Il 13 luglio 2021 il Consiglio Ecofin ha approvato, sulla base della proposta della Commissione, il PNRR dell'Italia all'interno di un pacchetto che ha incluso anche i PNRR di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna. La decisione di esecuzione relativa all'Italia (doc 10160/21) è stata corredata di un allegato che ha definito in dettaglio, per ogni investimento e riforma, obiettivi e traguardi precisi. Al loro conseguimento è stata subordinata l'assegnazione delle risorse su base semestrale.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza dell'Italia è stato successivamente modificato: una prima volta con Decisione di esecuzione del Consiglio approvata l'8 dicembre 2023 (16051/23) (qui il nuovo allegato con il dettaglio di investimenti e riforme); in seguito, il Consiglio Ecofin del 14 maggio 2024 ha approvato ulteriori modifiche al PNRR dell'Italia (9399/24) (qui l'ulteriore nuovo allegato con il dettaglio di investimenti e riforme).
Le misure previste dal PNRR - improntate a una filosofia di sostenibilità ambientale e di forte digitalizzazione, nonché di cooperazione fra attori pubblici e privati - mirano a migliorare l'accessibilità dei siti culturali, promuovendo anche l'attrattività dei piccoli centri (ad esempio, i borghi), ad aumentare l'efficienza energetica dei luoghi della cultura, a rafforzare la coesione territoriale.
Il potenziamento e l'ammodernamento dell'offerta culturale genera significative ricadute occupazionali in un settore a forte presenza giovanile e femminile. Si tratta, dunque, di interventi importanti per il raggiungimento dei target generazionali e di genere del PNRR.
Soggetti destinatari delle risorse sono, a seconda dei casi, lo Stato - e, più specificamente, il Ministero della cultura (che si articola in amministrazione centrale e periferica) -, gli enti locali e le imprese.
Le risorse destinate alla cultura finanziano investimenti presenti nella Missione 1 ("Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo"), nell'ambito della Componente 3 ("Turismo e cultura").
La Componente 3 della Missione 1 del PNRR (M1C3) è dedicata a "Turismo e Cultura 4.0". Essa è suddivisa in 4 ambiti di intervento, dei quali i primi 3 dedicati alla cultura e il quarto dedicato al turismo. La presente pagina web si occupa delle misure ricadenti nei 3 ambiti di intervento in materia di cultura.
Gli obiettivi generali della Componente, limitatamente al settore della cultura, sono elencati nei seguenti:
- incrementare il livello di attrattività culturale del Paese modernizzando le infrastrutture materiali e immateriali del patrimonio artistico;
- migliorare la fruibilità della cultura attraverso investimenti digitali e investimenti volti alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive del patrimonio;
- rigenerare i borghi, attraverso la promozione della partecipazione alla cultura;
- migliorare la sicurezza sismica e la conservazione dei luoghi di culto, e assicurare il ricovero delle opere d'arte coinvolte da eventi calamitosi;
- supportare la transizione digitale e verde nel settore della cultura;
- sostenere la ripresa dell'industria culturale e creativa.
Nel loro complesso, i 3 ambiti di intervento della M1C3 che vertono in materia culturale sono composti da 1 Riforma e 9 Investimenti, per un totale di risorse stanziate, a seguito delle successive revisioni del PNRR concordate con le istituzioni europee, pari ad oltre 4,2 miliardi di euro (di cui 2,95 di prestiti e 1,25 di sovvenzioni).
Ad eccezione dell'unica Riforma presente nella Componente, che è di titolarità del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, tutte le misure citate sono di competenza del Ministero della cultura.
La Tabella che segue espone, in forma riepilogativa, il quadro finanziario, comprensivo delle successive modifiche al Piano, per l'attuazione degli interventi della Missione 1, Componente 3, limitatamente ai primi tre ambiti di intervento.
