Edilizia, infrastrutture e trasporti

Expo 2015

Nel corso della XVII legislatura, sono state adottate numerose disposizioni per lo svolgimento dell'Esposizione Universale "Expo Milano 2015", tenutasi dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, finalizzate alla governance dell'evento e a introdurre misure di carattere economico e finanziario, volte alla realizzazione delle opere previste, nonché alla conclusione dell'evento e alla valorizzazione dell'area interessata. Le tematiche dell'evento e le sue potenzialità sono state approfondite dalla XIII Commissione agricoltura della Camera nell'indagine conoscitiva sulla valorizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali con riferimento all'Esposizione universale di Milano 2015.

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Il tema dell'Expo 2015 "Nutrire il pianeta, energia per la vita" ha affrontato le problematiche di ordine globale relative alla qualità dello sviluppo umano e alla sfida alimentare, energetica, ambientale del pianeta. L'evento era sostanzialmente finalizzato a trovare chiavi di lettura nuove per declinare in modo più proficuo e sostenibile il rapporto con le risorse fondamentali per il sostentamento umano, in un contesto nel quale l'aumento delle popolazione mondiale nel 2050 arriverà – secondo i dati FAO - ai 9 miliardi di individui e imporrà un necessario aumento della produzione agricola e alimentare.
L'EXPO si è posto dunque in primo luogo come evento dedicato alle questioni relative alla qualità e alla sicurezza dell'alimentazione (la cd. global food security) considerate quali migliori strategie per prevenire le nuove grandi malattie sociali dell'epoca attuale, quali l'obesità e le malattie cardiovascolari e tumorali. Ulteriori questioni hanno riguardato: la ricerca e l'innovazione, l'educazione alla corretta alimentazione nonché la tutela della biodiversità ed il rispetto dell'ambiente e dell'ecosistema.

Numerosi sono stati gli interventi legislativi adottati nel corso della XVII legislatura in vista dello svolgimento dell'evento. Per i provvedimenti emanati nel corso della precedente legislatura si rinvia invece alla scheda "Expo 2015" relativa alla XVI legislatura  .

Le misure adottate nel corso della XVII legislatura hanno riguardato, in primo luogo, la ridefinizione degli organi e dei soggetti competenti a svolgere funzioni di governance dell'evento.

L'articolo 5 del D.L. 43/2013 ha previsto, infatti, l'istituzione della figura di un Commissario unico delegato del Governo, che ha sostituito i commissari nominati nella precedente legislatura. Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) del 6 maggio 2013 il dott. Giuseppe Sala è stato nominato Commissario unico fino al 31 dicembre 2016. Al Commissario unico sono stati attribuiti:

  • i poteri e le funzioni già conferiti al Commissario straordinario, incluse le deroghe previste nelle ordinanze di protezione civile, con cui è stato disciplinato il "grande evento" Expo 2015" e che sono richiamate nell'articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto-legge 59/2012;
  • i poteri sostitutivi per risolvere situazioni o eventi ostativi alla realizzazione delle opere essenziali e connesse, previste dagli allegati del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 ottobre 2008, confluiti nel D.P.C.M. del 6 maggio 2013;
  • i poteri di deroga in materia di legislazione vigente, attraverso l'emanazione di ordinanze, nei limiti stabiliti con una delibera del Consiglio dei ministri, sentito il Presidente della regione Lombardia.

E' stata prevista inoltre una relazione finale del Commissario unico da inviare al Parlamento e ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti sulle attività svolte, anche per il superamento delle criticità emerse, sullo stato di attuazione delle opere, sulla rendicontazione contabile delle spese sostenute in relazione alla gestione commissariale di Expo Milano 2015.

In merito alla pubblicità degli atti, l' articolo 5 del decreto-legge 43/2013   ha stabilito che le ordinanze del Commissario unico, così come i provvedimenti commissariali, anche adottati dai soggetti delegati, siano immediatamente efficaci e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. Le ordinanze del Commissario unico delegato del Governo per l'Expo 2015 sono altresì pubblicate, in evidenza, nella prima pagina del sito internet di Expo 2015.

Il D.P.C.M. del 6 maggio 2013, oltre alla nomina del Commissario unico, ha disciplinato l'istituzione di organi e soggetti per la gestione delle attività e di un tavolo istituzionale, cosiddetto Tavolo tecnico, per gli interventi regionali e sovra regionali presieduto dal presidente pro-tempore della Regione Lombardia, nonché i criteri di ripartizione e le modalità di assegnazione dei finanziamenti.

Il D.L. 43/2013   ha previsto, entro il 31 maggio 2013, la nomina fino ad un massimo di tre soggetti di alta e riconosciuta professionalità, in materia economico-giuridica o ingegneristica, o dalla comprovata esperienza istituzionale, da effettuarsi con provvedimento del Commissario unico.

Con il D.P.C.M. 23 aprile 2014 sono state delegate funzioni al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali per l'Expo 2015, con l'esclusione dell'adozione di atti riguardanti la governance.

Al Comitato Interministeriale di Programmazione Economica (CIPE) sono state assegnate funzioni decisionali e di coordinamento amministrativo per l'EXPO 2015, in collaborazione con il Commissario unico, il Commissario del Padiglione Italia, la regione Lombardia, la Camera di commercio di Milano, la provincia e il comune di Milano, e le altre istituzioni locali coinvolte nell'Expo 2015 (art. 5, co. 1, lett. g, D.L. 43/2013  ).

Nel D.P.C.M. del 22 aprile 2016    è contenuto il quadro finale delle risorse finanziarie correlato alle opere essenziali realizzate in occasione dell'evento Expo Milano 2015 come specificato dalla tabella allegata al decreto medesimo.

Con il D.P.C.M. 13 giugno 2016  , al fine di garantire l'adeguato completamento delle attivita' amministrative connesse alla chiusura di Expo Milano 2015 e allo smantellamento del sito espositivo, sono stati attribuiti al dott. Giovanni Confalonieri, fino al 31 dicembre 2016, i poteri e le funzioni gia' attribuiti al Commissario unico delegato del Governo per il citato evento dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 maggio 2013, ad esclusione della facolta' di adottare ordinanze in deroga alla legislazione vigente.

 La legge di bilancio 2017 (L. 232/16, commi da 126 a 139), oltre a prevedere la nomina con D.P.C.M. di un Commissario straordinario per la liquidazione (commi 126-128), hanno individuato e disciplinato i contributi per la liquidazione della società, (pari a 23,7 milioni di euro) posti a carico dei relativi soci, nonché le modalità di copertura dei contributi a carico del Ministero dell'economia e delle finanze (commi 129-133). In particolare, le risorse di competenza del MEF (pari a 9,5 milioni di euro) destinate alla copertura del Fondo di liquidazione della società EXPO 2015 S.p.A. in liquidazione sono riconosciute, per ciascuna delle annualità comprese tra il 1°gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, in via anticipata, nella misura massima, rispettivamente, di 4.810.000 euro per il 2017, di 1.480.000 euro per il 2018, di 1.230.000 euro per il 2019, di 1.060.000 euro per il 2020 e di 880.000 euro per il 2021. Il Commissario straordinario presenta, con cadenza annuale, al Dipartimento del Tesoro del MEF il rendiconto delle attività di liquidazione, che dovranno concludersi entro il 2021.

E' stato previsto inoltre l'avvio delle attività di progettazione per il trasferimento dei dipartimenti scientifici dell'Università di Milano, autorizzando a tal fine uno stanziamento per il 2017 di 8 milioni di euro (commi 134-135), nonché l'eventuale stipula di convenzioni da parte della società AREXPO S.p.A. (vedi infra) per la collaborazione degli uffici tecnici e amministrativi dei propri soci pubblici e delle rispettive società in house (comma 136). E' stata inoltre modificata la disciplina relativa al trasferimento delle partecipazioni azionarie detenute dalle province di Milano e di Monza e Brianza nelle società operanti nella realizzazione e gestione di infrastrutture connesse ad Expo 2015 (commi 137-138) e prevista, infine, la possibilità, per gli enti pubblici non economici strumentali degli enti locali e regionali soci, di assumere personale a tempo determinato in deroga ai vincoli assunzionali e finanziari vigenti (comma 139). 

L'art. 6, comma 10-quater, del D.L. 244/16 (cd. proroga termini) ha previsto la non applicazione alla società EXPO 2015 Spa in liquidazione delle disposizioni sul contenimento delle spese per l'acquisto di beni e servizi, per incarichi di consulenza, studi e ricerca, nonché di collaborazione, previste dalla legislazione vigente a carico dei soggetti inclusi nell'elenco dell'ISTAT delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196fino all'entrata in vigore del previsto D.P.C.M. di nomina del Commissario straordinario per la liquidazione. Successivamente, con D.P.C.M. 24 marzo 2017   e' stato nominato il dott. Giovanni Confalonieri, Commissario straordinario per la liquidazione della societa' EXPO 2015 S.p.A. in liquidazione fino al 31 dicembre 2019.

