Gli interventi per i trasporti, le infrastrutture e la mobilità sostenibile, sono presenti in tre missioni del PNRR:

  • la Missione n. 3, "Infrastrutture per la Mobilità sostenibile", con risorse, rimodulate a dicembre 2023 a seguito della revisione del PNRR, per circa 23,8 miliardi di euro, di cui 23,06 mld € di prestiti e 680 milioni di sovvenzioni a fondo perduto. La Missione 3, nelle sue due componenti (vedi infra) punta a completare entro il 2026 un sistema infrastrutturale moderno, digitalizzato e sostenibile, in linea con il Green Deal europeo, con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 della Nazioni Unite e con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC);
  • la Missione 2 "Rivoluzione verde e transizione ecologica", la cui Componente 2  è dedicata a "Transizione energetica e mobilità sostenibile"; 
  • la nuova Missione 7 istituita col recepimento del capitolo RePowerEU nella rimodulazione del PNRR approvata a dicembre 2023.
Il Consiglio dell'Unione europea il 18 novembre 2024 ha approvato lDecisione di esecuzione (CID) che modifica la Decisione del 13 luglio 2021 con il nuovo Allegato contenente la descrizione aggiornata di tutte le misure comprese varie modifiche al PNRR italiano che attengono alla descrizione di taluni traguardi e obiettivi o alla loro scadenza, alla descrizione di alcune misure nonché alla correzione di errori materiali.
Per approfondimenti sulle varie modifiche intervenute rispetto al PNRR iniziale si rimanda alla parte generale pubblicata nella sezione del Portale della documentazione della Camera dei deputati dedicata al PNRR.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) è responsabile di interventi finanziati dal Next Generation EU pari a circa 39,83 miliardi di euro, di cui 1,103 miliardi riferibili al capitolo REPowerEU. Alla luce della rimodulazione, il MIT è responsabile del raggiungimento, entro il 2026, di 66 tra milestone e target del PNRR, di cui 56 relativi agli investimenti e 10 alle riforme.

La Missione n. 3, "Infrastrutture per la Mobilità sostenibilesi articola in due componenti di intervento:

  • gli investimenti sulla rete ferroviaria (M3C1), principalmente per sviluppare la rete ad alta velocità, rafforzare la rete regionale e per la sicurezza stradale, cui la rimodulazione del PNRR assegna 22,8 miliardi di euro;
  • gli investimenti per l'intermodalità e la logistica integrata (M3C2), finalizzati a rendere i porti italiani più competitivi ed efficienti sotto il profilo energetico e ambientale e meglio integrati nella catena logistica e con le grandi linee di comunicazione europea, nonché alla digitalizzazione della gestione del traffico aereo; la rimodulazione del PNRR assegna per tali obiettivi circa 1 miliardo di euro. 

Le finalità comuni a tutti gli investimenti sono:

  •   la decarbonizzazione e la riduzione delle emissioni attraverso lo spostamento del traffico passeggeri e merci dalla strada alla ferrovia;
  •   la maggiore connettività territoriale e coesione riducendo i tempi di percorrenza;
  •   la digitalizzazione delle reti di trasporto e il miglioramento della sicurezza di ponti, viadotti e gallerie;
  •   la maggiore competitività del Sud migliorando i collegamenti ferroviari.

Nell'ambito della Missione 2, la Componente 2 "Transizione energetica e mobilità sostenibile", include poi gli investimenti e le riforme volte ad agevolare l'autorizzazione di progetti di mobilità sostenibile e investimenti per la realizzazione di piste ciclabili e infrastrutture di trasporto rapido (metro, tram, autobus), nonché per l'acquisto di autobus, materiale rotabile e veicoli aeroportuali e antincendio a emissioni zero. A ciò si aggiungono riforme tese a porre fine alla regolamentazione dei prezzi della ricarica elettrica e aumentare la concorrenza per quanto concerne le concessioni dei punti di ricarica, le ferrovie regionali e il trasporto pubblico locale, che si inscrivono nell'ambito della componente di riforma del contesto imprenditoriale. Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 in ordine alla necessità di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell'energia, [...] sul trasporto pubblico sostenibile" (CSR 2020, punto 3) e di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti [...] sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (CSR 2019, punto 3).

Il regolamento (UE) 2023/435 (REPowerEU), recepito nel PNRR rivisto a dicembre 2023, ha messo a disposizione nuove risorse a fondo perduto, che per l'Italia sono pari a 2,76 miliardi di euro complessivi (nuovo art. 21 bis del regolamento istitutivo del Dispositivo di Ripresa e Resilienza -RRF- n. 2021/241). Le risorse sono destinate quasi totalmente a perseguire obiettivi in materia di politica energetica (principalmente approvvigionamento energetico ed utilizzo delle energie rinnovabili) e sono state destinate agli interventi indicati nella nuova Missione n. 7, che ha l'obiettivo di accelerare in modo significativo la transizione verde dell'Italia. Tra questi obiettivi, per il settore dei trasporti, rientra la promozione del trasporto a zero emissioni. 

Nella Missione 7 sono pertanto previsti, tra l'altro, i seguenti investimenti:

- è stata trasferita (da M2C2- I4.4.1-2), rafforzandola la misura "Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale" (M7 C1 I11);

- è stata introdotta la nuova misura (M7C1 I12) "Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici".

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La componente 1 della Missione 3 "Investimenti sulla rete ferroviaria (M3C1), ha risorse (rimodulate a dicembre 2023) per circa 22,8 miliardi di euro

Gli interventi sono coperti attraverso prestiti e l'amministrazione titolare è il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Gli obiettivi in sintesi sono:

  • sviluppo delle linee ad alta velocità ferroviaria passeggeri e merci per migliorare la connettività e la coesione territoriale del Paese;
  • trasferimento del traffico passeggeri e merci dalla strada alla ferrovia per favorire la decarbonizzazione e la riduzione delle emissioni;
  • digitalizzazione delle reti di trasporto;
  • miglioramento dei collegamenti ferroviari per favorire la competitività dei sistemi produttivi, in particolare del Sud.