Missione/ Componente
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Investimenti/ Riforme
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Risorse PNRR iniziale
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Risorse PNRR ultima versione
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Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
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Traguardo/ Obiettivo
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M1C3
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Riforma 3.1 - Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali (M1C3-R.3.1-6)
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-
|
-
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MASE
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T4 2022 (T)
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M1C3
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Investimento 1.1 - Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale (M1C3-I.1.1-1,2)
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500
(sovvenzioni) |
500
(sovvenzioni) |
MIC
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T4 2025 (O)
T4 2025 (O)
|
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Sub-investimenti: 1. Piano nazionale di digitalizzazione per i beni culturali; 2. Sistema di certificazione dell'identità digitale per i beni culturali; 3. Servizi di infrastruttura cloud; 4. Infrastruttura digitale per il patrimonio culturale; 5. Digitalizzazione; 6. Formazione e miglioramento delle competenze digitali; 7. Supporto operativo; 8. Polo di conservazione digitale; 9. Portale dei procedimenti e dei servizi ai cittadini; 10. Piattaforma di accesso integrata della Digital Library; 11. Piattaforma di co-creazione e crowdsourcing; 12. Piattaforma di servizi digitali per sviluppatori e imprese culturali. |
2
16
25
73
200
20
5
58
10
36
10
45
|
2
16
25
73
200
20
5
58
10
36
10
45
|
|
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M1C3
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Investimento 1.2 - Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura (M1C3-I.1.2-3)
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300
(sovvenzioni) |
300
(sovvenzioni) |
MIC
|
T2 2026 (O)
|
M1C3
|
Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica di cinema, teatri e musei (M1C3-I.1.3-11,4,5
)
|
300
(sovvenzioni) |
300
(sovvenzioni) |
MIC
|
T2 2022 (T)
T3 2023 (O)
T4 2025 (O)
|
M1C3
|
Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi (M1C3-I.2.1-12,16)
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1.020
(prestito) |
1.020
(prestito) |
MIC
|
T2 2022 (T)
T2 2025 (O)
|
M1C3
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Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale (M1-C3-II.2.2-13, 17)
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600
(prestito)
|
600
(prestito)
|
MIC
|
T2 2022 (T)
T4 2025 (O)
|
M1C3
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Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità di luoghi: parchi e giardini storici (M1C3-I.2.3-14,18)
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300
(prestito) |
300
(prestito) |
MIC
|
T2 2022 (T)
T4 2025 (O)
|
M1C3
|
Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art) (M1C3-I.2.4-15,19)
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800
(prestito) |
800
(prestito) |
MIC
|
T2 2022 (T)
T4 2025 (O)
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M1C3
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Investimento 3.2 - Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà) (M1C3-I.3.2-20-21)
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300
(prestito) |
230
(prestito)
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MIC
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T2 2023 (T)
T2 2026 (O)
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M1C3
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Investimento 3.3 - Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde (M1C3-I.3.3-7)
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155
(sovvenzioni) |
155
(sovvenzioni) |
MIC
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T4 2023 (T)
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Sub-investimenti:
1. Interventi per migliorare l'ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill;
2. Sostegno ai settori culturali e creativi per l'innovazione e la transizione digitale;
3. Promuovere la riduzione dell'impronta ecologica degli eventi culturali;
4. Promuovere l'innovazione e l'eco-progettazione inclusiva.
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10
115
10
20
|
10
115
10
20
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Nei paragrafi che seguono sono illustrate le singole misure di interesse per la Cultura. Per ciascuna misura è riportata la lista degli obiettivi e dei traguardi previsti: nel caso di obiettivi e traguardi il cui termine di conseguimento sia già spirato, è sinteticamente riportato l'esito registrato. Per ciascuna misura sono altresì segnalate le eventuali modificazioni apportate in occasione delle successive revisioni del PNRR concordate con le istituzioni europee.
Per una descrizione più analitica, soprattutto in merito all'attuazione delle misure, si rinvia alle tabelle di dettaglio, riferite rispettivamente agli investimenti e alla riforma.
Quanto ai traguardi ed obiettivi conseguiti, si rinvia anche ai dossier, predisposti da questo Servizio Studi di "Monitoraggio dell'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza":
Infine, per una analisi di dettaglio delle proposte di revisione, si rinvia al Dossier DFP n. 28/R/1 "Le proposte del Governo per la revisione del PNRR e il capitolo RepowerEU" del 31 luglio 2023.
Il primo ambito di intervento della M1C3 reca misure in materia di "patrimonio culturale per la prossima generazione". Esso si compone di 3 Investimenti, tutti di competenza del Ministero della cultura, per un totale di 1,1 miliardi di euro di sovvenzioni.
M1C3 – Investimento 1.1
Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale
Amministrazione titolare: Ministero della cultura
Risorse: 500 milioni di sovvenzioni
La misura si articola in interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale italiano intesi a migliorare l'accesso alle risorse culturali e ai servizi digitali. L'intervento deve concretarsi in un'infrastruttura digitale nazionale nuova, in grado di raccogliere, integrare e conservare le risorse digitali, rendendole disponibili per la fruizione pubblica attraverso piattaforme dedicate. Gli interventi sul patrimonio "fisico" devono essere accompagnati dalla digitalizzazione di quanto custodito in musei, archivi, biblioteche e luoghi della cultura, così da consentire ai cittadini di esplorare nuove forme di fruizione del patrimonio culturale. La misura si articola nei seguenti sub-investimenti:
1. Piano nazionale di digitalizzazione per i beni culturali (2 milioni di euro)
Il Piano costituisce la visione strategica con la quale il Ministero intende promuovere e organizzare il processo di trasformazione digitale nel quinquennio 2022-2026, rivolgendosi in prima istanza ai musei, agli archivi, alle biblioteche, agli istituti centrali e ai luoghi della cultura statali che possiedono, tutelano, gestiscono e valorizzano beni culturali. Il sub-investimento fornisce lo strumento di pianificazione strategica per sviluppare modelli, processi, metodi e regole per implementare il processo di trasformazione digitale, per guidare le azioni delle entità che contribuiscono alla digitalizzazione, per il trattamento delle risorse digitali, per l'up-skill e il re-skill degli operatori.
2. Sistema di certificazione dell'identità digitale per i beni culturali (16 milioni di euro)
Il sub-investimento mira alla creazione di un sistema di certificazione dell'identità digitale dei beni culturali, intesi sia come beni fisici che come nativi digitali. Al pari di quello che avviene con SPID per le persone fisiche, l'identità digitale dei beni culturali è l'elemento abilitante per poter esistere e operare all'interno dell'infrastruttura digitale della cultura (progetto 1.1/4) e di tutti i sistemi, applicativi e piattaforme ad essa collegati.
