Politica estera e questioni globali

Il quadrante medio-orientale

Il Parlamento della scorsa legislarura ha seguito costantemente la fase post-bellica dell'Iraq, caratterizzata da elevata instabilità e grave frammentazione politica, anche dopo il completo ritiro dal paese delle truppe americane. L'Iraq è stato inoltre minacciato dalla pesante ipoteca iraniana sui partiti al governo, nonché dalla sempre più grave situazione di conflitto nella vicina Siria, sfociata poi nella formazione dell'ISIS e nell'attacco allo stesso territorio settentrionale iracheno da parte delle milizie del "Califfato", in modo particolarmente intenso, a partire dalla metà del 2014. In questo contesto rilevante è stato l'intervento il 20 agosto delle Commissioni Affari Esteri e Difesa della Camera del Senato, che hanno approvato risoluzioni tali da consentire, tra l'altro, la fornitura di armi e munizioni al Kurdistan iracheno, proprio in funzione di contenimento dell'espansionismo dell'ISIS. La gravissima minaccia dell'ISIS ricompattava le diverse componenti del paese, con la formazione di un governo aperto a sunniti e curd i- questi ultimi facevano tacere le propensioni indipendentistiche, almeno temporaneamente. Dopo quasi due anni di combattimenti si poteva registrare nel novembre 2017 la sconfitta dell'ISIS, ma i mesi successivi hanno visto riemergere i contrasti di fondo tra la leadership sciita di Bagdad e l'autonomismo del Kurdistan iracheno.

Anche gli sviluppi del quadro politico libanese sono stati attentamente monitoriati nel corso della XVII legislatura stante la posizione cruciale del paese nello scacchiere mediorientale, crocevia di innumerevoli tensioni e rischi. La Comunità internazionale è preoccupata in maniera crescente anche dalle ricadute del conflitto siriano e del contrasto tra Iran e Arabia Saudita sugli equilibri libanesi. Beirut è poi fondamentale per la presenza nel suo territorio della missione dell'ONU UNIFIL 2, nella quale il contingente italiano svolge un ruolo di primo piano. Il Libano è stato pertanto oggetto di ripetuti interventi legislativi volti, nell'ambito del rifinanziamento delle missioni militari, anche ad alleviare le condizioni di vita di quelle popolazioni.

Il Parlamento, in costante raccordo con il Governo, ha inoltre  seguito sin dalle sue prime manifestazioni la crisi politica e successivamente il conflitto che ha investito la Siria dai primi mesi del 2011: i decreti-legge di proroga della partecipazione italiana alle missioni internazionali hanno finanziato iniziative di cooperazione in favore, tra l'altro, della Siria e dei Paesi ad essa limitrofi.

Nella XVII Legislatura, poi, più volte il Governo ha riferito in Parlamento sugli sviluppi della crisi siriana, nel frattempo complicatasi per lo scontro indiretto, nell'ambito di essa, tra diversi attori politici e religiosi regionali, e soprattutto per l'emergere dell'ISIS quale minaccia critica per la stessa integrità territoriale della Siria e del vicino Iraq.