tema 7 gennaio 2025
Studi - Ambiente Strade e autostrade
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Nella relazione sulla sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali relativa all'anno 2023, trasmessa al Parlamento nel gennaio 2024 (Doc. CLXXX-bis n. 2) viene evidenziato, tra l'altro, che "la rete infrastrutturale viaria, stradale e autostradale italiana è pari a circa 832.000 km ed è ripartita essenzialmente tra 4 tipologie di gestori, per un totale di oltre 8.000 soggetti competenti che gestiscono da pochi km fino, nel caso di ANAS, a decine di migliaia di km. Le quattro macrocategorie di soggetti gestori dell'intera rete infrastrutturale viaria italiana possono essere così classificate: 1 - Società Concessionarie Autostradali (compresa ANAS S.p.A. per la parte relativa alle Autostrade e i Raccordi Autostradali di competenza); 2 - ANAS S.p.A. per le Strade Statali; 3 - Regioni, Province e Città Metropolitane; 4 - Comuni".

La stessa relazione evidenzia inoltre che "la rete autostradale italiana ha un'estensione complessiva di circa 7.400 Km, così articolata: • Rete autostradale a pedaggio per la quale la funzione di soggetto concedente è attualmente esercitata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) subentrato ad ANAS S.p.A. dal 1° ottobre 2012, a seguito del processo di riorganizzazione delle funzioni previsto dall'art. 36 del D.L. 98/2011; • Rete autostradale a pedaggio regionale, per le quali la funzione di soggetto concedente è esercitata da società partecipate da ANAS S.p.A. e dagli enti regionali, oppure dalla Regione stessa; • Rete autostradale di libera circolazione gestita da ANAS S.p.A., anch'essa soggetta a vigilanza da parte del MIT".

ultimo aggiornamento: 7 gennaio 2025
Le norme contenute nella legge di bilancio 2023

Nella legge di bilancio 2023 (L. 197/2022) sono contenute numerose disposizioni in materia di strade, per lo più finalizzate al finanziamento di infrastrutture stradali. Si ricordano:

- i commi 473–476, che disciplinano la nomina di un Commissario straordinario per lo svolgimento delle attività previste per la realizzazione degli interventi relativi al collegamento intermodale Roma-Latina, stabilendo inoltre, a tale scopo, l'assegnazione di 20 milioni di euro. Nello specifico, il Commissario straordinario, a cui sono attribuiti i poteri previsti dall'art. 4 del D.L 32/2019 ("Sblocca cantieri"), provvede, entro il 30 giugno 2023, alla rielaborazione, nella soluzione economicamente più vantaggiosa, del progetto definitivo dell'intervento e alla definizione del cronoprogramma dei lavori;

- i commi 511 e 512, che autorizzano la spesa complessiva di 3 miliardi di euro per il periodo 2023-2037, per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della S.S. 106 Jonica. Si prevede, inoltre, l'adozione di un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, entro il 30 aprile 2023, per l'individuazione delle tratte da finanziare con le predette risorse, delle modalità di erogazione e dei casi di revoca del finanziamento. Su tali disposizioni è intervenuto il comma 529 della legge di bilancio 2025 (v. infra);

- il comma 513, che riguarda l'acquisizione al patrimonio statale delle infrastrutture di collegamento autostradali di competenza della regione Abruzzo;

- il comma 514, che autorizza una spesa complessiva di 400 milioni per il periodo 2023-2027, per la realizzazione di interventi sulle strade statali delle aree dei crateri sismici 2009 (Abruzzo) e 2016 (Centro-Italia);

- i commi 515 e 516, che autorizzano la spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2023, 100 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e 50 milioni di euro per l'anno 2026 per il potenziamento, riqualificazione e adeguamento della SS4 Salaria e demanda ad un apposito decreto ministeriale l'individuazione delle tratte da finanziare e delle modalità di erogazione e revoca delle risorse, previa presentazione da parte del Commissario straordinario di un quadro completo e aggiornato dei lotti in corso di realizzazione e da realizzare. In attuazione di tali disposizioni è stato emanato il D.M. infrastrutture e trasporti 3 settembre 2024, il cui testo è integrato da una serie di allegati

Le norme contenute nei provvedimenti emanati nel biennio 2023-2024

Si segnala inoltre che l'articolo 33, comma 5, del D.L. 13/2023, reca alcune disposizioni volte ad accelerare la realizzazione della Variante di Tirano nell'ambito della strada statale n. 38. A tale riguardo è prevista la nomina di un Commissario straordinario.

L'articolo 19 del D.L. 104/2023 reca una serie di misure in materia stradale. In particolare si segnalano:
- i commi 1-8 che disciplinano il Fondo investimenti stradali nei piccoli comuni', che viene istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con una dotazione di 50 milioni di euro (18 milioni di euro per l'anno 2023, 20 milioni per il 2024 e 12 milioni di euro per l'anno 2025). Le risorse del fondo sono destinate alla realizzazione di interventi urgenti di messa in sicurezza di tratti stradali, ponti e viadotti di competenza comunale. L'art. 1, comma 6-quinquies, del D.L. 155/2024, incrementa di un importo pari a 1,5 milioni di euro la dotazione del fondo per l'anno 2024;

 In attuazione di tali disposizioni, con decreto del Capo del Dipartimento per le opere pubbliche e le politiche abitative del MIT, è stata approvata la graduatoria, per l'anno 2023, degli interventi ammessi a finanziamento

- il comma 9, che è volto ad assicurare un'accelerazione della ristrutturazione antisismica del ponte sul Po, sito tra i comuni di S. Benedetto Po e Bagnolo S. Vito lungo la S.P. ex S.S. n. 413 "Romana". A tal fine è autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per l'anno 2024 e di 2,5 milioni per l'anno 2025;
- i commi 9-bis e 9-ter che autorizzano la spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2023, in favore dei comuni della regione Sardegna colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal 30 maggio 2023, per lavori di ripristino delle infrastrutture viarie danneggiate di propria competenza.
L'articolo 19-bis del medesimo decreto-legge prevede invece la nomina di un Commissario straordinario per l'esecuzione della Variante di Demonte.

