segnalazione 19 ottobre 2018
Studi - Cultura L'educazione alimentare nelle scuole italiane. Rapporto di ricerca 2018

Durante la conferenza tenutasi in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione, sono stati presentati i risultati della ricerca L'educazione alimentare nelle scuole italiane, condotta dalla Fondazione Italiana per l'Educazione Alimentare, con il sostegno del MIUR e il supporto metodologico dell'Università Cattolica di Milano, volta a comprendere meglio la realtà dell'insegnamento dell'educazione alimentare nelle scuole.

Dall'analisi dei 1.004 questionari completati, è emerso che le attività di educazione alimentare sono svolte soprattutto da insegnanti di area linguistico-umanistica (26%), seguono quelli di area logico-matematica (23%), scientifico-tecnologica (18%), educazione fisica (5%), la scienza e cultura dell'alimentazione (5%). Se dal punto di vista geografico, la percentuale maggiore di attività di educazione alimentare si svolge nelle regioni del Nord, osservando i diversi cicli scolastici è nella scuola primaria che si riscontra una prevalenza di progetti (89,2%). Seguono le scuole secondarie di I grado (75,3%), le scuole dell'infanzia (65,5%) e le scuole secondarie di II grado (58,2%). Da circa metà dei questionari si evince che il 47% dei docenti afferma che negli ultimi tre anni le attività di educazione alimentare sono rimaste invariate; per il 45% sono aumentate. L'attenzione al tema della salute è la motivazione principale che spinge i docenti a realizzare queste attività (media di punteggio 6,4 su 7), seguita dall'attenzione al tema ambientale (6,3), all'economia circolare e allo spreco (6,2), ai corretti stili di vita (6,2).