segnalazione 1 ottobre 2021
Studi - Affari sociali Assegno temporaneo figli minori: prorogata al 31 ottobre prossimo la scadenza per richiedere anche le mensilità arretrate a partire da luglio
E' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto-legge che proroga (dal 30 settembre) al 31 ottobre 2021 la possibilità di richiedere in modalità telematica all'INPS l'assegno temporaneo per i figli minori, con diritto alle mensilità arretrate da luglio.
La richiesta può essere effettuata in base modalità indicate dall'INPS entro il 30 giugno 2021 (v. la circolare dell'INPS n. 93 del 30 giugno 2021), che ha tra l'altro posto il termine finale del 31 dicembre 2021 per la presentazione delle domande.
Si ricorda che l'assegno temporaneo è stato introdotto, in attesa dell' adozione dei decreti legislativi attuativi della legge delega n. 46 del 2021, che ha disposto misure immediate volte a sostenere la genitorialità e a favorire la natalità, dal D.L. n. 79/2021 (legge n. 112 del 2021). E' stato perciò autorizzata l'erogazione su base mensile di un assegno temporaneo per figli minori per il semestre luglio-dicembre 2021, per i nuclei familiari che non abbiano già diritto all'assegno per il nucleo familiare di cui all'art. 2 del D.L. n. 69/1988 ( L. n. 153/1988) spettante ai lavoratori dipendenti e assimilati, sulla base di determinati requisiti e per importi determinati in base alle diverse soglie ISEE, fino ad un livello ISEE pari a 50.000 euro, secondo gli importi per ciascun figlio minore stabiliti nell' Allegato 1  al decreto "Individuazione delle soglie ISEE e determinazione dei corrispondenti importi mensili dell'assegno temporaneo per ciascun figlio minore, in relazione al numero dei figli minori".

La legge 1 aprile 2021, n. 46 Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale (qui l'iter e il testo dell'A.S. 1892) ha previsto infatti alcune deleghe al Governo per l'adozione, entro dodici mesi dall'entrata in vigore della stessa, di uno o più decreti legislativi volti a riordinare, semplificare e potenziare, anche in via progressiva, le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale. Il provvedimento intende pertanto superare l'attuale polverizzazione delle misure a sostegno della genitorialità (prestazioni sociali agevolate, assegni familiari, detrazioni fiscali) mediante una complessiva razionalizzazione e una parziale soppressione degli istituti vigenti, finalizzando le risorse così reperite per l'istituzione dell'assegno unico.
L' assegno è riconosciuto mensilmente:
- per ciascun figlio minorenne a carico, a decorrere dal settimo mese di gravidanza. Per i figli successivi al secondo, all'importo dell'assegno viene applicata una maggiorazione;
- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento del ventunesimo anno di età, con possibilità di corresponsione dell'importo direttamente al figlio, su sua richiesta, al fine di favorirne l'autonomia (assegno mensile, di importo inferiore a quello riconosciuto per i minorenni). L'assegno ai maggiorenni è concesso solo nel caso in cui il figlio frequenti un percorso di formazione scolastica o professionale, un corso di laurea, svolga un tirocinio ovvero un'attività lavorativa limitata con reddito complessivo inferiore a un determinato importo annuale, sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l'impiego o un'agenzia per il lavoro o svolga il servizio civile universale
E' previsto inoltre il riconoscimento dell'assegno mensile:
- di importo maggiorato a favore delle madri di età inferiore a 21 anni;
- di importo maggiorato in misura non inferiore al 30% e non superiore al 50% per ciascun figlio con disabilità, con maggiorazione graduata secondo le classificazioni della condizione di disabilità;
- senza maggiorazione, anche dopo il compimento del ventunesimo anno di età, qualora il figlio con disabilità risulti ancora a carico.
L'assegno deve essere concesso nella forma di credito d'imposta ovvero di erogazione mensile di una somma in denaro.
L' assegno, proprio perché basato sul principio universalistico, costituisce un beneficio economico attribuito con criteri di progressività a tutti i nuclei familiari con figli a carico, nell'ambito delle risorse del Fondo assegno universale e servizi alla famiglia (per il 2021 sono stati previsti 3 miliardi di euro, in quanto si stima che la misura sarà a regime dal luglio 2021) e dei risparmi di spesa (risorse rinvenienti stimate in 14 miliardi di euro circa) derivanti da graduale superamento o dalla soppressione delle seguenti misure: assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori; assegno di natalità (c.d. bonus bebè); premio alla nascita (Bonus mamma domani) e fondo di sostegno alla natalità (fondo rotativo inteso a favorire l'accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati a decorrere dal 2017). Inoltre, nel quadro di una più ampia riforma del sistema fiscale, si intendono utilizzare anche le risorse rinvenienti dal graduale superamento o dalla soppressione delle detrazioni IRPEF per i figli a carico e degli assegni per il nucleo familiare.