3. Servizi di infrastruttura cloud (25 milioni di euro)
Il sub-investimento mira alla progettazione e acquisto di servizi cloud IaaS (connettività, sicurezza dei dati, servizi di backup distribuiti, VM Storage, Disaster Recovery…) per la migrazione degli applicativi del Ministero della cultura; nella fase di implementazione saranno adottate le soluzioni tecnologiche della strategia nazionale per il rilascio del cloud previste nell'ambito della Componente 1 della Missione 1 del Piano.
4. Infrastruttura digitale per il patrimonio culturale (73 milioni di euro)
Il sub-investimento è finalizzato alla creazione di una infrastruttura software, nativamente cloud, per la raccolta, conservazione ed esposizione delle risorse digitali della cultura. L'infrastruttura offrirà servizi di base finalizzati alla gestione semantica, alla modellazione e all'identificazione delle risorse culturali digitali, così come di tutti gli altri servizi abilitanti necessari al funzionamento delle piattaforme di accesso.
5. Digitalizzazione (200 milioni di euro)
Il sub-investimento è finalizzato alla digitalizzazione delle collezioni di musei, archivi e biblioteche e luoghi di cultura, per aumentare le risorse culturali digitali disponibili nelle piattaforme e moltiplicare così l'informazione culturale.
6. Formazione e miglioramento delle competenze digitali (20 milioni di euro)
Il sub-investimento prevede la progettazione, realizzazione ed erogazione di un piano di formazione e aggiornamento digitale, inteso come un programma di apprendimento permanente rivolto al personale del Ministero e a tutti gli operatori attivi nel campo del patrimonio culturale.
7. Supporto operativo (5 milioni di euro)
Il sub-investimento riguarda il supporto operativo, per la corretta implementazione delle azioni del progetto.
8. Polo di conservazione digitale (58 milioni di euro)
Il sub-investimento è finalizzato a realizzare un Polo di conservazione digitale per rispondere all'esigenza di adottare strategie e strumenti uniformi per la conservazione degli archivi digitali, in modo affidabile e sostenibile. Si articola in tre sezioni: un'infrastruttura software contenente i servizi abilitanti; un sistema per la conservazione degli archivi digitali prodotti dalle strutture centrali e periferiche del Ministero della cultura (conservazione a medio-lungo termine); un sistema per la conservazione degli archivi digitali storici delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e degli enti pubblici nazionali nonché degli archivi digitali privati dichiarati di interesse storico (conservazione permanente).
9. Portale dei procedimenti e dei servizi ai cittadini (10 milioni di euro)
Il sub-investimento prevede la realizzazione di un Portale delle procedure e dei servizi ai cittadini, finalizzato a garantire la qualità e la completezza dei servizi online forniti dal Ministero della cultura e a consentire lo sviluppo futuro di servizi complementari basati su tecnologie innovative come, ad esempio, il tracciamento del patrimonio culturale al fine di registrare la circolazione internazionale dei beni culturali e combattere i traffici illeciti o sistemi predittivi per la conservazione o il potenziamento delle funzioni di gestione dei documenti.
10. Piattaforma di accesso integrata della Digital Library (36 milioni di euro)
Il sub-investimento prevede la realizzazione di una Piattaforma integrata di accesso alle risorse digitali della cultura (Digital Library), per permettere a cittadini, esperti e operatori del settore culturale di accedere a banche dati integrate e personalizzare, così, la loro navigazione nell'enorme contesto informativo del patrimonio culturale, costantemente arricchito dalle attività di digitalizzazione.
11. Piattaforma di co-creazione e crowdsourcing (10 milioni di euro)
Il sub-investimento mira a realizzare una piattaforma di co-creazione e crowdsourcing, un ambiente digitale per rendere disponibili le risorse della Biblioteca Digitale progettato lungo tre dimensioni: (i) Sociale: tale da permettere agli utenti di caricare e condividere i loro contenuti originali; (ii) Partecipativa: gli utenti possono contribuire a progetti di crowdsourcing per arricchire le descrizioni del patrimonio culturale; (iii) Tecno-scientifica: gli utenti possono contribuire alla raccolta di conoscenze e aggiungere metadati alle risorse digitali. Per questo sub-investimento non sono previsti traguardi o obiettivi.
12. Piattaforma di servizi digitali per sviluppatori e imprese culturali (45 milioni di euro)
Il sub-investimento mira a realizzare una piattaforma di servizi digitali per sviluppatori e imprese culturali, per condividere toolkit per lo sviluppo e l'integrazione di servizi complementari. Essa presenterà le proposte disponibili, aiuterà a diffondere iniziative ed eventi e darà accesso a un mercato di servizi ad alto valore aggiunto, da sostenere attraverso bandi di finanziamento dedicati a start-up e imprese culturali e creative.
Obiettivo: T4 2025 (M1C3-1)
30.000 utenti formati attraverso la piattaforma di e-learning sui beni culturali. L'intervento si rivolge al personale del Ministero della cultura, al personale delle istituzioni culturali degli enti locali, ai liberi professionisti della cultura.
