provvedimento 8 agosto 2022
Studi - Difesa Autorizzazione e proroga missioni internazionali nell'anno 2022

Lo scorso  27 luglio le Commissioni esteri e difesa della Camera hanno approvato la risoluzione conclusiva del dibattito relativo alla deliberazione del Consiglio dei Ministri, del 15 giugno 2022 in ordine alla partecipazione dell'Italia a tre nuove missioni internazionali (Doc. XXV n. 5) , ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della legge n. 145 del 2016 (c.d. "legge-quadro sulle missioni internazionali"), nonché in ordine alla relazione analitica sulle missioni internazionali svolte nel 2021, anche ai fini della loro prosecuzione per l'anno 2022 (Doc. XXVI n. 5), ai sensi dell'articolo 3 della medesima legge.

Analoga arisoluzione è statat approvata dalle Commissioni esteri e difesa del Senato lo scorso 26 luglio.

La deliberazione era stata trasmessa alle Camere in data 1°luglio 2022 per la discussione e le conseguenti deliberazioni parlamentari.

apri tutti i paragrafi

Lo scorso 15 giugno il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, ha deliberato in ordine alla partecipazione dell'Italia a tre nuove missioni internazionali, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della legge n. 145 del 2016 (c.d. "legge-quadro sulle missioni internazionali", cfr. infra), nonché in ordine alla relazione analitica sulle missioni internazionali svolte nel 2021, anche ai fini della loro prosecuzione per l'anno 2022, ai sensi dell'articolo 3 della medesima legge. 

La deliberazione è stata trasmessa alle Camere in data 1°luglio 2022 per la discussione e le conseguenti deliberazioni parlamentari. 

Nello specifico:

 

  1. il Doc. XXV n. 5 reca la deliberazione del Consiglio dei ministri in ordine a tre nuove operazioni all'estero;

  2. il Doc. XXVI n. 5 reca la relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata dal Consiglio dei ministri il 15 giugno 2022 (cfr. art. 3, comma 1, primo periodo legge n. 145 del 2016).

     In conformità a quanto stabilito dai commi 2-bis dell'articolo 2 e 3-bis dell'articolo 3 della "legge-quadro sulle missioni internazionali" alla deliberazione è stata allegata la relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri finanziari concernenti le nuove missioni e quelle oggetto di proroga.

L'esame parlamentare dela deliberazione si è convìcluso lo scorso  27 luglio con l'approvazione da parte delle  Commissioni esteri e difesa della Camera della risoluzione conclusiva del dibattito relativo alla deliberazione del Consiglio dei Ministri, del 15 giugno 2022.

 

ultimo aggiornamento: 29 luglio 2022

La deliberazione n. 83 adottata dal Consiglio dei ministri il 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5) prevede l'avvio di 3 nuove missioni internazionali per il 2022, dettagliate alle schede n. 14-bis, 28-bis e 38-bis, quest'ultima la più importante sia in termini di consistenze che di priorità politiche, prevedendo la partecipazione italiana da aprile 2022 ai battlegroups della NATO in Bulgaria e Ungheria, nell'ambito delle misure di rafforzamento del fianco est della NATO in risposta all'aggressione russa dell'Ucraina.

Complessivamente, per le nuove missioni da avviare nel 2022:

  • la consistenza massima annuale dei contingenti delle Forze Armate impiegati nei teatri operativi è pari a 1.575 unità (mentre la consistenza media è pari a 546 unità);
  • il fabbisogno finanziario per la durata programmata è pari complessivamente a euro 51.623.377, così distribuito su due anni:

    2022: € 33.123.377

    2023: € 18.500.000.

 

In particolare, la scheda n. 14-bis/2022, allegata alla deliberazione n. 83 adottata dal Consiglio dei ministri il 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5), si riferisce all'avvio della partecipazione dell'Italia, per il periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2022, alla missione bilaterale di supporto alle Forze Armate del Qatar in occasione dei "Mondiali di calcio 2022". L'Italia parteciperà alla missione con 560 unità di personale militare, 46 mezzi terrestri, 1 mezzo navale, 2 mezzi aerei. Il fabbisogno finanziario della missione è pari a 10.811.025 euro (di cui 3.500.000 per obbligazioni esigibili nell'anno 2023).

