dossier 29 maggio 2019
Studi - Affari esteri Accordo di cooperazione militare e tecnica con il Governo della Repubblica del Congo, fatto a Roma il 27 giugno 2017

La Repubblica del Congo (4.620.000 abitanti, capitale: Brazzaville) è uno Stato dell'Africa centrale e un'ex colonia francese, indipendente dal 1960.

Il sistema politico si caratterizza per un potere quasi assoluto del suo presidente, Denis Sassou-Nguesso, il quale domina dal 1997 la scena nazionale. L'affermazione del regime personalistico di Sassou-Nguesso è avvenuta tanto politicamente – con la cooptazione delle forze antagoniste all'interno del governo – quanto militarmente – tramite l'annientamento dei gruppi ribelli locali, come quello guidato da Frédéric Bintsangou, noto come Pastore Ntoumi.

Il maggiore sostegno al presidente deriva, anche, dal proprio ceppo etnico, quello m'boshi, concentrato nella zona settentrionale del paese. L'unico, parziale limite all'azione presidenziale è rappresentato dalla necessità di avere l'appoggio del Partito congolese dei lavoratori (PCT) – riconfermatosi nelle legislative di luglio 2017 come prima forza a favore del Presidente – e di altri partiti a lui favorevoli, al fine di far approvare le leggi dell'assemblea nazionale.

L'economia si regge principalmente sul petrolio, che costituisce circa il 90% delle esportazioni e l'80% delle entrate. Fattore di ricchezza, il petrolio è anche causa di tensione, corruzione e interferenze esterne. Gli investimenti nel settore non-oil – che nel 2013-14 raggiungeranno l'8% del pil totale – hanno favorito una crescita del pil nel 2014 intorno al 6%. Altri prodotti esportati sono il legname e lo zucchero. La ricchezza di petrolio fa della Repubblica del Congo uno degli Stati con il maggior pil pro capite dell'Africa centrale e si stima che il paese riuscirà a mantenere l'attuale livello di produzione (275.000 barili giornalieri), almeno per i prossimi vent'anni.

Rimane critico lo stato delle infrastrutture, in relazione sia alla rete dei trasporti, sia alla produzione industriale. In particolare, a fronte di un'elevata capacità estrattiva, il paese gode di una scarsa capacità di produzione elettrica che lo rende dipendente dalla confinante Repubblica democratica del Congo (RDC) per circa due terzi del proprio fabbisogno.

Tanto per ragioni di ordine storico quanto per i profondi legami economici, la Francia rappresenta il principale alleato del Congo. Tuttavia la Cina sta emergendo come un partner sempre più importante e si prevede che gli investimenti cinesi, diretti ai settori delle materie prime, aumenteranno nei prossimi anni. Il Congo sta cercando di stringere legami più consistenti con varie economie emergenti, asiatiche e sudamericane, per ridurre la dipendenza commerciale da Francia, Usa e Eu. Dal punto di vista strategico, la RDC – data la sua condizione di perdurante belligeranza – costituisce una potenziale minaccia per il Congo.

Sempre sul piano regionale, l'Angola ha rappresentato un partner privilegiato e primo sostenitore del governo di Brazzaville sin dall'intervento armato del 1997.

Le Forze armate congolesi contano complessivamente 10.000 effettivi (8.000 nell'Esercito, 1.200 nell'Aeronautica e 800 nella Marina militare), cui si aggiungono i 2.000 effettivi della Gendarmeria. Il bilancio per la Difesa è stato nel 2016 di 565 milioni di dollari, pari al 6,37% del PIL.

Il nostro Paese è un partner storico del Congo, sia perché il suo principale esploratore, Pietro Savorgnan di Brazzà (1852-1905) era un italiano naturalizzato francese, sia per la storica presenza di ENI, che fin dai primi anni dell'indipendenza del Congo ha accompagnato la politica di sviluppo industriale ed energetico del Paese. L'Italia si è sempre distinta per una particolare vicinanza al Congo Brazzaville: è stato infatti il primo Paese a cancellare il debito congolese nell'ambito del Club di Parigi e, assieme a Francia e Belgio, ad avere sempre mantenuto aperta una propria rappresentanza diplomatica a Brazzaville, anche durante le lunghe fasi d'instabilità. In parallelo, gli ultimi anni hanno visto una diversificazione della presenza italiana,sempre più articolata, per la presenza di altre imprese nei settori dell'ingegneria, delle costruzioni e dei servizi, con oltre 700 connazionali presenti sul territorio congolese e che contribuiscono allo sviluppo in atto nel Paese.

  • atto camera 1624 "Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione militare e tecnica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Congo, fatto a Roma il 27 giugno 2017" (1624)
    iter vedi su camera.it
    • 21 02 2019 Da assegnare
    • 25 03 2019 Assegnato
    • 29 05 2019 In corso di esame in Commissione
    • 09 07 2019 Concluso l'esame da parte della Commissione. In stato di relazione
    • 04 11 2019 In discussione
    • 06 11 2019 Approvato. Trasmesso al Senato
    • 08 07 2020 Approvato definitivamente dal Senato, non ancora pubblicato
    • 23 07 2020 Approvato definitivamente dal Senato. Legge
 
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