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Costituzione, diritti e libertà

Il tema delle riforme istituzionali è stato al centro del dibattito parlamentare delle ultime legislature sotto diversi profili dell'ordinamento costituzionale ed elettorale.

Nel corso della XVIII legislatura diverse sono state le proposte di legge costituzionale approvate dal Parlamento, seguendo un'impostazione che ha portato ad operare modifiche in più parti alla Carta costituzionale. 

In primo luogo è stato approvato il testo di legge costituzionale che ha disposto la riduzione del numero dei parlamentari da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi su cui si è svolto nelle giornate del 20 e 21 settembre 2020 - con esito favorevole - il referendum popolare ai sensi dell'art. 138 della Costituzione (legge costituzionale 19 ottobre 2020, n. 1). Le nuove disposizioni costituzionali di cui agli articoli 56 e 57 si applicano a decorrere dalla data del primo scioglimento o della prima cessazione delle Camere. La definizione delle possibili modifiche regolamentari da apportare a seguito della nuova composizione delle Assemblee elettive nazionali è in corso di discussione presso le Giunte per il regolamento della Camera e del Senato.

Nel mese di luglio 2021 è stata altresì approvata dal Parlamento - a maggioranza assoluta dei componenti in seconda deliberazione in entrambe le Camere - la modifica costituzionale che interviene sull'età per il diritto di elettorato attivo al Senato (art. 58 della Costituzione), abbassando l'età per il diritto di voto a 18 anni in corrispondenza con quanto previsto dalla Carta Costituzionale per l'elezione della Camera dei deputati. Il testo di legge costituzionale - su cui non è stata presentata richiesta di referendum ex art. 138 della Costituzione - è in vigore dal 4 novembre 2021 (legge costituzionale n. 1 del 2021).

Il 9 marzo 2022 è entrata in vigore la legge costituzionale n. 1 del 2022: nel mese di febbraio sono state infatti approvate in via definitiva dal Parlamento, con la maggioranza dei due terzi dei componenti, le modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione volte ad inserire il richiamo espresso alla tutela ambientale nella Parte Prima della Carta Costituzionale. 

Sono inoltre in corso di esame dei due rami del Parlamento diverse proposte di legge di modifica costituzionale. In particolare, è stata approvata dal Senato - in seconda deliberazione - nel mese di aprile 2022 la proposta di legge costituzionale, di iniziativa popolare, concernente il "riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità", già approvata il 30 marzo 2022 dalla Camera in prima deliberazione sul medesimo testo approvato dal Senato in prima deliberazione (A.C. 3353). Il testo modifica l'articolo 119 della Costituzione al fine di prevedere la seguente disposizione (al nuovo sesto comma): "La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità" (qui il link al dossier del Servizio Studi)

Per quanto riguarda la disciplina elettorale, nella legislatura in corso il Parlamento ha approvato, con la legge 51/2019, alcune modifiche volte a sostituire la determinazione in numero fisso dei seggi da attribuire rispettivamente nei collegi uninominali e plurinominali con due frazioni, rapportate al numero di parlamentari da eleggere per ciascuna Camera. Finalità della modifica è stata quella di rendere la disciplina elettorale immediatamente applicabile anche a seguito della modifica costituzionale, entrata in vigore il 5 novembre 2020, che ha previsto la riduzione del numero dei parlamentari. In attuazione di tale legge sono stati inoltre rideterminati i collegi elettorali - uninominali e plurinominali - sulla base del numero dei parlamentari definito dalla modifica costituzionale (d.lgs. n. 177 del 2020). 

Attualmente, è in corso presso la I Commissione della Camera l'esame parlamentare delle proposte di legge volte a modificare la disciplina elettorale della Camera e del Senato (c.d. riforma del sistema elettorale).

Sono altresì in corso di esame parlamentare progetti di legge che intervengono sulla disciplina del procedimento elettorale sotto diversi aspetti: la tutela giurisdizionale nel procedimento elettorale preparatorio per le elezioni politiche; l'esercizio del diritto di voto da parte degli elettori temporaneamente domiciliati fuori della regione di residenza; misure di trasparenza del procedimento e composizione dei seggi elettorali.

Risulta inoltre attualmente in corso di discussione in Assemblea il testo della proposta di legge costituzionale (A.C. 2238) che interviene sul testo dell'articolo 57 della Costituzione al fine di sostituire la previsione del vigente primo comma "Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero" con la seguente formulazione "Il Senato della Repubblica è eletto su base circoscrizionale".

Sono al contempo in discussione in sede parlamentare ulteriori proposte di modifica costituzionale che intervengono su diversi profili, tra cui la tutela dello sport in Costituzione, l'ordinamento e i poteri della città di Roma capitale della Repubblica; l'introduzione dell'istituto dell'iniziativa legislativa popolare rinforzata con svolgimento di un eventuale referendum; il potere di rinvio del Presidente della Repubblica;  la modifica alla parte II della Costituzione per l'elezione diretta del presidente della Repubblica; la previsione di un procedimento speciale per l'approvazione delle leggi elettorali; la costituzionalizzazione del sistema delle Conferenze e l'introduzione della clausola di supremazia statale nel titolo V della parte seconda della Costituzione.