 

La missione bilaterale ha lo scopo di fornire supporto alle Forze armate qatarine per l'implementazione del sistema di difesa e sicurezza in occasione dei "Mondiali di calcio 2022", che si svolgeranno in Qatar nel periodo compreso tra il 21 novembre ed il 18 dicembre 2022. Essi costituiscono un evento di rilevanza globale per copertura mediatica, valore economico e potenziali flussi di persone.
Per il Qatar, l'organizzazione e la riuscita dell'evento assumono dunque straordinaria importanza, anche in virtù del complesso ambiente geopolitico in cui il Paese è inserito. In tale contesto, l'evento potrebbe potenzialmente essere oggetto di attività ostili di natura militare o terroristica condotte da stati terzi, attori non statuali, organizzazioni terroristiche transnazionali o singoli individui. I vertici qatarini hanno, pertanto, espresso l'auspicio che l'Italia - insieme a un gruppo ristretto di altri paesi, segnatamente Francia, Regno Unito, USA e Turchia - possa contribuire a garantirne la protezione.
A tale fine, il Qatar, sotto la supervisione del  Supreme Committee for Delivery and Legacy, ha costituito una  Task Force, che si avvale di circa 5.000 uomini del Minister of Defense (MoD), a cui si aggiungono i contingenti militari internazionali.
Le Forze militari dei Paesi contributori, tra cui l'Italia, concorrono nel supportare l'articolato apparato di difesa attraverso il soddisfacimento di specifiche richieste dello Stato ospitante, sia in fase preparatoria, sia in fase di condotta delle operazioni.
In fase preparatoria, il contributo nazionale è costituito di esperti pianificatori militari, che contribuiscono alla stesura del piano di difesa dell'evento sportivo, durante le sedute di pianificazione congiunta svolte, di norma, in Qatar. In aggiunta, sono forniti corsi e moduli formativi in aree e campi di interesse qatarino, da svolgere in Italia e in Qatar.
Durante la fase di condotta delle operazioni, è previsto lo schieramento, nel territorio del Qatar e nelle acque internazionali prospicienti, di un dispositivo nazionale interforze, posto sotto catena di comando esclusivamente nazionale, costituito da assetti CBRN ( Chemical, biological, radiological and nuclear), Counter-IED (Counter Improvised Explosive Device),  Counter-UAS (Counter Unmanned Aerial Systems), cinofili, una unità navale con elicotteri imbarcati e un radar di scoperta contro minaccia aerea. In aggiunta, sono schierati Advisors e Liaison Team tra le varie componenti del dispositivo di sicurezza. Al fine di garantire il coordinamento delle attività operative il comandante del contingente nazionale è ubicato presso l'autorità militare qatarina.
La richiesta qatarina di supporto alle attività di difesa del Qatar in occasione dei "Mondiali di calcio 2022" si configura come il naturale corollario e il coronamento di una collaborazione tecnico-operativa e industriale avviata da anni e con grosse potenzialità di sviluppo/opportunità.
La missione non ha un termine di scadenza predeterminato.

 

La scheda n. 28-bis/2022 si riferisce all'avvio della partecipazione dell'Italia, per il periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2022, alla missione militare di formazione dell'UE in Mozambico denominata EUTM Mozambico.

L'Italia parteciperà al dispositivo con 15 unità di personale militare.

Il fabbisogno finanziario per la durata programmata è pari complessivamente ad euro 1.214.097.

La missione militare di formazione dell'Unione europea in Mozambico (EUTM Mozambico) allo scopo di formare e sostenere le Forze armate mozambicane nella protezione della popolazione civile e nel ripristino della sicurezza e della protezione nella provincia di Cabo Delgado (Mozambico settentrionale), è stata istituita dal Consiglio dell'Unione europea il  12 luglio 2021 con la decisione (PESC) 2021/1143. La decisione del Consiglio è la risposta dell'UE alla richiesta, da parte delle autorità del Mozambico, di un impegno rafforzato dell'UE nei settori della pace e della sicurezza.
Successive decisione UE hanno stabilito che la  missione possa contare sui fondi dello European Peace Facility (EPF) per la fornitura di armi non letali: quella del 21 aprile 2022 di modifica della precedente di novembre ha previsto un ulteriore finanziamento di 45 milioni, portando il totale a 89 milioni di euro.
Dal 2017 la sicurezza e la situazione umanitaria nella provincia di Cabo Delgado conoscono un deterioramento grave e costante. La nuova missione PSDC sarà uno degli strumenti dell'approccio integrato dell'UE alla crisi a Cabo Delgado, unitamente al sostegno alla costruzione della pace, alla prevenzione dei conflitti e al dialogo, all'assistenza umanitaria e alla cooperazione allo sviluppo, come anche alla promozione dell'agenda su donne, pace e sicurezza.
Il mandato della missione è stabilito inizialmente in due anni dalla piena operatività. La missione fornirà formazione militare - che comprende preparazione operativa, formazione specializzata sulla lotta al terrorismo come anche formazione e istruzione sulla protezione dei civili e sul rispetto del diritto internazionale umanitario e del diritto in materia di diritti umani -  alle unità delle Forze armate mozambicane che faranno parte di una futura forza di reazione rapida.
Il contributo italiano alla missione dell'UE rientra nell'obiettivo nazionale di rafforzare la capacità dell'Unione di affrontare in maniera indipendente le crisi, ponendosi quale fornitore di sicurezza. Il contributo nazionale si concretizza nella disponibilità di personale di staff e addestratori.
Il Comando della missione EUTM Mozambico è ubicato a Maputo, mentre le basi addestrative a Chimoio (Dongo training area) e Katembe.

 

La provincia settentrionale di Cabo Delgado è una terra periferica e storicamente poverissima, nota anche come Cabo Esquecido (cioè dimenticato), dal 2017 precipitata nel caos del jihadismo. L'erodersi della stabilità clanica locale è cominciata con l'arrivo delle "Big Oils" quando è stata scoperto il più grande giacimento di gas naturale del pianeta al largo di Palma: nel 2010 iniziano le esplorazioni di gas e petrolio, nel 2009 avviene la scoperta dei rubini la cui produzione va a regime nel 2010, facendone nel 2016 il primo produttore mondiale; sempre attorno al 2010 arrivano gli esportatori cinesi e vietnamiti di legno e illegalmente di avorio. È allora che iniziano le espropriazioni delle terre ed arrivano i minatori illegali e faccendieri d'ogni genere (Pemba sarebbe anche l'hub della droga). Tutto si innesta in conflitti più antichi come quello sulla proprietà e l'usufrutto della terra. Dopo la scoperta di enormi giacimenti di gas naturale al largo di Mamba ad opera di Eni nel 2013, anche per la situazione di sicurezza on-shore, Eni ha scelto di puntare su estrazione e liquidazione del gas off-shore. Dal 2017 la sicurezza e la situazione umanitaria nella provincia di Cabo Delgado conoscono un deterioramento grave e costante: tra gruppi armati jihadisti e gruppi anti-guerriglia, la popolazione è presa tra due fuochi. La perdita progressiva del controllo della provincia aveva spinto le autorità di Maputo a rivolgersi a fornitori di contractors, tra cui la Wagner.

 

La scheda 38-bis/2022, allegata alla deliberazione n. 83 adottata dal Consiglio dei ministri il 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5), si riferisce all'avvio della partecipazione dell'Italia, per il periodo 1° aprile - 31 dicembre 2022, al potenziamento della presenza della NATO nell'area sud-est dell'Alleanza.

L'Italia parteciperà al dispositivo con 1.000 unità di personale e 380 mezzi terrestri.

Il fabbisogno finanziario per la durata programmata è pari complessivamente ad euro 39.598.255 (di cui euro 15.000.000 per obbligazioni esigibili nel 2023).

La presenza avanzata della NATO in Slovacchia, Bulgaria, Romania e Ungheria è costituita dallo  schieramento di gruppi tattici multinazionali, ciascuno guidato da una Framework Nation complementari alle forze dei Paesi ospitanti.
In risposta all'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, infatti, gli Alleati hanno attivato i piani di difesa della NATO e dispiegato migliaia di truppe supplementari da entrambe le sponde dell'Atlantico. Oltre 40.000 truppe, insieme a significativi mezzi aerei e navali, sono ora sotto il diretto comando della NATO nella parte orientale dell'Alleanza, supportate da altre centinaia di migliaia di truppe provenienti dai dispiegamenti nazionali degli Alleati.  La NATO ha rapidamente istituito quattro nuovi gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia, oltre ai gruppi tattici già esistenti in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Gli otto gruppi tattici si estendono lungo tutto il fianco orientale della NATO, dal Mar Baltico a nord al Mar Nero a sud.
Inoltre, al Vertice di Madrid del giugno 2022, gli alleati hanno concordato un cambiamento fondamentale nella deterrenza e nella difesa della NATO. Ciò  include il rafforzamento delle difese avanzate, il potenziamento dei gruppi tattici nella parte orientale dell'Alleanza fino al livello di brigata, la trasformazione della Forza di risposta della NATO e l'aumento del numero di forze ad alta prontezza a ben oltre 300.000 unità. Tutto ciò sarà sostenuto da un maggior numero di equipaggiamenti e rifornimenti pre-posizionati, da più capacità dispiegate in avanti e da piani di difesa aggiornati, con forze pre-assegnate alla difesa di specifici Alleati. Tutto ciò costituisce la più grande revisione della difesa collettiva e della deterrenza alleata dai tempi della Guerra Fredda.