Per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento del grande evento EXPO Milano 2015 è stata autorizzata una spesa complessiva di 1.486 milioni di euro per il periodo 2009-2015 (art. 14 del decreto-legge 112/2008  ).

Nella XVII legislatura sono state adottate disposizioni finalizzate, in primo luogo, a destinare risorse ad alcune opere ritenute prioritarie ai fini dello svolgimento dell'evento.

L'art. 5 del D.L. 43/2013  , oltre a contenere disposizioni per l'istituzione del Commissario unico e più in generale per la governance dell'evento, ha previsto che le risorse provenienti dalle economie di gara potessero essere utilizzate anche per lo svolgimento delle attività strettamente necessarie per la gestione dell'evento, ma solo previa attestazione della società Expo 2015 della conclusione del piano delle opere. Il citato articolo 5, inoltre, da un lato, ha consentito alla Società Expo 2015 S.p.A. di stipulare un Protocollo con l'Onu per disciplinare la partecipazione di tale organizzazione a supporto dell'Expo 2015, anche attraverso la costituzione di un Fondo fiduciario ad hoc (Trust Fund) e, dall'altro, ha consentito al Commissario generale di sezione per il Padiglione Italia di istituire uno specifico Fondo economale a valere sulle risorse della propria contabilità speciale (istituito con decreto del 26 settembre 2013).

Con l'articolo 13 del D.L. 145/2013   ("Destinazione Italia") sono state revocate risorse, assegnate per diversi lavori non avviati indicati nelle delibere CIPE n. 146 del 17 novembre 2006 e n. 33 del 13 maggio 2010, risorse che sono confluite nel cosiddetto "Fondo revoche", istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. A valere su tali risorse sono stati quindi attribuiti complessivi 96 milioni di euro per la realizzazione delle seguenti opere, di cui:

  • 31 milioni di euro per il parcheggio remoto di stazionamento di Cascina Merlata;
  • 17,2 milioni di euro per il collegamento Zara- Expo S.S. 11 – S.S. 233, lotto 1-B, a cui si sommano ulteriori 42,8 milioni di euro, derivanti dalla riduzione di quanto assegnato per l'annualità 2013 dal CIPE nella seduta del 9 settembre 2013, per la realizzazione della linea M4 della metropolitana di Milano;
  • 5 milioni di euro per le connesse opere di collegamento e accoglienza tra il parcheggio e il sito espositivo.

Con il D.L. 78 del 2015, art. 7, comma 9-quater, le somme assegnate all'opera "Collegamento SS 11 - SS 233" Zara -Expo, dall'Allegato 1 del DPCM 6 maggio 2013, e quelle destinate al lotto 1 B del medesimo intervento dal decreto-legge 145 del 2013 e dal successivo decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 27 giugno 2014   sono da intendersi integralmente e indistintamente assegnate all'opera "Collegamento SS 11 - SS 233".

Alla linea M4 di Milano sono comunque riassegnati i 42,8 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo revoche, che erano stati assegnati nella seduta del CIPE del 9 settembre 2013.

Oltre ai 96 milioni di euro per le opere di connessione indispensabili per lo svolgimento dell'evento, l'articolo 13 del D.L. 145/2013   ha destinato 45 milioni di euro, a valere sulle risorse del "Fondo revoche", ad opere necessarie per l'accessibilità ferroviaria dei terminal T1-T2 dell'aeroporto di Malpensa.

Al fine di garantire la realizzazione delle opere indispensabili per l'Expo, l'articolo 1, comma 101, della legge 147/2013   (legge di stabilità 2014) ha fissato una nuova disciplina delle modalità di revoca dei finanziamenti relativi all'evento Expo 2015 e una procedura di rifinalizzazione e assegnazione delle risorse revocate. E' stato, altresì, istituito il Fondo unico EXPO nell'ambito dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in cui sono confluite, tra l'altro, le risorse revocate. Con l'articolo 5 del D.L n. 185 del 2015 è stata prevista la revoca delle risorse finalizzate alla realizzazione della riqualificazione della tranvia extraurbana Milano-Limbiate, 1° lotto funzionale, e la loro destinazione, al fine di accelerarne la messa a disposizione, anche in attuazione del citato articolo 1, comma 101, della legge n. 147 del 2013, alla Società Expo S.p.A. per fare fronte al mancato contributo della Provincia di Milano (comma 5) . 

Sempre l'articolo 5 del D.L. 185 del 2015 ha autorizzato una spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2015, per le iniziative relative alla partecipazione dello Stato nell'attività di valorizzazione delle aree in uso alla Società Expo S.p.A.,   anche mediante partecipazione al capitale della società AREXPO    proprietaria delle stesse (comma 1). Conseguentemente, è stato adottato il D.P.C.M. del 9 marzo 2016, che include tra le iniziative di valorizzazione del sito anche quelle relative alla fase transitoria convenzionalmente denominata "Fast Post Expo", dirette ad assicurare l'uso collettivo delle aree o di parte di esse, prevenendone, al contempo, il possibile degrado. Il medesimo D.PC.M. ha previsto la partecipazione del MEF al capitale di AREXPO, attraverso un intervento finanziario dello Stato attuato con la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale, condizionato a specifiche modifiche dello Statuto societario che prevedono tra l'altro la proroga della durata della società (fissata al 31 dicembre 2020) fino al 31 dicembre 2050.

Sono state adottate diverse misure di carattere economico e finanziario finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività connesse allo svolgimento dell'evento e contenute in vari provvedimenti d'urgenza, adottati fin dall'inizio della legislatura.

Gli articoli 46, 46-bis e art. 46-ter del D.L. 69/2013   (cd. Decreto Fare) hanno previsto:

  • la non applicazione dei limiti di spesa vigenti per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità, rappresentanza e missioni, in via straordinaria, fino al 31 dicembre 2015, agli enti locali coinvolti nell'organizzazione del grande evento EXPO Milano 2015 (art. 46, co. 1). L'articolo 15, comma 2-bis, del D.L. 66/2014   ha esteso anche alla regione Lombardia la suddetta deroga per ciascuno degli anni 2014 e 2015;
  • l'assegnazione al Ministero degli affari esteri di un contributo di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015, per le attività di organizzazione logistica e comunicazione relative alla partecipazione all'Expo 2015, a sostegno della presentazione delle iniziative e delle esperienze della cooperazione italiana (art. 46, co. 1-bis);
  • una spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 a favore del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per il rilancio del settore agricolo e la realizzazione delle iniziative in campo agroalimentare connesse all'evento EXPO 2015, nonché per la partecipazione all'evento medesimo (art. 46-bis).

L'autorizzazione di spesa per l'anno 2014  è stata incrementata di 4,8 milioni di euro (art. 16, comma 7 , del D.L. 66/2014  ).

Altri interventi sono stati adottati per prevedere:

- la possibilità, per la società Expo 2015, di avvalersi - per lo svolgimento delle attività di propria competenza - della struttura organizzativa di Consip spa, nella sua qualità di centrale di committenza (art. 46-ter, co. 1);

- la possibilità per la società Expo 2015 S.p.A. di richiedere il supporto di Consip S.p.A. nella valutazione tecnico-economica delle prestazioni di servizi acquisiti. Per fornire tale supporto la Consip si può avvalere anche dell'elenco dei "prezzi benchmark Consip", individuato in attuazione dell'art. 10, comma 3, del D.L. n. 66/2014   (nuovo secondo periodo del comma 1 dell'art. 46-ter del D.L. n. 69/2013  ). Inoltre, la società Expo 2015 può avvalersi del supporto tecnico-economico della Consip anche in quei casi in cui procede all'acquisizione di servizi in maniera autonoma, cioè senza avvalersi della possibilità (concessa dal primo periodo del comma 1 dell'art. 46-ter del D.L. n. 69/2013  ) di ricorrere alla Consip quale centrale acquisti (legge di stabilità 2015, comma 548);

- fino al 31 dicembre 2015, l'esclusione dall'applicazione delle norme di contenimento delle spese per l'acquisto di beni e servizi, nonché di quelle limitative delle assunzioni di personale, anche con forme contrattuali flessibili, previste dalla legislazione vigente, a carico dei soggetti inclusi nell'elenco Istat delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2 della legge 31 dicembre 2009, n. 196   (Legge di contabilità e finanza pubblica) (legge di stabilità 2015, comma 547); 
  - la possibilità, per le società in house degli enti locali soci della società Expo 2015 S.p.A., fino al 31 dicembre 2015, di assumere personale a tempo determinato necessario per la realizzazione di opere infrastrutturali essenziali e altre opere, nonché per la prestazione di servizi e altre attività (art. 46-ter, co. 2); tale disposizione è stata estesa dal comma 533 della legge n. 190 del 2014   (legge di stabilità 2015) anche agli enti locali e regionali, per le attività funzionali all'Expo 2015, prorogando non oltre il 31 dicembre 2016 il suddetto termine per usufruire della prevista deroga;

- l'applicazione dell'aliquota IVA ridotta del 10 per cento in relazione ai diritti per l'accesso (biglietti) all'Expo 2015 di Milano (art. 46-ter, co. 4);

- l'applicazione della disciplina del reverse charge   sull' Iva per le prestazioni di servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria (art. 46-ter, co. 3).

Sono state adottate, inoltre, misure specificamente destinate al comune di Milano al fine di prevedere:

- la possibilità di destinare fino all'80 per cento dell'imposta di soggiorno, per gli anni 2013, 2014, 2015, al programma City operations approvato con la delibera della Giunta Comunale di Milano del 15 giugno 2013 (art. 46, co. 1-quater). Questa facoltà è stata estesa anche ai comuni della Provincia di Milano, che intendano istituire l'imposta di soggiorno (art. 46, co. 1-sexies, del D.L. 69/2013  );

- la pubblicazione, da parte del Comune di Milano, nonché degli enti coinvolti nella realizzazione dell'evento, sul proprio sito ufficiale delle risorse utilizzate per l'organizzazione dell'evento per finalità di trasparenza (art. 46, co. 1-ter, del D.L. 69/2013  );

- la proroga al 2015 della disciplina per l'utilizzo dei proventi dei permessi di costruire e delle sanzioni in materia edilizia (art. 13, co.1, del D.L. 47/2014  );

- l'assegnazione di un contributo di 25 milioni di euro, a titolo di concorso agli oneri che il medesimo comune sostiene per la realizzazione dell'EXPO 2015, che è stato escluso dal patto di stabilità interno per l'anno 2014 (art. 13, co.4, del D.L. 47/2014  );

- la spesa di 7,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016, destinati alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano   per interventi conservativi e manutentivi straordinari del Duomo, necessari anche in vista dello svolgimento di EXPO 2015 (legge di stabilità 2015, comma 535);

una serie di deroghe a norme vigenti relative al contenimento per la spesa di personale (legge di stabilità 2015, comma 532);

In primo luogo,è stata prevista la non applicazione, per il 2015, delle norme che limitano la spesa per il personale con contratto a termine ( articolo 9, comma 28, del D.L. n. 78/2010  ).
In secondo luogo, in deroga alla normativa vigente e al CCNL enti locali   , è stato autorizzato il Comune di Milano a corrispondere, al personale non dirigenziale (compresi i titolari di posizione organizzativa) impiegato nelle attività strettamente connesse alla realizzazione dell'Expo 2015, 45 ore pro-capite mensili, sino al 31 dicembre 2015, di compensi per prestazioni di lavoro straordinario.
   - la spesa di 60 milioni di euro per l'anno 2015 come contributo dello Stato ai maggiori oneri che deve sostenere il comune di Milano per il potenziamento dei servizi ricettivi, del trasporto pubblico locale, della sicurezza e di ogni altro onere connesso all'Evento Expo Milano 2015 ( legge di stabilità 2015, comma 534).
Inoltre con il  D.L.78 del 2015, articolo 7, comma 9-quater,  il  Comune di Milano  è stato autorizzato  ad utilizzare  l'importo complessivo dei  contributi ministeriali  assegnati, comprese le economie di gara, per far fronte a particolari esigenze impreviste e a variazioni venutesi a manifestare nell'ambito dell'esecuzione delle opere essenziali per lo svolgimento dell'evento Expo Milano 2015, inserite nell'Allegato 1 del D.P.C.M. 6 maggio 2013 (vedi supra).

Per quanto riguarda le società operanti per la realizzazione di EXPO 2015, i commi 49, 49-bis e 49-ter dell'articolo 1 della legge n. 56 del 2014   (disposizioni riguardanti città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni) hanno disciplinato il subentro della regione Lombardia nelle partecipazioni azionarie di controllo detenute dalla provincia di Milano nelle società che operano nella realizzazione e gestione di infrastrutture comunque connesse all'EXPO 2015. L'articolo 23, comma 1, lettera b), del D.L. 90/2014   prevedeva che tale subentro riguardasse anche tutte le partecipazioni azionarie detenute dalla provincia di Monza e Brianza nelle predette società.

L'Expo 2015 è stato dichiarato "grande evento" con D.P.C.M. 30 agosto 2007   ai sensi dell'art. 5-bis, comma 5, del D.L. 343/2001  , che consentiva al Dipartimento della protezione civile di operare anche con riferimento ai grandi eventi diversi da quelli per i quali si rende necessaria la delibera dello stato di emergenza. Nonostante l'abrogazione di tale ultima disposizione, sono rimasti fermi gli effetti della dichiarazione di "grande evento" relativi a Expo 2015 (art. 3, co. 1, lett.a, del D.L. 59/2012  ). Ciò implica che restano fermi gli effetti di talune ordinanze di protezione civile, che erano state adottate per lo svolgimento dell'evento al fine di prevedere la realizzazione delle opere necessarie all'Expo entro tempi certi.

Per tale ragione, l'articolo 5, comma 1, lett. c), del decreto-legge 43/2013   ha consentito alla società Expo 2015 S.p.A. e alle stazioni appaltanti di operare secondo specifiche deroghe alla normativa vigente, nel rispetto dei principi generali e della normativa europea. In particolare, è stato previsto che ai contratti di appalto di lavori, servizi e forniture della società Expo 2015 si applichino direttamente le deroghe normative in materia di contratti pubblici per il Commissario in base a quanto previsto nelle ordinanze di protezione civile richiamate dall'articolo 3, comma 1, lettera a), del D.L. 59/2012  . La citata lettera c) del comma 1 dell'articolo 5 del D.L. 43/2013   ha previsto, inoltre, che la società Expo 2015 S.p.A.:

  • ha facoltà di deroga alle norme in materia di livelli della progettazione per gli appalti e le concessioni di lavori e alle procedure di affidamento in caso di fallimento dell'esecutore o risoluzione del contratto,
  • ha facoltà di deroga alla disciplina sull'utilizzazione delle terre e rocce da scavo;
  • ha facoltà di deroga, per le opere temporanee, all'applicazione delle norme del Codice dei contratti pubblici concernenti i pareri del Consiglio superiore dei lavori pubblici;
  • può utilizzare materie prime secondarie (Mps) per le opere in corso di realizzazione e da realizzare, riguardanti recuperi ambientali, rilevati e sottofondi stradali e ferroviari nonché piazzali, acquisite o da acquisire da impianti autorizzati con procedura semplificata;
  • può utilizzare la procedura degli accordi quadro tra stazione appaltante e operatori economici, per l'affidamento di tutti i lavori previsti, anche diversi da quelli di manutenzione;
  • può applicare per i contratti pubblici, anche oltre il 31 dicembre 2013 e per i contratti che superano le soglie di rilevanza europea, le disposizioni sull'esclusione automatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia.

Anche le stazioni appaltanti hanno avuto la possibilità di applicare le deroghe concesse alla società Expo 2015 S.p.A. per le seguenti opere: interconnessione Nord Sud tra la SS 11 all'altezza di Cascina Merlata e l'Autostrada A4 Milano-Torino; linea Metropolitana di Milano M4; linea Metropolitana di Milano M5; strada di collegamento SS11 e SS 233 Zara - Expo; Parcheggi Remoti Expo; collegamento SS11 da Molino Dorino ad Autostrada dei Laghi - lotto 1 da Molino Dorino a Cascina Merlata; lotto 2 da Cascina Merlata a innesto a A8; adeguamento dell'Autostrada dei Laghi tra il nuovo svincolo Expo e lo svincolo Fiera.

La società EXPO 2015 S.p.A e le stazioni appaltanti hanno avuto inoltre la possibilità di derogare alla disciplina riguardante i contratti di sponsorizzazione e le concessioni di servizi (articolo 13, co. 2, del D.L. 47/2014  , che integra la lett. c del co. 1 dell'art. 5 del D.L. 43/2013  ).

La lett. d) del comma 1 dell'articolo 5 del D.L. 43/2013   ha previsto inoltre la qualifica di edifici temporanei per determinate opere di Expo 2015.  Questi edifici possono essere realizzati senza titolo abilitativo ed, in particolare, esonerati dal rispetto dei valori limite del fabbisogno di energia primaria, dell'obbligo di certificazione energetica e del soddisfacimento dei requisiti minimi di trasmittanza. La sostenibilità ambientale di Expo 2015 è in ogni caso garantita dalla compensazione delle emissioni di CO2 nel corso della preparazione e realizzazione dell'evento nonché, negli edifici non temporanei, da prestazioni energetiche e da copertura dei consumi di calore, elettricità e raffrescamento attraverso fonti rinnovabili superiori ai minimi previsti dalla legge.

La lett. f) del comma 1 dell'articolo 5 del D.L. 43/2013 ha p  revisto, inoltre, l'applicazione delle disposizioni processuali di cui all'articolo 125 del Codice del processo amministrativo (decreto legislativo 104/2010  ), riguardanti le controversie relative a infrastrutture strategiche, nei giudizi che riguardano i provvedimenti e gli atti del Commissario Unico e le procedure di affidamento dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di Expo 2015 S.p.A.

Da ultimo, l'articolo 19, comma 7, del D.L. 90/2014   ha previsto che il Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) formulasse proposte al Commissario unico ed alla Società Expo 2015 per la corretta gestione delle procedure di appalto per la realizzazione dell'evento.

L'articolo 30 del D.L. 90/2014   ha attribuito al Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) una serie di compiti di alta sorveglianza e garanzia della correttezza e trasparenza delle procedure connesse alla realizzazione delle opere dell'EXPO 2015 e, a tal fine, ha previsto che esso si avvalesse di una apposita unità operativa speciale, istituita con la delibera ANAC n. 101 del 25 giugno 2014  , composta da personale in posizione di comando, distacco o fuori ruolo anche proveniente dal corpo della Guardia di Finanza. L'Unità operativa speciale doveva operare fino alla completa esecuzione dei contratti di appalto di lavori, servizi e forniture per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento del grande evento Expo Milano 2015 e comunque non oltre il 31 dicembre 2016 (termine poi prorogato al 31 dicembre 2017 dall'art. 1, comma 14, del D.L. 244/16).

Per le suddette finalità, il Presidente dell'ANAC, avvalendosi della predetta Unità, in aggiunta ai compiti attribuiti all'ANAC in conseguenza della soppressione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici:

  • ha verificato, in via preventiva, la legittimità degli atti relativi all'affidamento ed all'esecuzione dei contratti di lavori, servizi e forniture per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento del grande evento EXPO Milano 2015, con particolare riguardo al rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza della legge 6 novembre 2012 n. 190  , nonché, per la parte di competenza, il corretto adempimento, da parte della Società Expo 2015 p.a. e delle altre stazioni appaltanti, degli accordi in materia di legalità sottoscritti con la Prefettura di Milano;
  • ha esercitato i poteri ispettivi e di accesso alle banche dati già attribuiti alla soppressa Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, compresi i poteri di accesso alla banca dati nazionale unica (articolo 97, comma 1, del Codice delle leggi antimafia di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159  ).

L'articolo 5 del D.L. 43/2013   ha previsto misure per la tutela dei segni distintivi di Expo 2015 SpA, in relazione all'Esposizione Universale "Expo Milano 2015".  Sono stati inoltre individuati specifici interventi volti a reprimere attività parallele a quelle esercitate da enti economici o non economici, non autorizzate da EXPO 2015 SpA, dirette ad intraprendere attività di commercializzazione parassitaria al fine di ricavarne visibilità o profitto economico – cosiddetto fenomeno dell'ambush marketing -  anche prevedendo le relative sanzioni amministrative da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 250.000 euro, fatte salve le sanzioni già previste dalla legislazione vigente.

Per le straordinarie esigenze connesse alla realizzazione dell'Expo Milano 2015, anche attraverso la tempestiva acquisizione e realizzazione delle infrastrutture delle Forze di polizia e l'implementazione dei servizi, è stata autorizzata la spesa di 38 milioni di euro per l'anno 2014, di cui 34 milioni di euro in conto capitale, e di 88 milioni di euro per l'anno 2015 (articolo 1, comma 102, della legge 147/2013 - legge di stabilità 2014).

Per le medesime finalità, in favore del Corpo nazionale dei vigili del fuoco è stata autorizzata la spesa di 9 milioni di euro per l'anno 2014, di cui 6 milioni di euro in conto capitale, e di 12 milioni di euro per l'anno 2015. Inoltre, l'articolo 3, comma 3-bis del D.L. 90/2014, al fine di incrementare i servizi di prevenzione e di controllo del territorio connessi allo svolgimento di Expo Milano 2015, ha autorizzato le forze di polizia, in via straordinaria, allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi indetti per l'anno 2013, approvate entro il 31 ottobre 2014, ferme restando le assunzioni dei volontari in ferma prefissata quadriennale, relative ai predetti concorsi.

Anche in relazione alle straordinarie esigenze di sicurezza connesse alla realizzazione dell'Expo Milano 2015, il comma 6 dell'articolo 4 del D.L. 192 del 2014 (cd. D.L. milleproroghe) ha prorogato al 31 marzo 2015 il piano di impiego operativo, di cui al comma 1 dell'articolo 7-bis del decreto legge n. 92 del 2008, concernente l'utilizzo di un contingente massimo di 3.000 unità di personale militare appartenente alle Forze Armate per il controllo del territorio in concorso e congiuntamente alle Forze di polizia. L'articolo 5, comma 1, del D.L. 7 del 2015 ha esteso la suddetta proroga del piano di impiego operativo al 30 giugno 2015, incrementandolo di ulteriori 1.800 unità, e il comma 3 del citato articolo 5, relativamente al periodo 15 aprile – 1 novembre 2015, ha autorizzato l'impiego di un ulteriore contingente di personale militare, pari a 600 unità, per l'espletamento dei servizi di sicurezza del sito Expo 2015.

