Il
Consiglio europeo del 23 e 24 giugno 2022 non si è espresso sulla richiesta del Parlamento europeo di convocare una Convenzione europea e si è
limitato a prendere atto delle proposte della Conferenza, invitando le istituzioni a garantirne un seguito efficace e ricordando l'importanza che i cittadini siano informati del seguito dato a tali proposte.
Attività del Parlamento europeo
Il
Parlamento europeo ha approvato, il
9 giugno 2022, una
risoluzione sulla
richiesta di convocare una Convenzione per la revisione dei Trattati nella quale sottopone al Consiglio le seguenti
proposte di modifica dei trattati stessi:
-
rafforzare la capacità dell'Unione di agire
riformando le procedure di voto, anche consentendo decisioni in seno al Consiglio a
maggioranza qualificata anziché all'unanimità;
-
adeguare le competenze conferite all'Unione nei trattati, in particolare nei settori della
salute, del completamento dell'
unione dell'energia basata sull'efficienza energetica e sulle energie rinnovabili, della
difesa e delle
politiche sociali ed economiche; garantire la
piena attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, e
integrare il progresso sociale nell'articolo 9 del Trattato sul funzionamento dell'UE (TFUE) collegato a un
protocollo sul progresso sociale nei trattati; sostenere il
rafforzamento della competitività e della resilienza dell'economia dell'UE, prestando un'attenzione particolare alle piccole e medie imprese e ai controlli della competitività, e promuovere investimenti proiettati al futuro e incentrati sulle transizioni giusta, verde e digitale;
L'
articolo 9 del TFUE prevede che l'UE, nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni, tenga conto delle esigenze connesse con la promozione di un elevato livello di occupazione, la garanzia di un'adeguata protezione sociale, la lotta contro l'esclusione sociale e un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana.
conferire al
Parlamento pieni diritti di codecisione sul bilancio dell'UE e il
diritto di iniziativa legislativa per avviare, modificare o abrogare atti legislativi;
-
rafforzare la procedura di protezione dei valori su cui si fonda l'UE e chiarire l'accertamento e le conseguenze delle violazioni dei valori fondamentali (articolo 7 TUE e Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea).
La risoluzione invita il Consiglio a sottoporre tali proposte direttamente all'esame del Consiglio europeo, al fine di
convocare una Convenzione composta da
rappresentanti dei Parlamenti nazionali, dei Capi di Stato o di Governo degli Stati membri, del Parlamento e della Commissione ed alla quale dovrebbero essere invitati in qualità di osservatori i rappresentanti delle parti sociali dell'UE, del Comitato economico e sociale europeo, del Comitato europeo delle regioni, della società civile dell'UE e dei paesi candidati.
La Conferenza dei Presidenti del Parlamento europeo ha dato mandato alla Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo di preparare una
relazione sul seguito delle proposte della Conferenza sul futuro dell'Europea e su eventuali proposte di revisione dei Trattati.
Attività della Commissione europea
La Commissione ha presentato il
17 giugno 2022 una
comunicazione
sui seguiti da dare ai lavori della Conferenza sul futuro dell'Europa nella quale ha evidenziato che
l'introduzione di nuove riforme e politiche non richiede necessariamente una revisione dei Trattati e che
la maggior parte di tali innovazioni può essere perseguita nella cornice dei Trattati esistenti, usando in particolare la
clausola "passerella" per passare a votazioni a maggioranza qualificata per le decisioni del Consiglio in alcuni ambiti.
La clausola passarella, prevista dall'articolo 48 del Trattato sull'Unione europea, prevede che in tutti i casi in cui il Trattato sul funzionamento dell'UE (TFUE) o il titolo V del trattato sull'UE (disposizioni sull'azione esterna dell'UE e sulla politica estera e di sicurezza comune) prevedono che il Consiglio deliberi
all'unanimità, il
Consiglio europeo può adottare all'unanimità, previa approvazione del Parlamento europeo a maggioranza dei suoi componenti, una decisione che
consenta al Consiglio di deliberare a maggioranza qualificata (
ad eccezione delle decisioni che hanno implicazioni militari o che rientrano nel settore della difesa).
Allo stesso tempo, la Commissione ha riconosciuto che vi sono
alcune proposte della Conferenza che sono realmente innovative e che alcune tra esse, in particolare in settori quali la
salute e la difesa, richiedono una
revisione dei Trattati.
In occasione del
discorso sullo Stato dell'Unione, pronunciato il
14 settembre 2022 al Parlamento europeo, la Presidente Von Der Leyen, nel ricordare l'importanza della
Conferenza sul futuro dell'Europa (COFE), ha indicato che i
panel dei cittadini, elemento centrale della COFE, diventeranno una
prassi regolare della vita democratica dell'UE e che la Commissione europea ha elencato
nella lettera di intenti per il programma di lavoro del 2023 una
lista di proposte che originano dalle
conclusioni dei lavori della COFE.
La Presidente ha rilevato che è tempo di
introdurre nei Trattati una solidarietà tra le diverse generazioni, rinnovando la promessa del progetto europeo e migliorando le modalità con le quali l'UE decide le proprie politiche. Secondo la Presidente, considerato che l'Unione si sta impegnando seriamente per il suo allargamento, allo stesso modo dovrà impegnarsi sulla sua riforma. Al riguardo ha quindi affermato che è
giunto ora il momento di convocare una Convenzione europea per la riforma dei Trattati, come richiesto anche dal Parlamento europeo.
La
lettera di intenti, tra le iniziative che faranno parte del programma di lavoro della Commissione per il 2023, evidenzia le seguenti come seguito diretto delle proposta della Conferenza sul futuro dell'Europa:
- revisione del quadro sui rifiuti per la riduzione dei rifiuti, compresi quelli alimentari, e dell'impatto ambientale della gestione dei rifiuti;
- proposta legislativa relativa alle piante prodotte mediante alcune nuove tecniche genomiche;
- revisione della legislazione dell'UE sul benessere degli animali;
- normativa europea sulle materie prime critiche;
- proposta legislativa relativa al censimento e alla registrazione dell'amianto negli edifici;
- revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale 2021-2027;
- proposta legislativa relativa a una seconda serie di nuove risorse proprie;
- proposta legislativa "Imprese in Europa: quadro per l'imposizione dei redditi (BEFIT)";
- accesso ai dati nei servizi finanziari;
- proposte legislative relative all'istituzione dell'euro digitale;
- strategia spaziale dell'UE per la sicurezza e la difesa;
- approccio globale alla salute mentale;
- proposta legislativa relativa a una Carta europea della disabilità.
Attività del Consiglio dell'UE
La
Presidenza ceca del Consiglio dell'UE (1° luglio 2022 - 31 dicembre 2022), in una prima relazione di sintesi, del
14 settembre 2022, sul dibattito sui seguiti della COFE all'interno del Consiglio dell'UE, ha rilevato che la grande
maggioranza delle delegazioni ritiene che, in questa fase,
la priorità dovrebbe andare alle proposte che possono essere realizzate
nell'attuale quadro dei trattati e pertanto, ritiene che,
prima di avviare il processo di revisione,
serva più tempo per una valutazione complessiva e che
tale decisione sia attualmente prematura.
Si ricorda che
13 Stati membri (Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Malta, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovenia e Svezia) hanno presentato Il 9 maggio 2022 un
non paper nel quale evidenziano che la
revisione dei Trattati è prematura e non è mai stata uno scopo dei lavori della Conferenza sul futuro dell'Europa e che le gravi crisi che l'Unione europea sta affrontando, tra cui la pandemia e l'aggressione russa in Ucraina, hanno dimostrato quanto si possa fare nell'attuale quadro dei Trattati.
La Presidenza ceca afferma però che un
numero significativo di delegazioni è
disponibile a prendere in considerazione una modifica del trattato in una fase successiva, qualora si presentino nuove circostanze o determinate condizioni. A tal proposito, la Presidenza evidenzia che varie delegazioni mettono in relazione
un'eventuale revisione del trattato con la prospettiva dell'allargamento.
Il Presidente del Consiglio,
Mario Draghi, intervenuto al
Parlamento europeo il 3 maggio 2022, si è espresso a favore di un
processo di
revisione dei Trattati, sulla base delle indicazioni e delle ambizioni emerse dalla Conferenza sul futuro dell'Europa.
Sulla
possibilità di utilizzare le clausole passerella per passare dal
voto all'unanimità al voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio, la Presidenza ceca indica che vi sono
opinioni contrastanti.
Da un lato, varie
delegazioni sembrano disposte a prendere in considerazione il ricorso alle clausole passerella per passare dal voto all'unanimità al voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio, in particolare nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune (PESC), ad esempio per le sanzioni, i diritti umani o le missioni dell'UE nell'ambito della politica di sicurezza difesa comune (PSDC), e anche in materia di
fiscalità, politica energetica e non discriminazione. Dall'altro,
altre delegazioni ritengono che l'estensione del voto a maggioranza qualificata potrebbe andare a scapito di alcuni Stati membri e minare l'unità dell'UE, e che pertanto il
raggiungimento dell'unanimità tra gli Stati membri dovrebbe essere sempre considerato una priorità.
ultimo aggiornamento: 30 settembre 2022