La Missione 2 ("Rivoluzione verde e transizione ecologica") del PNRR prevede diversi ambiti di intervento in materia ambientale. Il primo è quello relativo alla messa in sicurezza e valorizzazione delle aree a rischio idrogeologico, che si colloca nella più generale ottica delle azioni per il contrasto al cambiamento climatico e per il quale la componente 4 ("Tutela del territorio e della risorsa idrica") prevede tre grandi aree d'intervento, per un complesso di risorse pari a 15,06 miliardi di euro, concernenti investimenti per la messa in sicurezza e il monitoraggio del territorio (materia per la quale è anche prevista una specifica riforma legislativa), investimenti per la salvaguardia delle aree verdi e della biodiversità e investimenti per il settore idrico.

La Missione 2 prevede, poi, il settore di intervento rappresentato dalle misure per l'economia circolare, con investimenti finanziati nell'ambito della componente 1 ("Agricoltura sostenibile ed economia circolare"), per un complesso di risorse pari a 2,47 miliardi di euro, concernenti, tra l'altro, la realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti e i Progetti "faro". Completano il quadro degli interventi in materia di economia circolare alcune riforme, tra le quali l'adozione della Strategia nazionale per l'economia circolare e del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti.

Afferiscono al settore ambientale anche le misure in materia di rigenerazione urbana contemplate nell'ambito della Missione 5 ("Inclusione e coesione"), Componente 2 ("Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore"), nell'ambito della quale sono previsti e finanziati investimenti, per 9,07 miliardi di euro, riguardanti il contrasto al disagio abitativo, mediante l'adozione di progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, Piani Urbani Integrati e il Programma innovativo della qualità dell'abitare.

Sempre nella Missione 2 sono previsti investimenti per progetti di efficienza energetica e riqualificazione degli edifici pubblici e privati, per complessivi 15,36 miliardi di euro.

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La messa in sicurezza e la valorizzazione delle aree a rischio idrogeologico rappresentano una delle aree principali di intervento dell'intero PNRR, nella più generale ottica delle azioni per il contrasto al cambiamento climatico. 

Interventi specifici per la messa in sicurezza del territorio sono previsti nella Missione 2 ("Rivoluzione verde e transizione ecologica") nell'ambito della componente 4 ("Tutela del territorio e della risorsa idrica").

La componente 4 dà seguito a quanto più volte richiesto nelle Raccomandazioni della Commissione europea all'Italia di intervenire per concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, e in particolare sulla gestione delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali.

Il Piano specifica che la sicurezza del territorio italiano, intesa come la mitigazione dei rischi idrogeologici, la salvaguardia delle aree verdi e della biodiversità, l'eliminazione dell'inquinamento delle acque e del terreno, e la disponibilità di risorse idriche sono aspetti fondamentali per assicurare la salute dei cittadini e, sotto il profilo economico, per attrarre investimenti. Sulla base di queste premesse la componente 4 pone in campo azioni per rendere il Paese più resiliente agli inevitabili cambiamenti climatici, proteggendo la natura e le biodiversità. 

La Componente 4 riguarda tre grandi aree d'intervento per il settore della tutela del territorio e delle risorse idriche, per un complesso di risorse pari a 15,06 miliardi di euro:

  • investimenti per il raggiungimento degli obiettivi di messa in sicurezza e monitoraggio del territorio;
  • investimenti per la salvaguardia delle aree verdi e della biodiversità;
  • investimenti per il settore idrico per l'infrastrutturazione, la riduzione delle perdite, l'irrigazione e la depurazione.

 Gli investimenti finanziati nell'ambito della Componente 4 per la messa in sicurezza e il monitoraggio del territorio sono i seguenti:

  1. Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione (M2C4.1-I.1.1 – 8-9);

2. Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico (M2C4.2-I.2.1 – 10-13);

3. Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni (M2C4.2-I.2.2 – 14-17);

4. Bonifica dei siti orfani (M2C4.3-I.3.4 – 24-25);

 Gli investimenti finanziati nell'ambito della Componente 4 per la salvaguardia delle aree verdi e della biodiversità sono i seguenti:

1. Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano (M2C4.3-I.3.1 – 18-20);

