E' stato convertito in legge (legge n. 58 del 2019) il decreto-legge n. 34 del 2019 (A.S. 1354) che reca misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.
Consulta qui il dossier predisposto per l'esame presso le Commissioni riunite 6ª (Finanze e tesoro) e 10ª (Industria, commercio, turismo) del Senato della Repubblica.
Il decreto-legge n.35 del 2019 (A.S. 1354) reca misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi, attraverso interventi fiscali per la crescita, norme per il rilancio degli investimenti privati, disposizioni per la tutela del made in Italy e ulteriori interventi per la crescita.
Il decreto legge è entrato in vigore il 1° maggio del 2019.
Con riferimento alle misure di natura fiscale, si segnalano, tra l'altro, la reintroduzione del superammortamento, la progressiva riduzione dell'aliquota IRES, l'incremento progressivo della deduzione IMU sui beni strumentali, le agevolazioni in favore dei lavoratori impatriati e dei docenti e ricercatori che rientrano in Italia, le misure per la rigenerazione urbana e per l'edilizia in genere; la fatturazione elettronica per i rapporti commerciali con San Marino; l'estensione della definizione agevolata alle regioni e agli enti territoriali e la proroga della rottamazione delle cartelle al 31 luglio 2019; il credito d'imposta per la partecipazione a fiere di settore, anche nazionali.
Nel corso dell'esame in Commissione è confluita nel provvedimento la proposta di legge sulle semplificazioni fiscali, approvata dalla Camera e ora all'esame del Senato.
Tra le misure fiscali inserite nel corso dell'esame in sede referente si segnalano:
Si introduce, poi una disciplina per la trasparenza fiscale delle vendite di beni tramite piattaforme digitali.
Con riferimento alle misure di carattere più prettamente finanziario, si segnalano le modifiche alla disciplina sulla cartolarizzazione dei crediti, allo scopo di velocizzare il mercato dei crediti deteriorati (non-performing loans) presenti nei bilanci di banche e intermediari finanziari; l'istituzione della cd. società di investimento semplice a capitale fisso – SIS, con regime semplificato; la proroga al 31 dicembre 2020 del termine per l'attuazione della riforma delle banche popolari prevista dal decreto legge n. 3 del 2015.
Viene ampliata la platea di risparmiatori che possono accedere al Fondo indennizzo risparmiatori (FIR), mediante un meccanismo di indennizzo forfettario. Durante l'esame in Commissione sono stati precisati i requisiti reddituali e patrimoniali dei beneficiari del Fondo.
Tra le altre misure finanziarie inserite nel corso dell'esame in sede referente si segnalano:
Per quanto concerne le misure per il rilancio degli investimenti privati, si istituisce, nell'ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, una sezione speciale destinata alla concessione di garanzie a copertura di finanziamenti finalizzati per almeno il 60 percento a investimenti in beni materiali.
Per sostenere lo sviluppo di canali alternativi di finanziamento delle imprese, si consente un intervento in garanzia del medesimo Fondo di garanzia PMI in favore dei soggetti che finanziano progetti tramite piattaforme di "social lending" e di "crowdfunding".
In sede referente, è stato innalzato fino a 5 milioni di euro l'importo massimo garantibile dal Fondo di garanzia PMI sulle operazioni di sottoscrizione dei cd. "mini bond", per singolo soggetto beneficiario finale.
Si rifinanzia il Fondo di garanzia per la prima casa, si aumenta il finanziamento per la cd. "Nuova Sabatini", si concedono finanziamenti agevolati e contributi diretti alle imprese e ai centri di ricerca a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse nell'ambito dell'economia circolare, si interviene in materia di incentivi per la nuova imprenditorialità, di revisione della disciplina attuativa per le aree di crisi industriale e le start-up innovative, nonché di concessione di agevolazioni finanziarie per i processi di trasformazione tecnologica e digitale; si concedono ai comuni contributi per la realizzazione di progetti di efficienza energetica e di sviluppo territoriale sostenibile.
In sede referente:
Nel corso dell'esame in sede referente sono state introdotte le seguenti ulteriori misure:
Tutela del made in italy
Specifiche misure sono state introdotte a tutela dei "marchi storici di interesse nazionale", anche con l'istituzione di un apposito Fondo per interventi nel capitale di rischio in imprese titolari o licenziatarie di un marchio storico, o comunque, secondo la precisazione introdotta in sede referente, in possesso dei requisiti per l'iscrizione del proprio marchio come marchio storico, che intendano chiudere o delocalizzare.
Ulteriori norme sono state introdotte poi a tutela dei prodotti colpiti dal fenomeno dell'Italian sounding.
Nel corso dell'esame in sede referente è stata poi introdotta una disciplina per le condizioni di utilizzo dell'emblema dello Stato in congiunzione con la dizione Made in Italy a tutela dei beni prodotti sul territorio nazionale.
Per un esame approfondito delle disposizioni contenute nel decreto-legge n.34 del 2019 si rinvia al dossier predisposto dai Servizi Studi di Camera e Senato, contenente le modifiche apportate in sede referente e, per quanto concerne i profili finanziari, al dossier predisposto dal Servizio Bilancio della Camera.