al 31 dicembre 2021, quelle limitative delle assunzioni di personale con forme contrattuali flessibili (art. 9, co. 28, D.L. 78/2010L. 122/2010), nei limiti di quanto strettamente necessario allo svolgimento dell'evento. Ancora, nel testo come modificato dal D.L. 50/2017 (L. 96/2017: art. 22, co. 3-ter), ha previsto – da ultimo, anche in questo caso, a seguito del D.L. 183/2020 (L. 21/2021)  fino al 31 dicembre 2021 - la possibilità, per il comune di Matera, di autorizzare la corresponsione al personale non dirigenziale direttamente impiegato nelle attività connesse all'evento, di compensi per prestazioni di lavoro straordinario effettivamente rese, nel limite massimo complessivo di 30 ore pro capite mensili. A tali fini, ha autorizzato a favore del comune di Matera la spesa di € 0,5 mln per il 2016 e di € 1,5 mln per ciascuno degli anni dal 2017 al 2020. Per il 2021, il comune di Matera può provvedere, nel limite massimo di spesa di € 900.000, a valere sulle risorse finanziarie stanziate per il 2020. 

Infine (art. 1, co. 347, come modificato, da ultimo, dall'art. 7, co. 3, del D.L. 162/2019-L. 8/2020), ha disposto che alle spese relative al personale con contratto a tempo determinato per il completamento del restauro urbanistico dei rioni Sassi e del prospiciente altopiano murgico di Matera non si applicavano, fino al 31 dicembre 2020, le norme limitative delle assunzioni di personale con forme contrattuali flessibili (art. 9, co. 28, D.L. 78/2010L. 122/2010) e le norme in materia di contenimento della spesa di personale. A tal fine, ha autorizzato la spesa di € 5 mln annui per il periodo 2016-2019. Per il 2020, il comune di Matera poteva provvedere, nel limite massimo di € 500.000, a valere sulle proprie risorse.

 

Il programma di interventi per Matera, pari a € 28 mln, era stato approvato con DM 1 maggio 2016, n. 230 che, in particolare, aveva destinato € 17 mln al programma di opere pubbliche (destinatario: il comune di Matera) ed € 11 mln al dossier Matera 2019 (destinatario: la Fondazione Matera-Basilicata 201 9).
Il 26 settembre 2017 è stato sottoscritto – ai sensi dell'art. 7, co. 1- bis, del D.L. 91/2017 (L. 123/2017) - il Contratto istituzionale di sviluppo per "Matera 2019 Capitale europea della cultura". Qui maggiori informazioni.

A sua volta, la L. di bilancio 2018 (L. 205/2017: art. 1, co. 574) ha autorizzato la spesa di € 20 mln nel 2018 ed € 10 mln nel 2019 per interventi urgenti nella città di Matera, sempre in relazione alla designazione della stessa quale Capitale europea della cultura per il 2019.

In particolare, gli interventi sono stati finalizzati a migliorare l'accoglienza, l'accessibilità dei visitatori, il sistema di sicurezza della mobilità e il decoro urbano, nonché per l'attuazione del programma culturale da parte della Fondazione Matera-Basilicata 2019.

Con DM 9 agosto 2018, n. 356 era stato, poi, rimodulato il DM 230/2016, assegnando al programma di opere pubbliche € 9 mln e al dossier Matera 2019 € 19 mln.  

 

Ancora dopo, la L. di bilancio 2019 ( L. 145/2018: art 1, co. 612) ha autorizzato la spesa di € 2 mln per il 2019 per la realizzazione, da parte del Mibac, di iniziative culturali e di spettacolo a Matera.

E', quindi, intervenuto il DM 128 del 5 marzo 2019, che ha previsto la stipula di un accordo di programma con il comune di Matera per la definizione delle modalità di attuazione delle iniziative culturali e di spettacolo e di erogazione delle risorse al comune stesso.

Parallelamente, il D.L. 243/2016 (L. 18/2017: art. 7-sexies) ha istituito  in via sperimentale, il programma "Magna Grecia – Matera verso il Mediterraneo", finalizzato a finanziare specifici progetti per la valorizzazione del ruolo di Matera quale "città porta" verso il Mediterraneo, anche in relazione al ruolo di Capitale europea della cultura 2019. In particolare, il programma è stato finalizzato a creare un sistema culturale integrato, attraverso azioni sinergiche dirette a valorizzare aree archeologiche, strutture storiche, componenti artistiche, contesti urbanistico-architettonici, naturalistici, paesaggistici e ambientali.

