segnalazione 20 settembre 2018
Studi - Trasporti Il Diporto Nautico in Italia

L'Ufficio Statistica del Ministero delle infrastrutture e trasporti ha pubblicato, in occasione del 58° Salone Nautico internazionale di Genova, il volume annuale  annuale "Diporto Nautico in Italia - Anno 2017", inserito nel Programma Statistico Nazionale. Il volume è consultabile al seguente link: http://www.mit.gov.it/node/8948

Il volume è strutturato in cinque capitoli ed una appendice normativa che illustrano, con tabelle, grafici e commenti, i principali risultati di rilevazioni statistiche su infrastrutture e consistenza ed evoluzione del naviglio da diporto iscritto in Italia durante lo scorso anno, sulle patenti nautiche, i sinistri e l'attività svolta dalle Capitanerie di Porto.

I dati di sintesi sono aggiornati alla data del 31 dicembre 2017, ed evidenziano che:

  • Risultano iscritte in Italia 97.513 unità da diporto delle quali 74.423 registrate negli Uffici Marittimi Periferici delle Capitanerie di Porto (circa 990 in meno rispetto al 2016) e 23.090 presso gli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile; occorre però tenere conto che per le piccole unità da diporto di lunghezza inferiore ai 10 metri, in base alla vigente normativa, non sussiste più obbligo di immatricolazione e che, di conseguenza, tali natanti non sono censiti. Le Regioni che registrano il maggior numero di iscrizioni di naviglio da diporto sono, nell'ordine, la Liguria (18.308, pari al 18,8% sul totale delle iscrizioni), la Campania (15.046, 15,4%), la Toscana (10.294, 10,6%) ed il Lazio (10.247, 10,5%). Il 75,1% del totale delle unità iscritte negli Uffici marittimi è a motore, di cui il 49,1% è al di sotto dei 10 metri di lunghezza (queste unità rientrano nella categoria dei natanti). Le unità a vela sono concentrate nelle classi di lunghezza 10-18 metri: 15.591 pari all' 85,3% del totale delle unità a vela.
  • Per quanto riguarda le infrastrutture, sono 158.548 i posti barca disponibili per attracco e ormeggio. Si ha quindi una leggera crescita del totale dei posti barca rispetto al 2016, a fronte di una lieve diminuzione delle unità iscritte, con carenze dell'Italia Meridionale ed Insulare rispetto al resto del Paese, evidenziandosi, a fine 2017, un numero medio di posti barca per chilometro di costa pari a 12,5 al Sud, a fronte dei 70,3 dell'Italia Settentrionale e dei 30,1 dell'Italia Centrale. Se si guarda invece all'indice di "affollamento" (il rapporto percentuale tra le unità da diporto iscritte ed i posti barca) si registrano livelli più alti nelle regioni settentrionali (84,4%) e centrali (71,4%) a fronte di un indice più basso nell'Italia meridionale e insulare (40,5%). Punte di affollamento si registrano nel Lazio (114,5%), in Campania (99,9 %), nel Veneto (98,4%) ed in Emilia Romagna (88,0%). Il maggior numero di valori percentuali inferiori alla media nazionale (che è del 61,5%) riguarda i litorali appartenenti alle Regioni dell'Italia Meridionale (Campania esclusa) ed Insulare, le cui dotazioni infrastrutturali evidenziano pertanto un numero di posti barca ampiamente superiore a quello del naviglio localmente iscritto, destinato a soddisfare una domanda estiva di attracco proveniente da diportisti italiani ed esteri.
  • Relativamente all'incidentalità, si registra un aumento significativo del numero dei sinistri (237 sinistri nel 2017 con 67 persone coinvolte, a fronte dei 181 del 2016) ed un lieve incremento del numero dei decessi. In proposito la premessa al volume ricorda che l'operazione "Mare Sicuro 2018" vede impegnati oltre 3.000 uomini e donne del Corpo delle Capitanerie di Porto, circa 300 mezzi navali e 15 mezzi aerei, lungo tutti gli 8.000 km di coste e nei principali laghi italiani per garantire una corretta, consapevole e serena fruizione del mare da parte di cittadini e turisti e assicurare in ogni momento un pronto intervento in caso di emergenze relative agli usi civili e produttivi del mare. Tra questi - in primis - la salvaguardia della vita umana in mare, oltre alla sicurezza della navigazione, alla tutela dell'ambiente marino e costiero, ai controlli sulla pesca e sull'intera filiera ittica.

 

Si ricorda che con il D. Lgs. 3/11/2017, n. 229 (entrato in vigore il 13/02/18) è stato revisionato ed integrato il Codice della nautica da diporto (D. Lgs. 18/07/2005, n. 171).