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Informazione e Comunicazioni

Nel corso della legislatura è stata avviata la prima fase di interventi per lo sviluppo della banda ultra larga, che ha riguardato le aree del Paese in cui è stato necessario l'intervento pubblico e che costituisce un presupposto essenziale anche per lo sviluppo del 5G.

La IX Commissione della Camera ha svolto un'indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni con particolare riguardo alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big data.  Il documento conclusivo dell'indagine (DOC XVII, n. 5) è stato approvato il 9 luglio 2020.

Con il decreto legge n. 22 del 1°marzo 2021 è stato istituito il Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD), che coordina la governance della nuova Strategia italiana per la banda ultralarga "Verso la Gigabit Society", approvata il 25 maggio 2021, la quale definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 e nel 2021 – rispettivamente con la Comunicazione sulla Connettività per un mercato unico digitale europeo (cd. Gigabit Society) e con la Comunicazione sul decennio digitale (cd. "Digital compass" o "bussola digitale") per la trasformazione digitale dell'Europa entro il 2030.  Le risorse sono sia nazionali che dell'Unione europea.

Gli obiettivi europei di connettività per l'anno 2030 sono:

1. connettività di almeno 1 Gbps per tutte le famiglie europee;

2. copertura 5G in tutte le aree popolate.

La Strategia si pone in stretta connessione con la realizzazione degli interventi finanziati, per 6,7 miliardi di euro con il PNRR, che prevedono il raggiungimento della copertura dell'intero territorio nazionale con la connettività a 1 Gbit/s , entro il 2026 e lo stimolo alla domanda di connettività ad alta velocità per le famiglie, attraverso sette interventi, due dei quali già in corso (previsti già alla Strategia del 2015 , il Piano aree bianche e il Piano voucher) e cinque approvati dal Consiglio dei Ministri il 29 aprile 2021 nel PNRR:

1) Piano "Italia a 1 Giga" (risorse PNRR 3.863,5 milioni di euro);

2) Piano "Italia 5G" (risorse PNRR 2.020 milioni di euro); 

3) Piano "Scuole connesse" (risorse PNRR 261 milioni di euro);

4) Piano "Sanità connessa" (risorse PNRR 501,5 milioni di euro);

5) Piano "Isole Minori" (risorse PNRR 60,5 milioni di euro).

L'investimento è accompagnato da un percorso di semplificazione dei processi autorizzativi per velocizzare la diffusione delle infrastrutture sul territorio e da aggiornamenti della normativa che riconoscano le infrastrutture ad altissima velocità fisse e mobili come strategiche. Per agevolare la realizzazione delle reti infrastrutturali è stato anche istituito il Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture (SINFI). La realizzazione del SINFI è coordinata da Infratel Italia S.p.a, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico. 

E' in corso di sviluppo una rete pubblica di wi-fi diffuso: il MISE ha avviato il 26 febbraio 2019 progetto "Piazza Wifi Italia"  per realizzare le nuove aree wi-fi gratuite in tutti i Comuni italiani, con priorità per i Comuni con popolazione inferiore a 2.000 abitanti e per i comuni colpiti dal sisma.

A fianco alla Bussola digitale 2030 si ricordano le proposte di regolamento UE sul mercato unico dei servizi digitali (Digital Services Act) e sulla realizzazione di mercati equi e contendibili nel settore digitale (Digital Markets Act- COM(2020)842); tali proposte sono state esaminate dalla IX Commissione in fase ascendente, che ha approvato il 23 giugno 2021 due documenti finali.

Il  Decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207 di attuazione della direttiva (UE) 2018/1972, ha introdotto nel nostro ordinamento le regole del nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche, che aggiorna le regole per la gestione dello spettro radio per creare un ambiente normativo stabile, migliorare il coordinamento dello spettro, facilitare lo sviluppo di reti 5G e ridurre le divergenze tra le pratiche normative in tutta l'UE.

La concreta assegnazione delle diverse bande dello spettro radioelettrico è oggetto di un complessivo intervento normativo di riordino, operato a partire dalla legge di Bilancio 2018 (legge n. 205 del 2017), che ha previsto un calendario di adempimenti nel quadriennio 2018-2022 per arrivare alla riassegnazione delle frequenze della banda dei 700 Mhz, attualmente in uso per le televisioni digitali terrestri (broadcasting), ai sistemi di comunicazione mobile in banda larga senza fili (5G), secondo l'obiettivo stabilito a livello internazionale ed europeo di ridurre la banda assegnata alle trasmissioni televisive per destinarla ai nuovi sviluppi di comunicazione mobile senza fili. Sono state svolte e concluse le gare per l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze per il 5G.

