Nella seduta del 10 marzo 2021, la Commissione Difesa della Camera dei Deputati ha approvato il parere favorevole con osservazioni sulla Proposta di Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Doc. XXVII, n. 18), trasmessa dal Governo il 12 gennaio. Tale proposta rappresenta un ulteriore passo verso la compiuta definizione del Piano che dovrà essere predisposto dal nostro Paese entro il 30 aprile, per accedere ai fondi di Next Generation EU (NGEU), il nuovo strumento dell'Unione europea per la ripresa che integra il Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027.
Con il Piano nazionale di ripresa e resilienza il Governo intende affrontare, insieme alle conseguenze immediate - sanitarie, sociali ed economiche - della crisi pandemica anche i nodi strutturali dell'economia e della società italiana, che hanno contribuito a porre il paese su un sentiero declinante già a partire dall'inizio degli anni '90.
Il Piano si concentra sui tre assi di intervento condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.
Il Piano si articola in 6 Missioni, che raggruppano 16 Componenti, funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo. Le Componenti, a loro volta, si articolano in 48 Linee di intervento per progetti omogenei e coerenti.
Per ogni Missione sono indicate, inoltre, le riforme di settore necessarie a una più efficace realizzazione degli interventi, nonché i profili più rilevanti ai fini del perseguimento delle tre priorità trasversali del Piano, individuate nella Parità di genere, nei Giovani e nel Riequilibrio territoriale.
Le 6 Missioni del PNRR
La Missione 1, denominata "Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura", ha come obiettivo generale l'innovazione del Paese in chiave digitale. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 46,3 miliardi di euro, pari al 21 per cento delle risorse totali del Piano.
La Missione 2, denominata "Rivoluzione verde e transizione ecologica" è volta a realizzare la transizione verde ed ecologica della società e dell'economia italiane. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 69,8 miliardi di euro, pari al 31 per cento delle risorse totali del Piano.
La Missione 3, denominata "Infrastrutture per una mobilità sostenibile" punta a realizzare un sistema infrastrutturale di mobilità moderno, digitalizzato e sostenibile dal punto di vista ambientale. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 31,98 miliardi di euro, pari al 14 per cento delle risorse totali del Piano.
La Missione 4, denominata "Istruzione e ricerca", è focalizzata sulle generazioni future ed affronta le questioni strutturali più importanti per il rilancio della crescita, ossia la produttività, l'inclusione sociale e la capacità di adattamento alle sfide tecnologiche e ambientali. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 28,49 miliardi di euro, pari al 13 per cento delle risorse totali del Piano.
La Missione 5, denominata "Inclusione e coesione", riveste un ruolo rilevante nel perseguimento degli obiettivi, trasversali a tutto il PNRR, di sostegno all'empowerment femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere, di incremento delle competenze e delle prospettive occupazionali dei giovani, di riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 27,6 miliardi di euro, pari al 12 per cento delle risorse totali del Piano.
La Missione 6, denominata "Salute", è caratterizzata da linee di azione volte a rafforzare e rendere più sinergica la risposta sanitaria territoriale e ospedaliera, nonché a promuovere e diffondere l'attività di ricerca del Servizio sanitario nazionale. Le risorse complessivamente destinate alla missione ammontano a 19,72 miliardi di euro, pari al 9 per cento delle risorse totali del Piano.
Per un'illustrazione del quadro europeo e per un esame analitico delle misure previste nel PNRR, anche con riferimento alle indicazioni europee e agli atti di indirizzo parlamentare già espressi, si rinvia al dossier dei servizi Studi di Camera e Senato.Si veda inoltre il relativo tema dell'attività parlamentare.