Nella legge di bilancio 2024 (L. 213/2023) sono contenute numerose disposizioni in materia di strade, per lo più finalizzate al finanziamento di infrastrutture stradali. Si ricordano:

- il comma 288, che autorizza una spesa pari a 9 milioni di euro per l'anno 2024 in favore della Provincia di Isernia al fine di consentire il ripristino della viabilità tra le provincie di Chieti e Isernia;

- i commi 289-290, che recano disposizioni per il supporto tecnico dei commissari straordinari per le opere relative alla messa in sicurezza del sistema acquedottistico del Peschiera, alla realizzazione del collegamento stradale Cisterna-Valmontone e alla realizzazione del collegamento intermodale Roma-Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave). Viene, in particolare, previsto che gli oneri per il supporto tecnico siano a carico dei rispettivi quadri economici delle opere nel limite massimo dello 0,7%. Ulteriori norme per il supporto tecnico a tali commissari straordinari sono recate dall'art. 8, comma 4, del D.L. 19/2024;

- il comma 292 che prevede, tra l'altro, un'autorizzazione di spesa (di 50 milioni di euro per l'anno 2027 e di 25 milioni per il 2028) relativa al finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale e resilienza ai cambiamenti climatici della viabilità stradale. ;

- il comma 293, che prevede una serie di disposizioni volte a favorire il potenziamento delle prestazioni delle reti e dei servizi stradali nonché alla realizzazione di specifici interventi mirati ad incrementare la sicurezza e a migliorare le condizioni dell'infrastruttura viaria per i lavori necessari al miglioramento strutturale e funzionale delle strade della Provincia di Vibo Valentia. In particolare viene previsto un contributo pari a 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026.

Disposizioni per le infrastrutture stradali sono previste dal D.L. 89/2024.

L'articolo 5 di tale decreto autorizza, al fine di fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, un finanziamento complessivo di 393 milioni per il periodo 2024-2034, per consentire il celere avvio dei lavori di realizzazione del collegamento autostradale Cisterna-Valmontone (comma 1). Vengono inoltre prorogati al 31 dicembre 2024 i termini per l'aggiudicazione degli interventi per la messa in sicurezza dei ponti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza nel bacino del Po (comma 4).

Il comma 2-bis dell'articolo 5, al fine di fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione e di consentire la conclusione dei lavori per la messa in sicurezza e l'ammodernamento della nuova SS 729 Sassari-Olbia, proroga al 31 dicembre 2025 il termine fino al quale è previsto il mantenimento in esercizio della gestione operante sulla contabilità speciale n. 5440, alle condizioni previste dall'ordinanza di protezione civile n. 56 del 2013.

Il comma 2-ter, dispone, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge, la trasmissione al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, degli interventi e delle relative spese che saranno effettuati nel corso dell'anno 2024.

Il comma 3-bis dell'articolo 5 proroga al 3 agosto 2026 e al 10 dicembre 2026, i termini per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilità riguardanti, rispettivamente, il completamento dei collegamenti intermodale Roma-Latina e autostradale Cisterna-Valmontone.

Degno di nota anche il comma 2 dell'art. 1 che prevede alcune modifiche normative volte a ridurre i tempi di realizzazione dell'intervento viario Tarquinia-San Pietro in Palazzi.

 

L'articolo 8 del D.L. 131/2024 (c.d. salva infrazioni), in relazione alla procedura d'infrazione n. 2019/2279, modifica in più punti il decreto legislativo n. 264 del 2006 che ha attuato le disposizioni dettate dalla direttiva 2004/54/CE sui requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea (TEN-T). Si interviene nello specifico sui requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea; in particolare, si prevede che il livello di definizione tecnica degli interventi strutturali impiantistici previsti dal progetto di sicurezza debba essere almeno quello di un progetto di fattibilità tecnico-economica e che la richiesta di messa in servizio di determinate gallerie debba essere presentata comunque non oltre il 31 dicembre 2027. Si introduce inoltre un regime sanzionatorio per l'incompletezza della documentazione presentata dai gestori e si modificano le sanzioni amministrative a carico dei gestori che non attuano misure in materia di sicurezza.

Le disposizioni recate dalla legge di bilancio 2025

La legge di bilancio 2025 (L. 207/2024) reca una serie di disposizioni in materia di strade:

- il comma 529 interviene sull'art. 1 della legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197), sostituendo il comma 511 e aggiungendo il comma 511-bis, per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della strada statale 106 Jonica.
A tale fine, il nuovo testo del comma 511 autorizza la spesa complessiva di 2.150 milioni per il periodo 2023-2037 (di cui 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 100 milioni per l'anno 2027, 200 milioni di euro per l'anno 2031, 250 milioni di euro per l'anno 2032 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2033 al 2037). Il nuovo comma 511-bis autorizza altresì, per le finalità previste dal comma 511, la spesa complessiva di 1.120,05 milioni per il periodo 2025-2030, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, periodo di programmazione 2021-2027;

- il comma 539 riduce di 642,3 milioni, nelle annualità 2030-2036, l'autorizzazione di spesa prevista dall'art. 1, comma 405 della legge di bilancio 2022 (L. 234/2021), per il finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale e resilienza ai cambiamenti climatici della viabilità stradale, anche con riferimento a varianti di percorso, di competenza di regioni, province e città metropolitane;

- il comma 540 riduce di 748,1 milioni di euro, nelle annualità 2029-2034, l'autorizzazione di spesa prevista dall'art. 1, comma 1076, della legge di bilancio 2018 (L. 205/2017), per il finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane. Le risorse del comma 1076 citato sono inoltre ridotte di 10 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2025 e 2026 dal comma 527 della legge di bilancio 2025 e di 15 milioni di euro (10 milioni per il 2025 e 5 milioni per l'anno 2026) per un definanziamento operato dalla sezione II. In relazione a tali programmi si ricorda l'emanazione del D.M. 9 agosto 2024 di riparto delle risorse; 

- i commi 595, 596 e 597 prevedono interventi urgenti di messa in sicurezza e riqualificazione di strade, immobili o edifici pubblici, anche di interesse storico-religioso, ricompresi nei comuni della Vallata del Gallico in provincia di Reggio Calabria. Per la realizzazione di tali interventi viene autorizzata la spesa complessiva di 3,8 milioni di euro (600.000 euro per l'anno 2025 e 3,2 milioni di euro per il 2026);

- i commi 781-783 prevedono interventi infrastrutturali (tra i quali rientrano quelli di messa in sicurezza di ponti e viadotti) a favore dei comuni costieri siciliani e calabresi capoluogo di provincia al di sotto dei 50.000 abitanti. Per tale finalità è autorizzata la spesa complessiva di 2,5 milioni di euro (0,5 milioni di euro per l'anno 2025 e 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027).

