In Conferenza Stato-Regioni il 30 marzo 2022 è stata approvata l'Intesa sullo schema del Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) che ogni Regione dovrà sottoscrivere entro il 31 maggio 2022 con il Ministero della Salute. In base allo schema ogni Regione è tenuta ad inserire il proprio Piano operativo (già presentato entro il 28 febbraio scorso) con il cronoprogramma degli interventi e a nominare, in qualità di soggetto attuatore, un referente unico del contratto.

Come struttura centrale di controllo di tali contratti, il Ministero della Salute ha istituito una unità di missione che, per una parte degli interventi sulla sanità, si avvale anche della collaborazione con l'Agenas. Ex post, la governance ed il controllo di attuazione del CIS è affidato al Tavolo istituzionale presieduto dal MdS, con la partecipazione del Presidente della Regione o della Provincia autonoma e del Ministro dell'economia e finanze, o da loro delegati.

Al Tavolo sono attribuiti diversi compiti, tra i quali: valutare l'andamento delle attività e il rispetto degli impegni previsti dal Contratto; verificare, con cadenza semestrale, lo stato di attuazione del Piano Operativo dell'ente territoriale; approvare eventuali rimodulazioni successive delle schede di intervento e dei finanziamenti o eventuali proposte di definanziamento, se necessarie. Ulteriore e decisivo compito è l'eventuale voto a maggioranza della richiesta di attivare i poteri sostitutivi del Governo nei confronti della Regione, in caso di inattuazione del Piano.