Il Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) si inserisce nel quadro complessivo delle relazioni che in base alla normativa vigente il Ministero della Difesa è tenuto a trasmettere al Parlamento sulle materie di propria competenza. Previsto normativamente dalla legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare, il Documento definisce ll quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.
Dalla data di entrata in vigore della normativa che ha previsto l'adozione dello strumento in esame sono stati presentati al Parlamento 5 documenti programmatici pluriennali. Da ultimo, la Ministra Pinotti ha presentato in data 28 luglio u.s. al Parlamento, il "Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2017-2019" . La Commissione Difesa della Camera ne ha avviato l'esame il 12 settembre, poi rinviato ad altra seduta.
apri tutti i paragrafiIl documento programmatico pluriennale per la difesa trova il proprio fondamento normativo nell'articolo 536 del Codice, come modificato dalla legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare. Tale norma prevede la presentazione annuale, entro la data del 30 aprile, di un "piano di impiego pluriennale" finalizzato a riassumere:
- il quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive;
- l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali;
- le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.
Il D.P.P. si inserisce, quindi, nel quadro complessivo delle relazioni che in base alla normativa vigente il Ministero della Difesa è tenuto a trasmettere al Parlamento e vertenti anch'esse sulle materie indicate dal richiamato articolo 536 del Codice. Al riguardo, si ricorda, infatti, che ai sensi dell'articolo 12 del Codice il Ministro della difesa, in sede di presentazione annuale dello stato di previsione del Ministero, illustra al Parlamento:
a) l'evoluzione del quadro strategico e le implicazioni militari della situazione delle alleanze;
b) l'evoluzione degli impegni operativi interforze, con riguardo alla capacità operativa e alla preparazione delle Forze armate e al loro necessario adeguamento;
c) la nota aggiuntiva allo stato di previsione della spesa;
d) gli altri elementi di cui all' articolo 548 (vedi infra).
Inoltre, sempre ai sensi dell'articolo 12 del Codice, il Ministro della difesa presenta annualmente, entro il 31 gennaio di ciascun anno, una relazione al Parlamento sullo stato di avanzamento del processo di ristrutturazione, nonché sulla necessità di apportarvi correttivi nei limiti degli stanziamenti di bilancio e delle dotazioni organiche di personale previste dalle vigenti disposizioni. Il Ministro della difesa evidenzia altresì, nella medesima relazione, le modalità attraverso le quali il processo di ristrutturazione attua il principio del coordinamento tra le Forze armate. A sua volta, ai sensi dell'articolo 548 del Codice, in materia di relazioni illustrative sullo stato di attuazione dei programmi, in allegato allo stato di previsione del Ministero della difesa, il Governo trasmette al Parlamento relazioni illustrative:
a) sulla spesa complessiva prevista per il personale militare, con indicazione degli oneri riferiti al personale in servizio permanente e a quello in servizio non permanente, distinguendo, altresì, i dati per grado e per stato giuridico, nell'ambito delle aree tecnico-operativa e tecnico-amministrativa della Difesa;
b) sullo stato di attuazione dei programmi di costruzione, acquisizione e ammodernamento di mezzi, impianti e sistemi, di cui ai pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa. Per ciascun programma sono indicati l'esigenza operativa, l'oggetto, la quantità, l'onere globale, lo sviluppo pluriennale e la percentuale di realizzazione; sono, altresì, fornite indicazioni sui rapporti tra acquisti compiuti all'estero e in Italia e sulla quota di questi effettuata nel Mezzogiorno;
c) sull'attività contrattuale concernente la manutenzione straordinaria e il reintegro dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, che si espleta secondo programmi aventi di norma durata annuale, in relazione alle quote da impegnare sugli appositi capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa;
d) sullo stato di attuazione del programma di potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture, con particolare riguardo agli alloggi dei militari di truppa, ai locali adibiti a cucine, mense e ad attività del tempo libero, e idoneo a garantire attività di promozione sociale e sportiva, al quale si fa fronte mediante gli ordinari stanziamenti di bilancio, specificando, nell'ambito dei pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa, le quote da destinare alla realizzazione del programma medesimo;
e) sui programmi, di competenza del Ministero della difesa, attuati ai sensi della legge 11 novembre 1986, n. 770.
Più in generale, si segnala, infine, che ai sensi dell'articolo 3, comma 68 della legge n. 244 del 2007, entro il 15 giugno di ciascun anno ogni Ministro trasmette alle Camere, per l'esame da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili di coerenza ordinamentale e finanziaria, una relazione sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse nelle amministrazioni di rispettiva competenza e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta con riferimento alle missioni e ai programmi in cui si articola il bilancio dello Stato. Ai sensi del citato comma 68 le relazioni, predisposte sulla base di un'istruttoria svolta dai servizi per il controllo interno, danno conto, con riferimento all'anno solare precedente, degli elementi informativi e di valutazione individuati con apposita direttiva emanata dal Ministro per l'attuazione del programma di Governo, su proposta del Comitato tecnico-scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 12 dicembre 2006, n. 315, con particolare riguardo ai seguenti aspetti:1) lo stato di attuazione delle direttive di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, con riguardo sia ai risultati conseguiti dall'amministrazione nel perseguimento delle priorità politiche individuate dal Ministro, sia al grado di realizzazione degli obiettivi di miglioramento, in relazione alle risorse assegnate e secondo gli indicatori stabiliti, in conformità con la documentazione di bilancio, anche alla luce delle attività di controllo interno, nonché le linee di intervento individuate e perseguite al fine di migliorare l'efficienza, la produttività e l'economicità delle strutture amministrative e i casi di maggior successo registrati;2) gli adeguamenti normativi e amministrativi ritenuti opportuni, con particolare riguardo alla soppressione o all'accorpamento delle strutture svolgenti funzioni coincidenti, analoghe, complementari o divenute obsolete;3) le misure ritenute necessarie ai fini dell'adeguamento e della progressiva razionalizzazione delle strutture e delle funzioni amministrative nonché della base normativa in relazione alla nuova struttura del bilancio per missioni e per programmi.
Documenti presentati
Da un punto di vista cronologico si segnala che dalla data di entrata in vigore della disposizione normativa che ha previsto l'adozione dello strumento programmatico in esame sono stati presentati al Parlamento i seguenti documenti:
- Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015
, presentato in data 10 aprile 2013 dall'allora Ministro della difesa Giampaolo Di Paola (XVI legislatura, Governo Monti) ed esaminato nella successiva legislatura (XVII legislatura, Governo Letta, Ministro della difesa Mauro);
- Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2014-2016
(XVII legislatura, Governo Renzi, Ministra della difesa Roberta Pinotti);
- Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2015-2017
(XVII legislatura, Governo Renzi, Ministra della difesa Roberta Pinotti);
- Documento Programmatico pluriennale per la difesa per il trienno 2016-2018
, (XVII legislatura, Governo Renzi, Ministra della difesa Roberta Pinotti);
- Documento Programmatico pluriennale per la difesa per il trienno 2017-2019 Difesa 2017-2019
((XVII legislatura, Governo Renzi, Ministra della difesa Roberta Pinotti);
Nei primi due casi i citati Documenti sono stati esaminati dalla Commissione difesa della Camera ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento che ne ha terminato l'esame con la pubblicazione in allegato al resoconto della seduta della Commissione difesa dell' "intervento conclusivo" dei rispettivi relatori (Cfr. sedute del 31 luglio 2013 e del 6 agosto 2014).Nei restanti casi invece si è svolta la sola relazione illustrativa.
Lo scorso 28 luglio la Ministra della Difesa Pinotti ha presentato al Parlamernto il DPP 2017-2019. La Commissione Difesa della Camera ne ha avviato l'esame il 12.09.2017 poi rinviato ad altra seduta.
