Edilizia, infrastrutture e trasporti

Gli investimenti ferroviari della XVII legislatura

Si riportano di seguito, in ordine cronologico, esclusivamente gli interventi normativi che hanno previsto finanziamenti per infrastrutture ferroviarie nel corso della XVII legislatura. Per l'esame delle ulteriori fonti di finanziamento delle infrastrutture ferroviarie si rinvia ai contenuti dei contratti di programma, parte investimenti, vigenti nel corso della legislatura e ai relativi aggiornamenti.

Decreto-legge n. 43 del 2013

L'articolo 7-ter del decreto-legge ha previsto il finanziamento per 120 milioni di euro annuali dal 2015 al 2024 per il finanziamento di infrastrutture ferroviarie con priorità per la realizzazione del Terzo valico di Giovi e della linea Fortezza - Verona di accesso sud alla galleria di base del Brennero.

Decreto-legge n. 69 del 2013

L'articolo 18 del decreto-legge istituisce il Fondo "sblocca cantieri" con una dotazione complessiva pari a 2.069 milioni di euro (ripartita nel periodo 2013-2017). A copertura delle nuove erogazioni previste dal Fondo si provvede, secondo la medesima norma, quanto a euro 50 milioni per l'anno 2013, a euro 189 milioni per l'anno 2014, a euro 274 milioni per l'anno 2015 e a euro 250 milioni per l'anno 2016 mediante corrispondente utilizzo delle risorse assegnate dal CIPE in favore del secondo lotto del Terzo Valico dei Giovi. Si prevede inoltre la contrattualizzazione degli interventi per la sicurezza ferroviaria immediatamente cantierabili per 300 milioni di euro (già finanziati).

Legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014)

La legge di stabilità per il 2014 ha previsto il finanziamento di diverse tratte ferroviarie:

  • tratta Cancello–Frasso Telesino e variante alla linea Roma-Napoli, via Cassino, (comune di Maddaloni), dell'asse ferroviario Alta velocità Roma-Napoli (50 milioni per l'anno 2015 e 50 milioni per l'anno 2016) (art.1, comma 74);
  • tratte dell'Alta Velocità Brescia-Verona-Padova della linea Milano-Venezia e Apice-Orsara e Frasso Telesino–Vitulano della linea Napoli-Bari da realizzare per lotti costruttivi (120 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2015 al 2029) (art. 1, comma 76);
  • adeguamento del tracciato e velocizzazione della tratta Bologna-Lecce (50 milioni di euro per l'anno 2014 e 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016) (art. 1, comma 80);
  • rifinanziamento (in tabella E) del contributo in conto impianti a Rete ferroviaria italiana, per il finanziamento del contratto di programma parte investimenti (100 milioni per l'anno 2014, 300 milioni per l'anno 2015 e 100 milioni di euro per gli anni 2016-2019);
  • rifinanziamento (in tabella E) delle somme da assegnare a RFI per il miglioramento della rete ferroviaria (100 milioni di euro per gli anni 2014 e 2015)
  • rifinanziamento (in tabella E) della tratta Alta Velocità Treviglio - Brescia (9 milioni di euro per l'anno 2014, 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016);
  • rifinanziamento (in tabella E) della tratta ferroviaria Torino-Lione (complessivamente 390 milioni di euro nel periodo 2014-2019);

Decreto-legge "Sblocca Italia" n. 133 del 2014 

Il decreto-legge cosiddetto "Sblocca Italia" ha rifinanziato il cosiddetto Fondo "sblocca cantieri" istituito dall'articolo 18, comma 1, del decreto-legge n. 69 del 2013. In particolare l'articolo 3 ha incrementato le risorse di tale fondo di complessivi 3.851 milioni di euro, di cui 26 milioni per l'anno 2014, 231 milioni per l'anno 2015, 159 milioni per l'anno 2016, 1.073 milioni per l'anno 2017, 2.066 milioni per l'anno 2018 e 148 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020.

