La sfida relativa al settore della ricerca viene affrontata dal PNRR attraverso la combinazione di investimenti e riforme che intendono rispondere alle raccomandazioni specifiche per Paese rivolte all'Italia nel 2019 e nel 2020 in ordine alla necessità di concentrare gli investimenti su ricerca e innovazione.

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Il 13 luglio 2021 il Consiglio Ecofin ha approvato, sulla base della proposta della Commissione, il PNRR dell'Italia all'interno di un pacchetto che ha incluso anche i PNRR di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna.

La decisione di esecuzione relativa all'Italia (doc 10160/21) è corredata di un allegato che definisce in dettaglio, per ogni investimento e riforma, obiettivi e traguardi precisi. Al loro conseguimento è subordinata l'assegnazione delle risorse su base semestrale.

L'obiettivo degli interventi previsti dal PNRR  è, anzitutto, quello di innalzare il potenziale di crescita del sistema economico, favorendo la transizione verso un modello di sviluppo fondato sulla conoscenza. Inoltre, gli stessi interventi intendono perseguire gli obiettivi di un significativo aumento del volume della spesa in ricerca e sviluppo e di una più efficace collaborazione tra la ricerca pubblica e il mondo imprenditoriale.

I soggetti destinatari delle risorse sono essenzialmente università, enti di ricerca, imprese e studiosi.

Vari interventi sono indirizzati a offrire maggiori opportunità ai giovani studiosi e a contrastare il divario di genere, nonché i divari territoriali.

 

Le risorse destinate alla ricerca finanziano investimenti e riforme presenti nella Missione 4 ("Istruzione e ricerca"), nell'ambito della Componente 2 ("Dalla ricerca all'impresa").

In particolare, la Componente 2 riguarda tre aree d'intervento:

  1. rafforzamento della ricerca e diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra università e imprese;
  2. sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico;
  3. potenziamento delle condizioni di supporto alla ricerca e all'innovazione.


Gli investimenti di cui al punto 1 sono affidati al Ministero dell'università e della ricerca (MUR). Si tratta dei seguenti interventi, per complessivi 6,91 miliardi di euro:

  1. Fondo per il Programma Nazionale della Ricerca (PNR) e Progetti di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) (M4C2-I.1.1-5-7).
    L'art. 25 del D.L. 152/2021 (L. 233/2021), al fine dichiarato di attuare gli obiettivi del PNRR, consente di destinare le risorse previste per il finanziamento nel 2021 del nuovo programma per lo sviluppo di progetti di PRIN allo scorrimento delle graduatorie del bando 2020.

    L'art. 25-bis del medesimo D.L. 152/2021 (L. 233/2021) reca disposizioni relative alle attività di ricerca svolte dalle società a partecipazione pubblica e dagli enti pubblici di ricerca (EPR) di cui all'art. 1, co. 1, del d.lgs. 218/2016 per la realizzazione degli interventi compresi nel quadro di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

    Si ricorda che, in base all'art. 1 del d.lgs. 218/2016, gli EPR sono 20, di cui 14 vigilati dal MUR e 6 vigilati da altri Ministeri.

    Gli enti vigilati dal MUR sono: Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste - Area Science Park; Agenzia spaziale italiana (ASI); Consiglio nazionale delle ricerche (CNR); Istituto italiano di studi germanici; Istituto nazionale di astrofisica (INAF); Istituto nazionale di alta matematica "Francesco Severi" (INDAM); Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN); Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV); Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS); Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRIM); Museo storico della fisica e Centro studi e ricerche "Enrico Fermi"; Stazione zoologica "Anton Dohrn"; Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI); Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE).

    Gli enti vigilati da altri Ministeri sono: Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA, vigilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali); Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile (ENEA, vigilata dal Ministero dello sviluppo economico); Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche (INAPP, già Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori-ISFOL, vigilato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali); Istituto nazionale di statistica (ISTAT, vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri); Istituto superiore di sanità (ISS, vigilato dal Ministero della salute); Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA, vigilato dal Ministero della transizione ecologica).

    Ai fini sopra indicati, l'art. 25-bis - rubricato "Misure di semplificazione nel campo della ricerca" - inserisce nel d.lgs. 175/2016, recante il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, l'art. 4-bis, rubricato "Disposizioni speciali per lo svolgimento di attività di ricerca nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza".

    Si segnala, poi, il decreto del MUR 23 dicembre 2021, recante "Nuove disposizioni procedurali per gli interventi diretti al sostegno delle attivita' di ricerca fondamentale".

2. Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori (M4C2-I.1.2-1);

3. Partenariati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca (M4C2-I.1.3-8);

Al riguardo, è stato pubblicato l'avviso n. 341 del 15 marzo 2022, recante "Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la creazione di "Partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca, alle aziende per il finanziamento di progetti di ricerca di base"". Qui il comunicato stampa del MUR del 16 marzo 2022.

4. Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali" di R&S su alcune Key enabling technologies (M4C2-I.1.4-9). Per questo investimento è prevista una collaborazione tra il MUR ed il Ministero dello sviluppo economico (MISE);

5. Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", costruendo "leader territoriali di R&S" (M4C2-I.1.5-18).

L'art. 1, commi 945-950 della legge di bilancio 2022 ( legge n. 234 del 2022), ha previsto l'istituzione della Fondazione "Biotecnopolo di Siena", con funzioni di promozione e di coordinamento delle attività di studio, di ricerca, di sviluppo tecnico-scientifico, di trasferimento tecnologico; la Fondazione svolge altresì le funzioni di hub antipandemico, per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vaccini ed anticorpi monoclonali per la cura delle patologie epidemico-pandemico emergenti. La Fondazione favorisce, in collaborazione con altri soggetti nazionali ed internazionali, la realizzazione di programmi per la ricerca, l'innovazione ed il trasferimento tecnologico al sistema produttivo nell'ambito delle applicazioni biotecnologiche finalizzate alla protezione della salute umana, nonché le ulteriori attività progettuali connesse all' attuazione degli interventi del PNRR. Per la costituzione della Fondazione e per la realizzazione del progetto volto ad incrementare la ricerca applicata e l'innovazione nel campo delle scienze umane e delle patologie epidemico-pandemiche è autorizzata la spesa di 9 milioni di euro per l'anno 2022, 12 milioni di euro per l'anno 2023 e 16 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024. Fermo restando quanto previsto dal decreto-legge n. 59/2021 (l. n. 101/2021), recante misure urgenti sul Fondo complementare nazionale al PNRR, le iniziative promosse dalla Fondazione possono altresì essere finanziate con le risorse di cui all'art.1, comma 2, lett. e), n. 3, del citato decreto-legge n. 59/2021, autorizzate per l'intervento « Ecosistemi innovativi della salute», nel rispetto degli obiettivi intermedi e finali, successivi al 30 giugno 2022, individuati nella relativa scheda progetto, nel limite di 340 milioni di euro complessivi e con specifico riferimento alle funzioni di hub antipandemico. Per i progetti finanziati con le rimanenti risorse autorizzate per l'intervento «Ecosistemi innovativi della salute», restano fermi tempistica e obiettivi individuati nella scheda progetto. Si ricorda altresì che la suddetta lettera e) dell'articolo 1, comma 2, prevede - nell'ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR - una dotazione complessiva di 2.387,41 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026, da iscrivere, per gli importi e le annualità ivi indicati, nei pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero della salute, con riferimento a tre programmi ed interventi ivi specificati. Con riferimento ad uno di questi 3 programmi ed interventi (relativo ad un "Ecosistema innovativo della salute"), il Governo ha trasmesso al Parlamento una " scheda progetto".

Si ricorda, poi, che è stato pubblicato, sul sito del MUR, l'avviso n. 3277 del 30 dicembre 2021 per la "presentazione di proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di Ecosistemi dell'innovazione territoriali", con il quale si finanzia la creazione di 12 Ecosistemi dell'innovazione sul territorio nazionale.

Gli investimenti di cui al punto 2 sono invece affidati al Ministero dello sviluppo economico (MISE). Si tratta delle seguenti misure, per complessivi 2,05 miliardi di euro:

  1. IPCEI (Important Project of Common European Interest) (M4C2-I.2.1-10). La  milestone al T4 2021, prevista per la misura, è stata raggiunta.
  2. Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Orizzonte Europa (Horizon Europe) (M4C2-I.2.2-2);
  3. Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria (M4C2-I.2.3-14).


Gli investimenti di cui al punto 3 non sono affidati univocamente ad un Ministero. In calce ad ogni intervento viene pertanto indicato il Ministero di riferimento. Si tratta delle seguenti misure, per complessivi 2,48 miliardi di euro:

  1. Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione (M4C2-I.3.1-16,17), affidato al Ministero dell'università e della ricerca (MUR)
  2. Integrazione delle risorse del Fondo Nazionale per l'Innovazione ai fini del finanziamento di start-up (M4C2-I.3.2-20), affidato al Ministero dello sviluppo economico (MISE). Si ricorda che Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica è allocata nella Missione 2.
  3. Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori dalle imprese (M4C2-I.3.3-3), affidato al Ministero dell'università e della ricerca (MUR).


Misure che impattano sul cosiddetto "ecosistema delle start-up" sono contenute anche in altre parti del Piano. Si rinvia pertanto - oltre che agli appena citati Investimento 1.4 ("campioni nazionali di R&S") e 1.5 ("ecosistemi dell'innovazione") - alle schede relative:

-    all'Investimento 1.1 (Missione 1, Componente 3): Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale (creazione di nuovi contenuti culturali e lo sviluppo di servizi digitali ad alto valore aggiunto a parte di imprese culturali/creative e start-up innovative);

-    all'Investimento 5.4 (Missione 2, Componente 2): Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica;

-    all'Investimento 1.2 (Missione 5, Componente 1): Creazione di imprese femminili.

Con riferimento agli investimenti 1.3 ( Partenariati allargati estesi a università, centri di ricerca, imprese), 1.4 ( potenziamento delle strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies), 1.5 ( creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione", costruzione di "leader territoriali di R&S"), 3.1 ( fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e di innovazione), con decreto del Ministro dell'università e della ricerca 1141 del 7 ottobre 2021 sono state adottate – previa acquisizione del parere favorevole del Ministero dello sviluppo economico per le parti di competenza e previa condivisione della cabina di regia dedicata al settore Istruzione e Ricerca svoltasi nella medesima giornata a Palazzo Chigi ( qui il video) – le Linee guida per le iniziative di sistema della Missione 4 Componente 2 .
Le Linee guida, predisposte con il contributo consultivo del Supervisory Board istituito con DM 623 del 26 maggio 2021, contengono indicazioni per accedere agli investimenti nel settore della ricerca in filiera in vista dei futuri bandi per l'assegnazione delle risorse.
In particolare, per gli investimenti relativi a Partenariati estesi e ai Campioni nazionali di ricerca e sviluppo, le Linee guida indicano anche gli ambiti della ricerca. Sono previste tematiche libere per i restanti filoni di investimento.
Infine, le Linee guida prevedono la destinazione del 40% delle risorse alle aree del sud e la destinazione di 4 assunzioni su 10 a ricercatrici. L'accesso ai finanziamenti sarà consentito solo ad università, enti di ricerca e altri soggetti pubblici e soggetti privati che si siano dotati, o si impegnino ad adottare nel primo anno del progetto, di un ‘Bilancio di genere' e un ‘Piano di uguaglianza di genere', in analogia al Gender Equality Plan (GEP) prerequisito previsto per tutti i progetti Horizon Europe.

Nell'ambito della Componente 2 – sempre a titolarità del MUR – è prevista la seguente riforma:

  • Attuazione di misure di sostegno alla R&S per promuovere la semplificazione e la mobilità (M4C2-R.1.1-4).
L'art. 26 del D.L. 152/2021 (L. 233/2021) ha introdotto una cornice normativa per realizzare la mobilità fra università ed enti pubblici di ricerca.
Successivamente, con DM 1314 del 14 dicembre 2021, come modificato con DM 1368 del 24 dicembre 2021, è stato definito il nuovo sistema di concessione delle agevolazioni del MUR alle attività di ricerca. In particolare, In particolare, il nuovo sistema rappresenta il quadro normativo di riferimento per l'utilizzo, da parte del MUR, delle risorse del PNRR.

Il quadro finanziario del PNRR, con la ripartizione delle risorse tra le Amministrazioni titolari degli interventi e l'individuazione di traguardi ed obiettivi semestrali, è stato definito con il D.M. Economia e finanze del 6 agosto 2021, modificato dal D.M. 23 novembre 2021 e dal DM 3 febbraio 2022.

Si ricorda, poi, che l'art. 39-quinquies del decreto-legge n. 77 del 2021 (legge n. 108 del 2021), recante governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure, ha istituito l'Anagrafe nazionale dell'istruzione (ANIST) e l'Anagrafe nazionale dell'istruzione superiore (ANIS), introducendo gli articoli 62-quater e 62-quinquies al codice dell'amministrazione digitale (di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005).

In attuazione della suddetta disposizione, è stato adottato il decreto ministeriale 19 gennaio 2022, recante "Prima attuazione delle disposizioni istitutive dell'Anagrafe nazionale dell'istruzione superiore (ANIS) di cui all'art. 62-quinquies del Codice dell'amministrazione digitale".

L'art. 13 del D.L. 152/2021 (L. 233/2021) ha inoltre autorizzato il Ministero dell'università e della ricerca, entro il limite di spesa di 10 milioni di euro per l'anno 2021, ad acquisire, attraverso l'attivazione delle convenzioni previste dal Programma di gare strategiche ICT di Consip, servizi professionali di assistenza tecnica per la trasformazione digitale, il data management, la definizione di strategie e soluzioni per il cloud e per la cybersicurezza.

A tal fine, l'articolo novella l'art. 64 del citato decreto-legge n. 77 del 2021 (L.108/2021), inserendo uno specifico comma aggiuntivo dopo il comma 6-ter (comma 6-ter.1).

Si ricorda che i commi 6-bis e 6-ter del richiamato art. 64 recano disposizioni volte a incrementare le risorse umane del Ministero dell'università e della ricerca (MUR). La prima delle due norme citate reca l'autorizzazione ad assumere 69 unità di personale a tempo indeterminato, da inquadrare nell'Area III, posizione F1, del comparto funzioni centrali, mentre la seconda accresce la dotazione complessiva del personale di diretta collaborazione (per approfondimenti si rinvia alla scheda su art. 64, commi da 6-bis a 6-sexies, del Dossier dei Servizi studi di Senato e Camera n. 394/3 Vol. II).

L'art. 13 specifica che l'intervento normativo è finalizzato a garantire l'attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e ad assolvere ai connessi adempimenti in tema di monitoraggio, rendicontazione e controllo degli investimenti.

Nella relazione illustrativa del provvedimento si segnala che l'intervento in esame è motivato dalla circostanza che per il MUR - a differenza delle altre amministrazioni coinvolte nel PNRR - non è stato previsto, nell'ambito dei fondi per il medesimo PNRR, il servizio di assistenza tecnica per le funzioni svolte dal medesimo dicastero.

La Tabella che segue espone, in forma riepilogativa, il quadro finanziario per l'attuazione degli interventi della Missione 4, Componente 2.

(milioni di euro)
Missione/ Componente
Investimenti/ Riforme
Risorse PNRR
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M4C2
Riforma 1.1 - Attuazione di misure di sostegno alla R&S per promuovere la semplificazione e la mobilità (M4C2-R.1.1-4)
--
MUR
T2 2022 (T)
M4C2
Investimento 1.1 - Fondo per il Programma Nazionale della Ricerca (PNR) e Progetti di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) (M4C2-I.1.1-5-7)
1.800
(prestito)
MUR
T4 2023 (O)
T2 2025 (O)
T2 2025 (O)
M4C2
Investimento 1.2 -Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori (M4C2-I.1.2-1)
600
(sovvenzioni)
MUR
T4 2022 (O)
M4C2
Investimento 1.3 - Partenariati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca (M4C2-I.1.3-8)
1.610
(prestito)
MUR
T2 2025 (O)
M4C2
Investimento 1.4 - Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali" di R&S su alcune Key enabling technologies (M4C2-I.1.4-9)
1.600
(prestito)
MUR (in collaborazione con MISE)
T2 2022 (T)
T4 2025 (T)
M4C2
Investimento 1.5 - Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", costruendo "leader territoriali di R&S" (M4C2-I.1.5-18)
1.300
(prestito)
MUR
T2 2022 (T)
M4C2
Investimento 2.1 - IPCEI ( Important Project of Common European Interest) (M4C2-I.2.1-10)
1.500
(prestito)
MISE
T2 2021 (T)
T2 2022 (T)
T2 2023 (T)
T2 2025 (O)
M4C2
Investimento 2.2 - Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Orizzonte Europa (Horizon Europe) (M4C2-I.2.2-2)
200
(sovvenzioni)
MISE
T4 2025 (T)
M4C2
Investimento 2.3 Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria (M4C2-I.2.3-14)
350
(prestito)
MISE
T4 2025 (T)
M4C2
Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione (M4C2-I.3.1-17,16)
1.580
(prestito)
MUR
T2 2022 (T)
T2 2023 (O)
M4C2
Investimento 3.2 - Integrazione delle risorse del Fondo Nazionale per l'Innovazione ai fini del finanziamento di start-up (M4C2-I.3.2-20)
300
(prestito)
MISE
T2 2022 (T)
T2 2025 (O)
 
M4C2
Investimento 3.3 - Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori dalle imprese (M4C2-I.3.3-3)
600
(sovvenzioni)
MUR
T4 2024 (O)

Per approfondimenti e dettagli sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione, si rinvia agli allegati Investimenti e Riforme.

ultimo aggiornamento: 6 settembre 2022