provvedimento 22 settembre 2022
Studi - Istituzioni Disciplina dell'attività di rappresentanza di interessi

L'Assemblea della Camera ha approvato il 12 gennaio 2022 una proposta di legge di iniziativa parlamentare volta a disciplinare l'attività di lobbying. La proposta prevede l'istituzione del Registro per la trasparenza dell'attività di rappresentanza di interessi presso l'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Sempre presso l'Autorità antitrust è istituito un Comitato di sorveglianza sulla trasparenza dei processi decisionali pubblici, cui sono attribuite le funzioni di controllo e di irrogazione delle sanzioni amministrative previste dal testo. Il provvedimento è stato trasmesso al Senato che lo ha esaminato in sede redigente senza pervenire alla sua approvazione. 

Si ricorda inoltre che alla Camera dei deputati a partire dal 2016 è vigente il Codice di condotta dei deputati e la Regolamentazione dell'attività di rappresentanza di interessi, approvati dalla Giunta per il regolamento.

Al Senato, con le modifiche al Regolamento approvate dall'Assemblea il 21 dicembre 2017, è stato previsto che spetta al Consiglio di Presidenza l'adozione di un Codice di condotta dei Senatori, che stabilisce principi e norme di condotta ai quali gli stessi devono attenersi nell'esercizio del mandato parlamentare.

apri tutti i paragrafi

La proposta di legge approvata dalla Camera (A.S. 2495) prevede, in primo luogo, l'istituzione di un Registro per la trasparenza dell'attività di rappresentanza di interessi presso l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, cui i soggetti che intendono svolgere attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di interessi hanno l'obbligo di iscriversi.

Sempre presso l'Autorità è istituito un Comitato di sorveglianza sulla trasparenza dei processi decisionali pubblici, presieduto da un membro del CNEL, cui sono attribuite le funzioni di controllo e di irrogazione delle sanzioni amministrative previste dal testo, che definisce specifici diritti e obblighi in capo ai rappresentanti di interessi per finalità di trasparenza dell'attività svolta. Al Comitato spetta altresì l'adozione di un Codice deontologico che stabilisce le modalità di comportamento cui devono attenersi coloro che svolgono l'attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di interessi. Con riferimento all'attività parlamentare le funzioni del Comitato di sorveglianza sono svolte da una Commissione bicamerale composta da 5 deputati e 5 senatori ed è rimesso all'autonomia degli organi costituzionali l'adeguamento dei propri ordinamenti alle previsioni della legge.

Alle regioni e alle province autonome è demandato l'adeguamento dei propri ordinamenti alle norme fondamentali della legge entro 6 mesi.

Le disposizioni previste dal testo non si applicano in ogni caso all'attività di rappresentanza di interessi particolari svolta da enti pubblici, anche territoriali, o da associazioni o altri soggetti rappresentativi di enti pubblici, nonché dai partiti o movimenti politici, né alle attività svolte da esponenti di organizzazioni sindacali e imprenditoriali.

Riguardo all'iter parlamentare, si ricorda che la I Commissione della Camera ha avviato nella seduta dell'11 dicembre 2019 l'esame di dioverse proposte di legge (A.C. 196 e abbinate) volte alla definizione di una disciplina dell'attività di rappresentanza degli interessi e all'istituzione di un registro pubblico dei rappresentanti di interessi. La Commissione ha quindi svolto una serie di audizioni nell'ambito dell'attività conoscitiva relativa alle proposte di legge. Successivamente, nella seduta del 3 agosto 2021 la Commissione ha adottato un testo unificato delle proposte di legge abbinate. L'Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti dell'uomo (ODHIR) ha espresso il proprio parere sul testo unificato il 21 settembre 2021.

Dopo l'esame degli emendamenti presentati e l'acquisizione dei pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva, il 28 dicembre 2021 la Commissione ha deliberato di conferire il mandato alla relatrice a riferire in senso favorevole sul testo risultante dall'esame svolto in sede referente.