Sono inoltre previsti i seguenti definanziamenti dalla sezione II (oltre a quello, poc'anzi menzionato, relativo ai programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane):

- 50 milioni di euro, per il biennio 2027-2028, a carico del Fondo investimenti complementari PNRR-Strade sicure - monitoraggio per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel della rete viaria principale";

- 5 milioni per il 2025 in relazione alle spese per l'intervento in variante e in ammodernamento - progetto stradale denominato "mare-monti".

Ulteriori risorse destinate alle strade

Ulteriori risorse destinate alle strade sono previste da una serie di fondi "multi-obiettivo" (come per esempio i fondi per il finanziamento delle c.d. piccole e medie opere); si tratta di fondi che perseguono una serie di finalità, tra le quali sono spesso inclusi l'efficientamento energetico, la manutenzione della rete viaria, il dissesto idrogeologico e la riqualificazione urbana. Elementi di informazione su tali fondi sono contenuti nel tema "Urbanistica e rigenerazione urbana"

ultimo aggiornamento: 7 gennaio 2025
La disciplina generale sulle concessioni autostradali

In attuazione della norma di delega contenuta nella legge 21 giugno 2022, n. 78, è stato emanato il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 (Codice dei contratti pubblici), ove è contenuta la nuova disciplina dei contratti di concessioni, nonché le seguenti disposizioni specifiche per le concessioni autostradali:

- l'ultimo periodo del comma 5 dell'art. 178, che dispone che al termine della concessione, per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle procedure di selezione del concessionario, la gestione delle tratte autostradali è affidata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) che, in relazione alla specificità della tratta autostradale, per garantire adeguati standard di sicurezza e viabilità, valuta il modello più idoneo della gestione transitoria anche in relazione alle condizioni economiche;

- il comma 6 dell'art. 186, che disciplina gli affidamenti da parte dei titolari di concessioni autostradali in essere;

- il comma 7 dell'art. 186, che dispone, in particolare, che le concessioni autostradali relative ad autostrade che interessano una o più regioni possono essere affidate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) a società in house di altre amministrazioni pubbliche anche appositamente costituite. 

Si fa notare che le disposizioni recate dai commi succitati non sono state modificate dal c.d. decreto correttivo del Codice (D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209). 

Si evidenzia altresì che la disciplina generale delle concessioni autostradali recata dal Codice dei contratti pubblici è integrata dalle disposizioni recate dal Capo I (costituito dagli articoli da 1 a 16) della legge 193/2024 - legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 (v. infra).

Le norme sulle concessioni autostradali previste dalla legge concorrenza 2023

Il capo I (costituito dagli articoli da 1 a 16) della legge 193/2024 (legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023) reca disposizioni di riordino normativo in materia di:

  •   affidamento delle concessioni autostradali;
  •   semplificazione e razionalizzazione delle procedure amministrative relative all'approvazione e revisione dei piani economico e finanziari;
  •   specificazione dei criteri di risoluzione dei contratti di concessione.

 

L'art. 1, comma 1, precisa che l'intento a cui mirano le disposizioni del capo I è quello di rafforzare gli strumenti di governance in capo al concedente nel quadro di una regolamentazione orientata alle seguenti finalità:

  •   alla promozione di condizioni di effettiva concorrenzialità tra gli operatori del settore;
  •   alla garanzia della contendibilità delle concessioni autostradali per i mercati di riferimento;
  •   alla tutela della sostenibilità economica e finanziaria dello strumento concessorio;
  •   al potenziamento degli strumenti preventivi e successivi di incentivazione e verifica degli adempimenti;
  •   alla tutela di livelli adeguati di servizio e di investimento a favore degli utenti.

 

La relazione illustrativa di accompagnamento al disegno di legge (A.C. 2022) sottolinea che le disposizioni recate dal capo I sono "volte ad assicurare il raggiungimento delle milestone fissate nel quadro del PNRR relative al riordino delle concessioni autostradali, allo scopo di realizzare un modello di maggiore efficienza in linea con la visione europea, che concepisca la concessione quale strumento contrattuale in grado di garantire un'efficace collaborazione tra la parte pubblica e la parte privata. La riforma intende così modellare la concessione alle esigenze del mercato, assicurando la realizzazione degli interventi necessari e la prestazione di un servizio efficiente all'utenza".

