Il disegno di legge C. 2750, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2026 e il bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028, è all'esame in seconda lettura presso la Camera dei deputati. La V Commissione ne ha avviato l'esame il 27 dicembre 2025 e lo ha concluso il 28 dicembre 2025 senza approvare alcuna proposta emendativa.
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Il disegno di legge di bilancio presentato dal Governo al Senato il 22 ottobre 2025 si componeva originariamente di 154 articoli. A seguito dell'approvazione da parte del Senato dell'emendamento 1.9000 del Governo, le disposizioni contenute nella prima sezione del provvedimento, come risultanti dall'esame in sede referente, sono state sostituite da un unico articolo suddiviso in 973 commi, seguiti dalle disposizioni relative alla seconda sezione, dall'articolo 2 all'articolo 21. Il disegno di legge risulta suddiviso, secondo quanto prescritto dalla legge di contabilità e finanza pubblica, in due sezioni. La prima sezione reca il quadro di riferimento finanziario e provvede alla regolazione annuale delle grandezze previste dalla legislazione vigente al fine di adeguarne gli effetti finanziari agli obiettivi. Essa contiene, per ciascun anno del triennio di riferimento, le misure quantitative necessarie a realizzare gli obiettivi programmatici di finanza pubblica definiti a livello macroeconomico, in linea con quanto previsto dal Documento programmatico di finanza pubblica. La seconda sezione, invece, evidenzia, per ciascun programma, gli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni contenute nella prima sezione, il bilancio a legislazione vigente e le variazioni non determinate da innovazioni normative. Queste ultime includono anche rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di entrate e di spese.
Nelle more dell'adeguamento del quadro normativo interno alle nuove regole della governance economica europea, quest'anno il Governo ha presentato i propri obiettivi programmatici di finanza pubblica nel Documento programmatico di finanza pubblica 2025, deliberato dal Consiglio dei Ministri il 2 ottobre 2025 e presentato alle Camere nella stessa data. Il disegno di legge di bilancio appare coerente con gli obiettivi programmatici indicati nel citato Documento programmatico di finanza pubblica, approvato dalle Camere con apposite risoluzioni parlamentari.
Come specificato nella relazione tecnica, in attesa della riforma della normativa nazionale, il disegno di legge di bilancio per il 2026 è stato trasmesso dal Governo tenendo in considerazione la struttura e i contenuti richiesti dall'assetto normativo e contabile vigente che prevedono il raccordo tra il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, quale risultante dal Quadro generale riassuntivo del disegno di legge di bilancio, e l'indebitamento netto programmatico dello Stato, comprensivo degli effetti della manovra di finanza pubblica sul comparto Stato, oltre all'esposizione dell'indebitamento netto programmatico delle amministrazioni pubbliche nel loro complesso, inteso come saldo tra entrate e spese.
In relazione ai saldi, l'articolo 1, comma 1 del disegno di legge di bilancio 2026 individua i risultati differenziali del bilancio dello Stato. In particolare, il saldo netto da finanziare previsto dal disegno di legge di bilancio 2026, come approvato dal Senato, si attesta a circa 154,3 miliardi nel 2026, 137,9 miliardi nel 2027 e 91,9 miliardi nel 2028, con un peggioramento rispetto agli andamenti tendenziali pari a circa 4,1 miliardi nel 2026, 5,1 miliardi nel 2027 e 7 miliardi nel 2028. Si registra, tuttavia, rispetto al dato iniziale, una lieve diminuzione del saldo netto da finanziare di circa 519 milioni nel 2026, 580 milioni nel 2027 e 163 milioni nel 2028.
Secondo i dati riportati nella Nota di variazioni relativa al disegno di legge di bilancio 2026-2028 come modificato dal Senato, la manovra della Prima Sezione implica per il 2026 maggiori entrate per circa 10,5 miliardi (in aumento di 8,1 miliardi rispetto al dato iniziale di manovra, pari a 2,5 miliardi circa), e maggiori spese per circa 9,1 miliardi (in aumento di 1,2 miliardi rispetto al dato iniziale di manovra, pari a circa 7,9 miliardi), da cui deriverebbe un minore saldo netto da finanziare per circa 1,4 miliardi. In relazione alla Seconda Sezione, come modificata dal Senato, essa non registra variazioni di entrate e implica un effetto complessivo in termini di maggiori spese per 5,5 miliardi, in aumento di 6,4 miliardi rispetto al dato iniziale di minori spese per -865 milioni 2026. L'effetto complessivo della manovra, come modificata dal Senato, è pari pertanto a un peggioramento del saldo netto da finanziare di 4,1 miliardi nel 2026.
A seguito dell'entrata in vigore della riforma della governance economica europea, si segnala anche il raccordo tra i tre saldi di finanza pubblica indicati nel disegno di legge di bilancio e l'indicatore della spesa netta.
In relazione agli obiettivi programmatici, il Governo stima nella Nota tecnico-illustrativa che gli effetti finanziari delle misure del disegno di legge di bilancio concorrono al raggiungimento degli obiettivi del Piano strutturale di bilancio. In particolare, nel 2026 la spesa netta dovrebbe aumentare dell'1,6%, attestandosi a -0,1 punti percentuali rispetto al tendenziale e in linea con il Piano strutturale di bilancio, ciò in considerazione dell'aumento delle spese una tantum, pari a circa 4 miliardi e delle spese finanziate da trasferimenti dall'Unione europea, pari a circa 2 miliardi. Entrambe tali componenti sono escluse dal calcolo della spesa netta. Si prevede, invece, che nel 2027 la spesa netta si attesti a +1,9%, ossia ad un valore di circa +0,6 punti percentuali rispetto al tendenziale ed in linea con il Piano, mentre nel 2028 la spesa netta dovrebbe crescere dell'1,6%, fermandosi a + 0,1 punti percentuali rispetto al tendenziale e a -0,1 punti percentuali rispetto al Piano.
In relazione ai contenuti della prima sezione, a seguito delle modifiche approvate dal Senato, il disegno di legge reca interventi sul fisco e per il sostegno ai redditi, disposizioni in materia di cultura e istruzione, lavoro, pensioni, sanità, imprese, infrastrutture e lavori pubblici, trasporti e energia, oltre a misure di tipo emergenziale, modifiche sulla normativa in materia di enti locali e sul contributo alla finanza pubblica, misure nell'ambito della difesa e degli affari esteri ed altre disposizioni. Per quanto riguarda la seconda sezione del disegno di legge di bilancio, l'articolo 2 reca l'approvazione dello stato di previsione dell'entrata, mentre gli articoli dal 3 al 17 prevedono l'approvazione degli stati di previsione della spesa dei Ministeri. Gli articoli 18, 19 e 20 recano il totale generale della spesa, i quadri generali riassuntivi e altre disposizioni di carattere prevalentemente contabile. L'articolo 21 dispone, infine, l'indicazione dell'entrata in vigore della legge di bilancio.