Edilizia, urbanistica ed opere pubblicheBuilding, Urban Planning and Public Works

Urbanistica e rigenerazione urbana

Urban planning and urban regeneration

ITALIANO ENGLISH

Nel corso della XVIII legislatura, le politiche predisposte per interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana sono state finalizzate alla introduzione di misure volte alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nelle aree urbane, al miglioramento del decoro urbano ed alla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio dei comuni. Alla istituzione di diversi fondi per l'attuazione delle politiche urbane degli enti locali, si sono affiancati i finanziamenti previsti dagli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e dal Piano nazionale complementare.

During the 18th Legislature, policies prepared for urban redevelopment and regeneration interventions were aimed at introducing measures to reduce the phenomena of marginalization and social degradation in urban areas, improving urban decorum and securing schools, roads, public buildings and municipal assets. The establishment of various funds for the implementation of urban policies of local governments was complemented by the funding provided by the investments of the National Recovery and Resilience Plan (NRP) and the Complementary National Plan. 

apri tutti i paragrafi

Nel corso della XVIII legislatura, sono stati effettuati i seguenti principali interventi, per l'avvio, in particolare, di misure di riqualificazione e rigenerazione delle aree urbane, utilizzando programmi pluriennali di spesa, previsti, da ultimo, anche in base alle politiche di investimento introdotte nel PNRR e nel PNC. 

Piccoli comuni

Per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni (legge 6 ottobre 2017 n. 158), sono state pubblicate, con il D.P.C.M. 16 maggio 2022  , le modalità per la presentazione dei progetti da parte delle amministrazioni comunali, nonché quelle per la selezione dei progetti medesimi, sulla base delle risorse disponibili, al fine di predisporre un Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni. In precedenza, erano stati pubblicati i parametri per la determinazione delle tipologie dei piccoli comuni che possono beneficiare dei finanziamenti (D.M. 10 agosto 2020  ), e l'elenco dei 5.518 piccoli comuni finanziabili (D.P.C.M.  23 luglio 2021  ).

Il Piano utilizza le risorse del Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni (art. 3, comma 1, della legge 158/2017) con una dotazione di 10 milioni per l'anno 2017 e di 25 milioni annui per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023 (art. 1, comma 862, Legge di bilancio 2018, L. n. 205/2017). 

Progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale

Per tali progetti, indirizzati anche al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, è stata prevista l'assegnazione per gli anni dal 2021 al 2034, di complessivi 8,5 miliardi di euro ai comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, non capoluogo di provincia, ed ai comuni  capoluogo  di  provincia  o  sede  di  città metropolitana,  (art. 1, commi 42 e 43, legge di bilancio 2020 - L. n. 160/2019), nel limite complessivo di 150 milioni di euro per l'anno 2021, di 250 milioni di euro per l'anno 2022, di 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e di 700 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034.

Le somme relative al periodo 2021-2026, sono state fatte confluire nella Missione M5C2-2.1 del PNRR, relativa ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, ed integrate di 100 milioni per l'anno 2022 e di 200 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024 (art. 20, comma 1, lett. e), D.L. 152/2021), per un importo complessivo pari a 3,4 miliardi. Con il  D.M. del Ministero dell'interno del 30 dicembre 2021   è stato approvato l'elenco dei progetti beneficiari del finanziamento per il periodo 2021-2026.

In tale ambito, ulteriori risorse sono state stanziate, per complessivi 905 milioni, a favore dei comuni, per il periodo 2022-2026 (art. 28 del D.L. 17/2022) già ammessi nel richiamato decreto del 30 dicembre 2021, che non si erano però classificati in posizione utile, a causa della mancanza di disponibilità (decreto 4 aprile 2022  )

Altri contributi per investimenti negli enti locali, per l'anno 2022, nel limite complessivo di 300 milioni (art. 1, commi 534-537 della legge di bilancio 2022 - L. n. 234/2021), sono inoltre stati assegnati ai comuni:

-       con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che, in forma associata, hanno presentato una popolazione superiore a 15.000 abitanti;

-       con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, non capoluogo di provincia, e dei comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana, che non sono risultati beneficiari delle risorse previste (art. 1, commi 42-43, della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020).

 Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare (PINQUA)

Per la riduzione del disagio abitativo con particolare riferimento alle periferie in un'ottica di sostenibilità e densificazione e senza consumo di nuovo suolo, è stato adottato il Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare,  mediante l'istituzione di un apposito Fondo nello stato di previsione del  Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili (MIMS), con una dotazione complessiva pari a 853,81 milioni euro per gli anni 2020-2033 (art. 1, commi 437-444, legge di bilancio 2020, L. 160/2019). 

