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Cittadinanza e immigrazione

La gestione dei flussi migratori è stato, negli ultimi anni, uno dei temi centrali sia a livello di Unione europea - dove è stato proposto il Migration pact in corso di esame nell'ambito della c.d. fase ascendente presso la I Commissione della Camera - sia a livello nazionale ed internazionale.

La tematica è stata oggetto di un monitoraggio costante da parte della I Commissione nell'ambito dell'indagine conoscitiva in materia di politiche dell'immigrazione, diritto d'asilo e gestione dei flussi migratori, deliberata nel mese di aprile 2019 e che ha accompagnato i lavori della Commissione nell'arco della legislatura con audizioni di rappresentanti del Governo, esperti, associazioni e soggetti operanti nel settore.

A livello nazionale, nel mese di ottobre 2020 è stato emanato il decreto-legge n. 130 del 2020 - convertito dal Parlamento, con modificazioni e integrazioni, con la legge n. 173 del 2020 - che è intervenuto in materia di immigrazione sotto vari aspetti. Tra questi, la disciplina per la conversione dei permessi di soggiorno , le misure per l'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, la procedura di esame delle richieste di riconoscimento dello status di rifugiato o di protezione, le sanzioni nel caso di violazione dei divieti o delle limitazioni di transito e sosta delle navi nel mare territoriale.

In precedenza, nella prima parte della XVIII legislatura il Governo aveva adottato due provvedimenti d'urgenza in materia di immigrazione e sicurezza: il decreto-legge n. 113 del 2018 e il decreto-legge n. 53 del 2019 (c.d. decreti sicurezza).

Relativamente alle iniziative parlamentari, nella fase centrale della XVIII legislatura sono in corso di esame alcune proposte di legge che affrontano il tema della cittadinanza con particolare riguardo alla modifica del procedimento per l'acquisto della cittadinanza  in relazione alla possibilità di valorizzare l'accesso alla cittadinanza ai minori che svolgono gli studi in Italia (ius culturae),  modello di altri Paesi UE . Sono altresì all'esame parlamentare le misure previste dalla proposta di legge C. 13 di iniziativa popolare, che prevede  nuove norme per la promozione del regolare soggiorno e dell'inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari.

Parallelamente, negli ultimi anni il Parlamento ha approvato misure normative sulle procedure di concessione della protezione internazionale al fine di rendere più celeri le fasi di esame delle domande e da assicurare le garanzie nella fase istruttoria previste nell'ambito del Sistema europeo di asilo. Per tali finalità sono state, in particolare, aumentate le risorse destinate alle diverse fasi, rafforzata la struttura delle commissioni territoriali ed incrementato il relativo personale. E' stato, al contempo, definito un corpus normativo unitario delle norme sull'accoglienza di chi chiede protezione internazionale e delle procedure per il riconoscimento e la revoca di tale status (d. lgs. 142/2015 di attuazione delle direttive UE 32/2013 e 33/2013) ed è stata approvata una disciplina legislativa unitaria dedicata ai minori stranieri non accompagnati, con la legge n. 47/2017.

E' proseguita inoltre l'attività di cooperazione internazionale con i Paesi di origine ed è stato elaborato, nel 2016, un Codice di condotta per le ONG impegnate nelle operazioni di salvataggio dei migranti in mare.

Anche alla luce degli impegni assunti a livello europeo, negli ultimi anni sono stati attivati sul territorio diversi hotspot che provvedono all'identificazione dei migranti con la collaborazione di funzionari di Easo, Frontex ed Europol. In precedenza, con le misure di urgenza adottate nel 2017 erano state introdotte nuove disposizioni in materia di identificazione degli stranieri soccorsi in mare e potenziata la rete dei centri di permanenza per i rimpatri, strutture a capienza limitata da dislocare su tutto il territorio nazionale. 

Alla Camera dei deputati ha altresì operato - nella XVII legislatura - una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di trattenimento dei migranti nei centri di accoglienza. La Commissione ha approvato una relazione conclusiva, con cui ha ripercorso le diverse fasi dell'accoglienza (primissima, prima e seconda accoglienza) con un focus sui profili problematici delle procedure e della relativa attuazione.

E' stata inoltre istituita con legge la Giornata nazionale della memoria delle vittime dell'immigrazione per ricordare, il 3 ottobre di ogni anno, le gravi perdite di vite umane.

Sono state infine definite, nell'ambito della fase discendente di attuazione delle norme dell'Unione europea, misure per la tutela dei diritti e il lavoro, in particolare a carattere stagionale, dei cittadini extra UE, quali il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari alle vittime straniere di atti di violenza in ambito domestico, per la prevenzione e la repressione della tratta degli esseri umani, per la semplificazione dei procedimenti e per i lavoratori stagionali di Paesi terzi

 
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