Obiettivo: T4 2025 (M1C3-2)
65.000.000 di risorse digitali prodotte e pubblicate nella Biblioteca digitale. Le risorse da digitalizzare sono libri e manoscritti, documenti e fotografie, opere d'arte e artefatti storici e archeologici, monumenti e siti archeologici, materiali audiovisivi. La procedura di digitalizzazione comprende anche la normalizzazione di precedenti digitalizzazioni e i metadati. I destinatari dell'intervento sono musei, archivi, biblioteche e istituzioni culturali.
M1C3 – Investimento 1.2
Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura
Amministrazione titolare: Ministero della cultura
Risorse: 300 milioni di sovvenzioni
L'intervento mira a rimuovere le barriere architettoniche, culturali e cognitive in un insieme di istituzioni culturali italiane. Gli interventi devono essere abbinati ad attività di formazione per il personale amministrativo e per gli operatori culturali, promuovendo la cultura dell'accessibilità e sviluppando competenze sui relativi aspetti legali, di accoglienza, mediazione culturale e promozione.
Si segnala che con decreto ministeriale n. 331 del 6 settembre 2022 è stato definito il riparto delle risorse destinate all'investimento nelle 7 Azioni in cui esso è stato suddiviso:
1. Interventi di rimozione delle barriere fisiche e cognitive presso i luoghi della cultura pubblici afferenti al Ministero della Cultura (127.327.089,41 euro);
2. Interventi di rimozione delle barriere fisiche e cognitive presso i luoghi della cultura pubblici non afferenti al Ministero della Cultura (120.000.000,00 euro);
3. Interventi di rimozione delle barriere fisiche e cognitive presso i luoghi della cultura privati (7.460.000,00 euro);
4. Redazione dei P.E.B.A. (Piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche) per i luoghi della cultura pubblici afferenti al Ministero della Cultura (3.346.449,59 euro);
5. Redazione dei P.E.B.A. per i luoghi della cultura pubblici non afferenti al Ministero della Cultura (3.214.700,00) euro
6. Realizzazione della piattaforma AD Arte, piattaforma nazionale dei servizi per l'accessibilità dei luoghi della cultura (32.147.000,00 euro);
7. Formazione degli operatori culturali (6.504.761,00 euro).
Obiettivo: T2 2026 (M1C3-3)
Interventi di miglioramento dell'accessibilità fisica e cognitiva su 352 tra musei, monumenti, aree archeologiche e parchi, 129 archivi, 46 biblioteche e 90 siti culturali non statali. Il 37% degli interventi deve essere al Sud.
M1C3 - Investimento 1.3
Migliorare l'efficienza energetica di cinema, teatri e musei
Amministrazione titolare: Ministero della cultura
Risorse: 300 milioni di sovvenzioni
L'intervento deve migliorare l'efficienza energetica degli edifici legati al settore culturale/creativo. Questi si trovano spesso in strutture obsolete, inefficienti da un punto di vista energetico, che generano elevati costi di manutenzione legati a climatizzazione, illuminazione, comunicazione e sicurezza. L'investimento deve finanziare interventi per migliorare l'efficienza di musei, cinema e teatri italiani (pubblici e privati).
Traguardo: T2 2022 (M1C3-11)
Adozione del decreto del Ministero della cultura per l'assegnazione delle risorse per migliorare l'efficienza energetica nei luoghi della cultura.
Esito: Con il decreto ministeriale n. 452 del 7 giugno 2022, sono stati assegnati 288.517.514, 24 euro a 742 interventi suddivisi in tre gruppi (120 interventi in musei e siti culturali, 348 interventi in sale teatrali pubbliche e private, 274 interventi in sale cinematografiche pubbliche e private). Le graduatorie allegate al decreto sono state successivamente aggiornate, a seguito di annullamenti e rinunce, e sono state allegate da ultimo al decreto del Segretario Generale n. 1415 del 5 dicembre 2023. Le risorse ancora da attribuire, aggiunte alle economie derivanti da annullamenti e rinunce, per un totale di 19.197.613,05 sono state messe a bando con l'Avviso pubblico pubblicato in data 7 febbraio 2024.
Obiettivo: T3 2023 (M1C3-4)
80 interventi ultimati con certificazione di regolare esecuzione dei lavori in musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema.
Esito: La Quarta relazione del Governo sull'attuazione del PNRR afferma che, alla data del 31 dicembre 2023, risultano conclusi 196 interventi nelle sale teatrali e cinematografiche, per i quali sono stati trasmessi i certificati di ultimazione lavori e di regolare esecuzione.
Obiettivo: T4 2025 (M1C3-5)
420 interventi ultimati con certificazione di regolare esecuzione dei lavori in musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema, di cui 55 interventi su musei e siti culturali statali, 230 su sale teatrali e 135 su cinema.
Il secondo ambito di intervento della M1C3 reca misure in materia di "rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale". Esso si compone di 4 Investimenti, tutti di competenza del Ministero della cultura, per un totale di oltre 2,7 miliardi di euro di prestiti.