Il Documento è composto di tre parti, la prima è riferita all'impegno nazionale nel contesto di riferimento, la seconda allo sviluppo dello strumento militare ed, infine la terza parte è riferita al bilancio della difesa. Il DPP reca, inoltre, 7 allegati, In particolare, l'allegato C reca le schede descrittive delle misssioni internazionali oggetto della deliberazione del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2017. A sua volta l'allegato G indica le condizioni contrattuali e le eventuali clausole penali relative ai singoli programmi d'armamento e di ricerca in corso di svolgimento.
In relazione alla prima parte, in linea di continuità con il precedente documento programmatico pluriennale riferito al triennio 2016 – 2018 il documento conferma un contesto internazionale complesso, conflittuale e fortemente dinamico. Per quanto riguarda le aree geografiche che destano maggiore preoccupazione in termini di sicurezza e stabilità, particolare attenzione viene data all'area euro-mediterranea e mediorientale, ai Balcani e all'Afghanistan.
In relazione agli impegni nazionali della Difesa isi ricordano una serie di attività che vedono coinvolte le Forze armate nell'espletamento dei diversi compiti istituzionali previsti dall'articolo 89 del Codice dell'ordinamento militare di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010. In particolare, l'operazione "Mare sicuro" , l'operazione "Strade sicure" e l'operazione "Sabina.
La seconda parte del Documento è dedicata allo "Sviluppo dello Strumento militare". In tale sezione sono individuati gli indirizzi strategici della Difesa nel prossimo triennio, le esigenze operative e le linee di sviluppo capacitivo di medio e lungo termine delle Forze armate, con particolare riferimento all'analisi dei principali programmi d'investimento della Difesa in corso di esecuzione e di quelli che si ritiene necessario avviare in una fase successiva nella misura in cui saranno reperite le necessarie risorse finanziarie.
Attraverso il primo dei grafici di seguito riportati il DPP indica nel dettaglio il trend del bilancio ordinario della difesa e delle risorse onnicomprensive destinate a tale comparto nel periodo 2008 al 2017". Come precedentemente rilevato i valori prendono in considerazione sia gli stanziamenti a bilancio ordinario che i finanziamenti delle missioni internazionali (997,2 mln di euro) ed i contributi a valere sul bilancio del Mi.S.E per programmi ad alta valenza tecnologica della difesa (2.550 mln di euro di cui 25 nel triennio a legislazione vigente). I dati includono anche i costi relativi alla funzione di polizia dell'Arma dei Carabinieri ai quali è stata espunta la quota relativa a/l'accorpamento del Corpo Forestale dello Stato pari a 492 M€.
1. rapporto tra le risorse a disposizione della difesa (stanziamenti a bilancio ordinario, finanziamenti delle missioni internazionali e contributi a valere di risorse del Mi.S.E) e PIL;
2. rapporto tra risorse a bilancio ordinario e PIL;
3. rapporto tra risorse a bilancio ordinario (al netto della componente dell'Arma dei Carabinieri) e PIL.
Al riguardo viene ricordato che la Funzione difesa, comprende tutte le spese necessarie all'assolvimento dei compiti istituzionali dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, nonché dell'Area interforze e della struttura amministrativa e tecnico- industriale del Ministero; a sua volta la Funzione sicurezza del territorio, comprende tutti gli stanziamenti destinati all'Arma dei Carabinieri, ivi compresi quelli al Corpo Forestale dello Stato, per l'assolvimento dei propri compiti istituzionali di natura specificamente militare. Le Funzioni esterne, attengono alle esigenze correlate ad attività affidate al Dicastero, ma non specificamente rientranti nei propri compiti istituzionali. Infine, la quarta funzione attiene alle Pensioni provvisorie del personale in ausiliaria, che sono relative ai trattamenti economici corrisposti al personale militare in ausiliaria e a talune altre esigenze non correlate al trattamento economico in attività.
Ciò premesso, anche in questo caso attraverso l'ausilio di grafici e tabelle il DPP dà conto dell'evoluzione nel tempo degli stanziamenti relativi alle richiamate funzioni.
In particolare, nel grafico che segue è indicata l''evoluzione, a partire dal 2008, degli stanziamenti in termini correnti riferiti agli aggregati/ funzioni tradizionalmente utilizzati dal Dicastero:
