A partire da lunedì 12 aprile l'Aula della Camera inizia l'esame del disegno di legge di Ratifica dello Scambio di lettere tra la Repubblica italiana e la Santa Sede sull'assistenza spirituale alle Forze armate, fatto a Roma e nella Città del Vaticano il 13 febbraio 2018. (A.C. 2657). Il provvedimento è stato approvato dal Senato in prima lettura e non è stato modificato nel corso dell'esame in sede referente da parte delle Commissioni III e IV della Camera.
L'intesa oggetto di ratifica è volta ad aggiornare la disciplina concernente l'assistenza spirituale alle Forze armate e lo status dei cappellani militari "alla luce dell'evoluzione storica, politica e normativa intervenuta negli anni e che ne ha condizionato i motivi ispiratori".
Il disegno di legge A.C. 2657, già approvato dal Senato nella seduta dello scorso 9 settembre (S. 1763), reca la ratifica dello Scambio di lettere tra la Repubblica italiana e la Santa Sede sull'assistenza spirituale alle Forze armate, fatto a Roma e nella Città del Vaticano il 13 febbraio 2018.
Tra gli elementi qualificanti della nuova intesa, la relazione tecnica del provvedimento mette in rilievo la ridefinizione del concetto di assimilazione per i cappellani militari ai gradi gerarchici e il relativo rapporto con le strutture e le funzioni militari, riaffermando a un tempo il legame del cappellano alle strutture militari, ma senza renderlo soggetto alla disciplina militare e riaffermandone il ruolo spirituale e liturgico.
Anche l'Analisi tecnico-normativa, dopo aver messo in rilievo la valorizzazione delle funzioni a favore dei militari cattolici e delle loro famiglie che l'Intesa comporta, e la piena libertà di esercizio dei cappellani nell'esercizio del loro ministero, la cui figura ora diviene autonoma rispetto all'organizzazione militare, pone l'attenzione sugli aspetti di carattere economico che costituiscono uno dei principali interventi dell'Intesa. I cappellani sono inseriti a pieno titolo, come sacerdoti che prestano servizio in favore della diocesi appartenenza, nel sistema economico di sostentamento del clero; in caso di interruzione del servizio di cappellano nelle Forze armate, il sacerdote torna ad essere soggetto a pieno titolo allo stesso generale sistema di sostentamento.
In particolare l'Intesa prevede che la progressione economica a partire dal livello di assimilazione al grado di sottotenente di complemento sia ridotta rispetto a quella degli ufficiali in servizio permanente effettivo; inoltre l'accesso limitato al grado di tenente colonnello a non più di 10 unità comporta il limite massimo della retribuzione al grado di maggiore; viene anche esclusa ogni forma di retribuzione per attività espletate fuori dall'orario di servizio e sono ridotte le indennità riconosciute ai cappellani, conseguenti alla funzione svolta.
Il testo dell'Intesa, composto da 14 articoli, individua, le funzioni svolte dai Cappellani a favore dei militari cattolici e delle rispettive famiglie, nonché i mezzi e gli strumenti che sono messi a loro disposizione per l'assolvimento delle funzioni stesse (articoli 1 e 2).
E' prevista la possibilità per i cappellani di avvalersi, ai fini delle attività di culto, di altri sacerdoti; mentre in caso di assenza del cappellano è previsto che venga sostituito dal parroco, competente per la sede di servizio (articolo 3).
La direzione e il coordinamento del servizio di assistenza spiritualesono affidate all'Ordinario militare, nominato dal Presidente della Repubblica su designazione della Santa Sede (articolo 4).
Riguardo all'organico e allo stato giuridico, si fissa il principio generale in forza del quale l'organico dei cappellani è di 162 unità (a fronte delle 204 attuali) e se ne stabilisce l'attribuzione, per assimilazione, dei gradi militari secondo la tabella riportata nell'articolo successivo (articolo 5).
Viene definita l'assimilazione dei cappellani ai gradi gerarchici (articolo 6), e si individuano le modalità e forme di avanzamento, stabilendo i periodi di permanenza minima per la promozione (articolo 7).
Riguardo al rapporto di impiego, l'articolo 8 stabilisce che il cappellano militare deve godere diritti civili e politici, avere l'idoneità incondizionata al servizio militare, non avere meno di 28 anni e più di 40. Il rapporto di impiego consiste nella missione sacerdotale. Gli articoli 9 e 10 stabiliscono il trattamento economico e previdenziale.
I cappellani militari non sono soggetti al Codice e alla disciplina militare, né alla giurisdizione penale militare se non in caso di mobilitazione totale o parziale o di servizio all'estero. Con decreto del Ministero della Difesa, adottato di concerto con l'Ordinario militare, sarà definito un Regolamento disciplinare compatibile con la loro funzione (articolo 11).
Le sanzioni nel caso di infrazioni alle regole disciplinari e dei doveri di servizio sono previste dall'articolo 12, che stabilisce altresì la procedura per l'accertamento della violazione. In particolare, si prevedono le sanzioni della sospensione disciplinare dall'impiego, della sospensione dalle funzioni, e della cessazione dal servizio.
Le modalità per la sospensione o cessazione dell'impiego sono stabilite dall'articolo 13, mentre l'articolo 14 stabilisce che entro un anno dall'entrata in vigore dell'intesa verrà emanato il Regolamento di disciplina di cui all'art. 11, comma 1. L'Intesa entrerà in vigore nell'ordinamento dello Stato ed in quello della Santa Sede con la pubblicazione, in pari data, sulla Gazzetta ufficiale e negli Acta Apostolicae Sedis.
Il disegno di legge A.C. 2657, già approvato dal Senato il 9 settembre scorso, è composto di sette articoli divisi in due distinti capi.
I primi due articoli del Capo primo contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione del Protocollo.
L'articolo 3 reca numerose novelle al Codice dell'ordinamento militare, per la cui analisi si rinvia al dossier, che contiene in calce un testo a fronte.
Il Capo secondo reca le disposizioni concernenti altre disposizioni di adeguamento dell'ordinamento interno ad obbligazioni internazionali contratte con la Santa Sede:
Per approfondimenti si rinvia al dossier,