Il Parlamento italiano ha proceduto all'elezione dei nuovi componenti dell'Autorità italiana di garanzia del settore delle comunicazioni (AGCOM).
Il 14 luglio 2020 la Camera ha proceduto alla votazione per l'elezione dei due nuovi componenti dell'AGCOM. Sono risultati eletti il dott. Antonello Giacomelli ed il dott. Enrico Mandelli. Analogamente il Senato ha proceduto all'elezione di due componenti dell'Autorità: sono state elette la dott.ssa Laura Aria e la prof.ssa Elisa Giomi. Con decreto del Presidente della Repubblica 15 settembre 2020 sono stati quindi nominati i componenti dell'AGCOM eletti dalla Camera e dal Senato.
Con DPR 22 aprile 2022 l'on. Massimiliano Capitanio è stato nominato componente del Consiglio dell'AGCOM, dopo essere stato eletto dall'Assemblea della Camera dei deputati in sostituzione del deceduto dott. Mandelli.
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha trasmesso, il 25 agosto 2020, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge n. 249/199, e dell'articolo 2, comma 7, della legge n. 481/1995, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del dott. Giacomo Lasorella a Presidente dell'AGCOM. La IX Commissione ha espresso parere favorevole sulla nomina il 9 settembre 2020.Il nuovo Presidente è stato nominato con DPR 15 settembre 2020.
Il nuovo Consiglio dell'AGCOM si è insediato il 2 ottobre 2020.
Il decreto legge n. 104 del 2019 aveva disposto la proroga delle funzioni del Presidente e dei componenti dell'AGCOM, limitatamente all'ordinaria amministrazione ed agli atti urgenti, al 31 dicembre 2019, termine successivamente differito al 31 marzo 2020 dal decreto-legge n. 162 del 2019. Con il DL n. 18 del 2020 il termine è stato ulteriormente differito fino a non oltre 60 giorni successivi alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e sono state soppresse le limitazioni all'ordinaria amministrazione, pertanto l'Autorità opera nella pienezza delle sue funzioni.
Modifiche ai poteri dell'AGCOM in materia di tutela del diritto d'autore , nel caso di violazioni da parte di fornitori di servizi della società dell'informazione sono state introdotte dal D.L. n. 34 del 2020.
All'AGCOM è stato attribuito, per un periodo temporaneo (da ultimo, in base al DL n. 73 del 2021, fino all'entrata in vigore del nuovo codice per le comunicazioni elettroniche), il compito di verificare, mediante apposita istruttoria, la sussistenza di eventuali effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo nei casi in cui un soggetto si trovi ad operare, contemporaneamente, nei mercati delle comunicazioni elettroniche e in un mercato diverso, ricadente nel sistema integrato delle comunicazioni (SIC).
La legge di bilancio 2021 ha attribuito all'Autorità il compito di garantire un'adeguata ed efficace applicazione del Regolamento (UE) 2019/1150 che promuove equità e trasparenza per gli utenti commerciali di servizi di intermediazione online e la legge europea 2019-2020 ha designato l'AGCOM come autorità competente per l'esecuzione del regolamento (UE) 2017/1128 relativo alla portabilità transfrontaliera di servizi di contenuti online nel mercato interno.
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione (art. 1, legge n. 249/1997).
Le competenze dell'AGCOM dettagliatamente definite nell'art. 1, comma 6, della legge n. 249/1997, sono distinte tra le due commissioni che compongono il Consiglio e sono di seguito sintetizzate.
La commissione per le infrastrutture e le reti esercita le seguenti funzioni:
La commissione per i servizi e i prodotti:
Il Consiglio inoltre:
Ulteriori competenze sono state affidate all'AGCOM dall'articolo 21 del decreto-legge n. 201/2011 che ha trasferito all'AGCOM le funzioni di autorità di regolamentazione del settore postale (prima attribuite alla soppressa Agenzia nazionale) e che ha conseguentemente istituito, nel dicembre 2012, la direzione per i servizi postali.
L'AGCOM, in base alla previsioni del decreto legge n. 145 del 2013, convertito dalla Legge n. 9 del 2014, ha istituito una banca dati di tutte le reti di accesso ad Internet esistenti sul territorio nazionale, quale strumento utile a elaborare soluzioni innovative volte a colmare il divario digitale in relazione alla larga banda e ultralarga. Il portale "Broadband map" fornisce dati elaborati statisticamente sulle coperture delle reti in rame, fibra ottica, in tecnologia wireless, sulle reti cellulari 2G, 3G e 4G, sulla velocità delle reti in rame e fibra ottica e sul numero di abbonamenti ad Internet nazionali, regionali e provinciali.
A seguito dell'emanazione del nuovo codice delle comunicazioni elettroniche (decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207 , in vigore dal 24 dicembre 2021, di recepimento del codice europeo delle comunicazioni elettroniche, che ha novellato il testo del codice di cui al decreto legislativo n. 259 del 2003), le attribuzioni dell'AGCOM , oltre a quelle già definite nella legge n. 249 del 1997 e nella legge n. 481 del 1995, sono definite nell'articolo 6, comma 2, che prevede i seguenti compiti:
Inoltre, l'articolo 7 del Codice (nel nuovo testo post riforma) specifica che l'Autorità esercita i propri poteri in modo imparziale, obiettivo, trasparente e tempestivo; essa opera in indipendenza e non sollecita né accetta istruzioni da alcun altro organismo nell'esercizio dei compiti ad essa affidati, anche con riferimento allo sviluppo delle proprie procedure interne e all'organizzazione del personale.
L'AGCOM sostiene attivamente gli obiettivi del BEREC, l'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche, relativamente alla promozione di un coordinamento e di una coerenza normativi maggiori e, allorché adotta le proprie decisioni, tiene nella massima considerazione le linee guida, i pareri, le raccomandazioni, le posizioni comuni, le migliori prassi e le metodologie adottati dal BEREC.
L'Autorità riferisce annualmente al Parlamento sull'attività svolta e sui programmi di lavoro e la relazione è resa pubblica.
La Relazione annuale 2020 è stata pubblicata sul sito dell'Autorità il 7 luglio 2020.
La Relazione annuale 2021 è stata trasmessa al Parlamento l'8 luglio 2021 (Doc CLVII n. 4).
Nel corso della XVIII legislatura sono stati conferiti ulteriori poteri all'AGCOM. In primo luogo (articolo 4-bis, del decreto-legge n. 125 del 2020, modificato dal D.L. n. 73 del 2021) è stato attribuito, per un periodo temporaneo (da ultimo fino all'entrata in vigore del nuovo codice per le comunicazioni elettroniche), con efficacia riferita anche ai procedimenti già conclusi dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni aventi il medesimo oggetto) all'Autorità il compito di verificare, mediante apposita istruttoria, la sussistenza di eventuali effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo nei casi in cui un soggetto si trovi ad operare, contemporaneamente, nei mercati delle comunicazioni elettroniche e in un mercato diverso, ricadente nel sistema integrato delle comunicazioni (SIC).
Il decreto-legge n. 34 del 2020 ha attribuito inoltre all'AGCOM il potere di ordinare, su istanza dei titolari dei diritti, ai fornitori di servizi della società dell'informazione che utilizzano, a tale fine, anche indirettamente, risorse nazionali di numerazione di porre fine alle violazioni del diritto d'autore e dei diritti connessi, prevedendo altresì che in caso di inottemperanza ad ordini impartiti dall'Autorità nell'esercizio delle sue funzioni di tutela del diritto d'autore e dei diritti connessi, si applica a ciascun soggetto interessato una sanzione amministrativa pecuniaria da euro diecimila fino al 2 per cento del fatturato realizzato nell'ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notifica della contestazione.
La legge di bilancio 2021 (l'art. 1, comma 515, della legge 30 dicembre 2020, n. 178) ha attribuito all'AGCOM il compito di garantire un'adeguata ed efficace applicazione del Regolamento (UE) 2019/1150 che promuove equità e trasparenza per gli utenti commerciali di servizi di intermediazione online, anche mediante l'adozione di linee guida e la promozione di codici di condotta e la raccolta delle informazioni pertinenti (comma 515, lettera a, n.2), stabilendo che l'Autorità:
-cura, nell'ambito del registro degli operatori di comunicazione tenuto dall'amministrazione, l'iscrizione al medesimo registro dei «fornitori di servizi di intermediazione on-line» e dei «motori di ricerca on-line, anche se non stabiliti, che offrono servizi in Italia» (legge n. 249/1997, art. 1, comma 6, lettera a), n. 5);
- irroga sanzioni amministrative a ciascun soggetto che non ottempera agli ordini e alle diffide adottati «in applicazione del regolamento (UE) 2019/1150 (legge n. 249/1997, art. 1, comma 31).A tale scopo si prevede, da parte dell'Autorità, l'applicazione, per le violazioni del Regolamento, delle sanzioni già previste per la violazione delle norme sulle posizioni dominanti, parametrate, quanto all'importo, al fatturato del trasgressore (comma 515, lettera b).
Si prevede infine che i soggetti sopra indicati debbano versare all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni contributi a compensazione dei costi amministrativi connessi all'esercizio delle nuove funzioni (comma 517).
Inoltre con riferimento ai poteri regolamentari dell'Autorità in merito all'indicazione delle codifiche ITU da integrare negli apparecchi di ricezione radiotelevisiva la legge di bilancio 2021 ha previsto che la stessa Autorità, sentiti gli operatori di mercato interessati, indichi le nuove codifiche approvate dall'ITU da integrare nei ricevitori, ritenute necessarie per favorire l'innovazione tecnologica, indicando altresì i relativi congrui tempi di implementazione.