La consistenza massima del contingente nazionale impiegato nei dispositivi è fissata in 1.000 unità, prevedendo diversi contributi che si estrinsecano in unità di manovra e di supporto al combattimento, inclusa una struttura sanitaria, integrate dai contributi di altri alleati nell'ambito di un dispositivo multinazionale. In particolare, il dispositivo nazionale consta di una componente di manovra e una logistica potenziate attraverso un team per la protezione cibernetica delle reti è configurato per l'acquisizione del ruolo di nazione quadro (Framework Nation) del dispositivo multinazionale in Bulgaria. Dal Comunicato del 6 giugno 2022 n. 36 del Ministro Guerini sul sito del Ministero della Difesa, risulta che la Bulgaria ha accolto l'offerta dell'Italia di assumere il ruolo di framework nation nell'ambito del dispositivo.

Il contributo massimo nazionale di 1.000 unità sarà dunque articolato in maniera modulare tra Bulgaria (circa 750 unità) ed Ungheria.

Sarà, inoltre, possibile, compatibilmente con la missione, svolgere delle attività per incrementare/implementare l'interoperabilità con gli assetti aero-navali nazionali impegnati in altre attività alleate nella regione.

Tale operazione NATO non ha un termine di scadenza predeterminato.

ultimo aggiornamento: 12 luglio 2022

Il Doc. XXVI n. 5 fa riferimento alla deliberazione del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022, concernente la Relazione del Governo sull'andamento delle missioni internazionali e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo nell'anno 2021, anche ai fini della loro proroga nell'anno 2022 (articolo 3, comma 1, primo periodo, della "legge quadro sulle missioni internazionali" cfr. sopra).

 
Per ciascuna missione è allegata una scheda analitica con indicazione dell'area geografica di intervento, degli obiettivi della missione, della base giuridica di riferimento, della composizione degli assetti da inviare (compreso il numero massimo delle unità di personale coinvolte), della durata programmata e del fabbisogno finanziario per l'anno in corso.
È, inoltre, allegata la  relazione tecnica di quantificazione degli oneri riferiti alla durata programmata che tiene conto delle quote di spesa relative all'adempimento di obbligazioni esigibili nell'anno 2023 .

Per quanto riguarda le missioni di cui la deliberazione del 15 giugno 2022 propone la proroga nell'anno 2022  la consistenza massima annuale complessiva dei contingenti delle Forze armate impiegati nei teatri operativi è pari a 8.505 unità, mentre  la consistenza media è pari a 5.978.

Il maggior numero di missioni è presente nel continente africano, ma con riferimento alla consistenza numerica delle unità impiegate nei diversi teatri operativi, il maggior numero di militari autorizzato è in Europa. Nel 2021 il maggior numero di militari italiani era presente in Asia. 

A tal riguardo si segnala che ai fini del calcolo dei contingenti complesivamente impegnati nelle operazioni all'estero nell'anno 2022, occorre considerare sia le 1.575 unità previste dal  DOC XXV. 5 (nuove missioni 2022), sia le unità da ultimo prorogate con il decreto legge n. 14 del 2022, pari a 1.980 unità (cfr.infra).

Considerando anche i richiamati dati il totale di unità è pari a 12.183 unità di cui 12.060 appartenenti alle Forze armate, 64 alla Polizia di Stato, 57 alla Guardia di finanza e 2 alla  Magistratura.

Grafico 1 – Unità di personale impiegato nelle missioni internazionali per continente


Fonte: rielaborazione Servizio Studi – Dipartimento Difesa, su dati dei Doc. XXV (n. 4 e n. 5), Doc. XXVI (n. 4 e n. 5) e D.L. n. 14/2022.
Grafico 2 – Personale impiegato nelle missioni internazionali per continente (valori percentuali)
Fonte: rielaborazione Servizio Studi – Dipartimento Difesa, su dati dei Doc. XXV (n. 4 e n. 5), Doc. XXVI (n. 4 e n. 5) e D.L. n. 14/2022.

Il fabbisogno finanziario relativo alle missioni e agli interventi di cooperazione  contemplati nel  DOC XXVI n. 5 è pari a € 1.629.583.978 di cui € 1.171.307.698 a carico della Difesa, € 408.691.229  a carico del Ministero  degli affari esteri e della cooperazione  internazionale, € 3.709.942 a carico del Ministero dell'Interno, € 176.196 sono a carico del Ministero della Giustizia e € 15.698.913  a carico del Ministero dell'Economia e delle finanze. 

Per il mantenimento del dispositivo info-operativo dell'AISE nel 2022, a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri, il fabbisogno finanziario per la durata programmata è pari a euro 30.000.000 (con un incremento di 4.000.000 rispetto al 2021)

Per un confronto con le missioni autorizzate nell'anno 2021 si rinvia dossier  " Autorizzazione e proroga delle missioni internazionali nell'anno 2021"

Grafico 3 – Ripartizione per Amministrazione delle autorizzazioni di spesa relative alle proroghe delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo nel 2022

Fonte: elaborazione Servizio Studi – Dipartimento Difesa, su dati del  Doc. XXVI n. 5 (relazione tecnica).

