Nell'ordinamento italiano sono state introdotte le definizioni di blockchain e smart contract ed è stato emanato il "Programma Strategico Intelligenza Artificiale 2022-2024"
La IX Commissione della Camera ha svolto un'indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni con particolare riguardo alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big data.
Riguardo alle tecnologie innovative, con il decreto legge n. 135 del 2018 sono state introdotte nell'ordinamento italiano le definizioni di blockchain e smart contract e la legge di bilancio 2019 ha istituito un Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, Blockchain e Internet of Things.
Il 24 novembre 2021 è stato emanato il Programma Strategico Intelligenza Artificiale 2022-2024.
E' in corso presso le Commissioni riunite IX e X della Camera, l'esame della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce regole armonizzate sull'intelligenza artificiale (legge sull'intelligenza artificiale) e modifica alcuni atti legislativi dell'Unione ( COM(2021) 206 final e allegati).
E' stata svolta presso la IX Commissione della Camera un'indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni con particolare riguardo alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big data. Il documento conclusivo dell'indagine (DOC XVII, n. 5) è stato approvato il 9 luglio 2020.
All'utilizzo tecnologie per il contrasto alla diffusione del Coronavirus, oltre che all'impatto dei cambiamenti nell'uso delle reti, è stato dedicato un ciclo di audizioni svolte l'8 aprile 2020. Gli operatori economici auditi (le società di comunicazione WindTre, Vodafone, TIM) hanno evidenziato sia le iniziative assunte dalle società di telecomunicazioni al fine di assicurare che la rete risponda all'incremento di traffico derivante dall'accresciuto uso della stessa e le prospettive e gli interventi opportuni per agevolare le attività in corso, sia le possibilità offerte dalle tecnologie per assecondare la cosiddetta "fase 2", di progressivo superamento del lockdown. Il Garante della protezione dei dati personali ha precisato i limiti entro i quali possano essere utilizzate le applicazioni di tracciamento ai fini del conseguimento dei risultati di monitoraggio e contenimento dei contagi, la Ministra dell'innovazione infine ha rappresentato le iniziative assunte nelle materie di competenza.
I sistemi di AI sono basati su software che mostrano comportamenti "intelligenti", avendo la capacità di analizzare caratteristiche di contesto esterno e di fornire risposte in qualche misura autonome, basate sull'analisi complessa dei dati a disposizione (ad esempio assistenti vocali, software di analisi delle immagini, motori di ricerca , sistemi di riconoscimento facciali e vocali). L'apprendimento automatico denota la capacità di un software/computer di apprendere dal proprio ambiente o da una serie molto ampia di dati rappresentativi, consentendo ai sistemi di adattare il loro comportamento a circostanze mutevoli o di eseguire compiti per i quali non sono stati programmati esplicitamente. L'AI può essere utilizzata anche nell'ambito di hardware come i robot avanzati, le automobili a guida autonoma, i droni e altre applicazioni dell'Internet of Things.
Per approfondimenti sull'AI si veda il Dossier del Servizio Studi della Camera.
La Commissione europea, già dal 2018, con la Comunicazione (COM(2018)237 final) ha analizzato le caratteristiche e gli aspetti dell'intelligenza artificiale (AI). Il 10 aprile 2018, 25 paesi europei, tra cui l'Italia, hanno firmato una dichiarazione di cooperazione sull'intelligenza artificiale. Il 7 dicembre 2018 la Commissione UE ha quindi presentato il "Piano coordinato sull'intelligenza artificiale" (COM(2018)795 ), accolto dal Consiglio dell'UE che si è pronunciato il 18 febbraio 2019.
Le Linee guida etiche per un'intelligenza artificiale affidabile, del Gruppo ad alto livello sull'intelligenza artificiale, sono state pubblicate l'8 aprile 2019 ed il Rapporto sulla responsabilità per l'Intelligenza Artificiale e altre tecnologie emergenti, del Gruppo di esperti sulla responsabilità e le nuove tecnologie, è stato pubblicato il 21 novembre 2019.