Tali risorse sono state in parte destinate sulla base di due decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, anche al finanziamento di opere ferroviarie per un importo complessivo di 864 milioni di euro. Gli interventi finanziati a valere su queste risorse, come risulta dall'aggiornamento 2015 al contratto di programma 2012-2016, parte investimenti sono le seguenti:

a) interventi di soppressione e automazione di passaggi a livello sulla rete ferroviaria, individuati, con priorità per la tratta terminale pugliese del corridoio ferroviario adriatico da Bologna a Lecce (per 60 milioni di euro);

b) ulteriore lotto costruttivo asse AV/AC Verona Padova (90 milioni di euro);

c) messa in sicurezza dell'asse ferroviario Cuneo-Ventimiglia (29 milioni di euro);

d) Terzo Valico dei Giovi - AV Milano Genova (200 milioni di euro);

e) Continuità interventi nuovo tunnel del Brennero (270 milioni di euro);

f) Quadruplicamento della linea ferroviaria Lucca Pistoia (215 milioni di euro).

La norma prevedeva anche il finanziamento del completamento della copertura del passante ferroviario di Torino, che non risulta finanziata.

Sempre il decreto-legge prevede l'attribuzione all'Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato (poi di Rete ferroviaria italiana, a far data dall'anno 2016) del ruolo di commissario per la realizzazione delle opere relative alla tratta ferroviaria Napoli - Bari e dell'asse ferroviario AV/AC Palermo-Catania-Messina. Tale ruolo originariamente previsto per la durata di due anni è stato prorogato, da ultimo, fino al 31 dicembre 2020 (art. 1, comma 1138, della legge n. 205 del 2017).

Legge di stabilità per il 2015 (legge n. 190 del 2014)

La legge di stabilità per il 2015 ha destinato al finanziamento delle infrastrutture ferroviarie risorse per 8.650 milioni di euro e una variazione in diminuzione pari a 525 milioni di euro.

In particolare la legge ha previsto:

a) un incremento del finanziamento in conto impianti a Ferrovie dello Stato (voce a copertura degli investimenti ferroviari contrattualizzati nei contratti di programma parte investimenti) di 270 milioni di euro per l'anno 2016, 350 milioni di euro per l'anno 2017 e 3 miliardi e 735 milioni di euro per gli anni successivi (e un definanziamento di 200 milioni di euro per l'anno 2015);

b) un incremento del contributo assegnato a Rete ferroviaria italiana per la realizzazione di opere da effettuare per lotti costruttivi pari a 70 milioni di euro per l'anno 2015, 100 milioni di euro per l'anno 2016, 200 milioni di euro per l'anno 2017 e 200 milioni di euro per l'anno 2018;

c) un incremento di 100 milioni di euro per l'anno 2016, 100 milioni di euro per l'anno 2017 e 200 milioni di euro per l'anno 2018 per il finanziamento del II lotto della tratta Alta velocità Milano-Genova, III Valico dei Giovi;

d) un incremento di 200 milioni di euro per l'anno 2017 e 2.800 milioni di euro per gli anni 2018 e successivi per la tratta Brescia-Verona-Padova (a fronte di una riduzione di 90 milioni di euro per l'anno 2015);

e) l'assegnazione di 225 milioni di euro per il finanziamento della tratta ferroviaria Andora-Finale Ligure.

Sono state definanziate nell'anno 2015 per 25 milioni di euro  la tratta ferroviaria Cancello Frasso Telesino e la variante linea Roma –Napoli e per  135 milioni di euro la tratta Bologna-Lecce.