Ai fini di una valutazione degli oneri complessivi relativi a tutte le missioni in corso di svolgimento nel 2022 occorre,altresì, considerare i costi relativi alle nuove missioni pari a € 51.623.377 (DOC XXV n.5) - e a quelli relativi alle missioni prorogate nel DL 14 del 2022, pari a € 174.581.253.

Il totale complessivo delle spese per le missioni nel 2022 è pertanto pari a € 1.855.788.608.

 

 Per quanto riguarda l'Europa, la richiesta di proroga per il periodo 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2022 concerne la partecipazione di personale militare alle seguenti sei missioni internazionali: - NATO Joint Enterprise nei Balcani (scheda 1/2022); - European Union Rule of Law Mission in Kosovo-EULEX Kosovo (scheda 2/2022); - EUFOR ALTHEA in Bosnia-Erzegovina (scheda 3/2022); United Nations Peacekeeping Force in Cyprus- UNFICYP (scheda 4/2022); NATO Sea Guardian nei Mar Mediterraneo (scheda 5/2022); - EUNAVFOR MED operazione Irini (scheda 6/2022).

In Europa, hanno, altresì, luogo la missione di cui alla scheda 42/2022, concernente la partecipazione di 17 unità di personale della Polizia di Stato alla missione dell'Unione Europea denominata EULEX Kosovo, la missione di cui alla scheda 43/ 2022, riguardante la partecipazione di una unità di personale della Polizia di Stato alla missione UNMIK delle Nazione Unite e la missione di cui alla scheda 44/ 2022 relativa alla partecipazione 71 di Forze di Polizia alla Missione di assistenza alla Polizia albanese.

In relazione alle richiamate missioni quella che impegna il maggior numero di militari italiani è la missione NATO Joint Enterprise nei Balcani, con un incremento, rispetto al 2021, di 852 unità di personale, 137 mezzi e un mezzo aereo (totale complessivo 1.490 unità, 367 mezzi terrestri e due mezzi aerei).

Rispetto al 2021 non risulta prorogata la partecipazione di un magistrato collocato fuori ruolo del Ministero della Giustizia alla missione civile dell'Unione europea, denominata European Union Advisory Mission Ukraine (EUAM Ukraine), di cui alla scheda n. 43/bis del DOC XXV n. 4 del 2021.

Risultano, invece, ridimensionati, in maniera significativa rispetto al 2021, gli assetti della missione EUNAVFOR MED Irini (scheda 6/2022), sia in termini di unità impiegate (da 596 a 406), sia in termini di mezzi navali (da 2 a 1) e aerei (da 3 a 2).

Con riferimento al continente asiatico la richiesta di proroga per il periodo 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2022 concerne la partecipazione di personale militare alle seguenti otto missioni internazionali: United Nations Interim Force in Lebanon- UNIFIL (scheda 7/2022); - Missione bilaterale di addestramento delle forze armate libanesi- MIBIL (scheda 8/2022); - Missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi (scheda 9/2022); Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (scheda 10/2022); - NATO Mission in Iraq (scheda 11/2022); European Union Advisory Mission in support of Security Sector Reform in Iraq- EUAM Iraq (scheda 12/2022); - United Nations Military Observer Group in India and Pakistan- UNMOGIP (scheda 13/2022); - personale militare impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Kuwait, in Bahrain, Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni in Medio Oriente e Asia (scheda 14/2022).

In Asia, hanno, altresì, luogo le missioni di cui alle schede 35/2022 e 45/2022, concernenti, rispettivamente, la proroga della partecipazione italiana al dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nello Stretto di Hormuz (EMASOH 200 unità, 1 mezzo aereo e 2 mezzi aerei) e la partecipazione di 3 unità di personale della Polizia di Stato e 1 magistrato fuori ruolo alla missione EUPOL COPPS.

La partecipazione italiana più significativa in Asia si rinviene nella missione UNIFIL in Libano (1.169 unità, 368 mezzi terrestri, un mezzo navale e 7 mezzi aerei) e nella coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (650 unità, 97 mezzi terrestri e 11 mezzi aerei). Con riferimento a quest'ultima missione si prevede un incremento di 13 mezzi terrestri e una diminuzione di 250 unità di personale militare. In relazione alla missione UNIFIL si prevede un ridimensionate negli assetti di personale pari a 132 unità.

Va, peraltro, rilevato che con riferimento all'Iraq risultano incrementati di 330 unità, 75 mezzi terrestri e 8 mezzi aerei gli assetti della missione NATO denominata NATO Mission in Iraq (scheda 11/2022 ) per un totale di 650 unità, 100 mezzi terrestri e 8 mezzi aerei, mentre in relazione al Libano è diminuita di 155 unità e 97 mezzi la partecipazione alla missione bilaterale di addestramento delle Forze armate libanesi (MIBIL, scheda 8/2022) per un totale di 160 unità, un mezzo navale e un mezzo aereo).