Nel dettaglio, l'articolo 1 individua (al comma 1) le finalità a cui mirano le disposizioni del capo I della presente legge e definisce il campo di applicazione delle disposizioni medesime. Viene inoltre precisato (al comma 2) che tali disposizioni integrano la disciplina generale delle concessioni autostradali recata dal Codice dei contratti pubblici e sono fornite (al comma 3) le definizioni dei termini utilizzati negli articoli che compongono il capo I.
L'articolo 2 dispone che, ai fini dell'affidamento delle concessioni autostradali ai sensi delle disposizioni del Capo I (artt. 1-16) della presente legge, l'ente concedente tiene conto degli ambiti ottimali di gestione delle tratte autostradali individuati ai sensi dell'art. 37, comma 2, lett. g-bis) del D.L. 201/2011.
L'articolo 3 (rubricato "Modalità di affidamento delle concessioni autostradali") stabilisce che l'ente concedente, cioè il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), aggiudica le concessioni autostradali secondo procedure di evidenza pubblica (comma 1). Sono inoltre individuati (al comma 2) i casi in cui è invece consentito l'affidamento diretto ed è stabilito (al comma 3) il divieto di project financing per gli affidamenti delle concessioni scadute o in scadenza.
L'articolo 4 disciplina (al comma 1) il contenuto dei bandi di gara relativi agli affidamenti effettuati con procedure di evidenza pubblica, e (al comma 2) pone in capo al concedente, ai fini dell'aggiudicazione, alcuni importanti obblighi.
L'articolo 5 reca disposizioni per l'affidamento in house delle concessioni autostradali. In particolare viene disciplinata la procedura da seguire per l'affidamento in house, che si conclude con l'approvazione, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, della proposta definitiva di convenzione.
L'articolo 6 definisce l'oggetto del contratto di concessione autostradale, prevedendo che includa l'attività di gestione e manutenzione ordinaria dell'infrastruttura autostradale (lettera a) del comma 1) nonché, in relazione ai progetti posti a base di gara, la progettazione di fattibilità tecnico-economica, la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori e delle opere di manutenzione straordinaria individuati dalla convenzione di concessione e dai relativi aggiornamenti (lettera b) del comma 1). Lo stesso articolo dispone che sono a carico del concessionario i rischi operativi e reca disposizioni volte a disciplinare le attività e le opere rispettivamente indicate dalle lettere a) e b) del comma 1.
L'articolo 7 disciplina la remunerazione delle attività che formano oggetto del contratto di concessione. Sono inoltre recate disposizioni in merito agli oneri relativi alla progettazione e a quelli relativi all'esecuzione dei lavori e delle opere di manutenzione straordinaria.
L'articolo 8 individua i contenuti dello schema di convenzione che deve essere posto a base dell'affidamento di ogni concessione autostradale.
L'articolo 9 dispone (al comma 1) che la stipula del contratto di concessione avviene mediante sottoscrizione, da parte dell'ente concedente e dell'affidatario, di una convenzione corredata del piano economico-finanziario (PEF). Lo stesso articolo disciplina la procedura per l'approvazione della convenzione (commi 2-3), nonché l'ipotesi di mancata sottoscrizione della proposta di convenzione (comma 4) e l'aggiornamento periodico o la revisione delle convenzioni e dei relativi PEF (commi 5 e 6).
L'articolo 10 dispone (al comma 1) che la durata delle concessioni – affidate ai sensi della Sezione IV (artt. 6-11) del Capo I – è determinata dall'ente concedente in funzione dei servizi e dei lavori richiesti al concessionario e non può superare di regola i 15 anni. Al termine della concessione, l'ente concedente procede ad un nuovo affidamento (comma 2).
L'articolo 11 disciplina l'estinzione della concessione autostradale determinata da motivi di pubblico interesse (comma 2) o derivante da inadempimento del concessionario (commi 3-6) e individua la disciplina applicabile nelle more dell'affidamento a un nuovo concessionario (comma 7).
L'articolo 12 disciplina la procedura relativa alla fissazione e all'aggiornamento delle tariffe autostradali.
L'articolo 13 prevede l'adozione del Piano nazionale degli investimenti autostradali al fine di individuare i lavori e le opere di manutenzione straordinaria da inserire nei bandi di gara delle nuove concessioni.
L'articolo 14 reca disposizioni applicabili alle concessioni in essere. In particolare disciplina la procedura di aggiornamento del PEF delle società concessionarie per le quali, alla data di entrata in vigore del D.L. 215/2023 è intervenuta la scadenza del periodo regolatorio quinquennale.
L'articolo 15, con una disposizione di rinvio, mira a confermare che alle concessioni autostradali in essere non affidate con la formula della finanza di progetto, ovvero con procedure di gara di evidenza pubblica secondo il diritto dell'UE, si applicano le disposizioni sull'affidamento mediante procedura di evidenza pubblica di una quota tra il 50% e il 60% dei contratti di lavori, servizi e forniture, stabilita convenzionalmente dal concedente e dal concessionario ai sensi dell'art. 186 del codice dei contratti pubblici, che ha introdotto un sistema flessibile di individuazione delle quote di lavori, servizi e forniture da affidare a terzi, da stabilire all'interno di un intervallo determinato e secondo parametri legislativamente previsti.
L'articolo 16 reca disposizioni di coordinamento normativo.

Ulteriori norme in materia di autostrade emanate nella legislatura in corso

L'articolo 10, comma 3, lettera a), del D.L. 176/2022, inserisce un articolo aggiuntivo (l'art. 44-bis) nel testo del decreto-legge 77/2021, al fine di prevedere un procedimento speciale e acceleratorio per le procedure di approvazione di alcuni progetti relativi ad interventi stradali e autostradali di preminente interesse nazionale, di cui al Terzo atto aggiuntivo alla Convenzione Autostrade per l'Italia, nominativamente individuati ed esplicitati nel nuovo allegato IV-bis al medesimo decreto-legge (introdotto dalla lettera b) del comma 3).

La lettera b) del comma 1 dell'art. 33 del D.L. 13/2023 modifica l'articolo 44-bis del citato decreto-legge 77/2021, intervenendo sulle procedure per la realizzazione degli interventi autostradali di preminente interesse nazionale, di cui all'Allegato IV-bis del medesimo decreto-legge, al fine di precisare puntualmente la documentazione da trasmettere in relazione all'iter autorizzativo.

Sulla disciplina relativa a tali interventi interviene anche l'art. 16, comma 1, del D.L. 104/2023, prevedendo che qualora per tali progetti sia già stata effettuata la trasmissione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e siano scaduti i termini per l'approvazione previsti dal piano economico finanziario, allora viene previsto che la relazione che li accompagna deve essere verificata da appositi organismi accreditati e viene altresì disposto che il previsto parere del Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici non è più richiesto.

