La proposta di legge (A.C. 1672-A) prevede l'istituzione della Giornata della ristorazione.
La proposta, di iniziativa parlamentare, è stata presentata il 29 gennaio 2024 ed è assegnata in sede referente alla Commissione X Attività produttive della Camera il 29 maggio 2024. La Commissione ne ha concluso l'esame, dopo l'approvazione di emendamenti, il 22 ottobre 2024.
La relazione che accompagna la proposta chiarisce che essa muove dall'esperienza della manifestazione – dal titolo Giornata della ristorazione per la cultura della ospitalità italiana – promossa il 28 aprile 2023 dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi della Confcommercio con i patrocini del Ministero delle imprese e del made in Italy, del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero del turismo, nonché con il conferimento della Medaglia del Presidente della Repubblica che ha riconosciuto l'alto valore dell'iniziativa. La manifestazione si è caratterizzata, tra l'altro, per l'organizzazione contestuale di numerose iniziative, diffuse sull'intero territorio nazionale e all'estero (in particolare in Francia, in Germania e negli Stati Uniti), che hanno coinvolto attività di pubblico esercizio, tra le quali i ristoranti, le trattorie, le osterie e le pizzerie.
L'istituzione di una Giornata della ristorazione si propone quindi in continuità con quella esperienza e come iniziativa volta a celebrare il ruolo di questo comparto per l'Italia sotto il profilo economico e per la filiera e la promozione del made in Italy, nonché a valorizzare la componente altamente identitaria che assume per i territori.
Per un maggior approfondimento sui contenuti della proposta di legge in esame si rimanda al dossier del Servizio Studi della Camera.
La proposta di legge si compone di quattro articoli.
Nello specifico, l'articolo 1 dispone che la Repubblica riconosce il terzo sabato del mese di maggio quale Giornata della ristorazione. La finalità enunciata dalla norma è di valorizzare e rafforzare il ruolo della ristorazione italiana, nelle diverse forme e tipologie che la caratterizzano, perseguendo valori quali la relazione, la condivisione, il convivio e la comunità.
Tra i princìpi ispiratori di questa giornata si annoverano, a seguito delle modifiche introdotte in sede referente, la qualificazione dell'offerta attraverso la promozione delle tradizioni gastronomiche e l'utilizzo dei prodotti agroalimentari sostenibili e di qualità, e la promozione di un sistema alimentare più equo, sano e rispettoso del lavoro e dell'ecosistema.
Viene poi coniato il concetto di "agenzia culturale del territorio e del made in Italy" per qualificare i pubblici esercizi della ristorazione situati in Italia e all'estero coinvolti nella Giornata.
La Giornata della ristorazione non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260, recante "Disposizioni in materia di ricorrenze festive".
L'articolo 2 prevede che, in occasione della Giornata della ristorazione, il Ministero delle imprese e del made in Italy promuova, di concerto con altri Ministeri e sentite le associazioni datoriali di categoria, un'iniziativa di approfondimento dedicata alle finalità e ai principi indicati nell'articolo 1. Per ogni ricorrenza annuale della Giornata viene individuato un tema simbolico della ristorazione, associato alle iniziative e manifestazioni previste per celebrare la Giornata. In sede referente è stato specificato che ai fini dell'attuazione di tale previsione è autorizzata la spesa di 42.000 euro annui a decorrere dall'anno 2025.
È inoltre previsto che, in occasione dell'iniziativa, vengano conferite dieci medaglie a imprenditori del settore della ristorazione che si sono distinti in alcuni ambiti determinati. A tal fine, l'articolo demanda a un decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy la definizione delle modalità e dei termini per la presentazione delle candidature e la loro valutazione. A seguito delle modifiche introdotte in sede emendativa, si specifica che ai fini del conferimento delle predette medaglie, gli imprenditori operanti all'estero devono essere in possesso della certificazione distintiva di «ristorante italiano nel mondo», di cui all'articolo 34 della legge n. 206/2023 (cd. legge sul made in Italy); si precisa inoltre che, ai fini dell'attuazione del presente comma, è autorizzata la spesa di 3.000 euro annui a decorrere dall'anno 2025.
Un decreto ministeriale emanato dal MIMIT deteminerà le modalità e i termini per presentare le candidature per il conferimento dell'onorificenza, così come le modalità di valutazione delle candidature.
Infine, si prevede che le istituzioni territoriali possano promuovere e sostenere, in occasione della Giornata, specifiche iniziative, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni. L'obiettivo di tali iniziative è indicato nella celebrazione della ristorazione, favorendo, in particolare, attività ed iniziative volte a valorizzare la sostenibilità, l'innovazione, la sicurezza, la legalità e l'immagine della filiera della ristorazione. Peraltro, si consente alle istituzioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni interessate, la promozione nelle scuole di iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi volti a valorizzare il ruolo della ristorazione.
L'articolo 3 reca disposizioni in materia di informazione radiofonica, televisiva e multimediale.
Nello specifico, prevede che la società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, secondo le disposizioni previste dal contratto di servizio, possa dedicare adeguati spazi ai temi connessi alla Giornata della ristorazione, nell'ambito della programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale (così a seguito delle modifiche adottate in sede referente, mentre il testo originario della pdl prevedeva l'obbligo di assicurare i suddetti spazi).
Si segnala che il nuovo contratto di servizio 2023-2028 prevede che la Rai debba articolare un'offerta di servizio pubblico in grado di offrire ai cittadini-utenti la più vasta possibilità di accesso alle diverse manifestazioni della cultura italiana rappresentando l'Italia, le sue eccellenze e i suoi valori nel territorio nazionale e nel mondo. Più in particolare, per quanto qui di interesse, essa deve produrre e programmare contenuti, anche multimediali, dedicati alla promozione e alla valorizzazione, in Italia come all'estero, dei territori e delle unicità culturali, paesaggistiche, agroalimentari ed enogastronomiche italiane.
In relazione a quanto previsto dalla disposizione in commento, si rileva che il nuovo contratto di servizio, relativo all'efficacia, all'adeguamento e alla scadenza del medesimo contratto, prevede che il MIMIT e la Rai si impegnano ad adeguare il contratto alla normativa sopravvenuta.
L'articolo 4, riscritto in sede emendativa, al comma 1 prevede che agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 2 pari a 45.000 euro annui a decorrere dall'anno 2025, si provveda mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2024-2026, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del MEF per l'anno 2024, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al MIMIT.
Fatto salvo quanto sopra, si dispone che dall'attuazione della presente legge non devono derivare altri oneri a carico della finanza pubblica e che ogni amministrazione provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente.