segnalazione 31 maggio 2021
Studi - Affari esteri OSSERVATORIO DI POLITICA INTERNAZIONALE, Focus Euroatlantico n. XVII, febbraio-maggio 2021, a cura dell'Istituto Affari Internazionali (IAI)
Nell'ambito dell'Osservatorio di Politica internazionale, è stato pubblicato il Focus Euroatlantico n. XVII , febbraio-maggio 2021, a cura dell'Istituto Affari Internazional (IAI).
Sommario
Il secondo Focus Euro-Atlantico del 2021 si apre come di consueto con un'analisi ragionata dello stato delle relazioni transatlantiche (corredata da una serie di grafici). L'Amministrazione Biden ha messo da parte la retorica antagonistica dell'ex Presidente Trump e adottato un atteggiamento dialogante. Il clima più disteso ha permesso un avvicinamento tra Stati Uniti e Unione Europea su commercio e imposta minima sulle multinazionali, non però su concorrenza, patenti per i vaccini anti-covid e regolamentazioni climatiche. Sulla Cina c'è stato coordinamento riguardo alla questione dei turchi uiguri, mentre il congelamento della ratifica dell'accordo sugli investimenti UE-Cina rimuove una potenziale fonte di disaccordo. Incapaci di forgiare un fronte comune sulle violenze in Israele e Territori Palestinesi Occupati, USA ed Europa sono invece tornati a collaborare sul nucleare iraniano. Le decisioni di Biden di estendere il Trattato New Start, sospendere le sanzioni sul gasdotto Nord Stream 2 e coordinarsi con l'UE sul dirottamento del volo Ryanair da parte della Bielorussia rendono un po' più facile mantenere un consenso transatlantico sulla Russia.  
Nel primo approfondimento Luca Franza e Margherita Bianchi, rispettivamente Responsabile e Ricercatrice del Programma Energia, Clima e Risorse dello IAI, sottolineano quanto fondamentale sia il consenso transatlantico per un'efficace lotta al riscaldamento globale. La maggiore sensibilità di Biden verso il tema del cambiamento climatico apre senz'altro alla possibilità di intese con l'UE. Ciò è tanto più necessario viste le divergenze transatlantiche su questioni come la trasparenza sui rischi climatici, l'introduzione di variabili di rischio climatico nelle valutazioni di rischio finanziario e nei criteri di concessione del credito, la maggiore attenzione al clima da parte delle banche multilaterali di sviluppo, nonché l'iniziativa europea per un'imposta sull'impronta carbonica dei beni importati.  
Il secondo approfondimento è dedicato alla politica di Biden verso la Cina. Francesca Ghiretti e Lorenzo Mariani, Ricercatori del Programma Attori Globali dello IAI, ricordano come le relazioni degli Stati Uniti con la Cina siano andate progressivamente deteriorandosi a partire dal secondo mandato di Obama. Consolidatosi con Trump, l'antagonismo USA-Cina si è intensificato con Biden, in ragione del fatto che il neo-presidente ha aggiunto i diritti umani – in particolare la sinificazione forzata degli uiguri dello Xinjiang e le restrizioni dell'autonomia di Hong Kong – alla lunga lista di contrasti bilaterali, tra cui Taiwan resta il fattore più critico. In questo quadro di crescente rivalità geopolitica e ideologica, per gli europei non sarà facile ritagliarsi uno spazio d'azione autonomo da quello americano.  
Nel terzo approfondimento Giulio Pugliese, Responsabile di Ricerca del Programma Attori Globali dello IAI, ripercorre la storia e illustra le prospettive future del cosiddetto Quad, il forum di dialogo tra Australia, Giappone, India e Stati Uniti che l'Amministrazione Biden è orientata a trasformare in un pilastro della sua strategia indo-pacifica. Pugliese spiega come il forum, nato per iniziativa giapponese nei tardi anni 2000, sia cresciuto in importanza negli ultimi anni a causa dei crescenti timori nell'area dovuti alla maggiore assertività della Cina. Con Biden il Quad sembra destinato a diventare il principale forum di coordinamento con i maggiori alleati indo-pacifici degli USA (con la significativa eccezione della Corea del Sud) su questioni che si estendono ben oltre la sicurezza marittima e interessano la governance economica, climatica e sanitaria della macro-regione, sempre in chiave di competizione con la Cina.