M1C3 – Investimento 2.1
Attrattività dei borghi
Amministrazione titolare: Ministero della cultura
Risorse: 1.020 milioni di prestiti
L'investimento è ricompreso nel "Piano Nazionale Borghi", un programma di sostegno allo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico. Le azioni si articolano su progetti locali integrati a base culturale. Gli interventi devono vertere su: recupero del patrimonio storico, riqualificazione degli spazi pubblici aperti (es. eliminando le barriere architettoniche, migliorando l'arredo urbano), creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici; incoraggiamento della creazione e promozione di nuovi itinerari (es., itinerari tematici, percorsi storici) e visite guidate; introduzione di sostegni finanziari per le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio. I criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri devono garantire la conformità dei progetti agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), e alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.
Le risorse sono state ripartite in quattro linee di intervento:
- Linea di azione A: Un Progetto pilota per ogni Regione/Provincia autonoma per 20 milioni di euro ciascuno e complessivi (420 milioni di euro);
- Linea di azione B: Proposte di rigenerazione culturale e sociale di almeno 229 borghi storici presentate dai Comuni (380 milioni di euro);
- Regime d'aiuto a favore di micro, piccole e medie imprese, profit e non profit, localizzate o che intendono insediarsi nei borghi beneficiari dei finanziamenti di cui alla Linea di azione B (200 milioni di euro);
- Turismo delle Radici, il cui soggetto responsabile dell'attuazione è il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (20 milioni di euro).
Traguardo: T2 2022 (M1C3-12)
Adozione del decreto del Ministero della cultura per l'assegnazione ai comuni delle risorse.
Esito: Con il decreto ministeriale n. 453 del 7 giugno 2022, successivamente aggiornato, a seguito di riesami e ricorsi giurisdizionali pervenuti, con i decreti del segretario generale n. 639 del 14 giugno 2023, n. 378 del 20 aprile 2023 e n. 381 del 20 aprile 2023, sono stati assegnati 788.678.573,67 euro a 315 Comuni nell'ambito delle linee di azione A e B. La linee di intervento in materia di regime d'aiuto per le PMI, attuata dal Ministero della cultura in collaborazione con il Ministero dell'economia e delle finanze, è subordinata, come si evince dalla relativa descrizione, all'assegnazione delle risorse di cui alla linea di azione B (la relativa graduatoria di merito complessiva delle proposte ammesse a valutazione è stata pubblicata con il decreto del segretario generale n. 549 del 10 maggio 2024); la linea di intervento in materia di turismo delle radici, attuata dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ha seguito un percorso di attuazione indipendente dal Traguardo in oggetto, svoltosi per la gran parte nel corso del 2023.
Obiettivo: T2 2025 (M1C3-16)
1.300 interventi di valorizzazione di siti culturali o turistici ultimati e 1.800 imprese sostenute per progetti nei piccoli borghi storici. Il 37% degli interventi deve riguardare le regioni meno avanzate.
M1C3 - Investimento 2.2
Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale
Amministrazione titolare: Ministero della cultura
Risorse: 600 milioni di prestiti
Questo investimento deve dare impulso a un sistematico processo di valorizzazione di edifici storici rurali (di privati o di enti del terzo settore) e di tutela del paesaggio. Molti edifici rurali e strutture agricole hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazioni che ne ha compromesso le caratteristiche distintive, nonché il rapporto con gli spazi circostanti. Attraverso il recupero del patrimonio edilizio rurale l'intervento deve migliorare la qualità paesaggistica del territorio nazionale, restituendo alla collettività un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al pubblico.
L'investimento è suddiviso in 2 componenti:
1. Interventi di recupero di insediamenti agricoli, fabbricati, manufatti ed edifici storici rurali, colture agricole di interesse storico ed elementi tipici dell'architettura e del paesaggio rurale (590 milioni euro);
2. Completamento del censimento del patrimonio costruito rurale e attuazione di strumenti informativi nazionali e regionali volti a raccogliere conoscenze su architettura e paesaggio rurale, metodi e tecniche di intervento, trasferimento di buone pratiche e cultura del riuso (10 milioni di euro).
Traguardo: T2 2022 (M1C3-13)
Entrata in vigore del decreto del Ministero della cultura per l'assegnazione delle risorse per la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale.
Esito: Con il decreto ministeriale n. 107 del 18 marzo 2022, successivamente aggiornato con il decreto ministeriale n. 92 del 7 marzo 2024, sono stati assegnati, nell'ambito della Componente 1 dell'investimento, 534.986.570,03 euro ai soggetti attuatori, costituiti in questo caso dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, che hanno poi proceduto a pubblicare gli avvisi pubblici in cui sono state messe a bando le risorse da distribuire ai progetti di protezione e valorizzazione (la procedura di selezione degli interventi da finanziare si è poi conclusa il 30 settembre 2022 e si registrano, alla data del 31 dicembre 2023, un numero complessivo di progetti selezionati pari a 3.683, per un numero di beni oggetto di intervento pari a 5.448).
Obiettivo: T4 2025 (M1C3-17)
Realizzazione di 3000 interventi di tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale. L'obiettivo indica il numero complessivo di beni oggetto di interventi ultimati (con certificazione della regolare esecuzione dei lavori). Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche l'avvio di altri 900 lavori di tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale (con certificazione dell'inizio dei lavori).
M1C3 - Investimento 2.3
Programmi per valorizzare l'identità di luoghi: parchi e giardini storici
Amministrazione titolare: Ministero della cultura
Risorse: 300 milioni di prestiti
L'investimento mira a contrastare il declino urbano e a ripristinare luoghi identitari per le comunità, creando nuove possibilità di rigenerazione delle economie locali e di attenuazione dell'impatto della crisi e migliorando le competenze di gestione e manutenzione dei parchi e giardini storici. L'investimento è volto alla riqualificazione di parchi e giardini storici e mette in piedi un'estesa azione di conoscenza e di recupero dei parchi e giardini storici italiani nella prospettiva di una loro corretta manutenzione, gestione e fruizione pubblica. Devono essere destinate risorse per la rigenerazione di questi luoghi e la formazione di personale locale che possa curarli/preservarli nel tempo. Al di là del valore storico culturale, i parchi e giardini storici concorrono a rafforzare i valori ambientali e svolgono un ruolo importante per la conservazione della biodiversità, la produzione di ossigeno, la riduzione del livello di inquinamento ambientale e del rumore, la regolazione del microclima.
Con il decreto ministeriale n. 161 del 13 aprile 2022 è stato approvato il riparto delle risorse nei termini seguenti:
- interventi di restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici, da selezionare sulla base di Avviso pubblico (190 milioni di euro);
- interventi di restauro e valorizzazione di n. 5 importanti parchi e giardini storici, individuati dal Ministero della Cultura (100 milioni di euro);
- intervento di catalogazione e formazione dei giardinieri d'arte (10 milioni di euro).
Traguardo: T2 2022 (M1C3-14)
Adozione del decreto del Ministero della cultura per l'assegnazione delle risorse. Si specifica che i parchi e i giardini storici oggetto di intervento devono essere beni culturali tutelati, dichiarati di interesse artistico o storico. Possono essere di proprietà pubblica, del Ministero della Cultura, così come possono non essere beni dello Stato. I siti devono essere selezionati in base ai criteri definiti da un gruppo di coordinamento tecnico-scientifico, composto da rappresentanti di MIC, università, ANCI, associazioni settoriali.
Esito: Con il decreto del segretario generale n. 505 del 21 giugno 2022 sono stati assegnati 287.825.113,13, dei quali 189.831.935,13 destinati al finanziamento degli interventi di restauro e valorizzazione di 129 parchi e giardini storici selezionati mediante l'Avviso pubblico (graduatoria integrata, a seguito di rinunce e revoche, con il decreto del segretario generale n. 380 del 20 aprile 2023), e 97.993.178 euro destinati al finanziamento degli interventi di restauro e valorizzazione di 5 importanti parchi e giardini storici, individuati dal Ministero della Cultura. In relazione a quest'ultima linea di intervento, si segnala che le risorse ad essa spettanti non assegnate in prima battuta, pari a 2.006.922 euro, sono state successivamente stornate, con il decreto ministeriale n. 264 del 27 luglio 2023, in favore della linea di intervento in materia di catalogazione e formazione dei giardinieri d'arte, in relazione al quale erano stati inizialmente stanziati 7.818.200 euro, con decreto del Segretario generale n. 589 dell'8 luglio 2022.
Obiettivo: T4 2025 (M1C3-18)
40 parchi e giardini storici riqualificati (con certificazione della regolare esecuzione dei lavori). Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche che almeno 1.260 operatori abbiano completato i corsi di formazione.
NB. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023) il termine per il conseguimento dell'obiettivo è stato spostato da T4 2024 a T4 2025. La Quarta relazione del Governo sull'attuazione del PNRR evidenzia che tale modifica si è resa necessaria essenzialmente per consentire l'adozione di migliori e più coerenti modalità attuative dell'azione di formazione dei giardinieri d'arte, che originariamente prevedeva che le attività di formazione fossero realizzate direttamente dal Ministero mentre a seguito del confronto istituzionale tra il Ministero e le Regioni è emersa l'opportunità che fossero le Regioni ad attuare direttamente l'azione, in quanto competenti in materia di formazione professionale e rilascio delle qualifiche.
M1C3 - Investimento 2.4
Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)
Amministrazione titolare: Ministero della cultura
Risorse: 800 milioni di prestiti
Deve essere realizzato un piano di interventi preventivi antisismici per ridurre significativamente il rischio per i luoghi di culto, così da evitare i potenziali costi di ripristino dopo eventi calamitosi, oltre che la perdita definitiva di molti beni. Il piano di interventi prevede tre componenti: la messa in sicurezza antisismica dei luoghi di culto; il restauro del patrimonio del Fondo edifici di culto (FEC) e la costruzione di magazzini rifugio per opere d'arte in caso di eventi catastrofici. L'investimento prevede inoltre la realizzazione del Centro Funzionale Nazionale per la salvaguardia dei beni culturali da rischi di natura antropica e naturale (CEFURISC), consentendo un utilizzo più sinergico delle tecnologie esistenti e dei sistemi ambientali per monitoraggio, sorveglianza e gestione dei luoghi culturali.
