Orizzonte Europa, istituto dal
regolamento (UE) 2021/695, è il
programma quadro di ricerca e innovazione dell'UE per il periodo
2021-2027 (successore di Orizzonte 2020, i cui effetti sono terminati il 31 dicembre 2020).
L
'obiettivo del programma è
rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell'Unione, anche sviluppando soluzioni per realizzare priorità strategiche come le transizioni verde e digitale, e contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e alla promozione della competitività e della crescita.
Dispone di una
dotazione finanziaria di circa
95,5 miliardi di euro (a prezzi correnti, che tengono conto di un tasso di inflazione annuo del 2%), 5,4 dei quali provenienti da
NextGenerationEU
, il programma dell'UE istituito per favorire la ripresa delle società e delle economie europee duramente colpite dalla crisi pandemica.
La dotazione finanziaria è divisa tra
quattro pilastri e 15 componenti a sostegno di tutti gli ambiti di ricerca e innovazione:
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eccellenza scientifica: il primo pilastro intende rafforzare la
leadership scientifica dell'UE promuovendo lo sviluppo di conoscenze e competenze di alta qualità; sostiene progetti di ricerca di frontiera attraverso il Consiglio europeo della ricerca e stimola gli investimenti nelle infrastrutture di ricerca. In tale ambito, le
azioni Marie Skłodowska-Curie finanziano attività di mobilità, formazione e sviluppo della carriera dei ricercatori;
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sfide globali e competitività industriale: il secondo pilastro intende sostenere la ricerca e l'innovazione che si occupano di sfide sociali e di tecnologie industriali in settori come la sanità, le tecnologie digitali, il clima, l'energia, la mobilità, la sicurezza civile, l'alimentazione e le risorse naturali. Esistono piani per l'introduzione di missioni di ricerca e innovazione, per esempio in materia di città intelligenti e a impatto climatico zero, nonché di partenariati, per esempio sull'idrogeno pulito. Comprende anche attività realizzate dal
Centro comune di ricerca (JRC);
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Europa innovativa: il terzo pilastro è incentrato sulla promozione di tutte le forme di innovazione, e in particolare sull'innovazione pionieristica, attraverso il
Consiglio europeo per l'innovazione
(CEI), che offre uno sportello unico per gli innovatori con un alto potenziale di creazione di mercati per il futuro;
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Il regolamento che istituisce Orizzonte Europa stabilisce, inoltre, che il
35% del bilancio deve contribuire agli obiettivi climatici e che il 70% del bilancio del Consiglio europeo per l'innovazione deve essere destinato alle piccole e medie imprese.
I finanziamenti sono per lo più erogati tramite
sovvenzioni e i progetti da finanziare saranno selezionati principalmente mediante
inviti aperti a presentare proposte e scelti in base all'eccellenza, all'impatto e alla qualità e all'efficienza dell'attuazione. Non è prevista una ripartizione fissa per Paese o regione. Il programma è gestito dalla Commissione europea, dalle sue agenzie esecutive e da una serie di soggetti giuridici costituiti come organismi dell'Unione.
Di seguito, una tabella della Commissione europea sul bilancio e sulla struttura di Orizzonte Europa:
Orizzonte Europa è inoltre integrato dal
programma Euratom di ricerca e formazione (2021-2025), istituito dal
regolamento (Euratom) 2021/765
, che porta avanti attività di
ricerca e formazione nel settore del nucleare insistendo sul costante miglioramento della sicurezza e protezione nucleari e della radioprotezione e contribuisce alla realizzazione degli obiettivi di Orizzonte Europa. Dispone di una dotazione di circa
1,9 miliardi di euro.
Inoltre, il
programma ITER
(reattore sperimentale termonucleare internazionale), che costituisce un esperimento su vasta scala volto a dimostrare la fattibilità scientifica e tecnica della fusione come nuova fonte di energia e a rendere l'energia da fusione adatta allo sfruttamento a fini industriali, dispone di una dotazione di 5,61 miliardi di euro. Si prevede che ITER entri in funzione nel sud della Francia nel 2025 e sia pienamente operativo nel 2035.
Il contributo europeo a questo progetto internazionale è sotto la responsabilità dell'impresa comune europea "Fusion for Energy" (F4E) con sede a Barcellona (Spagna). Parallelamente a ITER ha luogo una collaborazione bilaterale tra l'UE e il Giappone intesa ad accelerare lo sviluppo dell'energia da fusione. La maggior parte dei finanziamenti è distribuita mediante bandi di gara.
ultimo aggiornamento: 30 settembre 2022