Diversi interventi hanno riguardato infine la sicurezza cibernetica con particolare riguardo ai dispositivi necessari per la realizzazione della rete 5G.

In materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi è stata attuata la direttiva UE 2016/1148, con il decreto legislativo 18 maggio 2018, n 65.

Per quanto riguarda le nuove tecnologie, con il decreto-legge n. 135 del 2018 sono state introdotte nel nostro ordinamento le definizioni di blockchain e smart contract e la legge di bilancio 2019 ha istituito un Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificialeBlockchain e Internet of Things.

In materia di tutela degli utenti da chiamate commerciali indesiderate, dopo l'approvazione nel 2018 della legge sul registro delle opposizioni, è stato emanato il relativo regolamento attuativo con Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2022, n. 26: ciò ha reso possibile l'operatività del nuovo Registro a partire dal 27 luglio 2022.

 

Nel settore postale, la gestione del servizio universale è affidata a Poste Italiane s.p.a. fino al 30 aprile 2026 ed è soggetta a verifiche quinquennali da parte del Ministero sul livello di efficienza nella fornitura del servizio. I rapporti con Poste Italiane sono regolati da contratti quinquennali che la Commissione IX della Camera dei deputati esamina e su cui dà il proprio parere. Sullo schema di contratto di programma 2020-2024 tra il Ministero dello sviluppo economico e Poste italiane SpA la IX Commissione ha reso il proprio parere il 13 novembre 2019. Il Contratto di programma disciplina disciplina anche gli obblighi della società affidataria, i servizi resi ai cittadini, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni, i trasferimenti statali, la disciplina sull'emissione delle carte valori postali e i rapporti internazionali.

A seguito dell'emergenza da Coronavirus (COVID-19), sono stati adottati diversi interventi per fronteggiare le conseguenze nell'ambito del settore editoriale. In particolare, sono state ampliate le agevolazioni fiscali per la vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici (c.d. tax credit edicole, introdotto dal 2019 e da ultimo esteso fino al 2022), sono state modificate le regole di accesso al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici (previsto dal 2018 e stabilizzato dal 2019), sono state previste semplificazioni per l'accesso ai contributi diretti e per i pagamenti da parte delle imprese editoriali, e sono stati introdotti crediti di imposta per l'acquisto della carta e dei servizi digitali e contributi per gli edicolanti.

Più in generale, nella legislatura in corso è stata prevista una progressiva riduzione, fino all'abolizione, dei contributi diretti a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici, nonché l'abolizione dei contributi diretti alle imprese radiofoniche private che abbiano svolto attività di informazione di interesse generale. I termini di tale processo, però, sono stati poi più volte differiti, nelle more di una revisione organica della normativa di settore.

E' stata, altresì, prevista, a valere sul Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione - al quale affluiscono, ormai in forma stabile, risorse provenienti dalle entrate versate a titolo di canone RAI – la concessione di contributi a favore delle scuole e di alcune categorie di studenti, per l'acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, nonché di incentivi a sostegno delle imprese editrici di nuova costituzione, al fine di favorire la realizzazione di progetti innovativi.

Con riguardo al servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, dal 2021 è stato previsto un nuovo meccanismo di assegnazione delle risorse provenienti dal versamento del canone di abbonamento alla radiotelevisione, in particolare disponendo che alla RAI spettano tutti i relativi introiti, ad eccezione delle somme destinate con legge a specifiche finalità.

Inoltre, dal 2019  è stato definitivamente fissato l'importo dovuto per il canone di abbonamento alle radioaudizioni e dal 2020 è stata innalzata la soglia reddituale prevista ai fini dell'esenzione dal pagamento dello stesso da parte di soggetti di età pari o superiore a 75 anni.

Recentemente, peraltro, a seguito dell'emergenza sanitaria da Coronavirus (COVID-19), sono state disposte sospensioni temporanee dei termini di pagamento del canone per uso privato e del canone speciale.

 
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