L'art. 1, comma 383, della legge di bilancio 2023 (L. 197/2022) reca disposizioni volte ad integrare la disciplina relativa alle infrastrutture autostradali A22 Brennero-Modena, A4 Venezia-Trieste, A28 Portogruaro-Pordenone e raccordo Villesse-Gorizia, al fine di consentire – qualora ci si avvalga nel ruolo di concessionario di società in house – l'effettuazione di talune operazioni societarie.

Ulteriori disposizioni sono previste dall'art. 10 del D.L. 198/2022:

- il comma 2, proroga di un anno, vale a dire dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023, il termine per la conclusione delle procedure di finanza di progetto previste per l'affidamento della concessione dell'autostrada A22 Brennero-Modena. Contestualmente viene previsto, e disciplinato, anche per il 2022 il versamento di un acconto degli importi dovuti in relazione al subentro del nuovo concessionario;

- il comma 4, per i concessionari autostradali il cui periodo regolatorio quinquennale è pervenuto a scadenza, differisce al 31 dicembre 2023 il termine per il perfezionamento dell'aggiornamento dei piani economico-finanziari dei concessionari autostradali presentati nel termine del 30 marzo 2020 (e per il conseguente adeguamento delle tariffe autostradali);

- il comma 11-septiesdecies prevede la trasmissione annuale da parte dei concessionari autostradali dei rispettivi piani economico-finanziari alle competenti Commissioni parlamentari.

Ulteriori disposizioni sono previste dai commi da 1-bis a 1-quater dell'art. 16 del D.L. 104/2023. Tali commi recano norme relative agli affidamenti da parte di concessionari autostradali che non sono amministrazioni aggiudicatrici (comma 1-bis) e modificano la disciplina della Concessioni Autostradali Venete S.p.A. (commi 1-ter e 1-quater).

Ulteriori disposizioni sono previste dal D.L. 145/2023.
L'articolo 14 prevede un incremento, pari a 150 milioni di euro per l'anno 2023, del Fondo di cui all'art. 7-bis, comma 3, del D.L. 68/2022, relativo agli eventuali oneri derivanti dalla revoca di concessioni.
L'articolo 14-bis dispone invece il reintegro della Strada dei Parchi S.p.a. nella concessione della rete autostradale costituita dalle autostrade A24 e A25, e disciplina i termini, le condizioni e le modalità per l'effettuazione del reintegro, nonché la chiusura del contenzioso e la relativa compensazione economica in favore del concessionario. Viene inoltre disciplinata la cessazione, dalla data di reintegro, dell'efficacia della disciplina vigente che ha trasferito la gestione delle citate tratte autostradali all'ANAS S.p.A. Sono inoltre vietate, per l'intero periodo residuo della concessione, ulteriori revisioni del piano economico finanziario. 

L'art. 8, comma 9, del D.L. 215/2023, proroga dal 31 dicembre del 2023 al 30 marzo 2024 il termine ultimo entro il quale le società concessionarie di tratte autostradali devono predisporre una proposta aggiornata del Piano economico finanziario conformemente a quanto disposto dell'Autorità di regolazione dei trasporti nonché alle indicazioni rese dal Concedente. L'aggiornamento dei piani economici finanziari dovrà essere perfezionato entro e non oltre il 31 dicembre 2024. Infine, è disposto l'incremento delle tariffe autostradali conformemente all'inflazione nella misura pari al 2,3%. L'articolo 8, comma 10, del medesimo decreto-legge dispone la proroga, alla data del 31 ottobre 2028, della scadenza del rapporto concessorio inerente alla gestione delle tratte autostradali da parte della Società Autostrada Tirrenica S.p.a.

L'articolo 8, comma 23, del D.L. 19/2024, introduce una deroga al divieto di ricorrere all'indebitamento per il finanziamento di aziende o società, nel caso specifico della società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.a., qualora le perdite risultino complessivamente assorbite in un piano economico-finanziario approvato dall'Autorità competente.

L'articolo 1 del D.L. 89/2024 introduce (al comma 1) una disciplina di aggiornamento dei piani economico-finanziari relativi alle società concessionarie autostradali con periodo regolatorio in scadenza nel corso dell'anno 2024.

Lo stesso articolo reca inoltre (ai commi da 2-bis a 2-sexies) disposizioni riguardanti le somme dovute dalla società Autobrennero S.p.A. in relazione alla concessione autostradale A22 Brennero-Modena e accantonamenti per opere relative alla concessione medesima.

In particolare il comma 2- bis reca alcune modifiche all'articolo 2, comma 1- bis, primo periodo, del D.L. n. 121 del 2021.  Il comma 2-ter, invece, prevede che la società Autobrennero Spa è autorizzata a versare all'entrata del bilancio dello Stato una somma pari a euro 232.776.612,00 a integrale adempimento di quanto dovuto dalla medesima società a titolo di maggiori introiti per il periodo di gestione dal 1° maggio 2014 al 31 dicembre 2022. Si precisa inoltre che la somma in questione per le annualità successive al 31 dicembre 2022 è quantificata nella percentuale del 27,25 per cento del margine operativo lordo desunto dai bilanci di esercizio della società regolarmente approvati.  Il comma 2-quater prevede che il versamento della somma di cui al comma 2-ter, è effettuato dalla società in questione nella misura di 70 milioni di euro entro il 20 novembre 2024 e la parte rimanente, al netto dell'acconto già versato pari a 70.000.000,00 euro dalla concessionaria in forza del comma 1-bis dell'articolo 2 del decreto-legge n. 121 del 2021, nella misura di 41.592.204,00 euro entro il 15 dicembre 2025, e nella misura di 51.184.408,00 euro entro il 15 dicembre 2026.  Il comma 2-quinquies stabilisce, inoltre, che l'efficacia liberatoria rispetto alle somme dovute ai sensi dell'articolo 2 comma 1-bis del D.L. n. 121 del 2021, è subordinata al pagamento dell'importo di cui al comma 2-ter, e altresì al deposito da parte della società Autostrada del Brennero S.p.A., presso le sedi competenti, a definitiva e completa tacitazione di ogni diritto e pretesa, anche giudiziale, nei confronti del concedente e di ogni altro soggetto pubblico statale, degli atti di rinuncia a tutti i giudizi pendenti e alle relative domande, a qualunque titolo dedotte e deducibili, nonché ai giudizi cautelari connessi e ad eventuali azioni future relative al rapporto concessorio fino alla data di entrata in vigore della presente disposizione.  Da ultimo il comma 2-sexies prevede che, fermo quanto previsto dai commi da 2-ter a 2-quinquies, la società titolare della concessione di costruzione e gestione dell'autostrada A22 Brennero-Modena è autorizzata ad accantonare, in base al proprio piano economico finanziario, una quota anche prevalente dei propri proventi in un fondo di accumulo destinato al finanziamento di interventi di adeguamento e potenziamento della rete autostradale, anche connessa, di potenziamento di sistemi locali di adduzione all'autostrada medesima e finalizzati al miglioramento della viabilità, anche ordinaria, funzionale all'asse autostradale. L'utilizzo delle disponibilità del fondo avviene in base ad apposite convenzioni da stipularsi tra la società concessionaria e gli enti locali di volta in volta territorialmente competenti, che mantengono la responsabilità e la titolarità della realizzazione degli interventi. Da ultimo si prevede che la convenzione di concessione relativa alla tratta autostradale A22 Brennero-Modena definisce i contenuti delle convenzioni sopra citate, l'elenco degli interventi da finanziare e i criteri per l'individuazione di eventuali interventi alternativi da approvare con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.