Per quanto attiene ai temi di interesse specifico della Commissione Difesa, si segnala che in relazione alla Missione n. 1 «Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura» la Relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund approvata dalla Commissione bilancio (Doc. XVI, n. 4), recependo un rilievo formulato dalla IV Commissione, ha sottolineato la necessità di «valorizzare il contributo della Difesa allo sviluppo del cosiddetto "internet delle cose" (internet of things) e al rafforzamento della difesa cibernetica, nonché di dare piena attuazione ai programmi di specifico interesse volti a sostenere l'ammodernamento e il rinnovamento dello strumento militare, promuovendo l'attività di ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie e dei materiali e contribuendo al necessario sostegno dello strategico settore industriale e al mantenimento di adeguati livelli occupazionali nel comparto».
Si ricorda che con la risoluzione sulle linee guida del PNRR n. 6-00138 la Camera ha impegnato il Governo a dare attuazione alle indicazioni contenute nella Relazione, inclusiva dei rilievi formulati dalle Commissioni permanenti).
In relazione alla missione 2 gli aspetti della resilienza energetica e dell'efficientamento energetico hanno assunto da tempo un particolare rilievo nel settore della Difesa, che ha recentemente avviato il percorso verso la definizione della Strategia Energetica della Difesa in linea con i documenti programmatici nazionali in materia.
L'intento è quello di realizzare distretti energetici intelligenti (definiti smart military district) nei quali sia massimizzato il ricorso all'autoconsumo e la gestione dei flussi energetici avvenga in tempo reale in un alveo certo di cyber security. Tali distretti potrebbero favorire lo sviluppo tecnologico delle aree geografiche interessate dal progetto in termini di infrastrutture e infostrutture e, parallelamente, creare le condizioni per l'attrazione di interessi industriali ed investimenti, a tutto vantaggio dello sviluppo economico e sociale delle Comunità interessate (cfr. seduta della Commissione Difesa della Camera del 23 settembre 2020, dedicata all'esame dello schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund).
In relazione, poi, al tema della riqualificazione degli edifici, si segnala che la Difesa attribuisce particolare rilievo alla realizzazione del progetto "Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi per l'Esercito" che prevede l'individuazione di una nuova tipologia costruttiva specifica per la citata Forza armata, secondo i principi della green economy, del risparmio energetico, della tutela ambientale.
Il programma dovrebbe svilupparsi in un arco temporale ventennale, per un investimento complessivo di circa 1,5 miliardi. Allo stato, in attesa dell'individuazione di uno canale di finanziamento ad hoc, la Difesa ha avviato 28 "progetti pilota" con fondi tratti dal proprio bilancio ordinario (cfr. audizione del 20 ottobre 2020). L'elenco dei progetti è consultabile qui .
Su tale programma il Capo di Stato maggiore dell'Esercito ha riferito alla Commissione Difesa della Camera nella seduta del 20 settembre 2018 e in quella del 20 ottobre 2020 . Il documento "Caserme verdi per l'Esercito-Studio per la realizzazione di grandi infrastrutture" è consultabile qui. Da ultimo, nel Documento programmatico previsionale della Difesa per il triennio 2020-2021, la Difesa intende realizzare basi di nuova generazione che risulteranno efficienti, funzionali, pienamente rispondenti alle normative vigenti e ispirate a nuovi standard e secondo criteri costruttivi innovativi di modularità, rapidità di costruzione, basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione.
In relazione alla Missione n. 6, «Salute», le risorse complessivamente destinate sono 19,72 miliardi di euro. Anche per questa missione la Relazione della Commissione bilancio, recependo un rilievo espresso dalla Commissione difesa, ha sottolineato la necessità di «mantenere alto il livello di preparazione e capacità operativa dell'intero comparto della sanità militare, che si è rivelato particolarmente prezioso durante le fasi più acute della pandemia».
Il 9 marzo 2021, le Commissioni Riunite (IV Camera e 4a Senato) hanno audito il Ministro della difesa sulle linee programmatiche del suo dicastero, anche in relazione ai contenuti della Proposta di PNRR.
Il giorno successivo, nella seduta del 10 marzo 2021, la Commissione Difesa della Camera dei Deputati ha approvato il parere favorevole con osservazioni sulla Proposta di Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Doc. XXVII, n. 18).
I rilievi riguardano in particolare: