Secondo stime del Governo circa il 36 per cento delle risorse del PNRR saranno affidate alla gestione di Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane o altre amministrazioni locali. Al fine di garantire la realizzazione degli investimenti nei tempi previsti dal Piano sono state adottate numerose disposizioni volte a incrementare la capacità amministrativa degli enti locali, a fronte delle carenze presenti soprattutto in alcune aree del territorio nazionale.
Nella Relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , presentata al Parlamento il 23 dicembre 2021, il Governo afferma che circa il 36 per cento delle risorse del PNRR saranno affidate a Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane o altre amministrazioni locali: 66,4 miliardi di euro nel caso del PNRR in senso stretto, che si estendono a circa 80 miliardi di euro se si considera anche il Piano nazionale per gli investimenti complementari. La stima del 36 per cento include anche le risorse che sono destinate agli enti territoriali gestite centralmente, come quelle relative ad alcune misure di digitalizzazione della Pubblica amministrazione della componente M1C1.
Le amministrazioni locali partecipano alla realizzazione del PNRR in aree che variano dagli asili nido, ai progetti di rigenerazione urbana, all'edilizia scolastica e ospedaliera, all'economia circolare, agli interventi per il sociale. Partecipano in qualità di destinatari finali alla realizzazione di alcuni progetti attivati a livello nazionale, come quelli in materia di digitalizzazione della pubblica amministrazione. Hanno, infine, un ruolo nella definizione e messa in opera di alcune delle riforme previste dal Piano in materia di disabilità, servizi pubblici locali, turismo e in altri settori di competenza decentrata. In questi settori gli enti territoriali operano in sinergia con le amministrazioni centrali nelle sedi istituzionali della Conferenza Stato-Regioni, della Conferenza Unificata e del Tavolo permanente per il partenariato economico sociale e territoriale.
A livello di governance si ricorda il Nucleo PNRR Stato-Regioni, istituito presso il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, per il coordinamento delle iniziative di ripresa e resilienza tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano (art. 33 del D.L. n. 152 del 2021 ). Il Nucleo PNRR Stato-Regioni cura l'istruttoria di tavoli tecnici di confronto settoriali con le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali; supporta le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano nella elaborazione, coerentemente con le linee del PNRR, di un progetto avente particolare rilevanza strategica per ciascuna Regione e Provincia Autonoma, denominato "Progetto bandiera"; presta assistenza agli enti territoriali, con particolare riferimento ai piccoli comuni e ai comuni insulari e delle zone montane, anche in raccordo con le altre iniziative di supporto tecnico attivate dalle amministrazioni competenti; condivide, infine, con le competenti strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri, le informazioni raccolte e comunica, d'intesa con le medesime strutture, le attività svolte, anche mediante la progettazione e gestione di uno spazio web informativo, dedicato ai tavoli di coordinamento e alle attività di assistenza agli enti territoriali.
Per un quadro dello stato di avanzamento degli interventi del PNRR di cui sono beneficiari i Comuni e le Città metropolitane si rinvia alla documentazione ANCI (luglio 2022).
La carenza di capacità amministrativa degli enti locali, soprattutto in alcune aree, è ritenuta uno degli aspetti più critici ai fini della puntuale implementazione degli investimenti previsti dal PNRR.
Al fine di rafforzare la capacità amministrativa degli enti territoriali in relazione alle attività connesse all'attuazione del PNRR sono state adottate, a più riprese, numerose disposizioni, anche con stanziamenti di risorse per il rafforzamento degli organici.
Assunzioni a tempo determinato a valere sulle risorse del PNRR
L'art. 1 del D.L. n. 80 del 2021 ha previsto la possibilità per le amministrazioni titolari dei singoli interventi previsti nel PNRR, inclusi gli enti territoriali, di imputare nel relativo quadro economico i costi per il personale assunto a tempo determinato e specificamente destinato a realizzare i progetti di cui le medesime amministrazioni hanno la diretta titolarità di attuazione.
Con le modifiche introdotte dal D.L. n. 152 del 2021 (art. 9 comma 18-bis) si assegna ad una Circolare del MEF il compito di stabilire le modalità, le condizioni e i criteri in base ai quali le amministrazioni interessate possono imputare nel relativo quadro economico i costi per il predetto personale da rendicontare a carico del PNRR (si veda al riguardo la Circolare n. 4 del 2022) . La norma stabilisce inoltre che tali assunzioni non sono soggette ad autorizzazione.
Potenziamento amministrativo dei comuni
Il D.L. n. 152 del 2021 (commi 1, 3, 4, 5 e 6 dell'articolo 31-bis) al fine di agevolare l'attuazione dei progetti previsti dal PNRR ha introdotto deroghe agli ordinari vincoli, sia di carattere ordinamentale sia di carattere finanziario, in materia di assunzioni di personale per i comuni che provvedono alla realizzazione di tali interventi. In particolare sono consentite assunzioni con contratto a tempo determinato di personale con qualifica non dirigenziale in possesso di specifiche professionalità per un periodo anche superiore a trentasei mesi, ma non eccedente la durata di completamento del PNRR e comunque non oltre il 31 dicembre 2026.
Al fine del concorso alla copertura dell'onere sostenuto dai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti per tali assunzioni è istituito un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero dell'interno (Fondo piccoli comuni, comma 5).
Assunzioni di personale al Sud per il rafforzamento delle politiche di coesione territoriale
La legge di bilancio 2021, all'art. 1, commi 179-184, ha autorizzato le amministrazioni pubbliche operanti nel Mezzogiorno ad assumere personale, nel limite massimo di 2.800 unità, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, attraverso l'espletamento di procedure concorsuali, al fine di rafforzare la loro capacità amministrativa nella gestione dei fondi della politica di coesione. Il D.P.C.M. 30 marzo 2021 ha individuato i profili professionali interessati, le relative categorie ed ha ripartito le risorse finanziarie (320,3 milioni di euro).
Il PNRR, al riguardo, ha previsto entro il 31 dicembre 2021 l'entrata in vigore della legislazione primaria necessaria per fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR, in particolare consentendo, tra l'altro, l'assunzione temporanea dei 2.800 tecnici per rafforzare le amministrazioni pubbliche del Sud a carico del bilancio nazionale (traguardo M1C1-53). Al fine di realizzare questo traguardo, l'articolo 10, comma 4, del decreto-legge n. 44/2021, ha previsto per il reclutamento del predetto personale a tempo determinato una procedura concorsuale semplificata tramite Formez PA. In attuazione delle richiamate disposizioni normative sono stati adottati due bandi di concorso pubblicati ad aprile e ad ottobre 2021. Le due procedure concorsuali hanno generato un numero di idonei inferiore ai posti messi a concorso (circa 1.321 posti vacanti su 2.800 mesi complessivamente a bando), inoltre si sono registrate alcune rinunce tra i vincitori.
Il D.L. n. 36 del 2022 (art. 11, comma 2) ha stabilito, pertanto, che le amministrazioni pubbliche del Sud con ruolo di coordinamento degli interventi previsti dalla politica di coesione possono utilizzare le risorse non impegnate per la stipula di contratti di collaborazione con soggetti in possesso di professionalità tecnica analoga a quella del personale non reclutato. Tali contratti non possono superare la durata di trentasei mesi né la soglia massima della remunerazione stabilita dal regolamento dell'Agenzia per la coesione territoriale in materia di conferimento di incarichi di lavoro autonomo.
Contratti di collaborazione a personale specializzato e professionisti per supportare gli enti territoriali del Mezzogiorno
Il D.L. n. 152 del 2021 (art. 31-bis, commi 7-9) ha previsto la stipula di contratti di collaborazione da parte dell'Agenzia per la coesione territoriale con professionisti e personale in possesso di alta specializzazione da destinare a supporto degli enti locali del Mezzogiorno per accelerare la definizione e l'attuazione degli interventi previsti dalla politica di coesione dell'Unione europea e nazionale per i cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2027 nonché per favorire l'attuazione dei progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). La misura è autorizzata nel limite di una spesa complessiva di 67 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del Programma operativo complementare al PON «Governance e capacità istituzionale 2014- 2020».
L'Agenzia per la coesione ha pubblicato l'avviso per la ricognizione dei fabbisogni da parte degli enti locali del Mezzogiorno. I singoli enti locali esprimeranno il proprio fabbisogno, in termini di giornate/persona, sui seguenti profili professionali: tecnici (ingegneri, architetti) esperti di opere pubbliche, per rilanciare la progettazione di opere e di infrastrutture dei servizi territoriali; esperti in gestione, monitoraggio e controllo, per la gestione amministrativa, contabile e la rendicontazione della spesa; esperti settoriali di policy a supporto della partecipazione ai bandi, come esperti di specifiche politiche pubbliche o di area amministrativo-giuridica (scadenza 15 giugno 2022).
Incarichi di collaborazione a 1.000 professionisti ed esperti per sostenere le amministrazioni locali nella gestione delle procedure complesse legate all'attuazione del Pnrr
Il D.L. n. 80 del 2021 (articolo 9) ha previsto il conferimento di incarichi di collaborazione a professionisti ed esperti, nel numero di 1.000 unità, per il supporto agli enti territoriali nella gestione delle procedure complesse, tenendo conto del relativo livello di coinvolgimento nei procedimenti amministrativi connessi all'attuazione del PNRR.
Le risorse residue e non impegnate per l'assunzione dei 1.000 esperti sono destinate al conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi connessi all'attuazione del PNRR, nonché alla realizzazione di un Portale di progetto e di una Unità centrale presso il Dipartimento della funzione pubblica composta da professionisti ed esperti dedicata al raccordo dell'attività dei pool territoriali, alla misurazione dei tempi e alla verifica dei risultati, alla raccolta di evidenze su oneri amministrativi rilevati a livello regionale e nazionale, all'elaborazione di proposte di interventi di semplificazione (D.L. n. 36 del 2022, art. 7, comma 1, lett. c)).
Incarichi di consulenza nei comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti
I comuni con popolazione superiore a 250.0000 abitanti possono conferire, entro limiti di spesa definiti, incarichi di consulenza e collaborazione, nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione con gli organi politici, a esperti di comprovata qualificazione professionale al fine di accelerare la programmazione e l'attuazione dagli interventi previsti dal PNRR (art. 31, comma 1-bis, del D.L. n. 152 del 2021).
Gli incarichi di consulenza e collaborazione possono essere conferiti fino al numero massimo complessivo di quindici (s'intende per singolo comune) per un importo massimo di 30.000 euro lordi annui per singolo incarico e fino a una spesa complessiva annua di 300.000 euro. Agli oneri derivanti dal conferimento degli incarichi gli enti provvedono nell'ambito delle proprie risorse, fermo restando il rispetto dell'equilibrio pluriennale di bilancio.
Assunzioni nei comuni in difficoltà finanziarie
Il decreto-legge n.80 del 2021 ha previsto la possibilità per gli enti locali in dissesto finanziario di procedere comunque, in deroga ai divieti e ai limiti previsti dalla normativa vigente, alle assunzioni di personale a tempo determinato necessarie a garantire l'attuazione del PNRR (articolo 3-ter).
I comuni con popolazione superiore a 250.0000 abitanti che hanno deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale sono autorizzati ad assumere collaboratori con contratto a tempo determinato nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione con gli organi politici, con oneri a carico dei propri bilanci e nei limiti dell'80 per cento della spesa sostenuta per le medesime finalità nell'ultimo rendiconto precedente alla deliberazione con cui è stata avviata la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (art. 31-bis, comma 10, del D.L. n. 152 del 2021).
Servizi di assistenza tecnica per le Amministrazioni titolari di interventi e soggetti attuatori del PNRR
L'articolo 9, comma 2, del D.L. n. 77 del 2021 prevede che al fine di assicurare l'efficace e tempestiva attuazione degli interventi del PNRR, le amministrazioni centrali, le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli enti locali, possono avvalersi del supporto tecnico-operativo assicurato da società a prevalente partecipazione pubblica, rispettivamente, statale, regionale e locale e da enti vigilati.
A tal fine la Ragioneria Generale dello Stato ha stipulato uno specifico accordo con Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (Circolare n. 6 del 2022 ). Tale convenzione si affianca a quella già stipulata con Sogei S.p.A. e Studiare Sviluppo S.r.l. ai sensi dell'articolo 7, comma 6, del citato D.L. n. 77 del 2021. In base a quest'ultima convenzione saranno attivate apposite task-force di esperti dedicati a fornire anch'essi supporto tecnico-specialistico alle amministrazioni centrali e territoriali, per rafforzare la loro capacità tecnica ed operativa nelle attività di progettazione ed esecuzione degli interventi.
Si segnala, al riguardo, il portale Capacity Italy promosso da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell'Economia e delle Finanze, Dipartimento della Funzione Pubblica e Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie per sostenere la pubblica amministrazione nell'attuazione del PNRR, con il supporto tecnico operativo degli esperti di Cassa Depositi e Prestiti, Invitalia e Medio Credito Centrale. Si tratta di uno sportello rivolto al personale tecnico e amministrativo concretamente impegnato nella realizzazione del PNRR per fornire risposte relative a tutte le fasi di attuazione dei progetti, dalla redazione dei bandi alle fasi di rendicontazione e monitoraggio, secondo le indicazioni concordate dal Governo con la Commissione Europea.
Fondo per la progettazione territoriale
L'articolo 12 del D.L. n. 121 del 2021 – al fine di rilanciare e accelerare il processo di progettazione nei comuni delle regioni del Mezzogiorno, nonché in quelli ricompresi nelle aree interne del Paese, in vista dell'avvio del ciclo di programmazione 2021/2027 dei fondi strutturali e del Fondo sviluppo e coesione (FSC) e della partecipazione ai bandi attuativi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – ha istituito il Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale, c.d. Fondo per la progettazione territoriale (nuovo articolo 6-quater del decreto legge 20 giugno 2017, n. 91), con una dotazione complessiva di 161.515.175 euro, di cui 16.151.518 euro per il 2021 e 145.363.657 euro per il 2022, e ne ha disciplinato le modalità di accesso, riparto e utilizzo. La gestione del Fondo è attribuita all'Agenzia per la coesione territoriale .
Con il D.P.C.M. 17 dicembre 2021 è stato ripartito l'importo di 161,5 milioni di euro del Fondo per la progettazione territoriale per gli anni 2021 e 2022, definendo inoltre i termini, le modalità di accesso e di rendicontazione dei contributi agli Enti beneficiari a valere sul Fondo. Il Fondo è ripartito
tra 7 Città metropolitane, 38 Province e circa 4.800 Comuni fino a 30.000 abitanti delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria, o ricompresi nella mappatura delle aree interne. In particolare, le Città metropolitane riceveranno ciascuna un milione di euro, mentre alle singole Province sono riservati 500.000 euro. Le risorse sono impegnate mediante la messa a bando di premi per l'acquisizione di proposte progettuali.
Fondo per il sostegno degli obiettivi del PNRR nelle grandi città
Il decreto-legge n. 50 del 2022 (articolo 42) ha istituito un fondo con una dotazione complessiva di 665 milioni di euro per gli anni 2023-2026, volto a rafforzare gli interventi del PNRR da parte dei comuni con più di 500.000 abitanti: si tratta dei comuni di Roma (258 milioni di euro), Milano (129 milioni), Napoli (85 milioni), Torino (80 milioni), Palermo (60 milioni) e Genova (53 milioni).
Con D.M. 31 agosto 2022 sono stati individuati il Piano degli interventi e le schede progettuali con gli obiettivi iniziali, intermedi e finali, in coerenza con gli impegni previsti nel PNRR. Il D.M. disciplina inoltre le modalità di erogazione delle risorse, di monitoraggio e di eventuale revoca delle risorse in caso di mancato utilizzo secondo il cronoprogramma. Agli interventi ricompresi nel Piano si applicano le procedure di semplificazione previste per il PNRR. Il Piano degli interventi di ciascun comune, corredato dalle relative schede progettuali degli interventi, indentificati dai CUP, è individuato nell'Allegato 1
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