Per tali finalità, nello stato di previsione del Mibact è stato istituito un apposito Fondo, con una dotazione – a seguito delle modifiche apportate dalla L. di bilancio 2018 (L. 205/2017: art. 1, co. 327) - di € 400.000 nel 2017, € 550.000 per ciascuno degli anni 2018 e 2019, ed € 200.000 per il 2020.

Le modalità per la selezione dei progetti, nonché la ripartizione delle risorse disponibili fra i soggetti aggiudicatari, sono state definite con DM 16 maggio 2017, n. 220. In particolare, l'art. 2, co. 1, del DM ha previsto che i progetti selezionati dovevano concludersi entro l'annualità 2019.
In data 22 novembre 2017 è stato pubblicato l' Avviso pubblico per la selezione dei progetti. Le domande di partecipazione potevano essere presentate entro il 31 gennaio 2018.
Il 4 maggio 2018 è stato adottato il decreto del Segretario generale del Mibact di approvazione degli esiti della selezione. Con ulteriore decreto 10 dicembre 2019 del Segretario generale del Mibact è stato approvato lo scorrimento della graduatoria dei progetti, in corso di validità, fino a copertura del finanziamento disponibile. 

ultimo aggiornamento: 15 ottobre 2021

Il D.L. 83/2014 (L. 106/2014: art. 7, co. 3-quater) ha previsto che il Consiglio dei Ministri conferisce annualmente il titolo di "Capitale italiana della cultura" ad una città italiana, sulla base di un'apposita procedura di selezione definita con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Avva, altresì, previsto che i progetti presentati dalla città designata dovevano essere finanziati a valere sulla quota nazionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2014-2020, nel limite di € 1 mln per ciascuno degli anni 2015, 2016, 2017, 2018 e 2020.

 

Successivamente, la L. di bilancio 2018 (L. 205/2017: art. 1, co. 326) ha reso permanente tale previsione, disponendo che il titolo di "Capitale italiana della cultura" è conferito, con le medesime modalità, anche per gli anni successivi al 2020, e autorizzando a tal fine la spesa di € 1 mln annui dal 2021.

La procedura di selezione per l'attribuzione del titolo di capitale italiana della cultura è stata inizialmente definita con DM 12 dicembre 2014 poi abrogato dal DM 16 febbraio 2016, a sua volta modificato dal DM n. 494 del 23 ottobre 2019  

 

 

Il Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2014 ha conferito il titolo di "Capitale italiana della cultura" per l'anno 2015 alle cinque città partecipanti alla selezione della "Capitale europea della cultura 2019" che, pur finaliste, non erano risultate vincitrici: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena.
Il 26 febbraio 2016 il Consiglio dei Ministri ha deliberato il conferimento del titolo di "Capitale italiana della cultura" per l'anno 2016 alla città di Mantova e per l'anno 2017 alla città di Pistoia.
Il 21 luglio 2017 il Consiglio dei Ministri ha deliberato il conferimento del titolo di "Capitale italiana della cultura" per l'anno 2018 alla città di Palermo.
Per il 2019, anno nel quale Matera è stata Capitale europea della cultura, non è stato previsto il conferimento del titolo italiano.
Il 7 febbraio 2019 il Consiglio dei Ministri ha deliberato il conferimento del titolo di "Capitale italiana della cultura" per il 2020 alla città di Parma.
Per il conferimento del titolo di capitale italiana della cultura per il 2021, il bando ha disposto che le città che desideravano candidarsi avevano tempo di presentare una manifestazione di interesse entro il 16 dicembre 2019. Le 44 città che hanno manifestato il loro interesse alla selezione  dovevano inviare un dossier di candidatura entro il 30 giugno 2020 come disposto, da ultimo, con Decreto del Segretario generale n. 118 del 12 marzo 2020, in relazione all'emergenza Coronavirus.

Tali previsioni sono poi state modificate a seguito dell'intervento del D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 183, co. 8) (v. apposito paragrafo).