Nella componente 1 della Missione 3 sono presenti anche le misure per sviluppare l'uso dell'idrogeno nelle ferrovie, mentre in una diversa missione, la Missione 2, è presente l'investimento, relativo alla "Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario", nonché l'investimento relativo ai "Treni verdi" nell'ambito di intervento 4 "Sviluppare un trasporto locale più sostenibile".

Si ricorda che il quadro finanziario del PNRR, con la ripartizione delle risorse tra le Amministrazioni titolari degli interventi e l'individuazione di traguardi ed obiettivi semestrali, è stato definito con il D.M. Economia e finanze del 6 agosto 2021. Con il successivo decreto MEF 24 agosto 2022 sono state apportate modifiche alla tabella A allegata al decreto 6 agosto 2021, recante: «Assegnazione delle risorse finanziarie previste per l'attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e ripartizione di traguardi e obiettivi per scadenze semestrali di rendicontazione». Con il successivo  D.M. 3 maggio 2024  è stata  aggiornata la tabella A, con le assegnazioni finanziarie ai Ministeri delle risorse PNRR, recependo la rimodulazione PNRR come da accordi dell'8 dicembre 2023 e il D.L. 19/2024 sul PNRR.
Si ricorda altresì che il Piano Complementare (PC) al PNRR ha stanziato  ulteriori risorse per lo sviluppo della rete ferroviaria. 
L'attuazione degli interventi è rimessa principalmente a Rete Ferroviaria Italiana ( RFI) S.p.a..  Altre risorse per il settore ferroviario, pari a 15,9 miliardi di euro, sono state stanziate dalla legge di Bilancio 2022 ed i Fondi del FSC 2021-2027 ammontano a ulteriori 2.319 miliardi €: il totale dei fondi disponibili per gli investimenti di competenza del MIT nel settore ferroviario ammonta pertanto a più di 50 miliardi di euro (erano circa 54,8 miliardi di € in base all' audizione dal Ministro il 23/2/2022). 

RFI ha aggiornato a novembre 2023 il Piano Commerciale per dare evidenza dei principali investimenti di RFI, con le risorse stanziate nell'ambito del PNRR, per il quinquennio 2022-2026, in linea con la strategia di sviluppo dell'infrastruttura ferroviaria definita nel Documento Strategico della Mobilità Ferroviaria (DSMF).

 

La Tabella che segue espone, in forma riepilogativa, il quadro finanziario e cronologico del PNRR per l'attuazione degli interventi, sia investimenti che riforme, della Missione 3, componente 1: Interventi sulla rete ferroviaria. La colonna "risorse nuovo PNRR" indica le risorse come rimodulate a dicembre 2023 a seguito della revisione del PNRR approvata in sede europea.

  (milioni di euro)
Missione/ Componente
Investimenti/ Riforme
Risorse PNRR iniziale
Risorse nuovo PNRR
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M3C1
Investimento 1.1 Collegamenti ferroviari ad Alta Velocità verso il Sud per passeggeri e merci
 (M3C1-6)
di cui:
4.640
( Prestiti)
di cui
3.853
Ministero delle infrastrutture e trasporti (MIT)
 
Soggetto attuatore: RFI (Contratto di Programma, parte investimenti).
T2-2026 (O)
1.1 Collegamenti Napoli - Bari
(M3C1-3)
1.400
1.254
 
T4-2022 (T)
1.1 Collegamenti Palermo-Catania
(M3C1-3)
1.440
799
 
T4-2022 (T)
T2-2024 (O)
1.1 Collegamenti Salerno-Reggio Calabria
(M3C1-4)
1.800
1.800
 
T1-2022 (T)
T4-2023 (T)
M3C1
Investimento 1.2: Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa
(M3C1-7)
di cui:
8.570
(Prestiti)
8.730
Ministero delle infrastrutture e trasporti (MIT)
Soggetto attuatore: RFI (Contratto di Programma, parte investimenti).
T1-2024 (T)
1.2.1 Linee di collegamento Brescia-Verona- Vicenza - Padova  
(M3C1-9)
3.670
4.470
 
T2-2026 (O)
1.2.2 Linee di collegamento Liguria-Alpi 
(M3C1-9)
3.970
4.260
 
T2-2026 (O)
 
M3C1
Investimento 1.3: Connessioni diagonali
(M3C1-11)
di cui:
1580
(Prestiti)
888
Ministero delle infrastrutture e trasporti (MIT)
Soggetto attuatore: RFI (Contratto di Programma, parte investimenti).
T2 2026 (O)
Misura uscita dal PNRR
1.3 Roma-Pescara 
(M3C1-10)
620
-
 
T1 2024 (T)
1.3 Orte-Falconara
(M3C1-10)
510
474
 
T1-2024 (T)
1.3 Taranto- Metaponto-Potenza-Battipaglia
(M3C1-10)
450
414
 
T1 2024 (T)
M3C1
Investimento 1.4 Sviluppo del Sistema Europeo di gestione del trasporto ferroviario (ERTMS)
(M3C1-12,13,14)
2.970
(Prestiti)
2.466
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
 