2. Digitalizzazione dei parchi nazionali (M2C4.3-I.3.2 – 5-6);

3. Rinaturazione dell'area del Po (M2C4.3-I.3.3 – 21-23);

4. Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini (M2C4.3-I.3.5 - 26);

 Gli investimenti finanziati nell'ambito della Componente 4 per il settore idrico sono i seguenti:

1. Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico (M2C4.4-I.4.1 – 28-29);

2. Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti (M2C4.4-I.4.2 – 30-32);

3. Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche (M2C4.4-I.4.3 – 33-35bis);

4. Investimenti in fognatura e depurazione (M2C4.4-I.4.4 – 36-38)

Per informazioni più dettagliate sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione si rinvia alla tabella "Acqua e territorio - Investimenti".

 

Le riforme previste nell'ambito della Componente 4 per il settore della tutela del territorio e delle risorse idriche sono le seguenti: 

  • Semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico (M2C4.2-R.2.1 - 1);

Con riferimento a tale riforma – il cui target, fissato al quarto trimestre (T4) del 2022, prevede l'entrata in vigore della semplificazione del quadro giuridico per una migliore gestione dei rischi idrologici – si vedano le modifiche introdotte dall'art. 36-ter del D.L. 77/2021 alla disciplina relativa al contrasto del dissesto idrogeologico, nonché le misure di accelerazione delle attività dei commissari dettate dall'art. 17-octies del D.L. 80/2021.

 

  • Adozione di un programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico (M2C4.3-R.3.1 - 7): il target prevede l'entrata in vigore entro il quarto trimestre (T4) del 2021 di un programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico, adottato con apposito D.P.C.M.;
  •  Semplificazione normativa e rafforzamento della gover­nance per la realizzazione degli investi­menti nelle in­frastrutture di approvvigiona­mento idrico (M2C4.4.-R.4.1 - 27); il target prevede l'entrata in vigore entro il primo trimestre (T1) del 2022 della semplificazione normativa per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico; 
  • Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati (M2C4.4.-R.4.2 – 2-4); i target prevedono:
    • entro il quarto trimestre 2021, la sigla dei protocolli d'intesa volti a ridurre la frammentazione del numero di operatori che forniscono servizi idrici, al fine di creare operatori unici almeno ogni 40 000 abitanti;
    • entro il secondo trimestre 2022, l'entrata in vigore del nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui;
    • entro il terzo trimestre 2022, l'entrata in vigore della riforma volta a garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati.
  • Semplificazione e razionalizza­zione delle nor­mative in mate­ria ambientale.

Con riferimento a tale riforma, si vedano le norme introdotte con gli articoli 17-28 del D.L. 77/2021, volte ad integrare la disciplina prevista per la valutazione ambientale dei progetti del PNIEC al fine di ricomprendervi anche la valutazione dei progetti per l'attuazione del PNRR, e ad operare un intervento di semplificazione sulla disciplina della valutazione ambientale prevista dalla parte seconda del Codice dell'ambiente (D.Lgs. 152/2006). Per le misure a regime, il target prevedeva la presentazione entro settembre 2021 di un disegno di legge delega per mezzo del quale prevedere una più netta integrazione tra gli strumenti di programmazione e pianificazione in materia ambientale e gli strumenti generali operanti nel settore energetico.

Per approfondimenti sui singoli interventi di riforma e sul relativo stato di attuazione si rinvia alla tabella " Acqua e territorio - Riforme".

La tabella seguente sintetizza il quadro finanziario e lo scadenziario relativi alle principali misure illustrate.

 

Missione/ Componente
Investimenti/ Riforme
Risorse PNRR
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M2C4
1.1 Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione
500 (prestiti)
 
Ministero della transizione ecologica
T3 2021 (T)
T3 2024 (O)
M2C4
2.1a Rischi di alluvione e idrog. - Misure strutturali e non nei territori più a rischio
1.287 (prestiti)
Ministero della transizione ecologica
T4 2023 (T)
T1 2026 (O)
M2C4
2.1b Rischi di alluvione e idrog. - Misure in favore delle aree colpite da calamità
1.200 (prestiti)
Dipartimento della Protezione civile
T4 2021 (T)
T4 2025 (O)
M2C4
2.2 Resilienza, valorizzazione del territorio ed efficienza energetica dei comuni
6.000  (prestiti)
Ministero dell'interno
T4 2023 (O)
T1 2026 (O)
M2C4
2.1 Riforma: semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi contro il dissesto idrogeol.
 
Ministero della transizione ecologica
T4 2022 (T)
M2C4
3.1 Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano
330  (prestiti)
Ministero della transizione ecologica
T4 2021 (T)
T4 2022 (O)
T4 2024 (O)
M2C4
3.2 Digitalizzazione dei parchi nazionali
100
Ministero della transizione ecologica
T1 2022 (T)
T4 2023 (O)
M2C4
3.3 Rinaturazione dell'area Po
357  (prestiti)
Ministero della transizione ecologica
T2 2023 (T)
T2 2024 (O)
T1 2026 (O)
M2C4
3.4 Bonifica dei siti orfani
500  (prestiti)
Ministero della transizione ecologica
T4 2022 (T)
T1 2026 (O)
M2C4
3.5 Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini
400  (prestiti)
Ministero della transizione ecologica
T2 2025 (O)
M2C4
3.1 Riforma: programmi nazionali per l'inq.atmosferico
 
Ministero della transizione ecologica
T4 2021 (T)
M2C4
4.1 Infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigion. idrico
2.000 (prestiti)
 
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
T3 2023 (T)
T1 2026 (O)
M2C4
4.2 Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua e monitoraggio reti
900 (prestiti)
 
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
T3 2023 (T)
T4 2024 (O)
T1 2026 (O)
M2C4
4.3 Resilienza dell'agrosistema irriguo
880 (prestiti)
 
Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
T4 2023 (T)
T1 2024 (O)
T4 2024 (O)
T1 2026 (O)
M2C4
4.4 Investimenti in fognatura e depurazione
600 (prestiti)
 
Ministero della transizione ecologica
T4 2023 (O)
T2 2024 (O)
T1 2026 (O)
M2C4
4.1 Riforma: semplificazione normativa e rafforzamento della governance per investi­menti in infrastrutture idriche
 
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
T1 2022 (T)
M2C4
4.2 Riforma: misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici
 
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
T4 2021 (T)
T2 2022 (T)
T3 2022 (T)
M1C1
Semplificazione e razionalizzazione delle normative in materia ambientale
Presidenza del Consiglio dei Ministri
T2 2021 (T)

 

ultimo aggiornamento: 1 dicembre 2021

Le proposte progettuali sull'economia circolare all'interno del PNRR mirano a colmare le lacune strutturali che ostacolano lo sviluppo del settore. Il Piano segnala che il miglioramento della gestione dei rifiuti e dell'economia circolare tramite l'ammodernamento e lo sviluppo di impianti di trattamento rifiuti risulta fondamentale per colmare il divario territoriale tra regioni del Nord e quelle del Centro-Sud anche tramite progetti "faro" altamente innovativi.

 Gli investimenti per l'economia circolare finanziati nell'ambito della componente 1 ("Agricoltura sostenibile ed economia circolare"), per un complesso di risorse pari a 2,47 miliardi di euro, sono i seguenti:

1. Realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti (M2C1.1-I.1.1 – 14-16ter);

2. Progetti "faro" di economia circolare (M2C1.1-I.1.2 – 14, 17-17nonies)

3. Isole verdi (M2C1.3-I.3.1 – 18-19);

4. Green communities in territori rurali e di montagna (M2C1.3-I.3.2 – 20-21)

5. Investimenti in iniziative di comunicazione ed educative volte a promuovere cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali (M2C1.3-I.3.3 – 11-12).

Per informazioni più dettagliate sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione si rinvia alla tabella "Economia circolare - Investimenti".

 

Le riforme previste nell'ambito della Componente 4 rilevanti per il settore dell'economia circolare sono le seguenti:

  • Strategia nazionale per l'economia circolare (M2C1.1-R.1.1 – 1-17decies); il target prevede l'entrata in vigore entro il secondo trimestre del 2022 del decreto ministeriale per l'adozione della strategia nazionale per l'economia circolare. In vista di tale obiettivo, in data 30 settembre 2021 è stata avviata la consultazione pubblica sulla strategia nazionale per l'economia circolare
  • Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (M2C1.1-R.1.2 – 13-16ter): il target prevede che entro il secondo trimestre 2022 entri in vigore il decreto ministeriale sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti; 
  • Supporto tecnico alle autorità locali (M2C1.1-R.1.3 - 2): il target prevede che entro il secondo trimestre 2022 venga approvato l'accordo per lo sviluppo del piano d'azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali; 
  • Legge annuale per il mercato e la concorrenza (con particolare riferimento all'introduzione di norme finalizzate a rafforzare l'efficienza e il dinamismo concorrenziale nel settore della gestione dei rifiuti).

Per approfondimenti sui singoli interventi di riforma e sul relativo stato di attuazione si rinvia alla tabella "Economia circolare - Riforme".

La tabella seguente sintetizza il quadro finanziario e lo scadenziario relativi alle principali misure illustrate.

Missione/ Componente
Investimenti/ Riforme
Risorse PNRR
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M2C1
1.1 Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodern. impianti esistenti
1.500 (prestiti)
 
Ministero della transizione ecologica
T3 2021 (T)
T4 2023 (O)
T4 2023 (T)
T4 2024 (O)
M2C1
1.2 Progetti "faro" di economia circolare
600 (prestiti)
 
Ministero della transizione ecologica
T3 2021 (T)
T4 2025 (O)
T4 2025 (T)
M2C1
1.1 Riforma: strategia nazionale per l'econ.circolare
 
Ministero della transizione ecologica
T2 2022 (T)
M2C1
1.2 Riforma: programma nazionale per la gestione dei rifiuti
 
Ministero della transizione ecologica
T2 2022 (T)
T4 2023 (O)
T4 2024 (O)
M2C1
1.3 Riforma: supporto tecnico alle autorità locali
 
Ministero della transizione ecologica
T2 2022 (T)
M2C1
3.1 Isole verdi
200 (prestiti)
 
Ministero della transizione ecologica
T3 2022 (T)
T2 2026 (O)
M2C1
3.2 Green communities
135 (prestiti)
Ministro per gli affari regionali e le autonomie
T3 2022 (T)
T2 2026 (O)
M2C1
3.3 Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali
30  (sovvenzioni)
Ministero della transizione ecologica
T2 2022 (O)
T2 2026 (O)

ultimo aggiornamento: 1 dicembre 2021

La rigenerazione urbana rappresenta la finalità di alcuni interventi previsti nell'ambito della Missione 5 ("Inclusione e coesione"), Componente 2 ("Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore"), che – per gli interventi di rigenerazione urbana – mira a ridurre i divari di cittadinanza e i divari generazionali

Gli investimenti finanziati nell'ambito della Componente 2, per un complesso di risorse pari a 9,07 miliardi di euro, riguardano un'area di intervento volta a integrare politiche e investimenti nazionali per il contrasto al disagio abitativo e la rigenerazione urbana e territoriale, e sono a favore di: 

  • Progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale (M5C2-2.1), per 3,3 miliardi;
  • Piani Urbani Integrati (M5C2-2.2), per 2,49 miliardi, a cui si affiancano due sub-investimenti:
    • superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura (M5C2-2.2a), per 200 milioni;
    • Fondo dei Fondi della BEI (M5C2-2.2b), per 272 milioni;
  • Programma innovativo della qualità dell'abitare (M5C2-2.3), per 2,8 miliardi.

A favore degli interventi della Missione 5, Componente 2, per la parte relativa agli investimenti in progetti di rigenerazione urbana sono inoltre stanziati ulteriori 2,21 miliardi di euro dal Fondo complementare al PNRR (istituito dal D.L. n. 59 del 2021), che finanziano i seguenti investimenti complementari:

  • Piani Urbani integrati (M5C2-2.2) 210 milioni di euro per gli anni 2021-2024;
  • Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica (M2C3.2) 2 miliardi di euro per gli anni 2021-2024.

Le riforme previste nell'ambito della Missione 5, Componente 2 e Missione 1, Componente 1, sono le seguenti:

  • Semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica e di interventi per la rigenerazione urbana;
  • Riforma del quadro legislativo in materia di contratti pubblici, nel rispetto dei seguenti target:
    • entro giugno 2021, entrata in vigore di un decreto-legge sulla semplificazione del sistema dei contratti pubblici;
    • entro dicembre 2021, tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti attuativi (anche di diritto derivato se necessario) devono conseguire determinati risultati (cabina di regia, sistemi dinamici di acquisizione, qualificazione delle stazioni appaltanti, sistema di monitoraggio, registrazione contratti in database Anac, e uffici dedicati alle procedure di appalto presso ministeri, regioni e città metropolitane);  
    • entro giugno 2022, entrata in vigore della legge delega per la revisione del Codice dei contratti pubblici;
    • entro marzo 2023, entrata in vigore del decreto legislativo attuativo della delega per la revisione del Codice dei contratti pubblici;
    • entro giugno 2023, entrata in vigore di tutte le leggi, regolamenti e provvedimenti attuativi (anche di diritto privato) per la revisione del sistema degli appalti pubblici;
    • entro dicembre 2023, pieno funzionamento del sistema nazionale di eProcurement.

Con riferimento alla riforma riguardante il quadro legislativo in materia di Contratti pubblici, con il D.L. n. 77/2021, al Titolo IV, prime misure in materia di revisione della disciplina dei contratti pubblici sono state previste le seguenti disposizioni: art. 47 Pari opportunità e inclusione lavorativa nei contratti pubblici, nel PNRR e nel PNC; art. 47-ter Disposizioni urgenti in materia di affidamenti dei concessionari; art. 47-quater Misure urgenti in materia di tutela della concorrenza nei contratti pubblici finanziati con le risorse del PNRR e del PNC; art. 48 Semplificazioni in materia di affidamento dei contratti pubblici PNRR e PNC; art. 49 Modifiche alla disciplina del subappalto; art. 50 Semplificazioni in materia di esecuzione dei contratti pubblici PNRR e PNC; art. 51 Modifiche al decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 in materia di semplificazioni; art. 52 Modifiche al decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 e prime misure di riduzione delle stazioni appaltanti; art. 53 Semplificazione degli acquisti di beni e servizi informatici strumentali alla realizzazione del PNRR e in materia di procedure di e-procurement e acquisto di beni e servizi informatici). 

In tema, con il decreto 12 agosto 2021, n. 148 del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri è stato emanato il Regolamento recante modalità di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici, da adottare ai sensi dell'art. 44 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. Inoltre, il disegno di legge delega per la revisione del Codice dei contratti pubblici è stato presentato dal Governo al Senato (A.S. 2330) e la 8a Commissione (Lavori pubblici, comunicazioni) ne ha iniziato l'esame nella seduta del 7 settembre 2021.

( milioni di euro)
Missione/ Componente
Investimenti/ Riforme
Risorse PNRR
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M5C2M1C1
Riforma: Semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica e di interventi per la rigenerazione urbana.
-
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS)
T2 2021
M1C1-69M1C1-70M1C1-71M1C1-73M1C1-74M1C1-75
Riforma: Semplificazione in materia di contratti pubblici  e riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni
-
PCM - Segretariato generale 
T2 2021 (T)
T2 2022 (T)
T4 2021 (T)
T1 2023 (T)
T2 2023 (T)
T4 2023 (O)
M5C2-2.1
Investimenti: in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale.
3.300
(prestiti)
Ministero dell'interno

T1 2022 (T)

T2 2026 (O)

M5C2-2.2
Investimenti: Piani urbani integrati
2.493,8
(prestiti)
Ministero dell'interno

T4 2022 (T)

T2 2026 (O)

M5C2- 2.2a
Investimenti: Piani Urbani Integrati – Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

200
(prestiti)
Ministero del lavoro e delle politiche sociali (MLPS)

T1 2022 (T)

T1 2025 (O)

M5C2-2.2b

Investimenti: Piani Urbani Integrati – Fondo dei fondi della BEI

272
(prestiti)
Ministero dell'interno

T3 2022 (T)

T2 2026 (O)

M5C2-2.3

Investimenti: Programma innovativo della qualità dell'abitare 

2.800
(prestiti)
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS)

T1 2022 (T) 

T1 2026 (O)

M2C3.2

Investimenti: Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica

2.000
D.L.59/2021
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS)

T 2026

Per approfondimenti e dettagli sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione si rinvia agli appositi allegati Investimenti Riforme.