Rispetto al 2021 non risulta prorogata la partecipazione italiana alle missioni Resolute Support in Afghanistan (scheda 7 /2021, con assetti pari a 1.000 unità, 127 mezzi terrestri e 16 mezzi aerei) e EUBAM Rafah (scheda 11 /2021 con assetti pari a una unità).

Per quanto riguarda il continente Africano, la richiesta di proroga per il periodo 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2022 concerne la partecipazione di personale militare alle seguenti 18 missioni internazionali: United Nations Support Mission in Libya- UNSMIL (scheda 15/2022); Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (scheda 16/2022); - Missione bilaterale di cooperazione in Tunisia (scheda 17/2022); - MINUSMA in Mali (scheda 18/2022); - European Union Training Mission Mali- EUTM Mali (scheda 19/2022); - EUCAP Sahel Mali (scheda 20/2022); - EUCAP Sahel Niger (scheda 2112022); - Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (scheda 22/2022); Task Force TAKUBA di contrasto alla minaccia terroristica nel Sahel (scheda 23/2022); - United Nations Missionfor the Referendum in Western Sahara- MINURSO (scheda 24/2022); - Multinational Force and Observers in Egitto- MFO (scheda 25/2022); - European Union Training Mission Repubblica Centrafricana- EUTM RCA (scheda 26/2022); - European Union Military Operation Atalanta (scheda 27/2022); European Union Training Mission Somalia- EUTM Somalia (scheda 28/2022); - EUCAP Somalia (scheda 29/2022); United Nations Assistance Mission in Somalia- UNSOM (scheda 30/2022); - Missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane, dei fìmzionari yemeniti e delle forze armate gibutiane (scheda 31/2022); - Personale impiegato presso la base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti per le esigenze connesse con le missioni internazionali nell' area del Corno d'Africa e zone limitrofe (scheda 32/2022).

Hanno altresì luogo in Africa le missioni di cui alle schede 34/2022, 36/2022 e 46/2022 concernenti, rispettivamente, la proroga di:

   - 190 unità di personale militare al dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nel Golfo di Guinea (oltre ad un mezzo navale e due mezzi aerei);

  - 7 unità di personale militare al dispositivo NATO denominato Implementation of the Enhancement of the Framework for the South;

  - 3 unità di personale della Polizia di Stato, di un Ufficiale della Guardia di finanza e di 1 magistrato alla missione UE denominata European Union Border Assistance in Libya (EUBAM Libya);

 

Con riferimento al continente Africano, la presenza italiana più consistente è nella missione bilateraldi assistenza e supporto in Libia (400 unità, 69 mezzi terrestri, 2 mezzi aerei, cfr. scheda 16/2022) il cui obiettivo è di assistere il Governo di Accordo nazionale libico attraverso lo svolgimento di una serie di compiti (assistenza sanitaria, corsi di sminamento, formazione delle forze di sicurezza, assistenza nel controllo dell'immigrazione illegale, ripristino dell'efficienza degli assetti terrestri, navali ed aerei comprese le relative infrastrutture, attività di capacity building, ricognizioni sul territorio per individuare le attività di supporto necessarie, garanzia della cornice di sicurezza per il personale impiegato). Fra i compiti della missione sono confluite pertanto le attività della precedente missione denominata operazione Ippocrate, terminata come missione autonoma il 31 dicembre 2017, il cui obiettivo era fornire supporto sanitario al Governo di Accordo nazionale libico, mediante l'installazione di un ospedale da campo presso l'aeroporto di Misurata.

Si segnala, inoltre, che sempre con riferimento alla Libia la scheda n. 33 del 2022 contempla la missione in supporto alla Marina libica, richiesta dal Consiglio presidenziale -Governo di accordo nazionale libico, nell'ambito del più generale dispositivo aeronavale nazionale apprestato per la sorveglianza e la sicurezza dei confini nazionali nell'area del Mediterraneo centrale, denominato Mare Sicuro.  Gli assetti di questa missione sono costituiti da 774 unità6 mezzi navali di cui una unità navale dedicata all' assistenza tecnica della Marina libica, di massima stanziata a Tripoli e 8 mezzi aerei.

Con riferimento alla Libia la scheda n. 47/ 2022 (ex 48/2021) reca, poi, la proroga, per l'anno 2022, della partecipazione di 25 unità di personale del Corpo della guardia di finanza alla missione bilaterale di assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi. Gli assetti di questa missioni risultano rimodulati con una riduzione da 49 a 25 unità di personale e un incremento da 3 a 4 dei mezzi terrestri. Invariata la presenza di una unità navale. Il fabbisogno complessivo della missione è incrementato di € 1.368.84 (da € 10.479.140 a € 11.848.004).

In relazione alla missione in esame si ricorda che la  Risoluzione Doc. XXIV n.48, approvata dalle Commissioni riunite 3ª e 4ª del  Senato a conclusione dell'esame dell'affare assegnato sul  (Doc. XXVI, n. 4 "proroga missioni 2021") impegna il Governo "a verificare, dalla prossima programmazione, le condizioni per il superamento della missione di assistenza alle istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi (scheda 48/2021), trasferendone le funzioni ad altre missioni, per consolidare il ruolo dell'Italia in Libia, razionalizzare la catena di comando e potenziare il coinvolgimento europeo".
Per quanto riguarda  la Camera con la risoluzione n.  6-00194  Migliore,  Ferrari,  Quartapelle Procopio,  Maria Tripodi,  Ripani,  Iovino,  Ermellino, approvata dalla Camera il 15 luglio 2021, si impegna il Governo "a verificare dalla prossima programmazione le condizioni per il superamento della suddetta missione, trasferendone le funzioni ad altre missioni per consolidare il ruolo dell'Italia in Libia, razionalizzare la struttura di comando e potenziare il ruolo europeo, tenuto conto che la Missione bilaterale MIASIT Libia, frutto della riconfigurazione della precedente Operazione «Ippocrate», è finalizzata a fornire assistenza e supporto al Governo libico allo scopo di incrementare le capacità delle Istituzioni locali, in armonia con le linee di intervento decise dalle Nazioni Unite, mediante supporto sanitario e umanitario,  security force assistance e stability policing, nonché ad agevolare attività di formazione e addestramento sia in Italia che in Libia e tenuto conto che la graduale attribuzione alla missione Irini della funzione di formazione e addestramento delle unità navali libiche preposte al controllo dei c onfini marittimi sarà possibile una volta sottoscritto un Memorandum tra Irini e le Autorità libiche relativo alle attività di  training nell'ambito del contrasto al traffico di esseri umani".

Sempre con riferimento al continente africano si segnala che rispetto al 2021 risultano ridimensionati in maniera significativa, sia gli assetti della missione di cui alla scheda 27/2022, che reca la proroga della partecipazione di personale militare alla missione UE antipirateria denominata Atalanta (da 388 unità di personale a 199, da 2 unità navali ad una e da 4 mezzi Aerei a 2), sia quelli relativi al richiamato dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nel Golfo di Guinea ( da 394 a 190 unità di personale militare, da 2 a 1 mezzo navale, da 4 a 2 mezzi aerei).

Risulta, invece incrementata di 55 unità la partecipazione di personale militare alla missione bilaterale di supporto in Niger (scheda 22/2022 per un totale 350 unità, 100 mezzi terrestri e 6 mezzi aerei).

 

Per quanto concerne, poi, la partecipazione del personale militare italiano al potenziamento di dispositivi NATO sul fianco est dell'Alleanza, come sopra evidenziato, la scheda, 38-bis 2022 del DOC XXV n. 5 concerne la nuova missione nell'area sud-est dell'Alleanza, con 1.000 unità di personale, da modulare tra Bulgaria e Ungheria e 380 mezzi terrestri.

Si ricorda, inoltre, che il decreto legge n. 14 del 2022 ha disposto la partecipazione, fino al 30 settembre 2022, di personale militare alle iniziative della NATO per l'impiego della forza ad elevata prontezza, (dispositivo Very High Readiness Joint Task Force -VJTF). Il contributo dell'Italia è rappresentato da 1.350 unità di personale militare, di cui 1.278 facenti parte della VJTF e le restanti per il supporto logistico. Si prevede, inoltre, l'impiego di 77 mezzi terrestri e 5 mezzi aerei e 2 unità navali operative nel secondo semestre del 2022.

Il decreto legge n. 14 del 2022 ha, poi disposto la proroga, per tutto il 2022, della partecipazione di personale militare nei seguenti dispositivi della NATO:

a)      Dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza.

L'Italia contribuisce con  un velivolo KC-767 dell'Aeronautica per il rifornimento in volo dei velivoli radar AWACS di proprietà comune della NATO impegnati nelle attività di sorveglianza dello spazio aereo dei Paesi membri dell'Europa orientale e dell'area sud-orientale dell'Alleanza. L'Italia continuerà, inoltre, ad assicurare  un ulteriore assetto aereo (CAEW) per incrementare le capacità di sorveglianza dello spazio aereo nell'area sud-orientale (assetti di personale e mezzi non modificati dalla delibera in esame cfr.  infra).

b)      Dispositivo per la sorveglianza navale nell'area sud dell'Alleanza.

