Politiche della legislazioneLegislative policies

La semplificazione normativa e l'attività della Commissione per la semplificazione

null

ITALIANO ENGLISH

La Commissione parlamentare per la semplificazione è stata istituita come organismo bicamerale composto da 20 deputati e 20 senatori dalla legge n. 246 del 2005. Nella XVIII Legislatura la sua attività è stata prevalentemente conoscitiva. In particolare, nel corso della XVIII legislatura la Commissione ha svolto e concluso le seguenti indagini conoscitive in materia di semplificazione:

In materia di semplificazione normativa, l'articolo 5 del decreto-legge n. 77 del 2021 (cd DL governance del PNRR) ha previsto l'istituzione di un'Unita' per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione in relazione all'attuazione del PNRR ed ha potenziato le funzioni dell'Unità per la semplificazione del Dipartimento della funzione pubblica.

Per gli aspetti attinenti alla semplificazione amministrativa si rinvia all'apposito tema.

The Parliamentary Simplification Committee was established as a bicameral body composed of 20 deputies and 20 senators by Law No 246 of 2005. In the 18th Parliament, its work was mainly informative. Specifically, during the 18th parliamentary termn, the Commission conducted and concluded the following fact-finding investigations concerning the simplification of:

  • citizens' access to services provided by the National Health Service  – Final document approved   at the session of July 29, 2020; and
  • administrative procedures relating to the start-up and operation of business activities– Final document approved   at the session of August 3, 2022.

apri tutti i paragrafi

Nella XVIII legislatura, l'Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare per la semplificazione, nelle sue prime riunioni, ha proceduto a svolgere un breve ciclo di audizioni informali per far emergere un quadro il più possibile puntuale dello stato di attuazione degli obiettivi inseriti nell'Agenda digitale italiana e del modo in cui le amministrazioni pubbliche si interfacciano tra loro nell'erogazione di servizi a cittadini e imprese. Alla luce degli elementi acquisiti, la Commissione ha ritenuto di avviare una prima indagine conoscitiva sulla semplificazione dell'accesso dei cittadini ai servizi erogati dal Servizio sanitario nazionale (SSN) e di concentrare in un secondo momento la propria attenzione su aspetti inerenti alla semplificazione dei rapporti delle imprese con le amministrazioni pubbliche.

Attraverso il ciclo di audizioni previsto dal programma, la Commissione ha inteso pertanto acquisire elementi conoscitivi sui fattori che ostacolano un uniforme avanzamento su tutto il territorio nazionale degli obiettivi che seguono:

  • rendere i processi amministrativi sanitari gestibili attraverso servizi a distanza (Fascicolo sanitario elettronico - FSE), sistema centralizzato informatizzato per la prenotazione unificata delle prestazioni (CUP), ricetta elettronica);
  • rafforzare l'ambito territoriale di assistenza sviluppando nuove modalità di servizio che consentano di erogare, anche da remoto, assistenza domiciliare rendendo il più possibile autonomi i pazienti (telemedicina).

Nel documento conclusivo approvato nella seduta del 29 luglio 2020  , al fine di accelerare il percorso di semplificazione del rapporto tra assistiti e sistema sanitario, è stata in particolare evidenziata l'opportunità di:

  • prevedere una campagna di comunicazione su tutto il territorio nazionale sui vantaggi offerti dal FSE;
  • garantire che il Paese si doti di una nuova infrastruttura tecnologica, omogenea su tutto il territorio nazionale, altamente sicura dal punto di vista informatico, per la conservazione e la gestione dei dati sanitari;
  • assicurare un'adeguata ed efficace azione di coordinamento da parte delle regioni dei soggetti che prendono in cura l'assistito sia nell'ambito del SSN affinché alimentino in maniera continuativa e tempestiva il contenuto del FSE;
  • vigilare, ai fini del popolamento del FSE, sull'efficace svolgimento delle attività, già avviate, di digitalizzazione dei documenti sanitari a carico delle regioni;
  • superare l'attuale frammentazione delle responsabilità nella gestione operativa del FSE a livello nazionale;
  • portare a compimento la dematerializzazione della ricetta elettronica, estendendola anche alle c.d. ricette bianche;
  • prevedere, anche sulla base di positive sperimentazioni avvenute in alcune regioni, l'attivazione in via automatica, al momento della diagnosi di patologia grave o cronica, delle pratiche per l'erogazione delle indennità e dei trattamenti di sostegno previsti dall'ordinamento a fronte delle predette diagnosi;
  • istituire una rete di «punti unici di accesso» presso le strutture sanitarie e accessibili attraverso la rete internet, ai quali i pazienti affetti da patologie croniche o gravemente invalidanti possano rivolgersi per ottenere informazioni e supporto in relazione all'accesso ai benefici socio-sanitari previsti dall'ordinamento;
  • dematerializzare in tutto il territorio nazionale i buoni per l'acquisto di prodotti senza glutine, al fine di consentirne la spendibilità anche al di fuori della regione di residenza;
  • consentire l'accesso ai servizi di emergenza sanitaria oltre che attraverso il Numero di emergenza Unico europeo (NUE) 112 anche direttamente attraverso il numero telefonico 118.
  • intervenire a livello legislativo in materia di telemedicina al fine di definire un quadro normativo che inserisca in maniera integrata le prestazioni sanitarie erogate a distanza nel percorso di cura dei pazienti, con particolare riguardo agli aspetti che attengono alle modalità di erogazione, rendicontazione e tariffazione dei trattamenti e alla responsabilità medico-legale.