Disposizioni degne di nota sono altresì quelle recate dal D.L. 113/2024 (in corso di conversione). L'articolo 10, comma 13, prevede la non applicazione alla società Autostrade Alto Adriatico S.p.A., di disposizioni in materia di contenimento della spesa, sino alla durata dello stato di emergenza nel settore del traffico e della mobilità; nell'autostrada A4 (tratta Quarto d'Altino-Trieste) e nel raccordo autostradale Villesse-Gorizia, e comunque non oltre il 31 dicembre 2024. 
L'articolo 8 tratta invece la gestione delle risorse riferibili al PNC (Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR), per gli importi di cui all'allegato 3 del decreto-legge (che fa riferimento, tra le varie misure, anche al programma "Strade sicure"), disponendo l'accantonamento e l'indisponibilità fino al 30 settembre 2024 delle risorse oggetto dell'informativa congiunta presentata in data 9 luglio 2024 dal Ministro dell'economia e delle finanze e dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR al CIPESS.

Ulteriori disposizioni sono contenute nella legge di bilancio 2025 (L. 207/2024).

Il comma 524 reca disposizioni finalizzate alla definizione di meccanismi di compensazione per la mancata possibilità di utilizzo da parte degli utenti dello svincolo autostradale denominato «Villafranca Tirrena» della A18 Messina-PalermoPer tale finalità è autorizzata la spesa complessiva di 5 milioni di euro (2,5 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026).
Viene inoltre previsto un definanziamento di 10 milioni di euro, per l'anno 2025, a carico delle risorse destinate alla realizzazione dell'Autostrada regionale Cispadana".
E' infine prevista una riprogrammazione di risorse in relazione al Fondo investimenti complementari PNRR-Strade sicure - A24-A25, che comporta uno spostamento di 186,5 milioni di euro dal triennio 2025-2027 agli anni successivi.

Le tariffe per il 2025

Nel comunicato web del MIT del 31 dicembre 2024 vengono fornite informazioni in merito alle tariffe autostradali per l'anno 2025. In particolare viene evidenziato che "a partire dal 1° gennaio 2025, le tariffe sulle autostrade italiane rimarranno invariate per tutte le 22 Società Concessionarie Autostradali coinvolte nell'aggiornamento dei Piani Economico-Finanziari. La decisione, presa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, si allinea all'orientamento dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART)" e che "per quanto riguarda la rete gestita dalla Società Autostrade per l'Italia S.p.A. [...] è stato previsto un adeguamento tariffario dell'1,80%, corrispondente al tasso di inflazione programmato per il 2025, come stabilito dall'articolo 14, comma 2, della Legge n. 193 del 16 dicembre 2024".

Si ricorda che, come ricordato nella relazione annuale dell'ART (Doc. CCXVI), l'ART stabilisce, tra l'altro, "i sistemi tariffari dei pedaggi basati sul metodo del price cap, con determinazione dell'indicatore di produttività X" e che "tutti i sistemi tariffari di pedaggio ART sono basati su principi e criteri uniformi e omogenei e hanno la finalità di pervenire al superamento delle sei previgenti discipline di regolazione tariffaria contenute nelle delibere del CIPESS adottate in precedenza, ovvero di meccanismi tariffari automatici di recepimento negli atti convenzionali a seguito degli interventi del legislatore".

ultimo aggiornamento: 7 gennaio 2025
ANAS

L'articolo 3-bis del D.L. 176/2022 prevede, ai commi 5 e 6, un'autorizzazione di spesa per l'anno 2022 a favore di ANAS S.p.A., di importo pari a 176 milioni di euro, da destinare alla compensazione dei maggiori oneri derivanti dall'incremento dei costi sostenuti dalla società per l'illuminazione pubblica delle strade nell'anno 2022 e, più in generale, dalle attività di manutenzione stradale di alcune strade di interesse nazionale.

Con la sezione II della legge di bilancio 2023 (L. 197/2022) è stato operato un rifinanziamento delle risorse (collocate nel capitolo 7002 dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) destinate al contratto di programma ANAS 2021-2025. Per il triennio 2023-2025, il rifinanziamento è pari complessivamente a 450 milioni di euro.