Legge di stabilità per il 2016 (legge 208 del 2015)

La legge di stabilità per il 2016 ha destinato al finanziamento delle infrastrutture ferroviarie risorse per 8.500 milioni di euro e una variazione in diminuzione pari a 300 milioni di euro. Il finanziamento

è in massima parte stato destinato al Contributo in conto impianti a Ferrovie dello stato italiane al finanziamento del quale sono destinati 200 milioni per l'anno 2017, 600 milioni per l'anno 2018 e 7.500 milioni a decorrere dall'anno 2019 (a fronte di una riduzione di 250 milioni di euro per l'anno 2016). A ciò si aggiungono 200 milioni di euro per l'anno 2018 destinati alla realizzazione di opere per lotti costruttivi. Per l'anno 2016 sono diminuite inoltre di 50 milioni di euro le risorse per la realizzazione della tratta ferroviaria Brescia-Verona-Padova e della tratta Fasso Telesino-Vitulano

L'aggiornamento 2015 prevede la contrattualizzazione di risorse finanziarie aggiuntive per un valore complessivo di circa 9.976 mln € e riduzioni di risorse per 1.005 mln €.
Tra le risorse aggiuntive vi sono le risorse per 8.650 mln € della legge di stabilità 2015 per i seguenti investimenti:
  • 4.455 mln €, per rifinanziamento del capitolo di bilancio "MEF 7122/PG2" destinato agli investimenti ferroviari;
  • 3.000 mln € sul capitolo di bilancio "MEF 7122/PG7", per progetti realizzati per lotti costruttivi per le tratte Brescia - Verona - Padova, Frasso Telesino - Vitulano e Apice - Orsara;
  • 570 mln €,  sul capitolo di bilancio "MEF 7122/PG1" per lo sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie principalmente riferite al Nuovo valico del Brennero;
  • 400 mln €, sul capitolo di bilancio "MIT 7518" destinati al Terzo valico dei Giovi;
  • 225 mln €, sul capitolo di bilancio "MIT 7563" quali contributi quindicennali in erogazione diretta a decorrere dal 2016, per avviare i lavori sulla tratta Andora - Finale Ligure.
Gli altri finanziamenti sono:
  • 864 mln €, relativi a risorse finanziarie del decreto-legge n. 133/2014  sul capitolo di bilancio "MIT 7536" ;
  • 162 mln € derivanti dall'aggiornamento del Programma PON-FESR 2007-2013;
  • 292 mln € di risorse provenienti da Enti Locali e altro;
  • 7 mln € del Fondo sviluppo e coesione per la realizzazione del mascheramento della galleria artificiale e la riqualificazione del lungomare di Cannitello;
  • 2 mln € di risorse TEN -T, ciclo di programmazione 2007-2013.

 

Decreto-legge n. 193 del 2016.

Il decreto-legge n. 193 del 2016, prevede ulteriori 320 milioni di euro per l'anno 2016 per la sicurezza e l'efficientamento della rete ferroviaria e 400 milioni di euro per l'anno 2018 per il finanziamento di interventi relativi alla "Sicurezza ed adeguamento a obblighi di legge", ivi compresi quelli previsti nella parte programmatica del contratto di programma, aggiornamento 2016 - Parte investimenti.

Legge di bilancio 2017 (legge n. 232 del 2016)

Con la legge di bilancio per il 2017 sono state destinati 225 milioni di euro (ripartiti in 15 anni) ai fini della realizzazione della tratta ferroviaria Ferrandina - Matera. E' stato previsto inoltre un contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato spa pari a 400 milioni di euro per l'anno 2018 a fronte di un definanziamento per 375 milioni di euro per l'anno 2017. Inoltre la legge di bilancio ha previsto, con riferimento al medesimo Fondo, una riprogrammazione della spesa, stabilendo un aumento di 100 milioni di euro per l'anno 2018, una riduzione di risorse per 1,4 miliardi di euro per l'anno 2019 e un incremento per gli anni 2020 e successivi per 1,3 miliardi di euro.

Decreto-legge n. 148 del 2017 e legge di bilancio 2018 (legge 205 del 2017)

Il decreto-legge n. 148 del 2017 assegna 420 milioni di euro per l'anno 2017 per il finanziamento del contratto di programma - parte investimenti 2017-2021 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società Rete ferroviaria italiana (RFI) Spa. Un identico importo viene definanziato dalla legge di bilancio per l'anno 2018 sul capitolo 7122, che concerne proprio il contratto di programma.