La legge europea 2019-2020 (legge 23 dicembre 2021, n. 238) ha designato l'AGCOM come autorità competente per l'esecuzione del regolamento (UE) 2017/1128 relativo alla portabilità transfrontaliera di servizi di contenuti online nel mercato interno.
Per quanto riguarda i controlli ed i poteri sanzionatori, all'AGCOM, si applicano le norme generali previste per le Autorità di pubblica utilità, di cui all'articolo 2, comma 20, della legge n. 481 del 1995.
L'Autorità, per lo svolgimento delle proprie funzioni:
Per lo svolgimento dei propri compiti l'Autorità può avvalersi del Corpo della Guardia di Finanza – Nucleo speciale per la radiodiffusione e l'editoria e della Polizia postale e delle comunicazioni (art. 1, co. 13 L. n. 249/1997).
Con Delibera 18 novembre 2021 (Delibera n. 376/21/CONS) sono state definite la misura e le modalità di versamento del contributo dovuto all'AGCOM per l'anno 2022 dai soggetti che operano nel settore delle comunicazioni elettroniche e con Delibera n. 377/21/CONS i contributi per l'anno 2022 dovuti dai soggetti che operano nel settore dei servizi media.
Con Provvedimento presidenziale n. 14/21/PRES sono state definite la misura e modalità di versamento del contributo dovuto all'Autorità per l'anno 2021 dai soggetti che operano nel settore dei servizi di intermediazione online e dei motori di ricerca online, come previsto dalla legge di bilancio 2021.
L'Autorità, con la Delibera n. 429/21/CONS del 22 dicembre 2021 ha approvato il bilancio di previsione per l'esercizio 2022, disponibile sul sito dell'Autorità, in cui le entrate stimate in conto competenza ammontano a circa 105,4 milioni di euro, di cui circa 74,4 milioni di euro di entrate da trasferimenti correnti e contributi dei soggetti tenuti al finanziamento dell'Autorità.
Il finanziamento dell'attività dell'Autorità avviene infatti attraverso contributi a carico dei soggetti attivi nei settori in cui l'Agcom esercita la propria competenza istituzionale: comunicazioni elettroniche, servizi media e servizi postali:
Ai sensi del nuovo Codice delle comunicazioni elettroniche (art. 7, co. 5), l'Autorità inoltre deve disporre di risorse finanziarie e umane sufficienti affinché possa partecipare e contribuire attivamente all'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC).
Gli uffici dell'Autorità sono distribuiti tra la sede principale di Napoli e quella di Roma.
Per quanto riguarda l'organizzazione interna, l'Autorità adotta il regolamento concernente la propria organizzazione e il funzionamento, i bilanci, i rendiconti e la gestione delle spese, anche in deroga alle disposizioni sulla contabilità generale dello Stato, nonché il trattamento giuridico ed economico del personale addetto. Con la delibera n. 223/12/CONS del 27 aprile 2012, (G. U. n. 138 del 15 giugno 2012), è stato adottato, ai sensi dell'art. 1, comma 9, della legge n. 249/97, il Regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Autorità, successivamente modificato, da ultimo con la delibera n. 413/2021/CONS.
Con la delibera n. 148/17/CONS, del 30 marzo 2017, è stato adottato il regolamento sugli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni dell'AGCOM, ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e in particolare, l'art. 22, comma 1, dell'allegato A, in base al quale l'Autorità rende disponibile sul proprio sito istituzionale i documenti e gli allegati relativi al bilancio di previsione e al conto consuntivo.
Sono funzionalmente organi dell'Autorità i Comitati regionali per le comunicazioni, che possono istituirsi con leggi regionali (art. 1, co. 13, L. n. 249/1997), allo scopo di assicurare le esigenze di decentramento sul territorio di alcune delle funzioni proprie dell'Autorità. Tutte le Regioni hanno emanato le leggi istitutive dei Co.re.com. e hanno provveduto a nominarne i Presidenti ed i componenti.
L'autorità per le Garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) è stata istituita dall'articolo 1 della legge 31 luglio 1997, n. 249, quale autorità che opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione. Le principali fonti normative riguardanti l'istituzione e le competenze attribuite all'Autorità sono le seguenti:
Per quanto riguarda la struttura, gli organi dell'Autorità sono:
Il totale dei componenti dell'AGCOM è di quattro commissari, più il Presidente.
La composizione dell'AGCOM è quella derivante dall'applicazione delle norme della legge istitutiva n. 249 del 1997 e dalla legge n. 481 del 1995, successivamente modificate dal D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 (convertito dalla legge n. 214 del 2011), che nel più ampio contesto di misure di contenimento della spesa pubblica ha ridotto il numero dei componenti del Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni da otto a quattro, a cui si aggiunge il Presidente.