Nel comunicato del Governo del 27 dicembre 2022 viene reso noto che il CIPESS "ha approvato l'Atto aggiuntivo al Contratto di programma 2016-2020 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e ANAS, consistente nell'allocazione delle risorse recate dall'art. 1, comma 397 della Legge n. 234 del 2021 (Legge di bilancio 2022), per 4,55 miliardi di euro complessivi, di cui circa 2 miliardi di euro per finanziare nuove opere presenti nel contratto di programma 2016-2020, circa 1,8 miliardi di euro per manutenzione, 174 milioni di euro per monitoraggio ponti e gallerie, 170 milioni di euro per fondo progettazione, 167 milioni di euro per gli interventi ricompresi nell'8° stralcio del piano sisma, oltre ad altri interventi". In apposita nota del MIT è illustrato il dettaglio degli interventi.

Informazioni approfondite sull'ANAS sono disponibili nella relazione della Corte dei conti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Anas S.p.A. nel 2022 (Doc. XV, n. 197). In particolare, nelle conclusioni di tale relazione viene ricordato che l'ANAS, per effetto dell'art. 49 del D.L. 50/2017, che ne ha disposto il trasferimento, mediante l'aumento di capitale, nella capogruppo Ferrovie dello Stato S.p.A., con il conferimento in natura della partecipazione in ANAS detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) "è attualmente una società controllata da una società a controllo pubblico (socio unico di FS S.p.A. è il MEF)". Nelle medesime conclusioni viene altresì ricordato che il D.L. 121/2021 "prevede la creazione di una nuova società per l'esercizio dell'attività di gestione delle autostrade statali in regime di concessione mediante affidamenti in house ... interamente controllata dal MEF e soggetta al controllo analogo del MIT, alla quale dovrebbero essere trasferite le funzioni e le attività attribuite alle vigenti disposizioni ad Anas s.p.a." (v. infra).

Il comma 292 della legge di bilancio 2024 (L. 213/2023) prevede, tra l'altro, un'autorizzazione di spesa, per il finanziamento del contratto di programma ANAS 2021-2025, di 535 milioni di euro per l'anno 2027 e 110 milioni di euro per l'anno 2028. Il comma 515 della medesima legge riduce di 7,3 milioni di euro per il 2024 l'autorizzazione di spesa - pari a 25 milioni per il medesimo 2024 - relativa al contributo in favore dell'ANAS a compensazione della diminuzione degli introiti da pedaggi delle concessionarie autostradali, a seguito della riduzione della circolazione stradale conseguente alle misure di contenimento e prevenzione da COVID-19. Inoltre, con la sezione II della medesima legge è stata operata una riprogrammazione delle risorse (collocate nel capitolo 7002 dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) destinate all'ANAS che comporta, nel triennio 2024-2026, una riduzione complessiva di 2,26 miliardi di euro. Con la stessa sezione è stato altresì previsto un rifinanziamento, destinato al contratto di programma ANAS, di 675,4 milioni di euro per il periodo 2026-2036.

L'articolo 8, comma 8, del D.L. 215/2023, prevede che per le attività di investimento dell'ANAS è riconosciuto, a titolo di onere di investimento, una quota non superiore al 12,5 per cento del totale dello stanziamento destinato alla realizzazione, al miglioramento, all'adeguamento della rete stradale nonché alla gestione dei beni funzionali al servizio stradale ed autostradale. Inoltre si precisa che, per i quadri economici approvati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023, viene riconosciuta una quota a titolo di oneri di investimento pari al 9 per cento. Infine, viene disposto che entro il predetto limite del 12,5 per cento, le eventuali risorse che residuano rispetto alle spese effettivamente sostenute da parte dell'ANAS S.p.A., verificate dal MIT sulla base delle risultanze della contabilità analitica, rimangono a disposizione della società.

Disposizioni relative all'ANAS sono recate dalla legge di bilancio 2025 (L. 207/2024).

Il comma 521 autorizza la sottoscrizione di una nuova convenzione unica tra MIT e ANAS, da approvarsi con decreto ministeriale, adottato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Viene inoltre stabilito che, in occasione della sottoscrizione della nuova convenzione, la durata della concessione relativa è adeguata al termine massimo di 50 anni (indicato dall'art. 7, comma 3, lettera d), del D.L. 138/2002, come riscritto dal comma 1019 della legge 296/2006). Il comma in esame dispone altresì che l'efficacia della misura da esso prevista è subordinata a notifica preventiva alla Commissione europea, ai sensi dell'art. 108 del Trattato sul funzionamento dell'UE.

Il comma 537 incrementa le risorse destinate ad ANAS S.p.A. per il finanziamento del contratto di programma 2021-2025 complessivamente di 2,022 miliardi di euro (428 milioni di euro per l'anno 2027, 300 milioni di euro per l'anno 2028, 10 milioni di euro per l'anno 2029, 171 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2030 al 2033, 170 milioni di euro per l'anno 2034, 270 milioni di euro per l'anno 2035 e 160 milioni di euro per l'anno 2036). Tali risorse aggiuntive sono prioritariamente destinate, nell'ambito dell'aggiornamento del contratto di programma: agli interventi di manutenzione straordinaria e programmata della rete; e alla copertura dei maggiori fabbisogni delle opere in corso di realizzazione.

Si evidenzia però che la stessa legge prevede un definanziamento - a carico delle risorse destinate al contratto di programma Anas dal comma 397 della legge di bilancio 2022 - di 183 milioni di euro per l'anno 2025.

Il Contratto di programma MIT-ANAS 2021-2025

Il CIPESS, nella seduta del 21 marzo 2024, con la delibera n. 6/2024, ha approvato lo schema di Contratto di programma 2021-2025 tra MIT e ANAS S.p.A.. L'approvazione del contratto è poi avvenuta con il D.M. infrastrutture e trasporti 22 ottobre 2024 (pubblicato nella G.U. del 19 dicembre 2024).
Come evidenziato dalla nota web del DIPE e ribadito dalla nota web del MIT diramate in data 21 marzo 2024, "il 
Contratto prevede investimenti complessivi per circa 44 miliardi di euro, di cui circa 23 miliardi già coperti e la parte restante, di circa 21 miliardi di euro, di cui si evidenzia 'la valenza programmatica degli investimenti non finanziati'. Vengono ripartiti ex novo 2,25 miliardi dalla legge di bilancio 2023 e circa 3,75 miliardi di euro dalla legge di bilancio 2024, oggetto della nuova allocazione. Tali nuove risorse per 6 miliardi di euro complessivi vengono ripartite, per la parte attribuita geograficamente, per circa il 40,2% al Nord, per il 17% al Centro e per il 42,8% nel Sud e nelle Isole. Il Contratto prevede anche per la voce servizi una spesa annuale che cresce da circa 720 milioni di euro nel 2021 a circa 834 milioni nel 2025, la cui integrale copertura 'assume carattere previsionale' e pertanto 'le relative attività saranno modulate in corso d'anno e troveranno copertura con i consueti strumenti di pianificazione e finanziamento'.". 