L'Italia partecipa  con 235 unità, 2 mezzi navali un mezzo aereo (assetti di personale e mezzi modificati dalla delibera in esame cfr.  infra).

c)     Dispositivo in Lettonia (Enhanced Forward Presence).

Il contributo nazionale, inserito nell'ambito del  Battlegroup a  framework canadese, consta di  250 unità di personale militare e  139 mezzi terrestri. (Assetti di personale non modificati dalla delibera in esame cfr.  infra).

d)      Dispositivo Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza.

Il contributo nazionale in questa missione è pari a  130 unità. È previsto l'impiego di n.  12 mezzi aerei. Il fabbisogno finanziario per la durata programmata è pari a euro 37.267.925 ( (assetti di personale modificati dalla delibera in esame cfr.  infra).

In relazione alle richiamate operazioni la deliberazione del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 lascia immutati gli assetti del dispositivo relativo alla presenza di personale militare in Lettonia.

Per quanto concerne le altre operazioni, il dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza, oggetto della scheda 37/2022, risulta rimodulato limitatamente ad un incremento del numero di ore di volo.

Con riferimento, poi, al dispositivo per la sorveglianza navale dell'area sud, oggetto della scheda 38/2022, la rimodulazione riguarda l 'incremento del numero di unità navali da impiegare (da 2 a 3) e di personale (403 unità che si aggiungono alle 235 già autorizzate) e i giorni di navigazione degli assetti navali già autorizzati.

Da ultimo, in relazione al potenziamento dell'Air Policing della NATO per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza, oggetto della scheda 39 /2022, ferma restando la composizione degli assetti aerei già autorizzati (12 mezzi aerei), la delibera in esame prevede l'incremento sia del personale di supporto alle operazioni (170 unità che si aggiungono alle 130 unità già autorizzate dal DL 14 del 2022), sia del numero delle ore di volo.

ultimo aggiornamento: 12 luglio 2022

Dalla data di entrata in vigore della legge n. 145 del 2016 il Governo ha presentato alle Camere le seguenti deliberazioni:

 

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DOCUMENTO
ATTI DI INDIRIZZO
CAMERA DEI DEPUTATI
SENATO DELLA REPUBBLICA
14 gennaio 2017
(proroga delle missioni per l'intero  anno 2017)
Risoluzioni
8 marzo 2017
Risoluzione
8 marzo 2017
28 luglio 2017
(partecipazione dell'Italia alla missione internazionale in supporto alla  guardia costiera libica)
Risoluzione
2 agosto 2017
Risoluzioni
2 agosto 2017
28 dicembre 2017
  • partecipazione dell'Italia a nuove missioni internazionali nel 2018;
  • relazione analitica delle missioni internazionali svolte nel 2017, anche ai fini della loro prosecuzione, per i primi nove mesi del 2018;
Risoluzione
17 gennaio 2018.
Risoluzioni 15 gennaio 2018
28 novembre 2018
  • partecipazione dell'Italia ad ulteriori missioni internazionali nell'ultimo trimestre del 2018;
  • relazione analitica sulle missioni internazionali svolte nei primi nove mesi del 2018, anche ai fini della proroga per l'ultimo trimestre del 2018
 
 
Risoluzione
19 dicembre 2018
Risoluzioni 13 dicembre 2018
23 aprile 2019
  • partecipazione dell'Italia ad una nuova missione internazionale nel 2019
  • relazione analitica sulle missioni internazionali svolte nell'ultimo trimestre del 2018, anche ai fini della loro prosecuzione per l'anno 2019
 
Risoluzione
3 luglio 2019
Risoluzioni 9 luglio 2019
21 maggio 2020
  • partecipazione dell'Italia ad ulteriori missioni internazionali nell'anno 2020
  • relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, anche al fine della relativa proroga per il 2020
  
Risoluzione
16 luglio 2020
Risoluzioni
7 luglio 2020
 
Ordine del giorno
17 giugno 2021
  • partecipazione dell'Italia a nuove missioni internazionali nell'anno 2021;
  • relazione analitica sulle missioni internazionali svolte nel 2020, anche ai fini della loro proroga nell'anno 2021
 
Risoluzione
n.  6-00194
15 luglio 2021
Risoluzioni
21 luglio 2021
2 settembre 2021
modifica della deliberazione del Consiglio dei Ministri 17 giugno 2021 relativa alla prosecuzione nel 2021 delle missioni internazionali e delle attività già autorizzate per il 2020 e alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2021,  limitatamente alla scheda n. 52
Risoluzione
n.  8-00134,
22 settembre 2021
 Risoluzione
21 settembre 2021
ultimo aggiornamento: 12 luglio 2022
 
focus
 
dossier
 
temi di Difesa e Sicurezza
 
temi di Politica estera e questioni globali