Con la comunicazione COM/2020/65 del 19 febbraio 2020 è stato adottato il Libro bianco europeo sull'intelligenza artificiale che individua le prime linee di intervento dell'azione europea.
Gli investimenti annuali nell'IA sono stati aumentati del 70% nell'ambito del programma di ricerca e innovazione Orizzonte 2020, con un target di 1,5 miliardi di euro per il periodo 2018-2020.
Nell'ambito della Strategia europea per l'Intelligenza Artificiale, la Commissione europea ha pubblicato il 21 aprile 2021, la proposta di regolamento sull'approccio europeo all'Intelligenza Artificiale [COM(2021) 206 final], che propone il primo quadro giuridico europeo sull'IA. La proposta valuta i rischi dell'Intelligenza Artificiale, con la finalità di salvaguardare i valori e i diritti fondamentali dell'UE e la sicurezza degli utenti; si prevede a tal fine anche un nuovo piano coordinato sull'Intelligenza Artificiale 2021 [COM(2021) 205 final] che rafforzi nel contempo l'adozione dell'IA e gli investimenti e l'innovazione nel settore in tutta l'UE.
La proposta di Regolamento UE COM(2021)206 , che stabilisce regole armonizzate sull'intelligenza artificiale è all'esame delle Commissioni riunite IX e X .
Il nuovo approccio europeo comprende anche una proposta di regolamento sulle macchine [COM(2021) 202 final], che stabilisce i requisiti di sicurezza dei prodotti, sostituendo l'attuale "Direttiva Macchine" n. 2006/42/CE.
Nell'ambito del G20 digitale, tenutosi a Trieste il 5 agosto 2021, è stata approvata una dichiarazione sull'economia digitale che indica 12 azioni per accelerare la transizione digitale, tra cui la trasformazione digitale della produzione per la crescita sostenibile, l'utilizzo dell'intelligenza artificiale basata sulla fiducia per l'inclusione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) e la promozione delle startup, l'incoraggiamento dell''innovazione per le città e le comunità intelligenti, la Connettività e l'inclusione sociale.
In Italia, gli ultimi tre anni hanno visto una vasta produzione di documenti provenienti da più direzioni, che hanno cercato di definire tecnicamente cosa sia l'intelligenza artificiale e si sono proposti di attribuirle una cornice utile ad un inquadramento giuridico. Gli atti a tal proposito più significativi sono i seguenti:
Per il triennio 2022-2024, il Programma Strategico contiene:
Queste tre aree di intervento si delineano in:
1. Talenti e competenze: rafforzare le competenze e attrarre talenti per sviluppare un ecosistema dell'intelligenza artificiale in Italia;
2: Ricerca: aumentare i finanziamenti per la ricerca avanzata nell'IA;
3. Applicazioni: incentivare l'adozione dell'IA e delle sue applicazioni, sia nella pubblica amministrazione (PA) che nei settore produttivi in generale
Per queste aree il Programma Strategico indica 24 policies che saranno adottate nei prossimi tre anni, relative alle tre tipologie di intervento
ll PNNR prevede sia interventi per la digitalizzazione della PA, con risorse complessivamente pari a 6,146 miliardi di euro, che risorse per la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo (Missione 1, Componente 2) che comprendono lo stimolo agli investimenti in tecnologie di frontiera quali intelligenza artificiale, robotica, Internet of Things, blockchain, clud computing, edge computing, high performance computing).
Per quanto riguarda le iniziative per la digitalizzazione del Paese il Ministro dell'innovazione ha presentato, a dicembre 2019, il Piano Italia 2025, una strategia complessiva che indica tre sfide: società digitale, obiettivo innovazione e sviluppo sostenibile e inclusivo. Per affrontarle sono delineate 20 azioni di innovazione in diversi ambiti: dall'identità digitale, alla progettazione e sperimentazione di soluzioni di intelligenza artificiale applicata ai procedimenti amministrativi e alla giustizia, in coerenza con i principi europei, all'utilizzo dei big data che vengono prodotti ma che sono scarsamente utilizzati dai fornitori di pubblici servizi, alle modalità di trasferimento alla produzione delle capacità innovative della ricerca. La strategia sarà aggiornata ogni 4 mesi per verificare lo stato di sviluppo delle azioni.