In data 4 febbraio 2022 è stata presentata al Parlamento la  Relazione annuale   che descrive lo stato di avanzamento del Programma al 31 dicembre 2021. 

Il programma "Pinqua" è stato inserito nella Missione M5C2-2.3 del PNRR  , per un importo complessivo di 2,8 miliardi, assegnati al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili con il decreto del 6 agosto 2021  , di cui 477 milioni di risorse nazionali, con un'attuazione prevista per il periodo 2021-2026. 

 Investimenti per la messa in sicurezza di edifici e del territorio

Al fine di favorire gli investimenti relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, sono state previste risorse statali, assegnate dalle singole Regioni e dal Ministero dell'interno, a partire dai comuni con una popolazione inferiore o uguale a 5.000 abitanti. 

Per il periodo 2021-2034, le risorse assegnate dalle regioni ai comuni sono state complessivamente pari a 4,3 miliardi di euro (art. 1, comma 809, legge di bilancio 2021, L. 178/2020).

Per il periodo 2021-2030 le risorse complessive assegnate ai comuni dal Ministero dell'interno sono state pari a 8,5 miliardi di euro.

Il Ministero dell'interno ha provveduto, con il decreto 5 agosto 2020  , a definire le procedure di richiesta per l'assegnazione dei contributi per l'anno 2021 e, con il decreto 8 gennaio 2022  , quelle per l'assegnazione dei contributi per l'anno 2022. Con il decreto del 23 febbraio 2021   sono state ripartite le risorse previste per l'anno 2021 e con il decreto del 18 luglio 2022   le risorse previste per l'anno 2022. 

È stato inoltre disposto che, a decorrere dall'anno 2022, in sede di definizione delle procedure di assegnazione dei contributi, almeno il 40 per cento delle risorse allocabili sia destinato agli enti locali del Mezzogiorno (art. 20, comma 2, lett. 0a, D.L. 152/2021).

In tale ambito, erano stati previsti contributi assegnati dal D.M. 10 gennaio 2019   del Ministero dell'interno, ai comuni aventi popolazione fino a 20.000 abitanti, per investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio dei comuni, nel limite complessivo di 400 milioni di euro per il 2019 (art. 1, commi 107-114, legge di bilancio 2019, L. 145/2018). 

 

Per approfondimenti sui profili ordinamentali e su una prima valutazione di impatto delle politiche di rigenerazione urbana si rinvia al rapporto "Le politiche di rigenerazione urbana: prospettive e possibili impatti  ", realizzato dal Servizio studi, in collaborazione con il Cresme. Nello specifico, il rapporto è strutturato in due parti, una prima parte recante una ricostruzione dei profili ordinamentali, normativi e giurisprudenziali in materia di rigenerazione urbana, una seconda parte che analizza la questione della produttività economica delle città italiane a confronto con le altre realtà europee e gli impatti macro-economici che investimenti in rigenerazione urbana potrebbero generare includendo risorse private e pubbliche.

Per interventi volti a favorire la rigenerazione urbana e l'housing sociale, sono state adottate determinate misure previste nel PNRR   e nel Fondo nazionale complementare al PNRR   (D.L. 59/2021).

Nello specifico, nel PNRR sono presenti disposizioni finanziarie presso la Missione 5, Componente 2, che ammontano, complessivamente, a 9,02 miliardi di euro, volte a favorire: 

- Progetti di rigenerazione urbana, per la riduzione di situazioni di emarginazione e degrado sociale (M5C2-2.1) per un importo di 3,3 miliardi di prestiti; 

- Piani Urbani Integrati (M5C2-2.2), per 2,92 miliardi di euro di prestiti, che includono azioni per il superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura (M5C2-2.2a) per 200 milioni di prestiti e le risorse del fondo tematico dedicato al settore della rigenerazione urbana, da costituire nell'ambito del Fondo di fondi gestito dalla banca europea per gli investimenti (BEI) (M5C2-2.2 b), per 272 milioni di euro di prestiti;

- Programma innovativo della qualità dell'abitare (PINQuA) (M5C2-2.3) che prevede investimenti per 2,8 miliardi di euro di prestiti. 

In attuazione della linea di intervento riguardante i richiamati Piani urbani integrati, sono state assegnate risorse alle Città metropolitane (art. 21 D.L. 152/2021), per un ammontare complessivo pari a 2.493,79 milioni di euro per il periodo 2022-2026. I progetti oggetto di finanziamento devono riguardare la manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive, nonché interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle  smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico. Per approfondimenti si rinvia alla seguente scheda   del dossier sul D.L. 152/2021.

Sempre per l'attuazione delle linee progettuali Piani urbani integrati, relativamente alla linea di intervento" Fondo di Fondi della BEI" (M5C2-2.2 b), nell'ambito del PNRR, è stata autorizzata la costituzione di un Fondo dei Fondi denominato "Fondo ripresa resilienza Italia", con una dotazione pari a 272 milioni di euro per l'anno 2021 (art. 8 D.L. 152/2021). 

Con il D.M. 22 aprile 2022   del Ministero dell'interno è stato definito l'elenco dei 31 piani urbani integrati (PUI) finanziabili, selezionati, e presentati dalle Città Metropolitane, in attuazione della linea progettuale (M5C2-2.2).

Con il D.M. 29 marzo 2022    del Ministero dell'interno a favore della linea di intervento (M5C2-2.2a) per il superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura sono stati assegnati ai comuni i previsti 200 milioni. 

Per l'attuazione del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare  (PINQuA), con il  D.M. 7 ottobre 2021 n. 383   sono stati approvati gli elenchi dei beneficiari e delle 159 proposte di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane, per un ammontare complessivo pari a 2,8 miliardi.

Alle regioni del Mezzogiorno deve essere riservata una quota pari al 40 per cento degli stanziamenti previsti (comma 6-bis dell'art. 2 del D.L.  77/2021). Per approfondimenti sui singoli progetti finanziati si rinvia alla  pagina del sito web del MIMS.   

Con la delibera 34/2022   del 14 luglio 2022, la Corte dei conti ha pubblicato il rapporto sull'attuazione del PINQuA che rappresenta una prima, sintetica, verifica degli obiettivi programmati e raggiunti al secondo trimestre 2022.

Per quanto riguarda l'utilizzo delle risorse messe a disposizioni con il Fondo nazionale complementare al PNRR (artt. 1 e 2 del D.L. 59/2021), sono stati previsti i seguenti interventi, per complessivi 2,5 miliardi:

- Sicuro, verde e sociale: programma per la riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica, per complessivi 2 miliardi di euro per il periodo 2021-2026;

La Corte dei Conti con la deliberazione n. 35/2022   del 14 luglio 2022 ha verificato, su un piano meramente quantitativo, gli obiettivi programmati e raggiunti al secondo trimestre 2022.  

- Piani urbani integrati, per complessivi 210 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2024;   

- Risanamento urbano, per complessivi 285 milioni di euro per il periodo 2021-2024, in favore dei comuni con popolazione tra 50.000 e 250.000 abitanti e dei capoluoghi di provincia con meno di 50.000 abitanti.  

Al fine di rafforzare gli interventi contenuti nel PNRR da parte dei comuni con più di 500.000 abitanti è stato istituito un fondo con una dotazione complessiva di 665 milioni per il periodo 2023-2026. In base alla popolazione residente al 1° gennaio 2021 sono stati attribuiti: 258 milioni a Roma, 129 milioni a Milano, 85 milioni a Napoli, 80 milioni a Torino, 60 milioni a Palermo e 53 milioni a Genova. Tali risorse sono state assegnate dal Ministero dell'interno con il D.M. 31 agosto 2022  . D'intesa con i comuni destinatari sono stati individuati il Piano degli interventi   e le schede progettuali, con gli obiettivi iniziali, intermedi e finali, in coerenza con gli impegni previsti nel PNRR. Agli interventi ricompresi nel Piano sono applicate le procedure di semplificazione previste per il PNRR (art. 42 del D.L. 50/2022).

Nel corso delle XVIII legislatura sono stati adottati altre misure a favore degli enti locali, destinate a favorire la realizzazione di interventi per varie opere pubbliche, di seguito specificate: 

Programma sperimentale denominato "Dateci spazio", che ha previsto un fondo, con una dotazione pari a 5 milioni di euro per l'anno 2023, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, destinato ai comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti, per favorire lo sviluppo psico-fisico dei minori, il conseguimento degli obiettivi di rigenerazione del tessuto socioeconomico delle città, nonché il miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza e la rifunzionalizzazione di spazi pubblici, anche periferici, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City), per la realizzazione di parchi gioco innovativi (art. 10, commi 5-bis-5 sexies del D.L. 68/2022) .

- Progetti di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile per la mobilità sostenibile, l'adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e l'abbattimento delle barriere architettoniche, con l'assegnazione  di contributi, nel limite massimo di 500 milioni di euro per l'anno 2019, a partire dai comuni con popolazione inferiore o uguale a 5.000  abitanti, (decreto del Ministero dello sviluppo economico del 14 maggio 2019  ), (art. 30, commi 1-14, del D.L. 34/2019).