T4 2022 (T)
T2 2025 (O)
T2 2026 (O)
M3C1
Investimento 1.5 Rafforzamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave
(M3C1-15,16)
2.970,4
(Prestiti)
2.970,4
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T4 2024 (O)
T2 2026 (O)
M3C1
Investimento 1.6 Potenziamento delle linee regionali
(M3C1-18)
936
(Prestiti)
936
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
Attuazione: RFI attraverso accordi con le Regioni
T2 2026 (O)
M3C1
Investimento 1.7 Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud
(M3C1-17, 17- bis)
2.400
(Prestiti)
2.400
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T4 2023 (T)
T2 2026 (O)
M3C1
Investimento  1.8 Miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud
(M3C1-19,20)
700
(Prestiti)
345
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T4 2024 (O)
T2 2026 (O)
M3C1 (Misura nuova )
Investimento 1.9 Collegamenti interregionali 
(M3C1-23, 24)
-
203
Ministero delle infrastrutture e trasporti
T4 2025 (O)
T2 2026 (O)
M3C1
Riforma 1.1: Accelerazione dell'iter di approvazione del Contratto tra MIMS e RFI
(M3C1-1)
-
-
Ministero delle infrastrutture e trasporti
T4 2021 (T)
M3C1
Riforma 1.2: Accelerazione dell'iter di approvazione dei progetti ferroviari
(M3C1-2)
-
-
Ministero delle infrastrutture e trasporti
T4 2021 (T)
M3C1
Riforma 2.1- Attuazione del "Decreto Semplificazioni" con le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"
(M3C1-21)
-
-
Ministero delle infrastrutture e trasporti
T4 2021 (T)
M3C1
Riforma 2.2- Trasferimento della titolarità di ponti e viadotti delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello
(M3C1-22)
- - Ministero delle infrastrutture e trasporti
T4 2021 (T)

 

Per approfondimenti e dettagli sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione si rinvia alle tabelle allegate relative agli Investimenti e alle Riforme

Relativamente ai target attuati, si ricordano i seguenti atti:

In relazione all'investimento M3C1 (I 1.1- 6), Collegamenti ferroviari ad Alta Velocità verso il Sud per passeggeri e merci, sono stati affidati i lavori di realizzazione per tutti i lotti PNRR;

- in attuazione dell'investimento M3C1 (I-1.4-12), in applicazione del Contratto di Programma tra il Ministero e RFI sono state indette e aggiudicate le due gare per la progettazione esecutiva e la realizzazione del sistema ERTMS sulle linee oggetto del PNRR;

- in relazione all'investimento per il potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave  (M3C1-15), risulta conseguito al T4/2024 l'obiettivo del completamento di circa 716 km di lavori afferenti 12 linee ferroviarie;

- per l'investimento relativo al miglioramento delle stazioni ferroviarie gestite da RFI nel Sud (M3C1-19), risulta conseguito al T4/2024 l'obiettivo del  completamento dei lavori nelle seguenti 10 stazioni ferroviarie: Falciano Mondragone-Carinola, Giovinazzo, Vibo Valentia - Pizzo, Macomer, Oristano, San Severo, Milazzo, Scalea S. Domenica Talao, Vasto San Salvo, Sapri. 

In attuazione delle Riforme M3C1 (R.1.1 -1 e 2), il DL n. 152/ 2021 ha modificato le procedure di approvazione del Contratto di programma tra Ministero e RFI e ha accelerato i tempi di realizzazione degli interventi relativi alle infrastrutture ferroviarie: a dicembre 2022 si è concluso l'iter di approvazione, con le nuove procedure, del  Contratto di Programma -Parte investimenti tra MIT e RFI 2022-2026; inoltre, il DL 121/2021 ha esteso le procedure autorizzatorie semplificate e speciali del DL 77/2021 agli interventi relativi alle infrastrutture energetiche lineari ferroviarie.

Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave  

ultimo aggiornamento: 20 febbraio 2025

L'Intermodalità e la logistica integrata rappresentano la seconda componente (M3C2) della "Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile", con risorse rimodulate pari a 954 milioni di euro, per interventi a supporto dell'ammodernamento e della digitalizzazione del sistema della logistica.

La componente, che punta a rendere i porti italiani più efficienti e competitivi, più efficienti sotto il profilo energetico e meglio integrati nella catena logistica, prevede due ambiti di intervento:

  • Sviluppo del sistema portuale- Porti verdi (M3 C2.1), con risorse per 270 milioni € costituiti da prestiti (loans);
  • Intermodalità e logistica integrata (M3 C2.2), con risorse per 360 milioni €, costituiti da sovvenzioni (grants), a cui si aggiunge un nuovo investimento relativo al Cold ironing introdotto con la revisione del PNRR approvata a dicembre 2023, con risorse per 400 mln €.

La componente prevede:

riforme per semplificare i processi, aggiornare la pianificazione portuale e rendere più competitive le concessioni nei porti italiani;

investimenti, finalizzati a realizzare l'intermodalità con le grandi linee di comunicazione europee, sviluppando collegamenti con i traffici oceanici e con quelli intermediterranei.

Gli interventi mirano inoltre alla digitalizzazione del sistema di gestione del traffico aereo.

Si ricorda che al settore portuale sono state destinate ulteriori risorse, per complessivi euro 2.860 milioni €, dal Fondo complementare al PNRR (art.1, co. 2, lett. c) punti 7-11, del DL n. 59/2021), di cui:
- 1.470 mln € per lo sviluppo accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici;
-  390 mln €: per l'aumento selettivo della capacità portuale;
-  250 mln €: per ultimo e penultimo miglio ferroviario-stradale;
-   50 mln €: per l'efficientamento energetico;
-  700 mln €: per l'elettrificazione banchine ( cold ironing).

Con decreto ministeriale 13 agosto 2021 è stato approvato il programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e complementari al PNRR, In Allegato al decreto è specificata la destinazione dettagliata delle risorse.


La Tabella che segue espone, in forma riepilogativa, il quadro finanziario e cronologico del PNRR per l'attuazione degli interventi, sia investimenti che riforme, della Missione 3, componente 2 del PNRR: Intermodalità e logistica.