Il 12 gennaio la Camera ha approvato la proposta di legge e l'ha trasmessa al Senato dove l'esame in sede redigente non si è concluso. 

ultimo aggiornamento: 3 gennaio 2022

Nella seduta del 12 aprile 2016, la Giunta per il regolamento della Camera ha approvato il Codice di condotta dei deputati, che reca le norme di comportamento dei membri della Camera dei deputati, informate ai valori di correttezza e imparzialità e le procedure per garantire il rispetto di tali norme.

Il provvedimento si fonda sul principio che l'esercizio delle funzioni di deputato deve essere svolto con disciplina ed onore e in rappresentanza della Nazione. I deputati non devono ottenere nessun vantaggio finanziario dalla propria attività parlamentare e in caso di conflitto di interessi, devono porre in atto ogni mezzo per rimuoverlo.

Ciascun deputato deve presentare una comunicazione al Presidente della Camera relativa alle cariche e agli uffici ricoperti alla data di presentazione della candidatura, alle attività imprenditoriali o professionali svolte e a ogni attività di lavoro autonomo o impiego privato.

Con una separata comunicazione devono dichiarare la propria situazione patrimoniale all'inizio e alla fine del mandato, secondo quanto disposto dalla legge 441/1982. Alla dichiarazione devono essere allegate le copie delle dichiarazioni relative agli eventuali finanziamenti ricevuti.

E' posto il divieto per il deputato di accettare doni di valore superiore a euro 250.

Le dichiarazioni dei deputato relative a interessi finanziari, finanziamenti ricevuti e cariche ricoperte sono pubblicate sul sito internet della Camera.

Si prevede l'istituzione, presso l'Ufficio di Presidenza della Camera, del Comitato consultivo sulla condotta dei deputati che fornisce pareri sull'interpretazione e attuazione delle disposizioni del Codice, su richiesta del singolo deputato o del Presidente della Camera. Il Comitato è stato costituito il 18 maggio 2016.

Le sanzioni sono costituite dall'annuncio in Assemblea e dalla pubblicazione sul sito internet della Camera dei casi di mancato rispetto del codice.

Al Senato – a seguito delle modifiche approvate dall'Assemblea con delibera del 21 dicembre 2017 "Riforma organica del Regolamento del Senato" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.15 del 19-01-2018 - è previsto espressamente nel Regolamento parlamentare (art. 12, co. 2-bis) che spetta al Consiglio di Presidenza l'adozione di un Codice di condotta dei Senatori, che stabilisce principi e norme di condotta ai quali gli stessi devono attenersi nell'esercizio del mandato parlamentare (Doc. II, n. 29 e abb).

ultimo aggiornamento: 26 gennaio 2018

Pochi giorni dopo l'adozione del Codice di condotta dei deputati, la Giunta per il regolamento della Camera, il 26 aprile 2016, ha approvato un provvedimento di Regolamentazione dell'attività di rappresentanza di interessi nelle sedi della Camera dei deputati.

In particolare,il provvedimento prevede:

  • l'istituzione presso l'Ufficio di Presidenza della Camera, di un registro dei soggetti che svolgono professionalmente attività di relazione istituzionale nei confronti dei membri della Camera dei deputati presso le sue sedi;
  • l'iscrizione nel registro di chiunque intenda svolgere attività di relazione istituzionale, rappresentando o promuovendo presso la Camera dei deputati interessi leciti;
  • l'obbligo da parte degli iscritti al registro di presentare una relazione a cadenza annuale alla Camera che dia conto dei contatti posti in essere, degli obiettivi conseguiti e dei soggetti interessati;
  • l'applicazione di sanzioni in caso di violazioni consistenti nella sospensione o cancellazione dal registro.

Nel febbraio 2017 è stato materialmente istituito il "Registro dei soggetti che svolgono professionalmente attività di rappresentanza di interessi nei confronti dei deputati presso le sedi della Camera", con la Deliberazione dell'Ufficio di Presidenza dell'8 febbraio 2017.

E' possibile richiedere l'iscrizione al Registro attraverso una apposita sezione del sito della Camera.

Registri pubblici di portatori di interessi sono stati istituiti anche in molte amministrazioni centrali e territoriali.

ultimo aggiornamento: 26 gennaio 2018
 
focus
 
dossier
 
Obiettivi Agenda 2030
 
temi di Costituzione, diritti e libertà