segnalazione 23 luglio 2020
Studi - Affari esteri OSSERVATORIO DI POLITICA INTERNAZIONALE, Approfondimenti n. 161, Covid-19 e dinamiche del commercio internazionale. Le sfide per il sistema multilaterale ai tempi della pandemia, a cura dello IAI

Nell'ambito dell'Osservatorio di politica internazionale, è stato pubblicato l'Approfondimento numero 161, Covid-19 e dinamiche del commercio internazionale. Le sfide per il sistema multilaterale ai tempi della pandemia, (giugno 2020), a cura dell'Istituto Affari Internazionali (IAI).

Executive Summary

La pandemia di Covid-19, diffusasi in quasi tutti i Paesi del mondo tra la fine del 2019 e i primi mesi del 2020, sta infliggendo elevatissimi e crescenti costi umani e sociali nonché, in forza delle necessarie misure di contenimento della diffusione del virus, una contrazione senza precedenti dell'attività economica a livello globale.

Le stime dell'impatto della crisi pandemica sull'economia globale prevedono un crollo della produzione, dell'occupazione e del commercio internazionale in misura superiore a quello registrato per effetto della crisi finanziaria globale del 2008-2009, con effetti più marcati sulle economie avanzate rispetto a quelli previsti per le economie emergenti e in via di sviluppo.

Secondo queste stime, l'Italia che si troverebbe ad affrontare la maggiore contrazione annua del reddito nazionale.

Il commercio internazionale subirà l'impatto della chiusura di interi settori produttivi nazionali (tra i quali il turismo, la ristorazione, il commercio al

al dettaglio di natura non essenziale e rilevanti quote del manifatturiero).

Secondo stime dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), il collasso degli scambi internazionali di merci sarà compreso tra il 13% e il 32% nel 2020, con un rimbalzotra il 21% e il 24% nel 2021.

La crisi pandemica globale si manifesta in una fase storica di indebolimento del processo di integrazione economica globale che, a partire dalla crisi finanziaria del 2008-2009, è caratterizzata  

da un rallentamento della crescita dei volumi di scambio, fino a registrare un'inversione negativa dei trend del commercio di merci nel 2019.

La transizione geopolitica verso un mondo multipolare, con l'affermarsi di nuovi attori caratterizzati da differenziati livelli di sviluppo e gradi d'integrazione economica internazionale, l'interruzione dell'espansione delle "Catene globali del valore" (CGV) e la crisi dell'attuale sistema di governance globale del commercio, mostratosi incapace di affrontare la recente ondata di protezionismo, sono tra le determinanti principali del trend negativo nell'evoluzione della globalizzazione avviato dalla crisi finanziaria globale.

La pandemia di Covid-19 ha rafforzato i timori riguardo all'eccessiva interdipendenza tra imprese e economie indotta dalla frammentazione geografica della produzione in reti internazionali propria delle CGV e quindi all'inadeguatezza della produzione interna di dispositivi di protezione individuale, equipaggiamenti medici e medicinali per la prevenzione e cura della malattia.

Tali incertezze hanno condotto a una spirale protezionistica manifestatasi attraverso l'introduzione di bandi o limitazioni alle esportazioni di tali prodotti.

I provvedimenti unilaterali di restrizione alle esportazioni da parte di sessantanove governi a livello globale, compresa l'Unione europea e gli Stati Uniti, possono rivelarsi non solo dannosi per i partner commerciali, ma estremamente controproducenti per il commercio del Paese esportatore stesso poiché comportano un'interruzione o altri effetti distorsivi nelle relative CGV ed espongono al rischio di ritorsioni.

Tale inasprimento delle barriere commerciali minaccia di compromettere l'accesso alle forniture globali di dotazioni mediche anti-Covid-19 di una quota rilevante delle economie più vulnerabili e meno sviluppate a livello mondiale che sono dipendenti dalle importazioni di tali prodotti da un numero ristretto di Paesi esportatori, se si considera che quote comprese tra il 65% e l'80% delle importazioni mondiali di attrezzature ed equipaggiamenti medici vitali provengono da tre principali Paesi esportatori.

L'efficacia delle politiche volte a mitigare gli effetti della pandemia e a favorire la ripresa economica dipenderà dal grado di coordinamento e cooperazione internazionale di tali risposte, al fine di prevenire un possibile peggioramento della spirale protezionistica, rimuovere gli ostacoli alla fornitura di dotazioni mediche vitali ai Paesi poveri e garantire il funzionamento delle relative CGV.

Tale cooperazione globale in ambito commerciale richiederà il concorso di varie organizzazioni internazionali, ma un ruolo centrale dovrà essere svolto, in particolare, dal G20 e dall'OMC.

La crisi del multilateralismo, tuttavia, precede l'attuale stato di emergenza pandemica e renderà ancor più necessaria una riforma dell'architettura globale della governance del commercio oltre alla sperimentazione di nuovi meccanismi di cooperazione internazionale.