Con la deliberazione del Consiglio dei ministri del 28 dicembre 2017, adottata ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della legge n. 145 del 2016 (c.d. legge-quadro sulle missioni internazionali), è stata prevista la partecipazione di personale militare alla nuova missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia per il periodo 1° gennaio 2018 - 30 settembre 2018. Lo scorso 28 dicembre il Governo ha trasmesso alle Camere la Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, deliberata dal Consiglio dei ministri il 28 dicembre 2017 (Doc. CCL-bis, n. 1) e la Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a missioni internazionali da avviare nell'anno 2018, adottata il 28 dicembre 2017 (Doc. CCL, n. 3). Il 15 gennaio le Commissioni Difesa ed Esteri della Camera hanno iniziato l'esame congiunto dei richiamati documenti. Lo stesso giorno si è svolta la seduta congiunta delle Commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera (video) per le comunicazioni del Governo sull'andamento delle missioni internazionali autorizzate per il 2017 e la loro proroga per l'anno in corso. Alla Camera la relazione per l'Assemblea (Doc. XVI, n. 5), approvata dalle Commissioni affari esteri e difesa nel corso della seduta del 16 gennaio 2018, è stata approvata dall'Aula nel corso della seduta del 17 gennaio 2018 (cfr. risoluzioni Garofani, Cicchitto, Santerini, Locatelli, Quintarelli ed altri n. 6-00382). Al Senato il 15 gennaio le Commissioni esteri e difesa hanno approvato le risoluzioni Doc. XXIV, n. 93 e Doc. XXIV, n. 94 con le quali si è espresso parere favorevole, rispettivamente, all'autorizzazione, per il periodo 1° gennaio-30 settembre 2018, della partecipazione alle nuove missioni e alla proroga, nei termini e per la durata indicati nel Doc. CCL - bis n. 3, delle missioni internazionali e degli interventi in corso. Obiettivo della missione è di assistere il Governo di Accordo nazionale libico attraverso lo svolgimento di una serie di compiti (assistenza sanitaria, corsi di sminamento, formazione delle forze di sicurezza, assistenza nel controllo dell'immigrazione illegale, ripristino dell'efficienza degli assetti terrestri, navali ed aerei comprese le relative infrastrutture, attività di capacity building, ricognizioni sul territorio per individuare le attività di supporto necessarie, garanzia della cornice di sicurezza per il personale impiegato). Fra i compiti della missione confluiscono pertanto le attività della precedente missione denominata operazione Ippocrate, terminata come missione autonoma il 31 dicembre 2017, il cui obiettivo era fornire supporto sanitario al Governo di Accordo nazionale libico, mediante l'installazione di un ospedale da campo presso l'aeroporto di Misurata, entro un quadro coerente con la Risoluzione UNSCR n. 2259 (2015). Il 18 dicembre 2015, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU aveva adottato all'unanimità la Risoluzione n. 2259 (2015) sulla Libia in cui: si invita il Consiglio di presidenza libico a lavorare speditamente per formare entro 30 giorni il Governo di unità nazionale che costituirà l'unico governo legittimo della Libia, necessario ad assicurare la governance, la stabilità e lo sviluppo della Libia - come già affermato nel Comunicato di Roma -; si chiede agli Stati membri di rispondere urgentemente alle richieste di assistenza del Governo di unità nazionale per l'attuazione dell'Accordo politico libico; si impone agli Stati membri di assistere prontamente il Governo di unità nazionale nel rispondere alle minacce alla sicurezza libica e a sostenere attivamente il nuovo Governo nella necessità di sconfiggere ISIS ed i gruppi ad esso affiliati o ad al-Qaeda, su sua richiesta. Sono confluiti, inoltre fra i compiti di questa nuova missione anche alcuni compiti previsti dalla missione di supporto alla Guardia costiera libica, in particolare quelli di ripristino dei mezzi aerei e degli aeroporti libici, finora demandati al dispositivo aeronavale nazionale Mare Sicuro. La relativa menzione è stata infatti espunta dalla scheda 24 sulla proroga della missione di supporto alla Guardia costiera libica rispetto a quanto previsto dalla precedente delibera del Governo (doc. CCL n. 2 del 28 luglio 2017). La base giuridica della nuova missione è data da una serie di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che comprende, oltre alla già citata 2259 (2015), le risoluzioni 2312 (2016), 2362 (2017) e 2380 (2017), che definiscono il quadro delle attività di supporto al Governo di Accordo nazionale libico, in continuità con l'impegno umanitario assunto dall'Italia sulla crisi libica. A tale quadro normativo si aggiungono le specifiche richieste all'Italia del Consiglio presidenziale-Governo di accordo nazionale libico, contenute nelle lettere del Presidente Al Serraj del 30 maggio e 23 luglio 2017. L'Italia partecipa alla nuova missione con 400 unità di personale (di cui 300 sono le unità già precedentemente schierate dall'Operazione Ippocrate). La scheda relativa alla missione in esame in esame fa, inoltre, presente che saranno inviati 130 mezzi terrestri (cfr.: Allegato 2 alla deliberazione del Consiglio dei ministri del 28 dicembre 2017 - Doc. CCL, n. 3, scheda n. 1). Mezzi navali ed aerei saranno tratti dalle unità già autorizzate per il dispositivo aeronavale nazionale Mare Sicuro. Il fabbisogno finanziario della missione è stimato in euro 34.982.433 per la durata programmata (dal 1° gennaio 2018 al 30 settembre 2018).