segnalazione 28 giugno 2021
Studi - Affari sociali #SaluteMentale: Seconda Conferenza nazionale. Le azioni da intraprendere e le risorse da reperire

Il 25 e il 26 giugno si è svolta, a distanza di 20 anni dalla prima Conferenza promossa dal Ministero della Sanità nel 2001, la 2^ Conferenza Nazionale  "Per una salute mentale di Comunità" (qui il Programma). Hanno partecipato alla Conferenza, il Ministro della Salute, il Ministro della Giustizia, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle PA, il Presidente dell'ANCI,  il  Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Abuso di Sostanze dell'OMS. Una sezione della Conferenza è stata dedicata a testimonianze di utenti, famiglie, operatori, strutture attive nel settore. Inoltre, sono stati attivate 8 sezione parallele in gruppi di lavoro su:

  1. la qualificazione e l'organizzazione dei servizi per una salute mentale di comunità;;
  2. la salute mentale dei minori, degli adolescenti e dei giovani adulti: servizi, famiglia e scuola;
  3. azioni preventive e presa in carico nelle popolazioni migranti e nei contesti custodiali;
  4. il lavoro di équipe in salute mentale: professioni e formazione;
  5. sistema informativo e valutazione delle attività; nei servizi di salute mentale;
  6. i percorsi di presa in carico: buone e cattive pratiche;
  7. lavoro, abitazione, sostegno alla vita indipendente: attori e strumenti per l'inclusione sociale;
  8. il ruolo delle associazioni di utenti, familiari e del volontariato nei servizi di salute mentale.

Nel discorso di benvenuto il Ministro della salute ha sottolineato l'impegno del Dicastero a:

- rafforzare la struttura ministeriale che si occupa di salute mentale, procedendo con azioni sia a breve (situazione emergenziale) che lungo periodo (interventi di caratte strutturale);

- rilanciare il lavoro sul territorio prendendo come riferimento le comunità, la prossimità; e la domiciliarità;;

- qualificare i servizi dal punto di vista delle risorse e degli habitat (centri di salute mentale prima di ogni altra cosa);

- promuovere una forte integrazione con gli enti locali;

- stabilire collaborazioni interistituzionali (in primo luogo con le Politiche sociali, la Giustizia, la Pubblica Istruzione);

- innovare i percorsi formativi (curriculari e di aggiornamento continuo);

- favorire la ricerca sui servizi;

- privilegiare la metodologia di "partire dal basso" e la partecipazione dei fruitori dei servizi alle decisioni che li riguardano.

Per quanto riguarda le risorse, il Ministro ha sottolineato l'impossibilità di attuare azioni di riforma così incisive "a parità di risorse", sottolineando al contempo che la prima risorsa da mobilitare è; quella culturale, necessaria per migliorare la qualità; dell'assistenza, riallocando le risorse verso interventi più; efficaci da individuare con un processo formativo e di condivisione delle buone pratiche da realizzare con il concorso delle Regioni, delle Province autonome e delle Aziende del SSN

Per quanto riguarda le risorse aggiuntive, il Ministro ha proposto la loro individuazione attraverso un lavoro comune dei livelli istituzionali coinvolti (Governo e Regioni/Province autonome) su almeno le seguenti possibili fonti di finanziamento fonti di finanziamento:

- quota parte dei fondi 2021 vincolati al perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale;

- i fondi ex articolo 20 (edilizia sanitaria) per la riqualificazione di quelle strutture territoriali dedicate alla salute mentale;

- utilizzo dei fondi strutturali che potrebbero essere destinati alla salute mentale dalle 7 regioni del sud con specifici progetti di intervento e con un forte impegno del livello nazionale a sostegno delle realtà; meno attrezzate.

Infine, il Ministro ha annunciato che il Gabinetto del Ministero ha inoltrato alla Conferenza Stato-Regioni, la bozza di documento e lo schema di Accordo per il Superamento della contenzione meccanica nei luoghi di cura della salute mentale. Il documento è; stato discusso e approvato dal Tavolo Tecnico sulla salute mentale ed è; stato predisposto a partire da contributi di istituzioni ed esperti.Il Ministro ha sottolineato la valenza del documento che risponde a numerose sollecitazioni e raccomandazioni fra le qual quella del Comitato Nazionale di Bioetica, che, nel 2015, si è; espresso per il superamento della contenzione nei confronti delle persone con problemi di salute mentale, nonché degli anziani istituzionalizzati in strutture socio sanitarie. Il Ministro ha inoltre precisato che il documento è; teso a promuovere e garantire pratiche di cura rispettose della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità; del 2006, ratificata nelle Legge 18 del 2009 dal Governo italiano, e va nella direzione indicata, da ultimo nel 2018, dal Consiglio delle Nazioni Unite sui Diritti Umani, che nel suo rapporto annuale ha condannato i trattamenti psichiatrici coercitivi e chiesto agli Stati aderenti il superamento delle pratiche contenitive.