segnalazione 2 marzo 2021
Studi - Giustizia Corte di Giustizia UE: indagini penali e limiti all'accesso ai dati del traffico telefonico

Con la sentenza del 2 marzo 2021, nella causa C-746/18, la Corte di Giustizia dell'Unione europea si è pronunciata su un rinvio pregiudiziale sollevato da un tribunale estone in merito alla disciplina del trattamento dei dati personali nel settore delle comunicazioni elettroniche di cui alla Direttiva 2002/58/CE, con particolare riferimento alla conservazione generalizzata e indifferenziata dei dati relativi al traffico da parte dei fornitori di servizi di comunicazioni elettroniche e all'accesso delle autorità nazionali a tali dati per finalità di indagine.

La Corte ha affermato che l'art. 15, par. 1, della Direttiva, letto alla luce degli artt. 7, 8 e 11 nonché dell'art. 52, par. 1, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea:

  • deve essere interpretato nel senso che esso osta ad una normativa nazionale, la quale consenta l'accesso di autorità pubbliche ad un insieme di dati relativi al traffico o di dati relativi all'ubicazione, idonei a fornire informazioni sulle comunicazioni effettuate da un utente di un mezzo di comunicazione elettronica o sull'ubicazione delle apparecchiature terminali da costui utilizzate e a permettere di trarre precise conclusioni sulla sua vita privata, per finalità di prevenzione, ricerca, accertamento e perseguimento di reati, senza che tale accesso sia circoscritto a procedure aventi per scopo la lotta contro le forme gravi di criminalità o la prevenzione di gravi minacce alla sicurezza pubblica, e ciò indipendentemente dalla durata del periodo per il quale l'accesso ai dati suddetti viene richiesto, nonché dalla quantità o dalla natura dei dati disponibili per tale periodo;
  • deve essere interpretato nel senso che esso osta ad una normativa nazionale, la quale renda il pubblico ministero, il cui compito è di dirigere il procedimento istruttorio penale e di esercitare, eventualmente, l'azione penale in un successivo procedimento, competente ad autorizzare l'accesso di un'autorità pubblica ai dati relativi al traffico e ai dati relativi all'ubicazione ai fini di un'istruttoria penale.