ultimo aggiornamento: 1 dicembre 2021

Le risorse per progetti di efficienza energetica e riqualificazione degli edifici pubblici e privati sono allocate nella Missione 2, e, in particolare, nella Componente C3 "Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici pubblici". Si tratta, complessivamente, di 15,36 miliardi di euro, dei quali circa il 91% (13,95 miliardi di euro) destinati all'eco-bonus e al sisma-bonus (Investimento 2.1, per cui si rinvia all'apposita scheda), e, per la restante parte, alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici (800 milioni agli edifici scolastici e 411,7 milioni agli Uffici giudiziari) e allo sviluppo di sistemi di teleriscaldamento (200 milioni)

Alla Componente C3 "Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici pubblici" sono destinate ulteriori risorse nazionali a carico del c.d. Fondo complementare (D.L. n. 59/2021, art. 1, comma 2, lett. c), n. 10 e 13 e art. 1, comma 2, lett. m)), per un ammontare complessivo di 6,56 miliardi di euro (di tale importo, 4,56 miliardi sono specificamente destinati al super-bonus e 2 miliardi sono destinati ad alla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dell'amministrazione della giustizia), nonché ulteriori 320 milioni dal programma REACT dell'UE.

All'interno della Missione 2, oltre agli investimenti qui in esame, si segnalano gli Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni (Investimento 2.2 della Componente 4, per cui sono stanziati 6 miliardi di euro (su tale progetto si rinvia alla scheda "Acque e territorio"), mentre, all'Interno della Missione 3, sono stanziate risorse, 270 milioni di euro, per gli Interventi per la sostenibilità ambientale dei porti -Green Ports (Investimento 1.1 della Componente 2. Su tale intervento, si rinvia alla scheda "Energia").

Infine, nella Missione 1, si segnala l'investimento 1.3 "Migliorare l'efficienza energetica nei cinema, nei teatri e nei musei", cui sono destinati 300 milioni di euro (si rinvia sul punto al paragrafo 6.14 "Cultura").

 

Obiettivi trasversali: giovani, parità di genere e coesione territoriale

Gli interventi qui in esame contribuiscono complessivamente alla creazione di occupazione e creano le condizioni per una riduzione dei divari infrastrutturali territoriali, in particolare, si rimanda al Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica il quale si prefigge l'obiettivo di creare strutture moderne e sostenibili sull'intero territorio nazionale. I destinatari diretti delle misure qui in esame sono principalmente le pubbliche amministrazioni, per interventi infrastrutturali a vantaggio dei cittadini, nei settori dell'istruzione e dell'amministrazione della giustizia.

Il decreto del Ministero dell'Economia del 6 agosto 2021 pubblicato il 24 settembre in Gazzetta ufficiale dispone la ripartizione delle risorse tra le Amministrazioni titolari e l'individuazione di traguardi e obiettivi semestrali.

La Tabella che segue espone, in forma riepilogativa, gli interventi e il quadro finanziario per l'attuazione degli stessi, con i relativi soggetti competenti.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               (milioni di euro)
Missione/ Componente
Investimenti/Riforme
Risorse PNRR
Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
Traguardo/ Obiettivo
M2C3
Investimento
2.1 Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici
13.950
( sovvenzioni )
Ministero della transizione ecologica (MITE)
T4 2021 (T)
T2 2023 (O)
T4 2025 (O)
M2C3
Investimento
3.1.1 Piano di sostituzione degli edifici scolastici e riqualificazione energetica (M2C3-I.1.1)
800
(prestiti)
di cui FSC 200
Ministero dell'istruzione
T4 2023 (T)
T2 2026 (O)
M2C3
Investimento
3.1.2 Efficientamento degli uffici giudiziari
(M2C3-I.1.2)
411,7
(prestiti)
Ministero della Giustizia
T4 2023 (T)
T2 2026 (O)
M2C3
Investimento
3.3.1 Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento
(M2C3-I.3.1)
200
(prestiti)
Ministero della transizione ecologica (MITE)
T4 2022 (T)
T2 2026 (O)
M2C3
Riforma
Semplificazione e accelerazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l'efficientamento energetico (R.1.1)
-
Ministero della transizione ecologica (MITE)
T2 2022 (T)
Per approfondimenti sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione si rinvia agli allegati Investimenti e Riforme.
ultimo aggiornamento: 1 dicembre 2021