Il decreto ministeriale n. 177 del 21 aprile 2022 ha ripartito la dotazione finanziaria destinata a questo investimento in quattro linee di azione:
- Realizzazione di interventi di adeguamento sismico dei luoghi di culto, torri e campanili (240 milioni di euro);
- Realizzazione di interventi di restauro del patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC) (250 milioni di euro);
- Realizzazione di una piattaforma per garantire la sicurezza dei siti e dei luoghi culturali italiani attraverso l'istituzione di un Centro Funzionale Nazionale (CeFuRisc) in grado di ridurre e mitigare i rischi associati ad eventi avversi di origine antropica e/o naturale (10 milioni di euro);
- Creazione di siti per il ricovero di opere d'arte attraverso la realizzazione di 5 depositi e rifugi speciali per gestire al meglio le emergenze causate da calamità naturali (300 milioni di euro).
La ripartizione è stata successivamente modificata con il decreto ministeriale n. 378 del 20 novembre 2023, che, prendendo atto delle economie registrate sulla quarta linea di azione (per la quale sono ora assegnati 140 milioni di euro in luogo di 300 milioni di euro), ha da essa stornato 160 milioni di euro in favore della prima linea di azione, il cui finanziamento passa quindi da 240 a 400 milioni di euro.
Traguardo: T2 2022 (M1C3-15)
Adozione del decreto del Ministero della cultura per l'assegnazione delle risorse per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC).
Esito: Con il decreto del segretario generale n. 455 del 7 giugno 2022, poi aggiornato e corretto con i decreti del segretario generale n. 1170 del 23 ottobre 2023 e n. 272 del 12 marzo 2024, sono state assegnate le risorse destinate alle prime due linee di azione. In particolare, sono stati assegnati euro 240.000.000,00 euro destinati al finanziamento degli interventi di adeguamento e messa in sicurezza sismica di n. 257 luoghi di culto e torri/campanili, e 249.998.229,05 euro destinati al finanziamento degli interventi di restauro di n. 286 chiese del patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC). Gli ulteriori 160 milioni di euro stornati in favore della prima linea di azione nel novembre 2023, ovviamente, non erano ancora stati assegnati al momento della scadenza del termine previsto da questo traguardo.
Obiettivo: T4 2025 (M1C3-15)
300 interventi per la sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del FEC e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art) ultimati (con certificazione della regolare esecuzione dei lavori).
Il terzo ambito di intervento della M1C3 reca misure in materia di "industria culturale e creativa 4.0". Esso si compone di 1 Riforma, di competenza del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, e di 2 Investimenti, di competenza del Ministero della cultura, per un totale di quasi 400 milioni di euro (di cui 230 milioni di prestiti e 155 milioni di sovvenzioni).
M1C3 - Riforma 3.1
Criteri ambientali minimi per eventi culturali
Amministrazione titolare: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica.
Lo scopo della riforma è quello di migliorare l'impronta ecologica degli eventi culturali (quali mostre, festival, eventi culturali, eventi musicali) attraverso l'inclusione di criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati, promossi o organizzati dalla pubblica autorità. In particolare:
- per quanto riguarda gli aspetti ambientali si prevede l'adozione di criteri su: riduzione dell'uso di carta e stampe; uso di materiali ecocompatibili; allestimento di palcoscenici con materiali riciclati e arredi sostenibili; gadget a basso impatto ambientale; scelta dei luoghi in base al criterio della protezione della biodiversità; servizi di ristorazione, trasporto di persone e materiali a basso impatto ambientale; consumo energetico per l'organizzazione dell'evento.
- per quanto riguarda gli aspetti sociali, devono essere introdotti i seguenti criteri: la promozione dell'accessibilità per le persone con disabilità; la promozione di sbocchi occupazionali per giovani, disoccupati di lunga durata, persone appartenenti a gruppi svantaggiati (ad es. lavoratori migranti e minoranze etniche) e persone con disabilità; la garanzia della parità di accesso agli appalti per le imprese di cui sono titolari o dipendenti persone appartenenti a particolari gruppi etnici o minoranze, quali cooperative, imprese sociali e organizzazioni senza scopo di lucro; la promozione del "lavoro dignitoso" inteso come diritto a un lavoro produttivo liberamente scelto, al rispetto dei principi e diritti fondamentali sul lavoro, a un salario dignitoso, alla protezione sociale e al dialogo sociale.
Traguardo: T4 2022 (M1C3-6)
Entrata in vigore di un decreto che stabilisca i criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati con fondi pubblici.
Esito: È stato adottato il decreto ministeriale 19 ottobre 2022, recante "Criteri ambientali minimi per il servizio di organizzazione e realizzazione di eventi".
M1C3 - Investimento 3.2
Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)
Amministrazione titolare: Ministero della cultura
Risorse: 230 milioni di prestiti
Obiettivo dell'investimento è rafforzare la competitività del settore cinematografico e audiovisivo italiano. Il progetto mira a mitigare l'impatto sociale ed economico della crisi con l'obiettivo di rafforzare la crescita economica, l'occupazione e la competitività, anche attraverso interventi sulla formazione, con tre linee di azione:
Linea A: Costruzione di nuovi monolocali e recupero di quelli esistenti e degli annessi, comprese soluzioni ad alto contenuto tecnologico.