- Programma pluriennale per potenziare gli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l'abbattimento delle barriere architettoniche, nonché per gli interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile, previsto a decorrere dal 2021, nello stato di previsione del Ministero dell'interno, a favore dei comuni con meno di 1.000 abitanti, per un importo complessivo di 2.064 milioni di euro per il periodo 2021-2034 ('art. 51, comma 1, lett. a), del D.L. 104/2020). I contributi, per gli anni 2021 e 2022, pari, rispettivamente, a 160 milioni ed a 168 milioni, sono stati assegnati con il D.M. 29 gennaio 2021   e con il D.M. 18 gennaio 2022   del Ministero dell'interno.

- Contributo per piccoli investimenti, destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile dei comuni (articolo 1, commi 29-37, legge di bilancio 2020, L. n. 160/2019), nel limite complessivo di 500 milioni annui per ciascun anno del periodo 2020-2024. In tale ambito, le risorse assegnate ai comuni per l'anno 2021 sono state incrementate di 500 milioni di euro (art. 47, comma 1, lett. a) del D.L. 104/2020). Gli importi sono stati ripartiti dal Ministero dell'interno con il D.M. 14 gennaio 2020   per l'anno 2020 e con il D.M. 30 gennaio 2020   per il periodo 2021-2024. Le risorse disponibili sono state successivamente integrate di 500 milioni di euro per l'anno 2021 (art. 47, comma 1, lett. a), del D.L. n. 104/2020) ed assegnate con il D.M. 11 novembre 2020   del Ministero dell'interno.

- Fondo per investimenti nei comuni, istituito nello stato di previsione del Ministero dell'interno, con una dotazione complessiva di 4 miliardi (400 milioni annui, per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034), nei settori dell'edilizia pubblica, della viabilità, del dissesto idrogeologico, della prevenzione del rischio sismico e dei beni culturali e ambientali (articolo 1, commi 44-46, legge di bilancio 2020, L. n. 160/2019).

Tali risorse sono state ridotte per 285 milioni di euro per l'anno 2025 e per 280 milioni di euro per l'anno 2026, ed introdotto un vincolo di assegnazione delle risorse, pari ad almeno il 40 per cento delle risorse, a favore degli enti locali del Mezzogiorno (art. 28, commi 4 e 6, del D.L. 17/2022). 

- Fondo per il finanziamento di interventi relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido, scuole dell'infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia (art. 1, commi 59-61, legge di bilancio 2020, L. n. 160/2019), con una dotazione pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023 e a 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2034. Con il D.P.C.M. del 30 dicembre 2020   sono state date indicazioni, per il quinquennio 2021-2025, sulle modalità e sulle procedure di presentazione delle richieste di contributo per il finanziamento dei relativi interventi.

- Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, per finanziare il 50% degli interventi di realizzazione di nuove piste ciclabili urbane da parte di comuni e di unioni di comuni che abbiano approvato strumenti di pianificazione che prevedono lo sviluppo strategico della rete ciclabile urbana (commi da 47-50, legge di bilancio 2020, L. n. 160/2019).

- Progettazione definitiva ed esecutiva degli appalti relativi ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade, attuati per il periodo 2020-2031, per contributi complessivi pari a circa 3 miliardi, erogati dal Ministero dell'interno agli enti locali, nel seguente limite: 385 milioni di euro per l'anno 2020, 428 milioni di euro nell'anno 2021, 280 milioni di euro per l'anno 2022 e 350  milioni per l'anno 2023 e 200 milioni annui per ciascuno degli anni dal 2024 al 2031 (art. 1, commi 51-58 della legge di bilancio 2020 - L. n. 160/2019). A decorrere dall'anno 2022, almeno il 40 per cento delle suddette risorse è assicurato agli enti locali delle regioni del Mezzogiorno (art. 13, comma 2, lett. b-bis, del D.L. 121/2021). 

- Fondo per gli investimenti nelle isole minori, istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, con una dotazione di 14,5 milioni di euro per l'anno 2020, 14 milioni di euro per l'anno 2021 e 13 milioni di euro per l'anno 2022, è destinato a finanziare progetti di sviluppo infrastrutturale o di riqualificazione del territorio di comuni ricompresi nell'ambito delle isole previste (art. 1, comma 553, legge di bilancio 2020, L. 160/19). Il regolamento sui criteri di riparto del fondo è stato pubblicato con il D.P.C.M. 4 febbraio 2021, n. 34   . 

- Interventi per la Baraccopoli di Messina, che prevedono misure, finalizzate al risanamento e alla riqualificazione urbana e ambientale, attraverso la nomina del Prefetto di Messina quale Commissario straordinario, a cui spetta la perimetrazione della baraccopoli e la predisposizione di un piano degli interventi, per una spesa complessiva di 100 milioni di euro per il triennio 2021-2023 (art. 11-ter del D.L. 44/2021).