E' stato inoltre redatto dall'AGID ed approvato l'11 marzo 2019, il Piano Triennale 2019-2021 per l'informatica nella Pubblica Amministrazione, che contiene la strategia di trasformazione digitale per lo sviluppo dell'informatica pubblica italiana, nel quadro della "Strategia per la crescita digitale 2014- 2020" e del "Piano Nazionale per la Banda Ultralarga" ed in coerenza con il Piano di azione europeo sull'eGovernment 2016-2020.
La Commissione europea ha lanciato già a febbraio 2018 l'Osservatorio e il Forum Europeo sulle Blockchain (EU blockchain Observatory and Forum) per accelerare e monitorare le conoscenze sulle blockchain. Ciò ha portato 24 paesi europei a partecipare ad una iniziativa di cooperazione europea, la European blockchain Partnership, firmata il 10 aprile 2018, che punta a favorire la collaborazione tra gli Stati membri per lo scambio di esperienze e di expertise, sia sul piano tecnico sia su quello della regolamentazione, da sviluppare in sinergia con i piani del Digital Single Market come base e infrastruttura per il settore pubblico e per le imprese private, con l'intento di creare una piattaforma europea basata sulla tecnologia blockchain per lo sviluppo di servizi pubblici digitali.
L'Italia ha altresì sottoscritto il 4 dicembre 2018 una dichiarazione sullo sviluppo della blockchain nell'ambito del MED7, il gruppo costituito da sette Paesi del Sud Europa (Italia, Spagna, Francia, Malta, Cipro, Grecia e Portogallo).
Presso il Ministero dello Sviluppo Economico è stato istituito il gruppo di lavoro di esperti sul tema della blockchain.
Per quanto riguarda l'Internet delle cose, o Internet of Things (IoT), si tratta di consentire di unire mondi fisici e virtuali in cui gli oggetti e le persone sono interconnessi attraverso le reti di comunicazione, creando ambienti intelligenti. Secondo uno studio della Commissione europea il valore di mercato della IoT nella UE dovrebbe superare 1.181 miliardi di euro nel 2020.
La Commissione europea ha pubblicato nell'aprile 2016 il documento di lavoro "Advancing the Internet of Things in Europe", nell'ambito delle iniziative di digitalizzazione dell'industria europea. Nell'ambito del mercato unico digitale, l'iniziativa "European data economy" (gennaio 2017), intende contribuire anche alla creazione di un mercato unico europeo per l'IoT.
Per approfondimenti si veda anche il documento di lavoro della Commissione UE sulle tecnologie digitali emergenti dell'aprile 2018.
La legge di Bilancio per il 2019 (l. n. 145 del 2018), all'articolo 1, comma 226, ha previsto l'istituzione di un Fondo per favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale, blockchain e Internet of Things, con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per finanziare progetti di ricerca e sfide competitive in questi campi.In particolare il il nuovo Fondo è destinato a finanziare:
Il MISE, con decreto 26 marzo 2019, ha approvato il "Programma di supporto tecnologie emergenti nell'ambito del 5G", a valere sulle risorse disponibili dalla Delibera CIPE 61/2018 lettera c), per un importo complessivo fino a 45 milioni di euro complessivi, suddivisi su due Assi di intervento, con l'obiettivo di realizzare progetti di sperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, da sviluppare anche in collaborazione con gli enti territoriali, relativi alle tecnologie emergenti, quali Blockchain, Intelligenza Artificiale (AI), Internet delle cose (IoT), collegate allo sviluppo delle reti di nuova generazione. La dotazione finanziaria del Programma è stata successivamente rimodulata dal decreto MISE 5 giugno 2019 in relazione al numero delle manifestazioni di interesse ricevute dalle amministrazioni comunali.