L'articolo 5 del D.L. n. 185 del 2015 ha autorizzato per l'anno 2015 un contributo dello Stato dell'importo di 20 milioni di euro per il concorso agli oneri di sicurezza sostenuti dalla Società Expo S.p.A. in ragione della qualifica di sito sensibile per la durata dell'evento (comma 4). 

La XIII Commissione Agricoltura della Camera dei deputati ha svolto una indagine conoscitiva   sulla valorizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali con riferimento all'esposizione universale di Milano 2015, approvando un documento   il 27 novembre 2014.

Il documento concusivo elaborava, in prospettiva dell'Expo, le seguenti linee guida:

  • sull'agricoltura a fini alimentari:
    1. tracciare una direzione aggregante nella quale la dimensione sociale, ambientale ed economica dell'agricoltura possano contare su un definito piano di sostegno e crescita;
    2. promuovere, supportare e facilitare il trasferimento della conoscenza e della ricerca scientifica, al fine di favorire l'autosufficienza alimentare e stabilizzare i mercati;
    3. elaborare e incentivare nuove pratiche agronomiche al fine di arrestare l'attuale «impronta ambientale» dell'attività agricola, che ha provocato, negli ultimi decenni, la perdita di interi ecosistemi;
    4. definire impegni da parte della comunità internazionale che puntino a stabilire un limite di destinazione delle produzioni agricole tra cibo ed energia, nonché un chiaro e certo quadro normativo di contrasto alla speculazione finanziaria sulle materie prime alimentari;
    • sull'agricoltura sostenibile:
    1. definire una strategia concreta per l'elaborazione di una politica internazionale che poggi su un coordinamento globale che metta a sistema scelte di politica agricola e di sostenibilità ambientale, regole sul funzionamento dei mercati e meccanismi internazionali per la stabilizzazione dei prezzi, riconoscendo, al contempo, il valore e l'importanza dell'agricoltura familiare;
    2. elaborare politiche pubbliche per l'incremento produttivo nelle aree del mondo meno produttive, per avvicinare la domanda di cibo in aumento alla capacità di offerta attraverso pratiche agricole ecosostenibili;
    3. incentivare le politiche e i programmi di sviluppo rurale nelle aree agricole mondiali per consentire agli Stati di valorizzare le produzioni e le materie prime locali, proseguendo il cammino intrapreso in sede europea, di revisione della normativa in materia di coltivazioni di organismi geneticamente modificati, al fine di lasciare libertà di scelta agli Stati membri in ordine all'autorizzazione alla coltivazione di tale tipo di sementi;
    4. definire pratiche innovative che utilizzino alte tecnologie, metodi indicati dalle coltivazioni biologiche, sistemi agricoli di precisione, anche al fine di un utilizzo oculato delle risorse idriche;
    5. utilizzare la finestra di opportunità di Expo 2015 per definire l'ossatura di un Protocollo internazionale di intesa sull'agricoltura sostenibile per i prossimi anni;
    •  sulla riduzione degli sprechi nella filiera alimentare:
      1. modificare le distorsioni della catena alimentare dovute a fattori tecnici, economici e comportamentali;
      2. ridurre del 50 per cento entro il 2020 l'attuale spreco di oltre 1,3 milioni di tonnellate di cibo commestibile e perseguire l'obiettivo fissato dalla FAO e dal World food programme;
      • sull'eradicazione della fame e lotta all'obesità:
      1. perseguire gli obiettivi di sviluppo del millennio fissati dalle Nazioni Unite, che individuano le azioni tese a fornire a tutte le fasce della popolazione l'accesso permanente al cibo, a porre fine alla malnutrizione, a rendere i sistemi di produzione alimentare più efficienti, assicurando l'accesso al mercato ai piccoli produttori alimentari;
      • sulla promozione del valore del cibo e di stili alimentari bilanciati:
      1. definire un impegno comune della comunità internazionale e delle relative istituzioni rappresentative al fine di promuovere ed affermare un nuovo approccio al cibo che ne sottolinei il valore nella scala delle priorità dei consumi;
      2. favorire la diffusione di modelli nutrizionali attenti all'impatto sulla salute e sull'ambiente, attraverso informazioni accessibili al consumatore.