area tematica
Istruzione

Scuola

La legislatura in corso è stata caratterizzata, a decorrere dai primi mesi del 2020, dalla necessità di fronteggiare l'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Coronavirus (COVID-19). A tal fine, per l'a.s. 2019/2020 sono stati assunti diversi interventi volti a contemperare la tutela della salute degli studenti e del personale scolastico con la salvaguardia del diritto allo studio attraverso l'attività didattica a distanza, al contempo garantendo gli stessi da eventuali effetti pregiudizievoli derivanti dalla sospensione delle attività didattiche in presenza..

Nel prosieguo, sono state introdotte varie disposizioni volte a garantire la ripresa in sicurezza delle attività didattiche in presenza per l'a.s. 2020/2021. Tuttavia, da ottobre 2020, in considerazione del carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e dell'incremento dei casi sul territorio nazionale, si è reso necessario introdurre nuove disposizioni limitative delle attività didattiche in presenza.

Un riavvio delle stesse attività, con diverse modulazioni, è stato poi previsto da aprile 2021.

Per l'a.s. 2021/2022 è stato previsto che le attività per tutti gli ordini e gradi di scuola si svolgono in presenza. Sono possibili deroghe all'attività in presenza, fino al 31 dicembre 2021, solo in zona rossa e in circostanze eccezionali.  

Più in generale, la legislatura è stata caratterizzata, per il settore dell'istruzione, da una intensa attività legislativa.

In particolare, per quanto riguarda i docenti, le principali novità hanno riguardato: la ridefinizione delle modalità per l'accesso all'insegnamento e l'indizione di varie procedure straordinarie – di cui una per l'abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria -, nonché di un concorso ordinario per il reclutamento nella stessa scuola secondaria e di un concorso per l'insegnamento della religione cattolica; la previsione di nuove procedure selettive per l'accesso al ruolo di docenti su posti di sostegno; previsioni particolari per la tempestiva copertura dei posti comuni e di sostegno di personale docente vacanti e disponibili per l'a.s. 2021/2022; la previsione di istituzione di un tavolo di confronto in materia di percorsi abilitanti; vari incrementi delle dotazioni organiche; la reintroduzione della titolarità dei docenti sulla singola scuola; la costituzione di nuove graduatorie provinciali per il conferimento di supplenze; la possibilità di scorrimento delle graduatorie di altre regioni o province per la copertura di posti vacanti e disponibili; la definizione di una disciplina a regime in materia di esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali che comportino la decadenza dei contratti di lavoro.

Per i dirigenti scolastici, le principali novità hanno riguardato: la modifica della procedura per il reclutamento; l'incremento delle risorse destinate al Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato; la modifica, per l'a.s. 2021/2022, della disciplina relativa al numero minimo di alunni necessario per l'attribuzione alle istituzioni scolastiche di un dirigente scolastico con incarico a tempo indeterminato (nonché di un direttore dei servizi generali e amministrativi –DSGA -in via esclusiva).

Per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), le principali novità, oltre a vari incrementi delle dotazioni organiche, hanno riguardato: il riaffidamento dei servizi di pulizia e ausiliari nelle scuole statali esclusivamente a personale dipendente appartenente al profilo di collaboratore scolastico; la previsione di inserimento stabile di assistenti tecnici nelle scuole dell'infanzia e del primo ciclo dall'a.s. 2021/2022; l'eliminazione del numero di idonei da inserire nelle graduatorie del concorso per DSGA bandito nel 2018; la previsione di procedure selettive per la progressione di assistenti amministrativi di ruolo all'area di DSGA  

Per gli studenti delle scuole, i principali interventi sono consistiti: nella previsione in base alla quale, a partire dall'anno scolastico 2020/2021, la valutazione degli apprendimenti degli alunni della scuola primaria è espressa attraverso un giudizio descrittivo (e non più in decimi); nella sostituzione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro con i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento e, al contempo, nell'introduzione di misure volte a rafforzare l'apprendimento delle competenze professionali richieste dal mercato del lavoro; nell'incremento delle risorse per il sistema integrato di istruzione e formazione dalla nascita a 6 anni; nell'introduzione, dall'a.s. 2020/2021, dell'insegnamento dell'educazione civica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione; nella previsione di contributi a favore delle scuole statali e paritarie e di alcune categorie di studenti per l'acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore; nella possibilità di azzerare o ridurre la quota corrisposta dalle famiglie per il servizio di trasporto scolastico; nell'incremento delle risorse e nella modifica della disciplina per l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità.

