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Fisco

In materia fiscale, la parte iniziale della legislatura si è caratterizzata essenzialmente, in continuità con le iniziative assunte nella fase conclusiva della XVIII legislatura, per gli interventi diretti a contrastare l'aumento del prezzo dell'energia attraverso diversi strumenti fiscali con particolare riguardo alla riduzione delle accise su carburanti e prodotti energetici  nonchè di crediti d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Con l'approvazione della delega al Governo per la riforma fiscale (legge  9 agosto 2023, n.111), è stato avviato il processo di riforma complessiva del sistema fiscale nazionale.

In attuazione della citata legge delega sono stati presentati al Parlamento 14 schemi di decreto legislativo che hanno concluso il loro iter parlamentare e sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Sono stati inoltre presentati al Parlamento 4 schemi di decreto legislativo contenenti testi unici in attuazione della specifica delega contenuta all'articolo 21 della legge 111 del 2023.

Contestualmente sono state assunte sia con la legge di bilancio per il 2024 che successivamente, diverse iniziative dirette a favorire la regolarizzazione della posizione del contribuente nei confronti del fisco sia con riferimento alla fase amministrativa dell'accertamento sia nell'ipotesi di contenziosi in essere tra cittadino e amministrazione fiscale nonché nella fase della riscossione.

La legge di bilancio 2025 ha reso strutturale la riduzione a tre aliquote del sistema di imposizione sui redditi delle persone fisiche e ha introdotto alcune limitazioni alla fruizione delle detrazioni fiscali, per i percettori di redditi superiori a 75.000 euro tenendo conto anche dell'ampiezza del nucleo familiare al quale appartiene il contribuente.

Alcune iniziative normative sono state dirette a disciplinare la fase di "uscita" dal regime speciale di vantaggio per gli interventi edilizi (cosiddetto superbonus). In particolare il decreto-legge n.11 del 2023 ha, tra l'altro, vietato, con alcune eccezioni, la possibilità di cessione del credito per gli interventi di ristrutturazione edilizia per i quali sono riconosciuti benefici fiscali. Successivamente il decreto-legge n. 212 del 2023 è intervenuto, tra l'altro, al fine di evitare che il mancato completamento degli interventi coperti dal superbonus per i quali era stata effettuata la cessione del credito desse luogo al recupero dell'incentivo già fruito nonché con alcune misure a sostegno per coloro che, con la riduzione delle aliquote di fruizione del bonus, potessero trovarsi in una situazione di difficoltà economica.

Con la legge di bilancio 2025 è stato ridisegnato il quadro delle agevolazioni fiscali nel settore degli interventi edilizi riducendo l'entità delle somme recuperabili dai contribuenti.

 
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