(art. 1, comma 3 legge n. 249/1997 e art. 2, comma 8, legge n. 481/1995 )
I quattro commissari, scelti fra persone dotate di alta e riconosciuta professionalità e competenza nel settore, sono eletti dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati e sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica.
Il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati eleggono due commissari ciascuno e ciascun senatore e ciascun deputato esprime il voto indicando pertanto un solo nominativo per il Consiglio.
Le Assemblee di Camera dei deputati e Senato della Repubblica procedono pertanto ciascuna all'elezione di due commissari con voto limitato. La votazione ha luogo a scrutinio segreto e per schede.
I componenti dell'Autorità durano in carica sette anni e non possono essere riconfermati, a meno che non siano stati eletti per un periodo inferiore a tre anni, in sostituzione di commissari che non abbiano portato a termine il mandato.
Il 14 luglio 2020 la Camera ha proceduto alla votazione per l'elezione dei due nuovi componenti dell'AGCOM. Sono risultati eletti il dott. Antonello Giacomelli ed il dott. Enrico Mandelli. Analogamente il Senato ha proceduto, lo stesso giorno, all'elezione di due componenti dell'Autorità: sono state elette la dott.ssa Laura Aria e la prof.ssa Elisa Giomi.
Con decreto del Presidente della Repubblica 15 settembre 2020 sono stati quindi nominati i componenti dell'AGCOM eletti dalla Camera e dal Senato.
In caso di morte, di dimissioni o di impedimento di un commissario, la Camera competente procede alla sua sostituzione procedendo all'elezione di un nuovo commissario, che resta in carica fino alla scadenza ordinaria del mandato dei componenti l'Autorità.
(art. 1, comma 3, legge n. 249/1997 e art. 2, comma 7 della legge n. 481 del 1995)
Il Presidente dell'Autorità è nominato con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, d'intesa con il Ministro dello Sviluppo economico (ex Ministro delle comunicazioni).
Il Presidente del Consiglio procede pertanto alla designazione del nominativo del presidente e tale designazione deve essere previamente sottoposta al parere delle commissioni parlamentari competenti, ai sensi dell'art. 2 della legge n. 481 del 1995, che disciplina le altre autorità di pubblica utilità. In base a tale rinvio, le Commissioni parlamentari si esprimono a maggioranza dei due terzi dei componenti ed il parere è da ritenersi necessario e vincolante, in quanto la norma dispone espressamente che in nessun caso le nomine possono essere effettuate in mancanza del parere favorevole espresso dalle Commissioni parlamentari.
La norma richiamata prevede anche che le Commissioni parlamentari competenti possano procedere all'audizione delle persone designate.
Il 25 agosto 2020, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge n. 249/199, e dell'articolo 2, comma 7, della legge n. 481/1995, è stata trasmessa al Parlamento la richiesta di parere sulla proposta di nomina del dottor Giacomo Lasorella a Presidente dell'AGCOM, su cui la IX Commissione ha espresso parere favorevole il 9 settembre 2020. Con il DPR 15 settembre 2020, il dott. Giacomo Lasorella è stato nominato per la durata di sette anni Presidente del Consiglio dell'Autorità (G.U. 2/10/2020).
Ai sensi dell'art. 3 del Regolamento di organizzazione dell'AGCOM, il Presidente rappresenta l'Autorità. Convoca le riunioni degli Organi collegiali, ne stabilisce l'ordine del giorno e ne dirige i lavori; vigila sull'attuazione delle deliberazioni. Cura inoltre i rapporti con le Istituzioni dell'Unione Europea, con le organizzazioni internazionali e con le pubbliche amministrazioni nazionali.
(art. 2, commi 8, 9 e 11, legge n. 481/1995)
A pena di decadenza, i componenti dell'AGCOM non possono esercitare, direttamente o indirettamente, alcuna attività professionale o di consulenza, essere amministratori o dipendenti di soggetti pubblici o privati né ricoprire altri uffici pubblici di qualsiasi natura, ivi compresi gli incarichi elettivi o di rappresentanza nei partiti politici, né avere interessi diretti o indiretti nelle imprese operanti nel settore di competenza dell'Autorità.
I dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono collocati fuori ruolo per l'intera durata dell'incarico.
Per almeno quattro anni dalla cessazione dell'incarico, i componenti dell'Autorità non possono intrattenere, direttamente o indirettamente, rapporti di collaborazione, di consulenza o di impiego con le imprese operanti nel settore delle comunicazioni.
I componenti e i funzionari delle Autorità, nell'esercizio delle funzioni, sono pubblici ufficiali e sono tenuti al segreto d'ufficio.