Relativamente all'edilizia scolastica, sono state introdotte semplificazioni per accelerare gli interventi, fra le quali, fino al 31 dicembre 2026, l'attribuzione dei poteri dei commissari straordinari a sindaci e presidenti di provincia; è stata prevista l'adozione di un piano straordinario per l'adeguamento alla normativa antincendio delle scuole; è stata estesa la possibilità di stipulare i mutui con la Banca europea per gli investimenti e altri soggetti anche agli interventi inclusi nelle programmazioni nazionali triennali successive a quella del triennio 2015-2017; sono stati istituiti un Fondo "Asili nido e Scuole dell'infanzia" e un'apposita sezione del Fondo unico per l'edilizia scolastica, destinata a finanziare le esigenze urgenti e indifferibili; sono state destinate risorse ai comuni e alle province, proprietari degli edifici scolastici.

Istruzione superiore

Anche per l'istruzione terziaria, la legislatura in corso è stata caratterizzata, a decorrere dai primi mesi del 2020, dalla necessità di fronteggiare l'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Coronavirus (COVID-19). A tal fine, per l'a.a. 2019/2020 sono stati assunti diversi interventi volti a contemperare la tutela della salute degli studenti e del personale universitario con la salvaguardia del diritto allo studio attraverso l'attività didattica a distanza, al contempo garantendo gli stessi da eventuali effetti pregiudizievoli derivanti dalla sospensione delle attività didattiche in presenza.

Nel prosieguo, sono state introdotte varie disposizioni volte a garantire la ripresa in sicurezza delle attività didattiche nelle università e nelle istituzioni AFAM, per l'a.a. 2020/2021.

Tuttavia, a ottobre 2020, in considerazione del carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e dell'incremento dei casi sul territorio nazionale, sono state progressivamente introdotte nuove disposizioni limitative delle attività didattiche in presenza. Un riavvio delle stesse attività, con diverse modulazioni, è stato poi previsto a partire da gennaio 2021.

  Per l'a.a. 2021/2022, le attività di istruzione superiore sono svolte prioritariamente in presenza.  

Più in generale, l'azione legislativa è stata indirizzata principalmente ad elevare le facoltà assunzionali delle università e ad introdurre disposizioni per agevolare il ricambio generazionale, a tal fine anche incrementando le risorse del Fondo per il finanziamento ordinario (FFO). Sono state anche ampliate le possibilità di mobilità interuniversitaria dei professori e dei ricercatori ed è stata introdotta la possibilità di anticipare il passaggio nel ruolo dei professori associati, a determinate condizioni, già a dopo il primo anno di contratto per ricercatore a tempo determinato di tipo B.

Inoltre, è stata aumentata a 9 anni la durata dell'abilitazione scientifica nazionale (ASN).

 

Gli interventi per il diritto allo studio degli studenti universitari e delle istituzioni AFAM sono stati indirizzati, in particolare, ad aumentare le risorse del Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio, al fine di ridurre il numero degli studenti c.d. "idonei non beneficiari" e ad aumentare l'esonero o la graduazione dei contributi a favore degli studenti in maggiore difficoltà economica.

Relativamente alle Istituzioni di alta formazione e specializzazione artistica e musicale (AFAM), le principali novità hanno riguardato il reclutamento, gli organici, la previsione di attivazione i corsi di dottorato di ricerca, l'incremento delle risorse per il funzionamento amministrativo e per le attività didattiche e di quelle destinate al processo di statizzazione degli Istituti superiori di studi musicali non statali e delle Accademie di belle arti non statali, lo stanziamento di risorse appositamente finalizzate.

     
    speciale provvedimenti
     
    temi