segnalazione 12 febbraio 2021
Studi - Cultura Pubblicati i risultati dello studio di Ernst & Young sullo stato delle industrie culturali e creative in Europa prima e dopo la crisi COVID-19

E' stato pubblicato il documento "Ricostruire l'Europa. L'economia culturale e creativa prima e dopo il COVID-19", che dà conto dei risultati dello studio commissionato a Ernst & Young dal Gruppo Europeo delle Società di Autori e Compositori (GESAC). In particolare, lo studio - il cui perimetro geografico è stato l'Unione Europea (UE) e il Regno Unito (UK) - ha esaminato i 10 settori centrali delle industrie culturali e creative (ICC) (Pubblicità; Architettura; Audiovisivo; Libri; Musica; Giornali e riviste; Arti dello spettacolo; Radio; Videogiochi; Arti visive).

Prima del COVID-19, l'economia culturale e creativa registrava un volume d'affari di 643 miliardi di euro. Nel 2020, il volume d'affari complessivo delle ICC si è ridotto a 444 miliardi di euro, registrando dal 2019 un calo di 199 miliardi di euro. L'onda d'urto del COVID-19 è stata avvertita in tutti i settori creativi e culturali: arti dello spettacolo (-90% tra il 2019 e il 2020) e musica (-76%) sono le più colpite; arti visive, architettura, pubblicità, libri, stampa e audiovisivo hanno registrato un crollo dal 20% al 40% rispetto al 2019.

Qui la sintesi dei risultati in italiano.