segnalazione 19 settembre 2019
Studi - Affari sociali Attuazione della Riforma del Terzo Settore

Ultimi provvedimenti approvati:

Decreto 4 luglio 2019 Adozione delle Linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo settore;

Decreto 23 luglio 2019 Linee guida per la realizzazione di sistemi di valutazione dell'impatto sociale delle attività svolte dagli enti del Terzo settore;

Decreti di nomina dei componenti degli Organismi territoriali di controllo (Otc) di CalabriaEmilia-RomagnaFriuli Venezia GiuliaLiguriaLombardiaToscanaSicilia  (pubblicati il 25 giugno 2019) e di Lazio e Abruzzo e Piemonte e Val d'Aosta (24 luglio 2019). Su tutto il territorio nazionale sono previsti 15 Otc (7 di competenza regionale e 8 pluriregionale). Mancano dunque all'appello i decreti di nomina di Campania e Molise, Marche e Umbria, Puglia e Basilicata, Sardegna, Trento e Bolzano, Veneto. Secondo l'articolo 101 comma 5 del codice del terzo settore, i decreti di nomina dei suddetti uffici territoriali dell'Organismo nazionale di controllo (Onc) sanciscono lo scioglimento dei relativi Comitati di Gestione (Co.Ge.) il cui patrimonio residuo viene devoluto entro 90 giorni dallo scioglimento al Fondo unico nazionale. Il patrimonio mantiene comunque la sua precedente destinazione territoriale e i loro presidenti ne diventano automaticamente i liquidatori.

Provvedimenti di cui si attende la pubblicazione:

  • Decreto per l'attivazione del Registro unico nazionale del terzo settore - Runts (art. 53. " Entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, definisce, con proprio decreto, la procedura per l'iscrizione nel Registro unico nazionale del Terzo settore, individuando i documenti da presentare ai fini dell'iscrizione e le modalità di deposito degli atti di cui all'articolo 48, nonché le regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro unico nazionale del Terzo settore finalizzate ad assicurare l'omogenea e piena conoscibilità su tutto il territorio nazionale degli elementi informativi del registro stesso e le modalità con cui è garantita la comunicazione dei dati tra il registro delle Imprese e il Registro unico nazionale del Terzo settore con riferimento alle imprese sociali e agli altri enti del Terzo settore iscritti nel registro delle imprese");
  • Decreto ministeriale che "individua i criteri e i limiti" che gli enti del terzo settore (Ets) devono seguire nell'esercizio delle "attività diverse da quelle di interesse generale", ovvero le attività "secondarie e strumentali" (articolo 6 del Codice del Terzo settore) rispetto a quelle di interesse generale ma che, "indipendentemente dal loro oggetto", gli Ets possono esercitare "per la realizzazione, in via esclusiva, delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale perseguite". Affinché le attività diverse siano ritenute secondarie, devono ricorrere almeno una delle due condizioni, entrambe relative ai ricavi dell'attività determinati in ciascun esercizio: non devono superare il 30% delle entrate complessive dell'Ets; non devono superare il 66% dei costi complessivi dell'Ets;
  • Linee guida (adottate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentiti la Cabina di regia di cui all'articolo 97 e il Consiglio nazionale del Terzo settore) per la raccolta fondi da parte degli ETS (art. 7);
  • Decreto ministeriale per individuare i meccanismi di assicurazione semplificati per i volontari (decreto del Ministro dello sviluppo economico, da emanarsi di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente Codice, sono individuati meccanismi assicurativi semplificati, con polizze anche numeriche, e sono disciplinati i relativi controlli - art. 18 del Codice);
  • Decreto per la definizione dei criteri per il riconoscimento in àmbito scolastico e lavorativo delle competenze acquisite nello svolgimento di attività o percorsi di volontariato (decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni - art. 19 del Codice);
  • Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentito il Ministro dell'interno e previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni per la definizione dei criteri, dei requisiti e delle procedure per l'autorizzazione all'esercizio delle attività di controllo da parte delle reti associative nazionali e dei Centri di servizio per il volontariato, le forme di vigilanza da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sui soggetti autorizzati, nonché i criteri, che tengano anche conto delle dimensioni degli enti da controllare e delle attività da porre in essere, per l'attribuzione ai soggetti autorizzati ad effettuare i controlli (art. 96);
  • Approvazione dell'impianto fiscale da parte della Commissione europea, la cui richiesta non è ancora partita dal governo, e il raccordo con l'Agenzia delle Entrate sempre in ambito fiscale, per chiarire punti oscuri tra cui la definizione di ente commerciale o non.

Si segnala inoltre che moltissimo rimane da fare per il 5 per mille e il servizio civile universale.

Per saperne di più:

LA RIFORMA: istruzioni per l'uso.