segnalazione 18 giugno 2020
Studi - Giustizia CSM: parere sul decreto-legge n. 29/2020

Il plenum del Consiglio superiore della magistratura, nella seduta del 17 giugno 2020, ha approvato il parere sul decreto-legge n. 29 del 2020 esaminando anche il contenuto del decreto-legge n. 28, nella parte in cui contiene disposizioni in materia penitenziaria.

In particolare il Consiglio, con riferimento al permesso per gravi motivi, rileva che l'introdotto parere, obbligatorio e non vincolante, del Procuratore del capoluogo del distretto ove è stata emessa la condanna e del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, pur considerando la brevità dei termini e quindi la difficoltà di procedere ad una approfondita istruttoria sulla pericolosità del detenuto, è utile a condizione che contenga informazioni concrete ed attuali, risolvendosi altrimenti in un aggravio procedurale (anche in ragione del fatto che, per i detenuti in esecuzione di pena per più titoli, potrebbero essere coinvolti più procuratori). Il parere, inoltre, rileva la mancanza di una analoga previsione per i detenuti in custodia cautelare, rendendo necessario chiarire in sede di conversione se tale mancanza sia effettivamente frutto di una espressa volontà del legislatore.