Linea B: Investimenti innovativi per potenziare le attività produttive e formative del Centro Sperimentale di Cinematografia, compresi nuovi strumenti per la produzione audiovisiva, l'internazionalizzazione, gli scambi culturali e formativi; sviluppare infrastrutture (produzione virtuale live set) ad uso professionale e didattico attraverso l'e-learning, la digitalizzazione e l'ammodernamento del patrimonio edilizio e impiantistico, in particolare nell'ottica di favorire la trasformazione tecnologica e ambientale; conservazione e digitalizzazione del patrimonio audiovisivo.
Linea C: Rafforzamento delle capacità e competenze professionali nel settore audiovisivo, in 3 macro-aree professionali: imprenditoriale/manageriale; creativo/artistico; operai tecnici.
NB. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023) l'investimento è stato sensibilmente rimodulato: il numero complessivo di teatri di posa finanziati e da realizzare è passato dai 17 originariamente previsti ai 9 attuali, e le risorse investite sono state ridotte da 300 a 230 milioni di euro. Tale modifica, come segnalato dalla quarta relazione del Governo sull'attuazione del PNRR, si è resa necessaria in quanto il progetto originario si basava sul previsto ingresso di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) nell'azionariato di Cinecittà S.p.A., accompagnato dal conferimento a titolo gratuito dell'area di Torre Spaccata, funzionale alla realizzazione di 8 nuovi teatri/studi. Il previsto ingresso di CDP nell'azionariato di Cinecittà S.p.A. non è avvenuto. Inoltre, Cinecittà S.p.A. ha ritenuto inopportuno procedere all'acquisizione a titolo oneroso dell'area di Torre Spaccata, in quanto gravata da un vincolo archeologico derivante dal ritrovamento di una villa di epoca romana. Il venir meno della nuova area dove edificare i teatri, oltreché il significativo aumento del costo delle materie prime e delle fonti energetiche a seguito della guerra tra Russia e Ucraina, ha indotto il Governo a proporre la citata rimodulazione dell'investimento, che a questo punto si concentrerà, oltreché sul rinnovo dei quattro teatri esistenti, alla realizzazione di solo 5 nuovi studi (rispetto ai 13 inizialmente previsti), tutti localizzati nell'area di Cinecittà.
Traguardo: T2 2023 (M1C3-20)
Firma dei contratti tra l'ente attuatore, Cinecittà SPA e le società relative alla realizzazione di nove studi cinematografici. Tale intervento prevede la realizzazione di nuovi studi, il recupero di studi esistenti, investimenti in nuove tecnologie digitali, impianti e servizi volti al potenziamento degli studi cinematografici di Cinecittà gestiti da Cinecittà SPA.
Esito: il 20 giugno 2023, sul sito del Ministero della cultura, è apparso un comunicato che dava conto dell'avvenuta firma dei contratti (con il collegamento ipertestuale ai relativi documenti) relativi alla realizzazione di 5 nuovi studi/teatri (T22, T23, T24, T25 e T26) e al recupero di 4 studi/teatri già esistenti (T7, T19, T20 e T21).
Obiettivo: T2 2026 (M1C3-21)
Gli interventi riguardano la costruzione di cinque nuovi studi e la ristrutturazione di quattro monolocali esistenti. Il soddisfacente raggiungimento dell'obiettivo dipenderà anche dal completamento degli interventi indicati alle righe B e C nella descrizione della misura.
M1C3 - Investimento 3.3
Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde
Amministrazione titolare: Ministero della cultura
Risorse: 155 milioni di sovvenzioni
Si intende sostenere la ripresa dei settori culturali e creativi, attraverso due linee di azione: sostenere la ripresa delle attività culturali incoraggiando l'innovazione e l'uso della tecnologia digitale lungo tutta la catena del valore (Linea A); promuovere l'approccio verde lungo tutta la filiera culturale e creativa (Linea B).
L'investimento è operativamente suddiviso nei seguenti sub-investimenti:
1. Interventi per migliorare l'ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill (Azione A1, 10 milioni di euro);
2. Sostegno ai settori culturali e creativi per l'innovazione e la transizione digitale (Azione A2, 115 milioni di euro);
3. Promuovere la riduzione dell'impronta ecologica degli eventi culturali (Azione B1, 10 milioni di euro);
4. Promuovere l'innovazione e l'ecoprogettazione inclusiva (Azione B2, 20 milioni di euro).
Traguardo: T4 2023 (M1C3-7)
Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici all'ente attuatore/ai beneficiari per tutti gli interventi volti a gestire la transizione digitale e verde degli operatori culturali.
Esito: Si riportano di seguito i dati concernenti l'aggiudicazione degli appalti pubblici, per ciascuno dei quattro sub investimenti:
Azione A1: risorse pari a 9.611.943,39 destinate a 53 progetti di capacity building per gli operatori della cultura (decreto del Segretario generale n. 1550 del 31 dicembre 2023);
Azione A2: risorse pari a 107.739.822,81 euro destinate a 1860 progetti di innovazione e transizione digitale (decreto del Segretario generale n. 851 del 31 luglio 2023);
Azione B1: risorse pari a 9.611.943,39 euro destinate a 60 progetti di riduzione dell'impronta ecologica degli eventi culturali (decreto del Segretario generale n. 1532 del 13 dicembre 2023);
Azione B2: risorse pari a 19.203.322 euro destinate a 347 progetti di innovazione e transizione ecologica (decreto del Segretario generale n. 1311 del 27 novembre 2023).