Sempre nel corso della XVIII legislatura, la Commissione parlamentare per la semplificazione ha deliberato, nella seduta del 13 gennaio 2021, lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulla semplificazione delle procedure amministrative connesse all'avvio e all'esercizio delle attività di impresa. Il termine, originariamente fissato al 30 settembre 2021, è stato successivamente prorogato fino al 30 aprile 2022.

La finalità alla base di questa seconda indagine conoscitiva consisteva nel far emergere, all'interno di un quadro coerente di approfondimento, potenziali interventi legislativi orientati alla semplificazione della vita dei cittadini e delle imprese. A tal fine, dapprima è stata svolta un'indagine conoscitiva sul fascicolo elettronico sanitario, su cui si è registrata un'evoluzione particolarmente anche in ragione delle esigenze connesse alla crisi pandemica. Successivamente, la Commissione ha focalizzato l'attenzione sull'importanza di una partecipazione attiva del settore pubblico al rilancio della produzione e alla crescita, mettendo a disposizione delle imprese il supporto di un'amministrazione moderna ed efficiente, i cui processi di lavoro, sfruttando appieno le innovazioni digitali, rendano le interazioni con gli utenti fluide e veloci in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale.

Nel corso dell'indagine sono stati discussi ed approfonditi i possibili interventi di semplificazione volti a facilitare l'espletamento delle procedure amministrative connesse all'avvio e all'esercizio delle attività produttive, inclusi i procedimenti autorizzatori nei settori energetici, con particolare riferimento a quelli per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per la realizzazione di una reale transizione ecologica che non sia «frenata» da tempi lunghi e incerti della burocrazia.

 Al termine dell'indagine conoscitiva è emerso come gli obiettivi di crescita digitale e di modernizzazione della pubblica amministrazione siano assolutamente prioritari per il rilancio del sistema Paese, come emerge anche dalla strategia delineata nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che ha preso forma nei mesi di svolgimento dell'indagine e di cui la digitalizzazione e la modernizzazione della pubblica amministrazione costituiscono componenti essenziali della Missione 1 e – al tempo stesso – parti dell'asse strategico che permea l'intero piano. 

Nel documento conclusivo approvato nella seduta del 3 agosto 2022  , la Commissione ha evidenziato che:

  • l'attuazione del PNRR rappresenta un'occasione unica per accelerare il percorso di semplificazione e digitalizzazione intrapreso dal nostro Paese;
  • occorre accompagnare il processo di semplificazione e digitalizzazione del settore pubblico con incisive misure volte ad accrescerne la capacità amministrativa;
  • occorre puntare sui servizi digitali da assicurare a cittadini ed imprese, al fine di renderli meno onerosi e più efficienti;
  • l'omogenea operatività degli sportelli unici rappresenta un obiettivo prioritario per l'intero sistema produttivo;
  • occorrono responsabilità chiare, controlli certi e tracciabilità dei procedimenti quali cardini del processo di semplificazione in atto;
  • la semplificazione delle procedure per le fonti rinnovabili svolge un ruolo essenziale da coniugare sempre con la tutela del paesaggio e del territorio;
  • il fattore tempo e la trasparenza dei procedimenti in tutte le fasi sono prioritari, anche sulla base degli obiettivi posti dal PNRR.

In materia di semplificazione normativa, l'articolo 5 del decreto-legge n. 77 del 2021 (cd DL governance del PNRR) ha previsto l'istituzione di un'Unita' per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione in relazione all'attuazione del PNRR ed ha potenziato le funzioni dell'Unità per la semplificazione del Dipartimento della funzione pubblica. In particolare, l'Unità per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione:

  • individua gli ostacoli all'attuazione corretta e tempestiva delle riforme e degli investimenti previsti nel PNRR derivanti dalle disposizioni normative e dalle rispettive misure attuative e propone rimedi;
  • coordina, anche sulla base delle verifiche dell'impatto della regolamentazione curate dalle amministrazioni, l'elaborazione di proposte per superare le disfunzioni derivanti dalla normativa vigente e dalle relative misure attuative, al fine di garantire maggiore coerenza ed efficacia della normazione;
  • cura l'elaborazione di un programma di azioni prioritarie ai fini della razionalizzazione e revisione normativa;
  • promuove e potenzia iniziative di sperimentazione normativa, anche tramite relazioni istituzionali con analoghe strutture istituite in Paesi stranieri, europei ed extraeuropei, e tiene in adeguata considerazione le migliori pratiche di razionalizzazione e sperimentazione normativa a livello internazionale;
  • riceve e considera ipotesi e proposte di razionalizzazione e sperimentazione normativa formulate da soggetti pubblici e privati.

L'Unità per la semplificazione del Dipartimento della funzione pubblica svolge invece i seguenti compiti:

  • promozione e coordinamento delle attivita' di rafforzamento della capacità amministrativa nella gestione delle procedure complesse rilevanti ai fini del PNRR anche attraverso le task force di esperti multidisciplinari da allocare nel territorio previste dal PNRR;
  • promozione e coordinamento degli interventi di semplificazione e reingegnerizzazione delle procedure e della predisposizione del catalogo dei procedimenti semplificati e standardizzati previsti nel PNRR;
  • misurazione e riduzione dei tempi e degli oneri a carico di cittadini e imprese;
  • promozione di interventi normativi, organizzativi e tecnologici di semplificazione anche attraverso una Agenda per la semplificazione condivisa con le regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali;
  • pianificazione e verifica su base annuale degli interventi di semplificazione.