tema 1 febbraio 2025
Studi - Bilancio Piano strutturale di bilancio - Italia 2025-2029

Il 27 settembre 2024 il Governo ha trasmesso alle Camere la proposta di Piano strutturale di bilancio a medio termine per l'Italia per il periodo 2025-2029 (per maggiori informazioni si veda il relativo Dossier).

L'esame parlamentare del documento ha previsto anzitutto audizioni in merito alla proposta di Piano, svolte congiuntamente dalla Commissione V Bilancio, Tesoro e programmazione della Camera dei deputati e dalla Commissione 5° Programmazione economica e bilancio del Senato della Repubblica, presso la Camera dei deputati. Le audizioni si sono svolte nelle giornate di giovedì 3 ottobre 2024lunedì 7 ottobre 2024 e infine martedì 8 ottobre 2024, con l'audizione del Ministro dell'economia e delle finanze; è possibile consultare le memorie depositate dagli auditi e visionare i filmati delle audizioni sul sito della Camera dei deputati nella sezione relativa alla Commissione V. A seguito delle audizioni, la Va Commissione della Camera dei deputati ha esaminato il Piano in sede referente nella seduta dell'8 ottobre 2024, conferendo il mandato alla relatrice a riferire all'Assemblea. Nella seduta dell'Assemblea del 9 ottobre 2024 si è svolto l'esame del documento, con il relativo dibattito (si veda il Resoconto); la Camera ha dunque approvato la risoluzione Lucaselli, Comaroli, Pella e Romano n. 6-00132 che aveva ricevuto parere favorevole dal Governo (per visionare le altre risoluzioni proposte si veda l'Allegato A al Resoconto). Contemporaneamente, la Commissione 5a del Senato ha svolto a sua volta l'esame in sede referente del Piano nelle sedute di mercoledì 8 ottobre 2024 e giovedì 9 ottobre 2024, conferendo il mandato al relatore a riferire all'Assemblea. Nella seduta del Senato del 9 ottobre 2024 si è svolto l'esame del documento, con il relativo dibattito (si veda il Resoconto): il Senato ha successivamente approvato la risoluzione n. 6-00110, presentata dai senatori Liris, Borghi Claudio, Damiani e Borghese e che aveva ricevuto parere favorevole dal Governo.

Conseguentemente, il 15 ottobre 2024 il Governo ha dunque presentato il Piano strutturale di bilancio a medio termine alla Commissione europea per l'esame delle istituzioni dell'Unione; inoltre, nella medesima data, il Governo ha trasmesso l'Appendice VI del Piano che riporta gli impegni relativi a riforme e investimenti descritti nel Capitolo III. 

Infine, il Consiglio dell'Unione europea nel formato ECFIN ha approvato il Piano con Raccomandazione datata 14 gennaio 2025.

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Il Piano strutturale di bilancio, di durata quinquennale per l'Italia, è il documento previsto dalle nuove regole europee di programmazione economica. Il Piano espone l'andamento programmato della spesa primaria netta nazionale per il periodo 2025-2029 che il Governo si impegna a rispettare. Sono altresì esposte le previsioni per gli anni 2030 e 2031.

Il tasso annuale medio di crescita della spesa netta proposto è pari all'1,6% del PIL per il periodo 2025-2029, e all'1,5% del PIL per il periodo 2025-2031, quest'ultimo in linea con la traiettoria di riferimento trasmessa il 21 giugno 2024 dalla Commissione europea.

Il Piano illustra, inoltre, la correzione del saldo primario strutturale annuale necessaria per garantire tale traiettoria di spesa, pari allo 0,55% del PIL nominale per gli anni 2025 e 2026, e allo 0,52% per gli anni 2027-2031. L'aumento medio annuo del saldo primario strutturale è pari a 0,53% nell'intero periodo. Le correzioni programmate consentirebbero all'Italia di uscire dalla procedura per disavanzo eccessivo nel 2027.

 

Per quanto riguarda le riforme e gli investimenti programmati, è previsto l'impegno per conseguire la piena attuazione del PNRR entro il 2026, mentre negli anni successivi l'azione riformatrice sarà dedicata a consolidare e sviluppare ulteriormente i risultati raggiunti. Dopo il 2026 il Piano prevede ulteriori interventi strutturali volti a migliorare la qualità delle istituzioni e l'ambiente imprenditoriale con interventi in cinque ambiti:

  • Giustizia;
  • Amministrazione fiscale;
  • Gestione responsabile della spesa pubblica;
  • Supporto alle imprese e promozione della concorrenza;
  • Pubblica Amministrazione.

Tali interventi sono utili anche per l'estensione del percorso di aggiustamento fino al 2031.

Il Piano descrive inoltre altre politiche di carattere settoriale per il perseguimento delle priorità strategiche nazionali ed europee, che necessiteranno di forme di coordinamento con gli altri Stati membri dell'UE.  

Gli interventi delineati nel Piano offrono infine una risposta ai rilievi emersi nell'ambito delle Raccomandazioni specifiche del Consiglio dell'UE indirizzate all'Italia dal 2019 ad oggi.

 

Per ulteriori approfondimenti sulla riforma del coordinamento delle politiche di bilancio degli Stati membri dell'Unione europea, si rimanda all'apposito Tema ed all'infografica predisposta dal Servizio Studi.

 

ultimo aggiornamento: 7 ottobre 2024
 
temi di Politica economica e finanza pubblica