Il 24 febbraio 2022 è stata convocata con urgenza una riunione straordinaria del Consiglio europeo per discutere della situazione in Ucraina a seguito delle azioni militari della Russia nella quale sono state adottate conclusioni.
Nella riunione del Consiglio dell'UE del 23 febbraio è stato adottato un primo pacchetto di sanzioni in risposta alla decisione della Federazione russa di procedere al riconoscimento come entità indipendenti delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk e alla successiva decisione di inviare truppe russe in tali zone.
- Il Consiglio europeo condanna con la massima fermezza l'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina. Con le sue azioni militari illegali la Russia viola palesemente il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite e compromette la sicurezza e la stabilità europee e mondiali. Il Consiglio europeo sottolinea che ciò include il diritto dell'Ucraina di scegliere il proprio destino. La responsabilità di questo atto di aggressione e di tutte le distruzioni e perdite di vite umane che ne risulteranno ricade interamente sulla Russia, che sarà chiamata a rispondere delle sue azioni.
- Il Consiglio europeo esige che la Russia cessi immediatamente le sue azioni militari, ritiri senza condizioni tutte le forze e le attrezzature militari dall'intero territorio dell'Ucraina e rispetti pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Il Consiglio europeo invita la Russia e le formazioni armate da essa sostenute a rispettare il diritto internazionale umanitario e a porre fine alla loro campagna di disinformazione e ai loro attacchi informatici.
- Il Consiglio europeo deplora la tragica perdita di vite umane e le sofferenze causate dall'aggressione russa. È solidale con le donne, gli uomini e i bambini le cui vite sono state colpite da questo attacco ingiustificato e ingiustificabile. Invita la Russia e le formazioni armate da essa sostenute a consentire un accesso dell'aiuto umanitario sicuro e senza restrizioni a tutte le persone che ne hanno bisogno.
- Il Consiglio europeo condanna inoltre fermamente il coinvolgimento della Bielorussia nell'aggressione nei confronti dell'Ucraina e la invita ad astenersi da tali azioni e a rispettare i suoi obblighi internazionali.
- L'UE ha reagito con rapidità e decisione al riconoscimento delle autoproclamate entità separatiste ucraine da parte della Russia e al dispiegamento delle forze armate di quest'ultima, adottando misure restrittive in risposta. Il Consiglio europeo concorda oggi, in stretto coordinamento con i nostri partner e alleati, ulteriori misure restrittive che avranno enormi e gravi conseguenze per la Russia a causa delle sue azioni. Tali sanzioni riguardano il settore finanziario, i settori dell'energia e dei trasporti, i beni a duplice uso nonché il controllo e il finanziamento delle esportazioni, la politica in materia di visti, ulteriori inserimenti in elenco di persone di cittadinanza russa e nuovi criteri di inserimento in elenco. Il Consiglio adotterà senza indugio le proposte elaborate dalla Commissione e dall'alto rappresentante.
- Il Consiglio europeo chiede l'elaborazione e l'adozione urgenti di un ulteriore pacchetto di sanzioni individuali ed economiche che riguardi anche la Bielorussia.
- Il Consiglio europeo ribadisce il suo fermo sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Invita tutti i paesi a non riconoscere le due autoproclamate entità separatiste e a non agevolarle o assisterle in alcun modo.
- L'UE è unita nella sua solidarietà con l'Ucraina e continuerà, insieme ai suoi partner internazionali, a sostenere l'Ucraina e la sua popolazione, anche mediante sostegno politico, finanziario, umanitario e logistico supplementare e una conferenza internazionale dei donatori. A seguito della decisione del dicembre 2016 dei capi di Stato o di governo dell'UE, il Consiglio europeo riconosce le aspirazioni europee e la scelta europea dell'Ucraina, come indicato nell'accordo di associazione.
- Il Consiglio europeo è fermamente convinto che il ricorso alla forza e alla coercizione per cambiare i confini non sia ammissibile nel XXI secolo. Le tensioni e i conflitti dovrebbero essere risolti esclusivamente attraverso il dialogo e la diplomazia. L'UE continuerà a cooperare strettamente con i vicini e ribadisce il suo fermo sostegno e il suo impegno a favore della sovranità e dell'integrità territoriale della Georgia e della Repubblica di Moldova. Manterrà un forte coordinamento con i partner e gli alleati, in seno alle Nazioni Unite, all'OSCE, alla NATO e al G7.
- Il Consiglio europeo invita a portare avanti i lavori sullo stato di preparazione e prontezza a tutti i livelli e invita la Commissione, in particolare, a presentare misure di emergenza, anche riguardo all'energia.
- Il Consiglio europeo continuerà a occuparsi della questione.