segnalazione 11 luglio 2019
Studi - Affari sociali Cannabis sativa: pubblicate le motivazioni delle sentenza della Corte di Cassazione che conferma il reato della commercializzazione delle inflorescenze

Risultano depositate le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione del 30 maggio scorso (qui il link al documento 30475-19 del 10 luglio 2019), che chiarisce l'interpretazione che deve essere data all'art. 1, comma 2, della legge n. 242 del 2016, inteso a promuovere la coltivazione della Cannabis sativa L. e pertanto ad escludere tali coltivazioni dall'ambito di applicazione del TU in materia di stupefacenti (art. 14, DPR. 309/1990) nel caso in cui si rintracci il principio attivo THC ad effetto drogante entro il limite dello 0,6%.

Le motivazioni chiariscono infatti che "il legislatore del 2016 ha disciplinato lo specifico settore dell'attività della coltivazione industriale di canapa, funzionale esclusivamente alla produzione di fibre o altri usi consentiti dalla normativa europea", circoscrivendo tassativamente la produzione consentita (e quindi la commercializzazione) a prodotti diversi da foglie, inflorescenze, olio, resina, ottenuti dalla coltivazione della predetta varietà di canapa.