segnalazione 13 gennaio 2021
Studi - Affari sociali Punti di interesse delle comunicazioni del Ministro Speranza alla Camera il 13 gennaio 2021sulle ulteriori misure di contrasto all'emergenza da Covid-19

Sono in corso di svolgimento alla Camera le comunicazioni del Ministro Speranza sulle ulteriori misure per fronteggiare l'emergenza da Covid-19.

Il Ministro della salute ha fornito dati puntuali sull'andamento dell'epidemia, nella settimana 15-28 dicembre, dai quali si evince la crescita del fenomeno pandemico, confermata anche dalla situazione critica di molti paesi europei (Gran Bretagna, Germania e Svezia, dove per la prima volta sono stati proposti provvedimenti in grado di  conferire al Governo nazionale poteri speciali temporanei per combattere l'epidemia di in corso) e dal riconoscimento di nuove varianti.

Il Ministro ha quindi sottolineato l'importanza di un approccio unitario in grado di mobilitare tutte le energie a disposizione per le azioni messe in atto per porre termine allo stato di emergenza e permettere la prosecuzione ottimale del piano vaccinale.

Proprio rispetto allo stato di emergenza, il Ministro ha comunicato che il Governo intende richiederne la prosecuzione fino al 30 aprile 2021.

In merito al Decreto del Presidente del Consiglio, di cui è attesa l'emanazione, per la definizione delle misure di contenimento dell'epidemia sostitutive di quelle in scadenza il 15 gennaio, il Ministro ha comunicato che sono in corso dall'11 gennaio contatti con le regioni. Sono state annunciate le seguenti misure, sempre suscettibili di modifica:

  • conferma delle fasce di rischio esistenti (gialla, arancione, rossa) con l'aggiunta di una zona bianca a rischio molto basso, che seppure non applicabile in questo momento, intende indicare la direzione in cui procedere;
  • riapertura dei musei in zona gialla;
  • conferma del divieto di spostamento fra regioni;
  • conferma della possibilità di ricevere presso la propria abitazione max 2 persone non conviventi.

Il Ministro ha inoltre fornito moltissimi dati sul piano vaccinale, primo fra tutti il dato al 12 gennaio di 800mila vaccinazioni già somministrate che colloca l'Italia fra i primi paesi europei in questo ambito e ha inoltre rivendicato l'importanza di vaccinare in questa prima fase il personale sanitario e socio sanitario, nonché gli ospiti delle RSA e gli anziani sopra gli 80 anni di età.