Nella relazione della Corte dei conti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di ANAS S.p.A. 2023 (determinazione del 24 ottobre 2024, n. 143) viene evidenziato che "con nota dell'8 febbraio 2024, Anas ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la proposta di Contratto di programma 2021-2025 nella quale risultano allocate le risorse relative ai 2.250 milioni dalla legge del 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di bilancio 2023), e le risorse relative ai 3.748,38 milioni previste dalla legge del 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di bilancio 2024)".

Dopo l'approvazione del contratto di programma, la legge di bilancio 2025 (L. 207/2024) è intervenuta al fine di integrare le risorse ad esso destinate. Il comma 537 ha infatti stanziato, per il finanziamento del contratto di programma 2021-2025, risorse pari complessivamente a 2,022 miliardi di euro (428 milioni di euro per l'anno 2027, 300 milioni di euro per l'anno 2028, 10 milioni di euro per l'anno 2029, 171 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2030 al 2033, 170 milioni di euro per l'anno 2034, 270 milioni di euro per l'anno 2035 e 160 milioni di euro per l'anno 2036). Si evidenzia però che la stessa legge prevede un definanziamento - a carico delle risorse destinate al contratto di programma dal comma 397 della legge di bilancio 2022 - di 183 milioni di euro per l'anno 2025.

Autostrade dello Stato S.p.A.

L'articolo 1, commi 6-sexies e 6-septies, del D.L. 155/2024, reca disposizioni finalizzate a rafforzare la dotazione patrimoniale della società per la gestione in house di autostrade statali a pedaggio, per l'acquisizione (anche in deroga a clausole di prelazione o di non trasferibilità previste negli statuti, nelle convenzioni o nelle norme istitutive) da parte della medesima società di tutti i diritti e gli obblighi derivanti dalla titolarità delle partecipazioni azionarie detenute dall'ANAS S.p.A. nelle società Concessioni Autostradali Venete - CAV S.p.A., Autostrada Asti-Cuneo S.p.A., Società Italiana per Azioni per il Traforo del Monte Bianco e Società Italiana Traforo Autostradale del Fréjus S.p.A. - SITAF. In particolare, per la finalità indicata viene prevista l'assegnazione alla medesima società della somma di 343 milioni di euroI commi in esame disciplinano altresì il corrispettivo che Autostrade dello Stato S.p.A. dovrà corrispondere ad ANAS S.p.A. per l'acquisizione in questione, in ogni caso nel limite della somma prevista per il rafforzamento patrimoniale di cui trattasi.

Si ricorda che l'istituzione della società in questione è stata prevista dall'art. 2, comma 2-sexies, del D.L. 121/2021, ed è avvenuta, con la denominazione di "Autostrade dello Stato S.p.A.", con il D.P.C.M. 9 aprile 2024.
ultimo aggiornamento: 7 gennaio 2025

Tra le misure previste dal PNRR in materia di infrastrutture e trasporti, si segnala in particolare l'intervento di riforma sicurezza stradale 4.0 (M3C1-21 e M3C1-22), con investimenti a valere sulle risorse nazionali, riguardanti la messa in sicurezza, il contrasto e l'adattamento al cambiamento climatico della rete stradale, con una forte componente di ammodernamento tecnologico attraverso un sistema di monitoraggio digitale avanzato. In proposito, sono previsti investimenti derivanti soltanto dal Fondo complementare (D.L. 59/2021), che contiene le risorse nazionali da aggiungere a quelle del PNRR, a favore della M3C1, con riferimento alla misura "sicurezza stradale 4.0", per complessivi 1.450 milioni di euro per il periodo 2021-2026L'articolazione temporale delle risorse è stata modificata dall'articolo 1, commi 6 e 8, del D.L. 19/2024: le risorse per le annualità 2024 e 2025 sono state ridotte, rispettivamente, di 270 milioni per l'anno 2024 e di 170 milioni per l'anno 2025, e riallocate, per gli stessi importi, nelle annualità 2027-2028.  

Al fine di attuare gli obiettivi (nn. 21 e 22) previsti dagli interventi di riforma citati, nella scorsa legislatura sono stati emanati:
- il  D.M. 493 del 3 dicembre 2021, con cui sono state modificate le linee guida emanate nel passato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per la classificazione, la gestione del rischio e il monitoraggio di ponti, viadotti e cavalcavia lungo le strade statali e autostrade gestite da Anas Spa o da concessionari, al fine di estenderle alle strade gestite da Regioni, Province e Comuni;
- il  D.M. 485 del 30 novembre 2021 che (anche in attuazione dell'art. 1, comma 1- bis, del D.L. 121/2021) contiene l'elenco delle strutture delle opere d'arte dei sottopassi e sovrappassi, comprese le barriere di sicurezza nei sovrappassi, con l'indicazione dei relativi enti titolari.
Si fa notare, infine, che tra gli obiettivi del traguardo M1C2-11 del PNRR (relativo alla legge annuale sulla concorrenza), da conseguire entro il 31 dicembre 2024, viene prevista l'adozione di una serie di misure relative al settore autostradale. Tra queste si segnalano la previsione di un quadro normativo per le concessioni autostradali all'interno del quale rendere obbligatorio lo svolgimento delle gare per i contratti di concessione autostradale, impedendone il rinnovo automatico, nonché di misure in materia di affidamenti in house e risoluzione del contratto.
ultimo aggiornamento: 7 gennaio 2025
 
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