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Banche e mercati finanziari

Nel corso della XVIII legislatura nel settore bancario, assicurativo e finanziario l'attività legislativa si è in una prima fase concentrata nella definizione delle problematiche, emerse nella legislatura precedente, riguardanti la crisi del settore bancario e la riforma dello stesso. Nella seconda parte della legislatura l'azione regolatrice ha toccato tematiche più eterogenee, in parte connesse al recepimento della normativa europea e in parte alla legislazione legata all'emergenza COVID-19. Sono state inoltre introdotte significative modifiche al regime del golden power. Sempre nella seconda parte della legislatura sono state concluse una serie di iniziative parlamentari quali la legge n. 220 del 2021 che interviene sulla disciplina in materia di divieto di impiego, stoccaggio, produzione e trasferimento delle mine anti-persona, con specifico riguardo al finanziamento dei soggetti produttori, e l'indagine conoscitiva sui mercati finanziari al servizio della crescita.

Nei primi anni della XVIII Legislatura, con riferimento al settore bancario sono quindi, come anticipato,  proseguiti gli interventi normativi  volti a fronteggiare le difficoltà delle banche italiane nello smaltimento dei crediti deteriorati e, dall'altro lato, che hanno inteso riformare il sistema creditizio nazionale. 

Accanto alle predette politiche, il legislatore ha istituito e regolato il Fondo indennizzo risparmiatori, a ristoro del pregiudizio ingiusto subito dai risparmiatori in relazione all'investimento in azioni di banche in crisi e ha disciplinato l'operatività dei servizi bancari in occasione della Brexit.

L'attività parlamentare in materia bancaria è stata particolarmente rilevante nella prima parte della legislatura (prima della crisi pandemica), con l'istituzione di due commissioni di inchiesta e con l'individuazione delle procedure di banking dialogue.

Nella parte conclusiva della legislatura la legge di bilancio 2022 (articolo 1, commi 715-717) ha elevato il limite di partecipazione al capitale della Banca d'Italia dal 3 al 5 per cento, stabilendo uno specifico regime fiscale per i dividendi percepiti nell'esercizio 2022, riferibili alle quote possedute al 31 dicembre 2021 in eccesso rispetto ai precedenti limiti massimi del 3 per cento: ad essi si applica l'aliquota ordinaria IRES del 24 per cento, al lordo dell'addizionale del 3,5 prevista per banche e intermediari finanziari.

A partire da proposte di legge d'iniziativa parlamentare è stata approvata nel corso della legislatura la legge n. 220 del 2021 che interviene sulla disciplina in materia di divieto di impiego, stoccaggio, produzione e trasferimento delle mine anti-persona, nonché sulle norme riguardanti la messa al bando delle munizioni a grappolo, al fine di contrastare il finanziamento di imprese che producono o commercializzano mine anti-persona e munizioni (o submunizioni) a grappolo, cosiddetti cluster, e sanzionare le banche e gli altri soggetti operanti nel settore finanziario che svolgano tali attività.

Allo stesso modo sono continuate nel corso della XVIII legislatura le iniziative conoscitive e di approfondimento sulla materia del Fintech. In particolare la materia è stata oggetto di indagine parlamentare anche nel corso dell'indagine conoscitiva sui mercati finanziari a servizio della crescita, che la VI Commissione finanze della Camera ha terminato nel mese di ottobre 2021 (vedi qui il documento conclusivo).

Il decreto Crescita (articolo 36 del decreto-legge n. 34 del 2019) ha introdotto norme volte a creare uno spazio tecnico-normativo sperimentale e temporaneo per le imprese del settore finanziario che operano attraverso la tecnologia con una regolamentazione semplificata, assicurando un livello di protezione adeguata per gli investitori.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 157 del 2 luglio 2021) del Decreto ministeriale 30 aprile 2021, n. 100 è stata regolamentata la cd regulatory sandbox, spazio protetto dedicato alla sperimentazione delle attività di innovazione tecnologica nei settori bancario, finanziario e assicurativo.

Diversi interventi normativi per la regolamentazione del settore sono stati effettuati in sede europea.

Con riferimento alla disciplina di società quotate e mercati finanziari le principali linee di intervento del legislatore nel corso della XVIII legislatura sono state influenzate, in particolare nel biennio 2020-2021, in gran parte dalle contingenze emergenziali, in particolare dalle conseguenze economiche della pandemia da Covid-19.

A seguito della crisi economico-sanitaria si è infatti intervenuti sulla disciplina civilistica per semplificare e rendere più spedite le operazioni societarie nel periodo dell'emergenza. Si rinvia al relativo tema per le misure temporaneamente introdotte al fine di fronteggiare la pandemia. 

Nel solco di tali contingenze si colloca anche l'istituzione del cd. Patrimonio Destinato presso Cassa Depositi e Prestiti, le cui risorse sono destinate all'attuazione di interventi e operazioni di sostegno e rilancio del sistema economico-produttivo italiano, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il legislatore ha modificato inoltre a più riprese la disciplina dell'esercizio dei poteri speciali del Governo nei settori strategici, cd. golden power, ampliandone la portata e precisandone l'operatività.

Sotto un profilo diverso, il legislatore ha adottato specifiche misure per riequilibrare, a favore delle donne, l'accesso agli organi apicali delle società quotate e delle società pubbliche.

Con riferimento al sistema dei pagamenti e alla disciplina antiriciclaggio nel corso della XVIII legislatura sono stata adottate numerose norme che vanno a incidere sul regime di utilizzo del contante.

Si è prevista in particolare la riduzione a 2.000 euro del limite massimo delle transazioni per le quali è ammesso il pagamento in contanti, prevedendo altresì la riduzione della soglia a 1.000 euro a far data dal 2022, favorendo altresì con vari strumenti di incentivo l'utilizzo di strumenti tracciabili. In questa direzione, alcuni provvedimenti sono stati introdotti anche per favorire l'acquisto, il noleggio e l'utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico, altri per dissuadere gli esercenti dal non utilizzare strumenti di pagamento tracciabili. Sono state in particolare introdotte specifiche sanzioni in caso di rifiuto di pagamenti con mezzi elettronici da parte di liberi professionisti e commercianti. D'altro canto è stato introdotto un credito d'imposta pari al 100 per cento delle commissioni addebitate per transazioni effettuate con strumenti di pagamento tracciabili a decorrere dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 a beneficio di esercenti attività di impresa, arti o professioni. È stata inoltre introdotta dalla legge di bilancio 2020 la disciplina del cosiddetto cashback che consentiva ai consumatori che acquistassero beni e servizi con strumenti di pagamento elettronici di ottenere un rimborso in denaro di parte delle somme spese. La legge di bilancio 2022 ha disposto la conclusione di questo programma.

Sotto il profilo dell'antiriciclaggio, oltre al recepimento di diverse disposizioni dell'Unione europea, sono state adottate, specialmente nella parte finale della legislatura, alcune misure di semplificazione procedurale.

 
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