Qui il sito dedicato alle Capitali italiane della cultura.
ultimo aggiornamento: 15 ottobre 2021

La città di Parma è stata designata capitale italiana della cultura per il 2020 con delibera del Consiglio dei Ministri del 7 febbraio 2019.

 

In relazione a ciò, la L. di bilancio 2019 (L. 145/2018: art. 1, co. 613) ha autorizzato la spesa di € 3 mln per il 2019, al fine di sostenere iniziative per la valorizzazione del patrimonio culturale della città di Parma.

Il programma degli interventi è stato approvato con DM 14 ottobre 2019, n. 467.

 

Le risorse, pari ad € 1 mln, a carico dell'annualità 2020 del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 – previste dalla norma istitutiva – sono state assegnate dal CIPE con delibera 21 novembre 2019.

Successivamente, la L. di bilancio 2020 (L. 160/2019 : art. 1, co. 364) ha autorizzato la spesa di € 2 mln per il 2020 per iniziative culturali e di spettacolo nei comuni della provincia di Parma. Tali risorse potevano essere impiegate anche per prorogare, fino al 31 dicembre 2020, i contratti a tempo determinato stipulati dagli istituti e luoghi della cultura della medesima provincia.

Da ultimo, il D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 183, co. 8) ha conferito alla città di Parma, anche per il 2021, il titolo di Capitale italiana della cultura, al contempo stabilendo che la procedura che era in corso per il titolo di Capitale italiana della cultura 2021 si intendeva riferita al 2022.

Il conferimento alla città di Parma, anche per il 2021, del titolo di Capitale italiana della cultura è derivato, evidentemente, dalla circostanza che, in relazione alla sospensione di tutte le attività culturali e dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura disposta dai provvedimenti di contenimento dell'epidemia da COVID-19, erano stati sospesi gli eventi del programma generale e del calendario di Parma2020.
 
In attuazione di quanto previsto dal D.L. 34/2020 (L. 77/2020) è intervenuto il Decreto del Segretario Generale n. 300 del 21 maggio 2020 che ha differito, anzitutto, al 31 luglio 2020 il termine per l'invio del dossier di candidatura.
  Aveva, inoltre, differito altri termini: in particolare, aveva disposto che la Giuria doveva selezionare un massimo di 10 progetti finalisti entro il 12 ottobre 2020 e che, entro il 12 novembre 2020, doveva raccomandare al Ministro la candidatura del comune, della città metropolitana o dell'unione di comuni ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per il 2022, corredando tale proposta di relazione motivata
Infine, ha previsto che i comuni, le città metropolitane e le unioni di comuni che avevano già inviato il proprio dossier di candidatura alla data di pubblicazione del decreto, potevano annullare la trasmissione già effettuata e trasmettere un nuovo dossier di candidatura entro il 31 luglio 2020.

Il 4 agosto 2020 il Mibact ha reso note le 28 città candidate a Capitale italiana della cultura 2022.
La Giuria è stata nominata con DM 434 del 1 ottobre 2020.
Successivamente, con Decreto del Segretario Generale n. 579 dell'8 ottobre 2020 i termini per i lavori della Giuria sono stati modificati. In particolare, è stato previsto che la stessa doveva selezionare i 10 progetti finalisti entro il 16 novembre 2020 e formulare la proposta al Ministro entro il 18 gennaio 2021.

Il 18 gennaio 2021 il Mibact ha reso noto che la Capitale italiana della cultura 2022 è la città di Procida.

Il titolo è stato conferito con delibera del Consiglio dei Ministri del 29 gennaio 2021.

ultimo aggiornamento: 15 ottobre 2021

 

Il D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 183, co. 8-bis) ha previsto che il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito, per il 2023, in via straordinaria e in deroga rispetto alla procedura ordinaria, alle città di Bergamo e Brescia, al fine di promuovere il rilancio socio-economico e culturale dell'area più colpita dall'emergenza sanitaria da COVID-19. A tal fine, le città di Bergamo e di Brescia presentano al Ministero (ora) della cultura, entro il 31 gennaio 2022, un progetto unitario di iniziative finalizzato a incrementare la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

ultimo aggiornamento: 15 ottobre 2021
 
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