 
Missione/ Componente
Investimenti/ Riforme
Risorse PNRR iniziale
Risorse nuovo PNRR
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M3C2
Investimento 1.1 Porti verdi (Green Ports): interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti
 (M3C2-I 1.1-8,9)
di cui
270
( Prestiti)
 
270
Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica
(MASE)
T4 2022 (O)
T2 2026 (T)
_efficienza energetica
(M3C2-I 1.1.a)
67,5 
_energia solare
(M3C2-I 1.1.b)
124,2
_riduzione dell'inquinamento
(M3C2-I 1.1.c)
27 
_trasporti puliti
(M3C2-I 1.1.d)
29,7 
_stazioni di ricarica
(M3C2-I 1.1.e)
21,6
M3C2
Investimento 2.1 Digitalizzazione della catena logistica
(M3C2-I 2.1-5, 5-bis)
L'investimento 5-bis è suddiviso in:
250
(Sovvenzioni)
di cui
250
Ministero delle infrastrutture e trasporti
con PLN e AdSP
T2 2024 (O)
T2 2026 (O)
1) LogIn center
(M3C2-I 2.1-5.bis)
30
30
2) Rete portuale e villaggi merci
(M3C2-I 2.1-5.bis)
45
45
 
3) LogIn business 
(M3C2-I 2.1-5.bis)
175
175
 
M3C2
Investimento 2.2 Digitalizzazione della gestione del traffico aereo 
(M3C2-I 2.2-6)
di cui:
110
(Sovvenzioni)
di cui
34
Ministero delle infrastrutture e trasporti
attuazione: ENAV in coordinamento con gli aeroporti

T1 2026 (T)
Digitalizzazione della manutenzione e gestione dei dati aeronautici 
(M3C2-I 2.2.1)
30
18
 
Ottimizzazione delle procedure di avvicinamento APT
(M3C2-I 2.2.2)
16
M3C2          nuovo
Investimento 2.3  Cold ironing - Elettrificazione delle banchine portuali per la riduzione delle emissioni delle navi nella fase di stazionamento in porto 
(M3C2-I 2.3- 7, 12)
-
400
(Sovvenzioni)
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T3 2024 (O)
T1 2026 (O)
M3C2
Riforma 1.1:
Semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica porti
(M3C2-R 1.1-1)
-
-
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T4 2022 (T)
M3C2
Riforma 1.2: Attuazione del regolamento che definisce l'aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali
(M3C2-R 1.2-2)
-
-
MIT, di concerto con il MEF.
 
T4 2022 (T)
M3C2
Riforma 1.3:
Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing
(M3C2-R 1.3-4)
-
-
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T4 2022 (T)
 
M3C2
Riforma 2.1: Attuazione di uno "Sportello Unico Doganale"
(M3C2-R 2.1-3)
-
-
MEF
T4 2021 (T)
M3C2
Riforma 2.2: Istituzione di una piattaforma logistica nazionale finalizzata alla digitalizzazione dei servizi di trasporto merci e/o passeggeri
(M3C2-R 2.2-10)
 -
-
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T2 2024 (T)

 Per approfondimenti e dettagli sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione si rinvia alle tabelle allegate relative agli Investimenti  e alle Riforme.  

Per quanto riguarda le attuazionisi ricordano i seguenti atti:

L'investimento per la Digitalizzazione della catena logistica  (M3C2- 5) è stato raggiunto  a T2/2024 in quanto n. 16 AdSP  si sono dotate di servizi PCS interoperabili con l'Agenzia delle Dogane e/o con le Capitanerie di Porto e compatibili con la PLN.

L'obiettivo relativo al cold ironing (M3C2-7), relativo all'aggiudicazione degli appalti per la costruzione di almeno 15 impianti di cold ironing in almeno 10 porti, è stato conseguito al T3/2024.

In relazione all'investimento M3C2 (I 1.1, 8,9) per i porti verdi, l'obiettivo dell'aggiudicazione di opere ad almeno sette autorità di sistema portuale (M3C2-8) è stato raggiunto con l'aggiudicazione di 31 progetti per 8 AdSP per 110 mln €.

In attuazione della Riforma M3C2 (R 2.2 10) l'art. 20-bis della legge n. 56 del 2024, di conversione del D.L. n. 19/2024, ha disposto che le Autorità di sistema portuale garantiscano l'interoperabilità dei sistemi Port Community System con la Piattaforma logistica digitale nazionale.

In attuazione della riforma M3C2 (R 1.1-1) relativa alla semplificazione della pianificazione strategica dei porti, il D.L. n. 121/2021 (art. 4, co. 1-septies), ha attuato la riforma: le autorità di sistema portuale (AdSP) devono redigere un documento di programmazione strategica di sistema (DPSS) e i piani regolatori portuali (PRP) coerenti con il Piano generale dei trasporti e della logistica (PGTL) e con gli orientamenti europei;

In attuazione della Riforma (M3C2- R1.2), con decreto MIT-MEF n. 419 del 28 dicembre 2022 sono stati disciplinati i procedimenti di rilascio delle concessioni demaniali portuali; inoltre, con decreto MIT 28 dicembre 2022, n. 202 è stato emanato il Regolamento recante disciplina per il rilascio di concessioni di aree e banchine, relativo alle concessioni nelle aree demaniali portuali, anche in attuazione dell'art. 5 della legge sulla concorrenza 2021 (legge n. 118/2022), coordinando la disciplina prevista da tali norme e sono state emanate le relative Linee guida;

In attuazione della Riforma M3C2 (R1.3-4) il decreto-legge 30 aprile 2022 n. 36, (conv. legge n. 79/2022) ha previsto un'autorizzazione unica per la realizzazione delle infrastrutture di trasporto di energia, che consentono la fornitura da terra alle navi durante la fase di ormeggio (c.d. Cold ironing);

In attuazione della Riforma M3C2( R 2.2-10), relativa all'interoperabilità dei Port Community System, il D.L. n. 152/2021 (articolo 30) ha trasferito al MIT le funzioni di soggetto attuatore  delle iniziative di potenziamento della Piattaforma logistica nazionale, in precedenza affidate a UIRNET, avvalendosi della società in house RAM S.p.a; 

Zone Economiche Speciali (ZES) (M5C3)

Gli investimenti e le riforme relativi alla Zone Economiche Speciali (ZES) sono presenti nell'ambito della Missione 5 "Coesione e inclusione", componente 3, tra gli interventi speciali per la Coesione territoriale (per i quali si rinvia alla relativa scheda).

Con decreto MEF 24 agosto 2022 è stata modificata la tabella A allegata al decreto 6 agosto 2021, di ripartizione delle risorse finanziarie previste per l'attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), relativamente alla Missione 5, Componente 3, per quanto riguarda gli interventi per le Zone Economiche Speciali (ZES). 

Di seguito il quadro finanziario e cronologico del PNRR per l'attuazione degli interventi, sia investimenti che riforme:

Missione/ Componente
Investimenti/ Riforme
Risorse PNRR iniziale
Risorse nuovo PNRR
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M5C3
Investimento 1.4 Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali (ZES):
 (M5C3, 11, 12, 13), di cui:
630
( Prestiti)
 
563,5
MIT in collaborazione con PCM-Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR
T4 2021 (T)
T4 2024 (O)
T2 2026 (O)
Investimenti infrastrutturali per Zone Economiche Speciali- Soggetto attuatore RFI
69,7
Investimenti infrastrutturali per Zone Economiche Speciali- Soggetto attuatore ANAS
6
Investimenti infrastrutturali per Zone Economiche Speciali- Soggetto attuatore AdSP
186,708
Investimenti infrastrutturali per Zone Economiche Speciali- Soggetto attuatore Struttura di Missione Zes Unica
301,092
M5C3
Riforma 1:
Semplificazione delle procedure e rafforzamento dei poteri del Commissario nelle Zone Economiche Speciali
(M5C3-R 1-10)
-
-
Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR
T4 2021 (T)

In attuazione dell'Investimento M5C3 (I 1.1), è stato emanato il decreto ministeriale n. 492 del 3 dicembre 2021 che individua  i progetti, i soggetti attuatori e le modalità di attuazione degli interventi, definendo la ripartizione delle risorse.

In attuazione della Riforma M5C3 (R 1-10), relativa alla semplificazione delle procedure per le ZES, il D.L. n. 152/2021 (articolo 11) ha introdotto lo sportello unico digitale per la presentazione dei progetti di nuove attività nelle ZES e prevede semplificazioni procedurali e per la risoluzione delle controversie nei casi di opposizione delle amministrazioni interessate nell'ambito della Conferenza dei servizi. 

Si ricorda che Il decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito dalla legge 13 novembre 2023, n. 162, ha disciplinato (Capo III) la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica che ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è istituita una Cabina di regia ZES, con compiti di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio e una Struttura di missione per la ZES.

Per gli interventi nelle ZES, l'obitiivo M5C3-12 è stato raggiunto al T4-2024 con l'avvio dei lavori per 50 interventi.

ultimo aggiornamento: 24 febbraio 2025

Nell'ambito della "Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica", la seconda componente (M2C2), "Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile" riguarda gli investimenti e le riforme a favore della transizione energetica e gli investimenti e le riforme nel settore della mobilità sostenibile.

La componente 2 include riforme volte ad agevolare l'autorizzazione di progetti di mobilità sostenibile e investimenti per la realizzazione di piste ciclabili e infrastrutture di trasporto rapido (metro, tram, autobus), nonché per l'acquisto di autobus, materiale rotabile e veicoli aeroportuali e antincendio a emissioni zero. A ciò si aggiungono riforme tese a porre fine alla regolamentazione dei prezzi della ricarica elettrica e aumentare la concorrenza per quanto concerne le concessioni dei punti di ricarica, le ferrovie regionali e il trasporto pubblico locale, che si inscrivono nell'ambito della componente di riforma del contesto imprenditoriale. 

La componente M2C2 si divide in cinque ambiti di intervento, tra cui quelli relativi alla mobilità sostenibile sono:

  • l'ambito 4, relativo allo sviluppo di un trasporto locale più sostenibile, che reca complessivamente una previsione di spesa di circa 8.324 milioni di euro e che comprende gli interventi per le metropolitane, per la mobilità ciclistica, per il rinnovo del parco mezzi (autobus e treni) e per le infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli;
  • l'ambito 3, relativo alla sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale e nel trasporto ferroviario e all'investimento nei bus elettrici, che reca complessivamente una previsione di spesa di 530 milioni di €.


Nell'ambito della revisione del PNRR, l'intervento relativo alle infrastrutture di ricarica elettrica è stato oggetto di rimodulazione. Inoltre, è stato oggetto di scale-up, per l'inserimento nel nuovo capitolo REPowerEU (Missione 7), l'investimento relativo al "Rinnovo parco ferroviario regionale trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale" (M2C2-I4.4.1-2 in PNRR - M7-I 11 in REPowerEU).

Con la revisione del PNRR approvata a dicembre 2023 è stata infatti istituita la nuova missione 7 (RePowerEU), nella quale sono stati trasferiti alcuni degli investimenti  in precedenza compresi nelle M2C2 e introdotti altri nuovi investimenti che attengono anche alla mobilità sostenibile, con risorse pari a 1.103  milioni €.

Si ricorda che il Fondo complementare al PNRR ha assegnato in questi ambiti ulteriori risorse per 1,4 mld € ed i Fondi UE ( React EU) 0,18 mld €.


Altri interventi finalizzati al miglioramento della mobilità tramite la digitalizzazione sono previsti nell'ambito della Missione 1, digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica amministrazione,  in particolare l'investimento 1.4 (M1-C1- I 1.4), relativo ai servizi di Mobility as a service. Il decreto MEF 24 agosto 2022 ha rimodulato gli investimenti previsti nel precedente decreto 6 agosto 2021, con riferimento all'investimento per la Mobility as a Service.

Sempre nell'ambito della Missione 1 (M1C2-R 2-7-14), è prevista l'adozione, tra le riforme, delle leggi annuali sulla concorrenza per aumentare le procedure competitive di aggiudicazione degli appalti per i servizi pubblici locali, tra cui i trasporti pubblici locali, ed evitare l'ingiustificata proroga delle concessioni agli operatori storici (tra i settori interessati vi sono le concessioni per porti, autostrade, stazioni di ricarica elettrica),  prevedendo una corretta regolamentazione dei contratti di servizio pubblico, rivedendo le regole sull'aggregazione e applicando un principio generale di proporzionalità della durata dei contratti di servizio pubblico e della loro adeguata compensazione. La legge sulla concorrenza dovrà inoltre incentivare maggiormente le Regioni a organizzare gare per i contratti di servizio pubblico per i servizi ferroviari regionali.

La legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 è stata approvata con legge 5 agosto 2022, n. 118;  in attuazione dell'articolo 8 della legge annuale sulla concorrenza 2021 è stato emanato il Decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201 di "Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica", tra cui rientrano i servizi di trasporto pubblico locale.

La Tabella che segue espone, in forma riepilogativa, il quadro finanziario per l'attuazione degli interventi, sia investimenti che riforme, della Missione 2, componente 2.4: Sviluppo della mobilità locale sostenibile, nonché quelli di interesse presenti in altre Missioni.

Missione/ Componente
Investimenti/ Riforme
Risorse PNRR iniziale
Risorse nuovo PNRR
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M2C2
Investimento 3.3: Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale (M2C2-I 3.3-14, 15)
230
( Prestiti) 
230 
Ministero delle infrastrutture e trasporti  in collaborazione col Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE)
T1 2023 (T)
T2 2026 (O)
M2C2
Investimento 3.4: Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario (M2C2-I.3.4-16,17)
300
(Prestiti)
300 
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T1 2023 (T)
T2 2026 (O)
M2C2
Investimento 4.1 Rafforzamento della mobilità ciclistica (M2C2-I 4.1-22, 23, 24)  di cui:
600
( Sovvenzioni) di cui
466,572
Ministero delle infrastrutture e trasporti in collaborazione col Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE)
T4 2023 (O)
T2 2026 (O)
Ciclovie turistiche
400
266,572
 
 
Ciclovie urbane 
200
200
 
 
M2C2
Investimento 4.2: Sviluppo del trasporto rapido di massa (M2C2-I.4.2-25-26)
3.600
(Prestiti)
3.600
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T4 2023 (T)
T3 2024 (T)
T2 2026 (O)
M2C2
Investimento 4.3 Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica (M2C2-I 4.3-27, 28, 29, 29-bis, 30, 30-bis, 30-ter)
741,32 ( Sovvenzioni)
741,32
Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE)
T2 2023 (T)
T4 2024 (T)
T4 2025 (O)
T4 2025 (O)
T4 2025 (O)
T4 2025 (O)
T4 2025 (O)
M2C2
Investimento 4.4 Rinnovo flotte bus, treni verdi (M2C2-I 4.4.da 32 a 36)  di cui:
3.215
(Prestiti) 
di cui
3.801
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
 
4.4.1 Rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti  (M2C2-I 4.4.1- 32, 34, 35, 35-ter)
2.415
2.415
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T4 2023 (T)
T4 2024 (O)
T2 2026 (O)
  T2 2026 (O)
4.4.2 Rinnovo del parco treni regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti e per il servizio universale  (M2C2-I 4.4.3 -33, 34-bis, 35-bis)
800
962
Ministero delle infrastrutture e  trasporti 
T2 2023 (T)
T4 2024 (O)
T2 2026 O)
4.4.3 Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco (M2C2-I 4.4.3-31, 36)
424,2
(Prestiti)
424
Ministero dell'Interno
T2 2024 (T)
T2 2026 (O)
M2C2
Riforma 4.1: Procedure più rapide per la valutazione dei progetti nei sistemi di trasporto pubblico locale con impianti fissi e nel settore del trasporto rapido di massa (M2C2-R 5-37)
-
-
Ministero delle infrastrutture e trasporti 
T4 2021 (T)
M7
Investimento 12 (ex 5.3 della M2C2)  Strumento finanziario per lo sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici
(M7-I 12, 32, 33, 34).
300
(Prestiti)
100
Ministero delle infrastrutture e trasporti (soggetto attuatore Invitalia S.p.A.)
T4 2021 (T)
T1 2024 (T)
T1 2026 (O)
T2 2025(T)
M7
Investimento 11. Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni (M7-I 1.1 31)
- 1.003
Ministero delle infrastrutture e trasporti 

T2 2026 (O)

M1C1
Investimento 1.4.6. Mobilità come servizio per l'Italia (Mobility as a service) (M1C1-I 4.6-23)
40
(Sovvenzioni)
40
PCM - Dipartimento per la trasformazione digitale 

T4 2023 (T)
T1 2025 (T)

M1C2
Riforma: Adozione delle leggi annuali sulla concorrenza (M1C2-R 2 7-14)
- -
PCM –Segretariato generale

T4 2022 (T) T4 2023 (T) T4 2024 (T) T4 2025 (T)

Per approfondimenti e dettagli sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione si rinvia alle tabelle allegate relative agli Investimenti  e alle Riforme

Tra le attuazioni più recenti si ricordano i seguenti atti:

-in attuazione dell'investimento relativo alle infrastrutture di ricarica elettrica, la milestone M2C2-27 è stata conseguita con il D.D. del 30 giugno 2023, n. 416 di approvazione della graduatoria di 27 progetti per la realizzazione di 4.718 infrastrutture di ricarica nei Centri Urbani; sono inoltre stati emanati il decreto ministeriale n. 11 del 12 gennaio 2023  per la concessione di benefici a fondo perduto a favore di nuove infrastrutture di ricarica ultrafast per veicoli elettrici da realizzare sulle superstrade e il decreto Ministeriale n. 10 del 12 gennaio 2023   per la concessione dei benefici per la realizzazione nei centri urbani di almeno 13.755 infrastrutture di ricarica veloci per veicoli elettrici;

- Per la milestone M2C2-28 sono stati emanati il il decreto MASE 18 marzo 2024, n. 110 che definisce i criteri e le modalità per la concessione di benefici a fondo perduto per la realizzazione nei centri urbani di 13.755 stazioni di ricarica elettrica e il decreto MASE 18 marzo 2024, n. 109 che definisce i criteri e le modalità per la concessione dei benefici a fondo perduto per la realizzazione di 7.500 stazioni di ricarica superveloci in strade extraurbane;

- in attuazione dell'investimento M2C2 (I.3.4-14,15), è stato emanato il  decreto Ministeriale 1° luglio 2022, che definisce le modalità attuative dell'intervento e  i criteri per l'ubicazione delle stazioni di rifornimento lungo le autostrade e gli hub logistici per la sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale;

- in attuazione dell'investimento M2C2 (I.3.4-14,15), è stato emanato il il decreto MIMS 30 giugno 2022, n. 198, con i criteri per la localizzazione delle infrastrutture e per la selezione delle proposte progettuali integrate per la sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario lungo la rete; con decreto dirigenziale 31 marzo 2023, n. 144 sono state ripartite e assegnate le risorse per 10 progetti su 10 linee ferroviarie e pertanto il traguardo è stato conseguito.

- in materia di ciclovie sono stati emanati il decreto interministeriale 12 gennaio 2022, n. 4 per le ciclovie turistiche ed il DM 15 dicembre 2021, n. 509 per le ciclovie urbane; l'obiettivo M3C2-22 relativo alle ciclovie urbane risulta completato alla data del 28.12.2023 risultando ultimati lavori per circa 253,25 km di piste ciclabili urbane e metropolitane nelle città che ospitano le principali università, da collegare a nodi ferroviari o metropolitane;

- per il trasporto rapido di massa (M2C2-24), risultano concluse al T4/2023 le procedure di aggiudicazione per n. 26 progetti;  alla data del 12.12.2024 la milestone M2C2-25 , relativa all'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'acquisto di almeno 85 unità di materiale rotabile a emissioni zero e per almeno 5 interventi di ammodernamento delle infrastrutture (upgrading) del trasporto rapido di massa è stata conseguita; il DM n. 334 del 23 dicembre 2024 ha ulteriormente rimodulato la misura; 

- in relazione all'investimento M2C2 (I 4.4.1) per il  rinnovo della flotta autobus con mezzi a basso impatto ambientale, il decreto ministeriale n.134 del 2022 ha disposto il finanziamento degli interventi per 1.915 milioni di euro e la milestone M2C2-32 risulta conseguita al T4/2023 in quanto sono state aggiudicate gare aventi ad oggetto un numero di circa 3.102 autobus a zero emissioni e pianale ribassato; è stata altresì conseguita al T4/2024 la Milestone M2C2-34, per l'acquisto di 825 autobus a pianale ribassato a zero emissioni;

- per il potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni, la milestone M2C2-33 è stata conseguita al T2/2023 con l'aggiudicazione di appalti per forniture di: • 89 treni per il trasporto pubblico regionale contenenti 393 unità di materiale rotabile, di cui almeno 89 sono carrozze locomotrici e 304 carrozze passeggeri; • 7 treni ibridi per il servizio intercity contenenti 28 unità di materiale rotabile; • 70 carrozze per il servizio intercity al Sud; inoltre, l'obiettivo M2C2-34-bis è stato conseguito al 12.12.2024 con a consegna di 31 treni elettrici per il trasporto regionale;

-per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco risulta conseguito al T2/2024 il traguardo M2C2-31 in quanto sono stati aggiudicati/contrattualizzati tutti gli appalti per l'acquisto di veicoli dei Vigili del Fuoco; 

- in attuazione dell'investimento presente nella Missione 1, Componente 1 (I 1.4.6), relativo ai servizi Mobility as a service è stato conseguito al T4 2023 il traguardo (M1C1-13)  in quanto  si è conclusa a fine 2023 la prima fase della sperimentazione dei servizi MaaS nelle città pilota di Milano, Roma e Napoli, alle quali si sono poi aggiunte nel 2024 le città di Torino, Firenze e Bari. Per la seconda fase del progetto, il 28 settembre 2023 è stata approvata la graduatoria definitiva che ha ammesso a finanziamento 7 progetti in  altrettante regioni.

ultimo aggiornamento: 24 febbraio 2025
Reti ultraveloci (banda ultra-larga e 5G) (M1C2) 

Nell'ambito della Missione 1, Componente 2 "Digitalizzazione, innovazione, competitività nel sistema produttivo", gli Interventi sulle reti ultraveloci (banda ultra-larga e 5G) rappresentano l'investimento 3 della seconda componente (M1C2), con risorse rimodulate nel PNRR approvato a dicembre 2023, pari a circa 5,292 miliardi di euro.

Gli interventi previsti sono complementari (e non sostitutivi) rispetto alle concessioni già approvate nelle aree bianche (o con bandi 5G) e consentono di attivare ulteriori (e non ancora previsti) investimenti da parte degli operatori privati.