Durante la legislatura, nell'ambito degli interventi di promozione dei diritti e delle libertà fondamentali, il Parlamento ha inoltre posto una specifica attenzione agli interventi a sostegno del principio della parità di genere in tutte le sue forme e attività e nella definizione delle politiche legislative (gender mainstreaming). La parità di genere costituisce altresì una delle tre priorità trasversali perseguite in tutte le missioni che compongono il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Sempre sul versante dei diritti e libertà, nel marzo 2022 la Camera ha approvato in prima deliberazione e trasmesso al Senato il testo unificato della proposta di legge recante "Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita" (A.C. 2), il quale trae origine da una proposta di legge d'iniziativa popolare presentata nella XVII legislatura e poi abbinato con ulteriori proposte, presentate anche a seguito dell'ordinanza monito n. 207 del 2018 della Corte costituzionale, cui ha fatto poi seguito la sentenza n. 242 del 2019. 

Infine, risulta in corso di esame presso la I Commissione della Camera il testo unificato delle abbinate proposte di legge volte all'istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani fondamentali e per il contrasto alle discriminazioni, con la finalità di dare attuazione alla risoluzione n. 48/134 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, del 20 dicembre 1993, che impegna tutti gli Stati firmatari, tra cui l'Italia, ad istituire organismi nazionali, autorevoli ed indipendenti, per la promozione e la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali. 

Altro tema centrale della legislatura nel dibattito parlamentare presso la Commissione Affari costituzionali della Camera è stato quello della definizione di una cornice normativa in materia di conflitto di interessi e di una disciplina dell'attività di rappresentanza di interessi.

Il 29 maggio 2019 la I Commissione della Camera dei deputati ha avviato l'esame in sede referente delle proposte di legge, di iniziativa parlamentare, presentate per la modifica della disciplina dei conflitti di interessi (A.C. 702 ed abb.). Al termine dell'istruttoria legislativa – nella seduta 6 ottobre 2020 – è stato adottato dalla Commissione un testo unificato delle abbinate proposte di legge (qui è consultabile una sintesi del contenuto). E' in attesa di definizione il successivo calendario dei lavori per l'esame del provvedimento.

Nell'ambito della disciplina dell'attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di interessi, il 12 gennaio 2022 la Camera dei deputati ha approvato un testo unificato di proposte di legge di iniziativa parlamentare con la finalità di disciplinare l'attività di lobbying. Il testo approvato (per i relativi contenuti si veda A.S. 2495) è stato trasmesso al Senato e risulta attualmente in corso di esame da parte della Commissione Affari costituzionali. Esso prevede l'istituzione del Registro per la trasparenza dell'attività di rappresentanza di interessi presso l'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Ciascun rappresentante di interessi è tenuto ad inserire nel Registro una serie di dati e ad aggiornare l'agenda dei propri incontri con i decisori pubblici. All'atto dell'iscrizione nel Registro, il rappresentante di interessi assume l'impegno a rispettare altresì il Codice deontologico che sarà adottato dal Comitato di sorveglianza, in cui sono stabilite le modalità di comportamento cui devono attenersi coloro che svolgono l'attività di rappresentanza di interessi; il codice è pubblicato nella parte del Registro ad accesso pubblico.

Un ulteriore filone centrale della discussione parlamentare è stato quello riguardante la disciplina sulla trasparenza dei partiti politici, anche tenuto conto delle previsioni dell'articolo 49 della Costituzione e del superamento del sistema di finanziamento pubblico diretto disposto con il decreto-legge n. 149 del 2013: nella XVIII legislatura, con l'approvazione della legge anticorruzione n. 3 del 2019 e con il successivo decreto-legge crescita (art. 43 del DL 34/2019), sono state in particolare previste misure volte a favorire la trasparenza dei partiti politici e delle loro articolazioni politico-organizzative nonché delle fondazioni politiche. In quest'ambito,  sono state da ultimo introdotte dalla legge di bilancio 2022 alcune semplificazioni degli adempimenti contabili da parte dei partiti ai fini del controllo da parte della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici; tra queste vi è l'eliminazione dell'obbligo di trasmissione della documentazione contabile (copie di bonifici, estratti conto bancari, ecc.) in allegato agli elenchi dei finanziamenti o contributi trasmessi al Presidente della Camera, prevedendo che la medesima documentazione sia trasmessa alla Commissione. Allo stesso tempo, però, è stata rafforzata l'autonomia finanziaria della Commissione di garanzia con specifici stanziamenti finanziari.

Un intenso dibattito parlamentare ha riguardato altresì, nell'arco delle recenti legislature, la disciplina dei c.d. vitalizi nonché quella del trattamento pensionistico dei titolari di cariche elettive. Con deliberazione dell'Ufficio di presidenza della Camera si è intervenuti sul tema nei primi mesi della XVIII legislatura. Analoga deliberazione è stata assunta successivamente dal Senato della Repubblica. Con la legge di bilancio 2019 è stata previsto inoltre la rideterminazione, secondo il metodo del calcolo contributivo, da parte delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi in essere in favore di coloro che abbiano rivestito la carica di presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore regionale. A seguito di tale previsione le regioni sono intervenute sulla materia, tenuto conto degli indirizzi espressi in sede di Conferenza Stato-regioni.

 
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