 L'obiettivo è di completare la rete nazionale ultraveloce e di telecomunicazione 5G su tutto il territorio nazionale, attraverso cinque ambiti di intervento:

- il Piano "Italia a 1 Giga", che fornirà connettività a 1 Gigabit/s in download e a 200 Mbit/s in upload nelle aree grigie e nere NGA (accesso di nuova generazione) a fallimento di mercato, da definire una volta completata la mappatura;

- il Piano "Italia 5 G" che fornirà connessioni 5G nelle aree a fallimento di mercato, ovvero le zone dove non sono state sviluppate reti mobili o sono disponibili solamente reti mobili 3G e non è pianificato lo sviluppo di reti 4G o 5G nei prossimi anni, oppure dove vi sia un fallimento del mercato comprovato;

- il Piano "Scuola connessa" che fornirà una connettività a banda larga a 1 Gigabit/s agli edifici scolastici;

- il Piano "Sanità connessa" che fornirà una connettività a banda larga a 1 Gigabit/s alle strutture di assistenza sanitaria pubblica;

- il Piano "Collegamento isole minori", che fornirà connettività a banda ultra-larga a determinate isole minori prive di collegamento in fibra ottica con il continente.

Per quanto riguarda il Mezzogiorno la Missione 1 mira ad avere un impatto significativo nella riduzione dei divari territoriali. Oltre il 45 per cento degli investimenti nella connettività a banda ultralarga si svilupperanno nelle regioni del Mezzogiorno. La connettività ultraveloce raggiungerà tutte le aree interne del Paese e le isole minori.

Gli investimenti sono accompagnati anche da un percorso di semplificazione dei processi autorizzativi che riconosce le infrastrutture per la cablatura in fibra ottica e per la copertura 5G come strategiche. 

 La Tabella che segue espone, in forma riepilogativa, il quadro finanziario per l'attuazione degli interventi, sia investimenti che riforme, della Missione 1, componente 2: Interventi sulle reti a banda ultra-larga e 5G.

Missione/ Componente
Investimenti/ Riforme
Risorse PNRR iniziale
Risorse nuovo PNRR
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M1C2
Investimento 3. Reti ultraveloci (banda ultra-larga e 5G) (M1C2-I 3-16)  di cui:
6.706,5
(Prestiti) di cui:
5.291,86
di cui:
PCM - Dipartimento per la trasformazione digitale (in precedenza Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale MITD)
T2 2022 (T)
a) Piano "Italia a 1 Giga" (M1C2-I 3-17)
3.863,5
3.519,43
PCM -  Dipartimento per la trasformazione digitale
T2 2026 (O)
b) completamento del Piano "Scuola connessa"
(M1C2-I 3-18)
261
261
PCM -  Dipartimento per la trasformazione digitale
T2 2026 (O)
c) Piano "Sanità Connessa"(M1C2-I 3-18)
501,5
335,2
PCM - Dipartimento per la trasformazione digitale
T2 2026 (O)
d) Piano " Isole minori connesse" (M1C2-I 3-19)
60,5
60,5
PCM -  Dipartimento per la trasformazione digitale
T4 2024 (O)
e) Piano " Italia 5G" (M1C2-I 3-20, 21)
2.020
1.115,76
PCM -  Dipartimento per la trasformazione digitale
T2 2026 (O)
M1C2
Riforma 2: Promozione della concorrenza: semplificazioni per la realizzazione delle infrastrutture digitali (legge annuale sulla concorrenza 2021)
(M1C2- R. 2- 6)
-
-
PCM - Segretariato generale
T4 2022 (T)
  

 


In relazione alle attuazioni recenti, si evidenziano i seguenti atti:

 

Per il Piano "Isole minori connesse" ( M1C2- I 3-19),  il target è stato conseguito a dicembre 2024 con la connessione di 21 tratte.

In relazione alla Riforma M1C2 (R 2-6), sulla promozione della concorrenza nelle infrastrutture digitali, il decreto-legge n. 77 del 2021 (art. 40) ha previsto varie misure di semplificazione per la realizzazione e l'adeguamento degli impianti per la connessione sia fissa che mobile ultraveloce e la legge annuale sulla concorrenza 2021 (legge n. 118 del 2022) ha introdotto semplificazioni delle procedure per la realizzazione di infrastrutture di telecomunicazione di nuova generazione nonché norme per il coordinamento tra gli operatori per gli interventi di realizzazione delle reti in fibra ottica.  

 Per approfondimenti e dettagli sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione si rinvia alle tabelle allegate relative agli Investimenti  e alle Riforme 

ultimo aggiornamento: 18 febbraio 2025

Con riguardo alla Missione 3 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile, nell'ambito della Componente C1 - Investimenti sulla Rete Ferroviaria – è affiancato l'intervento di Riforma "Sicurezza stradale 4.0" (M3C1-21 e M3C1-22). 

In tale ambito, la Riforma "Sicurezza stradale 4.0" è volta, per la linea di intervento M3C1-2.2, al trasferimento della titolarità delle opere d'arte (ponti, viadotti e cavalcavia), relative alle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello (autostrade e strade extraurbane principali).

L'intervento previsto ha, principalmente, come soggetti destinatari, i Comuni, le Province, le Regioni e lo Stato, il quale, per quanto riguarda la manutenzione di ponti, viadotti e cavalcavia, usufruirà della competenza dell'ANAS e/o delle società concessionarie autostradali.

Per quanto riguarda l'altra linea di intervento M3C1-2.1, si prevede l'attuazione del processo di valutazione del rischio di ponti e viadotti esistenti, secondo modalità definite dalle Linee guida, che assicurano l'omogeneità della classificazione e della gestione del rischio, della valutazione della sicurezza e del monitoraggio di ponti, viadotti, rilevati, cavalcavia e opere similari, esistenti lungo strade statali o autostrade gestite da ANAS Spa o da concessionari autostradali.

Missione/ Componente
Investimenti/ Riforme
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M3C1
Riforma: Trasferimento della titolarità delle opere d'arte (ponti, viadotti e cavalcavia) relative alle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello (autostrade e strade extraurbane principali)
(M3C1-22)
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
T4 2021
M3C1
Riforma: Attuazione a livello nazionale delle Linee guida previste dal D.M. 578 del 2020 per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti
(M3C1-21)
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
T4 2021
 

 Per approfondimenti e dettagli sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione si rinvia all'apposito allegato Riforma.

ultimo aggiornamento: 27 gennaio 2023